Ruote ed inerzia: 26, 27,5 29\" a confronto

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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david_jcd

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Motivo per cui userei mozzi uguali (seppur possono avere diversi attriti), e se in una stanza chiusa l'attrito dell'aria è pressochè uguale (ovviamente è facile che sia maggiore sulla 29er)...
E' questo che intendo quando dico che sono troppo fuori controllo. Ma poi secondo me è poco interessante vedere quanto ci mette a fermarsi una ruota che gira liberamente, non ci dà nessuna informazione (o quasi)
Pensandoci a posteriori si può collegare una specie di dinamo per vedere l'energia in spinta e in rallentamento, e un semplice contakm per vedere la velocità lineare...
Una dinamo per misurare l'energia... forse si potrebbe fare, ma mi sembra macchinoso.
Se vi avanza tempo vedete voi, ma in linea di massima direi sarà in accordo con i conti fatti, poi come detto, tutto questo quando viene contestualizzato nelle millemila variabili di una uscita, cambia faccia... :celopiùg:
Vero, ma i conti fatti bene sono predittivi di quello che poi si trova nell'esperienza. Altrimenti l'ingegneria non funzionerebbe (e neanche la fisica).

Ci vorrebbero due (o tre se metti la 27,5) ruote identiche e nuove (giusto per avere la minor discrepanza tra i mozzi), sospese, per cui penso la ruota più grande avrà il maggior attrito aerodinamico e quindi dovrebbe fermarsi prima del "previsto" (cioè prima di quel teorico 40% in più dovuto alla maggior energia spesa per accelerarla alla stessa velocità)... da quello calcoleresti l'attrito aerodinamico della ruota più grande rispetto alla più piccola...
Purtroppo io sono davvero ignorante in materia, per di più non ho uno straccio di tempo nè i materiali idonei, e in quei pochi ritagli di tempo che ho, mi butto sul pedale...
Se a voi avanza tempo e voglia è un esperimento che "con poco" si può tentare.. :celopiùg:

Ribadendo, come ampiamente già detto, che sul campo, in sella, tutto diventa più ovattato... :medita:

L'attrito aerodinamico credo sia poca roba a 20 km/h, le differenze tra le ruote ancora meno.

Il mio esperimento mentale è fatto così: per fare una quantità di energia sempre uguale basta prendere un peso che scende della stessa altezza (ad ottomilainsù verrà in mente joule), l'energia si calcola come imparato alle superiori con mgh :il-saggi:.
Se questo peso che scende è attaccato ad una cordicella che tira qualcosa che fa girare la ruota (la cordicella in principio potrebbe essere anche solo attaccata ad un tassello del copertone), l'energia appena calcolata va a finire nella ruota, non resta che misurare quanto veloce gira.

Adesso che ci penso gli attriti si potrebbero misurare proprio guardando come rallenta la ruota lasciata libera di girare, ma non esageriamo... :loll:
 
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Guardate che i numeri citati da Danybiker non sono assolutamente in dubbio: come dice anche Ottomilainsù stiamo parlando di robe assolutamente conosciute, non del bosone di Higgs. Mettere su un esperimento con una bilancia di torsione potrebbe anche essere interessante (lo fece una volta una rivista per misurare appunto l'inerzia delle ruote, allora fortunatamente tutte dello stesso diametro :mrgreen:) ma alla fin fine poco utile, visto che al netto dell errore sperimentale e del modello rudimentale non potrebbe che confermare le cifre di cui si parla.

Quello che viene puntualizzato è solo il concetto che le grandezze in gioco vanno contestualizzate, proprio per evitare che il lettore distratto e quello malizioso traggano concusioni errate o partigiane. Sconcerta profndamente vedere concetti precisi come quelli fisici e meccanici usati allo stesso modo delle polemiche sui rigori dati o non dati.
 
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david_jcd

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Guardate che i numeri citati da Danybiker non sono assolutamente in dubbio: come dice anche Ottomilainsù stiamo parlando di robe assolutamente conosciute, non del bosone di Higgs. Mettere su un esperimento con una bilancia di torsione potrebbe anche essere interessante (lo fece una volta una rivista per misurare appunto l'inerzia delle ruote, allora fortunatamente tutte dello stesso diametro :mrgreen:) ma alla fin fine poco utile, visto che al netto dell errore sperimentale e del modello rudimentale non potrebbe che confermare le cifre di cui si parla.
Senza dubbio
Sono abbastanza convinto che darebbe risultati in buon accordo con i conti.

Ma la voglia di fare un esperimento dopo aver visto i conti è cosa buona e giusta.
 
