Simone Moro torna sul Broad Peak

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Simone Moro prova di nuovo a salire sul Broad Peak, 8.047 metri. Lo scalatore bergamasco l'anno scorso 2006 aveva dovuto rinunciare a salire in vetta della montagna per il maltempo e ora vuole ritentare. Partirà il 30 dicembre per il Pakistan con un team ridotto. Dovrà affrontare temperature molto rigide, giornate corte, vento e neve: sono le condizioni delle scalate invernali, che rendono l'impresa particolarmente difficile. Con lui, ancora una volta, l'alpinista pakistano Shaheen Baig.

La via di salita verso la vetta potrebbe essere quella segnata dai primi alpinisti che hanno conquistato il Broad Peak (una spedizione austriaca guidata nel 1957 da Hermann Buhl). Moro - unico italiano ad aver già raggiunto la vetta di un «Ottomila» d'inverno (2006, Shisha Pangma, 8027 metri) - salirà senza portatori e senza ossigeno.



vai Simone ! :-?
 

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Broad: partito l'estremo tentativo di Moro


ISLAMABAD, Pakistan -- "Fino all’ultima goccia di carburante, energia e briciola di cibo voglio provare ad inseguire il mio sogno". E' agguerrito Simone Moro, che ha annunciato questa mattina la partenza della sua squadra verso i campi alti. Il tentativo di vetta è fissato per sabato e, comunque vada, chiuderà la seconda spedizione invernale di Moro su questa montagna.


Il tempo, negli ultimi giorni, è stato pessimo. Ma le previsioni meteo austriache, ritenute pressochè infallibili da quasi tutti gli alpinisti, annunciano una finestra di speranza per questo weekend.

Finestra che rappresenta, per Simone Moro, l'ultima possibilità di agguantare la prima invernale sul Broad Peak, un sogno che l'alpinista bergamasco insegue da ben due anni.

"Sembra che ci aspettino 3 giorni e mezzo di tempo bello - racconta Moro - e poco vento in vetta. Sarà vero? Di sicuro, dopo avere passato un inverno terribile a resistere ed aspettare, non voglio lasciarmi sfuggire questa speranza estrema".

E così Simone Moro questa mattina è partito per campo 2, domani salirà a campo 3 e sabato tenterà di raggiungere la vetta.

"Abbiamo cibo e carburante fino al 10 marzo - spiega Moro -, il permesso scade il 10 marzo e la data che oggi ho fissato per la vetta è il 10 marzo. Fino all’ultima goccia di carburante, energia e briciola di cibo voglio provare ad inseguire il sogno. Voglio tornare a casa senza nulla, proprio nulla di intentato. Sarà pure l’inverno più bastardo degli ultimi 30 anni ma anche io sono un bel bastardo da piegare…"

il suo blog
 

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Simone Moro e C. terminata la spedizione al Broad Peak :-(

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L’8/03 Simone Moro, Quadrat Ali e Shaheen Baig hanno effettuato senza successo un ultimo tentative alla vetta del Broad Peak (8047m) arrivando a quota 7800m.
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Troppo tardi a 7800 metri: erano le 14.00. E si sa sugli 8000 e poi d’inverno, in questo inverno himalayano, non si può andare “fuori tempo massimo”. E’ così che finisce l’avventura di Simone Moro, Quadrat Ali e Shaheen Baig sul Broad Peak.

Anche questa volta insomma si riconferma l’ “imprendibilità” degli 8000 pakistani nella stagione più fredda. Bisogna dire che Moro e C. ce l’hanno messa tutta in un inverno tra i più freddi (ma anche ventosi) che si ricordino. L’ultimo tentativo è iniziato sabato scorso dal campo 3 a 7000 - 7200m per arrestarsi appunto a 7800m.

Come molti sanno sul Broad Peak per arrivare sulla cima principale a 8047m occorre affrontare una lunga traversata… Così, toccata quota 7800 alle 14.000, Moro doveva decidere se rischiare di andare fuori tempo massimo per la discesa e quindi senza alcun margine in caso di difficoltà o girare i tacchi e scendere. Da buon alpinista ha optato per la seconda ipotesi e i tre hanno raggiunto le tende del campo 2 a 6800 alle 19.000. E’ vero, è un peccato. Ma come sempre si dice in questi casi il Broad Peak è ancora lì… sarà per un’altra volta.


Dal diario della spedizione
di Simone Moro

Questa volta è proprio finita… in un modo che definirei “agrodolce”… Sono arrivato a 7800 metri a soli 247 metri dalla cima…. Tempo fantastico, condizione buonissima ma… erano le 14,00 quando mi trovavo a quella quota. E’ stato difficilissimo non farsi prendere dalla foga e dal risultato storico che avrebbe rotto 22 anni di tentativi dei migliori alpinisti del mondo… Ma se ti trovi alle 14,00 a 7800 metri, sai benissimo che sulla cima ci sarai alle 16,00 e questo è un orario mortale soprattutto d’inverno. Con 2 ore rimanenti di luce è garantito il bivacco e d’inverno in Karakorum significa la fine….

Azz… ero così vicino, la vedevo la vetta ma vedevo anche la parte razionale di me che mi richiamava ad usare la testa e non le gambe… Quadrat aveva dato forfait per problemi di freddo ai piedi, Shaheen era stanco, ma io avevo ancora energie da spendere ma, in che direzione…? Non sono stato molto a pensare, la risposta saggia era ovvia…. Dietrofront… prima a campo 3 e dopo pochi minuti abbiamo deciso di proseguire verso campo due perchè le previsioni davano vento forte in arrivo. Al buio, verso le 19,00, tutti e tre eravamo stanchi ma salvi nella nostra tenda a 6300 metri di campo due.

Stamattina poi ognuno alla sua velocità siamo scesi al campo base dove i nostri tre amici ci hanno accolto abbracciandoci e dicendoci “near summit, near summit! Great, in winter!!” Tutte frasi che fanno piacere ma la vetta rimane ancora una volta inviolata.. Dopo quasi tre mesi passati lontano da casa e una valanga di dollari spesi, rimane la soddisfazione di esserci andato molto vicino ed aver dimostrato che si può fare, anche in un piccolissimo gruppo e nel peggiore inverno degli ultimi 30 anni…

A tutti voi che mi avete seguito vi voglio ringraziare per l’affetto e i molti messaggi di sostegno. Mi scuso con coloro che sono rimasti delusi da questa “quasi vetta” ma non si poteva veramente fare di più senza sobbarcarci di pericoli che non sono disposto a prendermi. Ho sempre disapprovato coloro che si trascinano sulla cima delle montagne al calar del sole assumendosi coefficienti di pericolosità (a volte mortali) che neppure la più ambita delle montagne vale. Così non posso predicare e razzolare in modo non coerente.

Domani dovrebbe arrivare l’elicottero che ci riporta a Skardu ed il 17 Marzo volerò a Monaco che ormai è diventato il mio aeroporto abituale. Da lì in auto verso Bolzano e poi Bergamo, che sono ormai le mie due città in cui vivo.

chapeau :hail:
 

Blackmouse78

Geronto-biker Albionicus
21/6/04
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Prima di tutto tanto di cappello per la forza di fare dietrofront così vicino alla vetta. Dopo mesi di sacrifici ci deve volere davvero una forza di volontà non comune.

Però leggendo il resoconto mi viene spontaneo chiedermi: come mai hanno fatto così tardi? Ci sono stati degli imprevisti durante il tentativo o sono stati semplicemente più lenti di quanto avevano programmato?
 

Classifica mensile dislivello positivo