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ottomilainsu

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Guardate che i numeri citati da Danybiker non sono assolutamente in dubbio: come dice anche Ottomilainsù stiamo parlando di robe assolutamente conosciute, non del bosone di Higgs. Mettere su un esperimento con una bilancia di torsione potrebbe anche essere interessante (lo fece una volta una rivista per misurare appunto l'inerzia delle ruote, allora fortunatamente tutte dello stesso diametro :mrgreen:) ma alla fin fine poco utile, visto che al netto dell errore sperimentale e del modello rudimentale non potrebbe che confermare le cifre di cui si parla.

Quello che viene puntualizzato è solo il concetto che le grandezze in gioco vanno contestualizzate, proprio per evitare che il lettore distratto e quello malizioso traggano concusioni errate o partigiane.

Senza dubbio


Ma la voglia di fare un esperimento dopo aver visto i conti è cosa buona e giusta.


L'esperimento o, in questi casi, la verifica su un caso reale, va sempre fatto per validare le teorie.
Peraltro parliamo di meccanica classica, definita e consolidata da secoli, per la quale la teoria è così collaudata che l'esperimento ha solo valenza didattica (se a scuola si potesse avere più tempo per prove sperimentali!)

Sconcerta profondamente vedere concetti precisi come quelli fisici e meccanici usati allo stesso modo delle polemiche sui rigori dati o non dati.

Male comune, oserei dire.
Quando i concetti sono complessi è anche comprensibile che tanti non riescano a comprendere il significato dei numeri e cerchino la loro personale interpretazione, che poi difendono a spada tratta anche negando l'evidenza.
E' un male comune che discende dallo scarsissimo peso che viene dato in Italia alla cultura tecnico-scientifica, per tradizione storica.
Così si pensa che i numeri servano a poco e che li si possa piegare a proprio vantaggio... non voglio tirare in ballo la politica, a buon intenditor poche parole.

Mi scontro tutti i giorni con questi problemi, ogni volta che somministro un compito, lo correggo e ne presento i risultati.
"Ma prof, il procedimento è giusto, perché non mi ha messo un voto più alto?"
"Perché il risultato è sbagliato, hai sbagliato unità di misura e calcoli"
"Si ma..."
"E' sbagliato. Punto. Ti pare che l'albero di trasmissione di una turbina Francis da 60 MW possa essere un tondino da 85 mm di diametro? Ho preso i dati per il problema dalla centrale di Soverzene e quelle hanno l'albero da 500 mm di diametro."
"Eh vabbè..." (mica si è convinto di avere sbagliato!)

Questi sono i discorsi che mi tocca fare, e parlo di errori madornali con risultati differenti per uno o più ordini di grandezza.
Figurarsi se discutiamo di ruote con differenze di qualche percento su masse che sono il 5% del totale e che quindi, a conti fatti, incidono per pochi punti percentuali sul comportamento dinamico della bici.
Tant'è che non mi sogno di sviluppare modelli e calcoli, sarebbero troppo complessi per un eventuale esercizio da fare in classe e in ogni caso porterebbero via tempo al pedalare, già di tempo ne ho pochino e comunque quando pedalo voglio pensare ad altro.
 
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cerbonim

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Epic sworks, levo sl carbon
dopo questo utilissimo post ho deciso di di permutare la mia scalpel carbon 29
con una 24" (chissa che inerzia bassa guadagnero un 70 %) quindi se avete una grazziella da permutare contattatemi.:rosik:
 
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flapane

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L'attrito aerodinamico credo sia poca roba a 20 km/h

Se ne parlò a lungo in un altro thread, in passato.
E', praticamente, trascurabile perfino per l'intero sistema ciclista-bici.
Fra l'altro, la sezione e la forma della ruota è tale che, personalmente, me la fa considerare un corpo aerodinamico (con uno sforzo di fantasia) e non un corpo tozzo, quindi tanto di guadagnato.
Credo siano più rilevanti gli altri attriti, relativi a mozzo e terreno.
 

Marco Wolf

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Cannondale Scott Trek
Io utilizzo la F29er per le gare e per gran parte degli allenamenti ma comunque almeno 2 volte al mese esco con la scale 26" che considero reattivissima sullo stretto, sicuramente a parita' di preparazione e soprattutto considerando lo svolgimento COMPLETO di una gara XC o Marathon quindi tratti in piano più o meno scorrevoli, salite discese sterrato e asfalto i corridori con la 29er al traguardo sono avvantaggiati riescono a colmare , senza troppa fatica, i punti dove le 26" ( oramai poche in gara) ma anche le 27.5" (la differenza di cerchio tra 26" e 27.5" è di pochi mm perché non è una vera 27.5" ma una 26.8,) certamante tutto si basa sulla parita' di preparazione e forza nelle gambe!
io dico che l'ideale è alternare per gli allenamenti la 29er e la 26" ma in gara utilizzare la 29er, ad esempio un cosa che ho notato con sorpresa,è che con la 29er quando siamo in gruppo riusciamo a stare a ruota degli stradisti e molte volte in staccata ce ne andiamo letteralmente, non mi era mai successo con la 26" !!!!!!!!!!!!
 

pirpa

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E se prima del giro faccio pipì e cac......quanta % di energia mi risparmio in una salita del 12-15% di media considerando una velocità angolare di circa 0,5°/sec........e riuscirò a raggiungere il mio amico con una 26" ..........diciamo nei pressi di................Parma................:nunsacci:


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A me certe ironie sembrano decisamente fuori luogo. Lo sono quando arriva il solito fenomeno a postare la foto della bici da clown, e lo sono quando si sminuisce la ricerca di una spiegazione tecnica.
 

pirpa

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dopo questo utilissimo post ho deciso di di permutare la mia scalpel carbon 29
con una 24" (chissa che inerzia bassa guadagnero un 70 %) quindi se avete una grazziella da permutare contattatemi.:rosik:

Bell'articolo.... domani vado a comprare un set di ruote da 24" !!!!

E se prima del giro faccio pipì e cac......quanta % di energia mi risparmio in una salita del 12-15% di media considerando una velocità angolare di circa 0,5°/sec........e riuscirò a raggiungere il mio amico con una 26" ..........diciamo nei pressi di................Parma................:nunsacci:


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"La vita (e mi verrebbe da dire anche la bici) diventa una cosa deliziosa, non appena si decide di non prenderla più sul serio"



Henry de Montherlant


:cucù:
 

flapane

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Il punto è che, essendoci tanti thread già dedicati all'OT, non sarebbe meglio dimostrare quanto si è fighi e felici (e non tristi e depressi, come quelli che fanno due conti... quelli si prendono troppo sul serio, e poi non pedalano mai) altrove, invece che in un noioso thread tecnico? :)
 
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"La vita (e mi verrebbe da dire anche la bici) diventa una cosa deliziosa, non appena si decide di non prenderla più sul serio"
Henry de Montherlant
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Per una tecnologia che funzioni la realtà deve avere la precedenza sulle pubbliche relazioni, perchè la natura non può essere ingannata

Richard Feynman, premio Nobel per la fisica, nella relazione sul disastro del Challenger.
 

ottomilainsu

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Le discussioni tecniche sono noiose se malfatte e per chi non ha voglia di sforzarsi un po' per comprenderle.
La divulgazione tecnico-scientifica è materia difficilissima perché bisogna essere chiari e semplici, ma chiarezza e semplicità derivano da una buona conoscenza della materia.
Non denigriamo lo studio, che è sempre una cosa buona e giusta, in qualsiasi campo.
Spesso per scrivere una decina di righe bisogna pensare per molto tempo, scrivere, rileggere, cancellare, riscrivere, rileggere...
Poi a volte capita di far schifo, nel mio mestiere occorre essere al 100% per far bene e, terminata una lezione che non è stata compresa, mi domando "dove ho sbagliato"?
Possiamo sbagliare, ma chi non vuole capire ciò dovrebbe quantomeno astenersi da certi commenti.
D'accordo che siamo in Italia e siamo circa sessanta milioni di tuttologi che pretendono di sapere tutto di qualunque cosa, ma c'è un limite.

P.S.: non ce l'ho con nessuno in particolare, è un piccolo sfogo per come vanno le cose in generale in questo nostro paese.
 
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ottomilainsù;6413988 ha scritto:
La divulgazione tecnico-scientifica è materia difficilissima perché bisogna essere chiari e semplici, ma chiarezza e semplicità derivano da una buona conoscenza della materia.
Non a caso ho citato Richard Feynman, che grazie alla chiarezza d'esposizione (mai disgiunta dalla correttezza formale) è stato uno dei più grandi divulgatori scientifici della storia...
 

lokis

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lo scontro in campo aperto e divenuto guerra di posizione
chissà quale ruota scavalcherà meglio le trincee
la 29 passa sopra tutto, la 26 che con agilità le schiverà o la 27.5 che alcune le schiva e altre le passa?
e quanti fiumi di lattice scorreranno con tutto il filo spinato steso . . .
 

sembola

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dopo Piero Angela, naturalmente... :smile:

OT: è difficile negare il valore e l'efficacia dell'opera di divulgazione scientifica operata dalla televisione di una volta, quella "non deficiente" per riprendere una felice definizione di Franca Ciampi. Anche senza confrontarli con Boyager o Mistero, o con gli orridi "documentari" di Focus, i programmi degli Angela sono sicuramente stati di ottimo livello.

Feynman è stato un qualcosa di diverso, univa alle competenze di altissimo livello una capacità comunicativa rara tra gli scienziati ed un'onestà intellettuale che poteva essere scambiata per anticonformismo.
 

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