sono veneto? REPORT VENETO [volume 2]

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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lonebiker

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LAGORAI ma perchè non ci vai? parte 1 e 2 di 3


parte 1
Questo deve essere il mese dei LAGORAI ad inizio della scorsa settimana è stato pubblicato in home un bel Report su questa zona del trentino sud orientale ed io è un po' di tempo che volevo andarci, il mio amico [MENTION=36042]Nomad 42[/MENTION] li aveva attraversati l'anno scorso nel suo rientro a Verona dalle dolomiti con la mitica Fargo ed è così che venerdì della scorsa settimana, alla richiesta della mia amica [MENTION=126511]Crudelia[/MENTION] "Lone dove andiamo domani??" io gli avevo risposto"..mi piacerebbe la zona del Lagorai..." detto fatto Crudelia si mette all'opera con le sue mappe, Tracce ed info con buona pace di [MENTION=116236]jmor[/MENTION] che dovrà saltare il pranzo anche stavolta :-) .

E che ti presenta Crudelia??? un giro fantastico in questa porzione d'Italia, i Lagorai appunto, che sembrano (o forso lo sono davvero) fuori e dimenticati dal mondo una pace ed un silenzio che raramente ho trovato nelle mie escursioni in Bike.

Saliamo per la Valsorda da canal San Bovo a fianco del Torrente valsorda che scorre gentile e non impetuoso, forse a testimoniare che anche i torrenti rispettano il silenzio di queste zone, su un magnifico fondo dove anche le pendenze più accentuate non si fanno sentiere più di tanto.

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La zona è talmente poco frequentata che, fortuna vuole, il nostro amico [MENTION=93418]pinwi[/MENTION] unico local del gruppo, trova un magnifico e freschissimo porcino da 800gr. (io le chiamo Brisa)

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Anche alla Malga Arzon (ci arriviamo quasi tutta in sella) non troviamo anima viva
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ma la cosa non ci rattrista anzi ci carica ancor di più per il successivo tratto fino alla Frcella Scanaiol che dovrà, a parte il primo pezzo,
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essere spallato per la gioia e contentezza di Crudelia e forse un po' meno per i nostri amici [MENTION=31323]MIGALIZ[/MENTION] e Mirco penso erroneamente io :-)

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Alla forcella di fronte a noi le pale di San Martino

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che ci seguiranno a lungo per gran parte della discesa fantastica lungo il bosco dove corre il sentiero 9

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fino al Lago di Calaita

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Qui il nostro amico Pinwi deve rientrare ma mi fa promettere che in settimana dovrò risalire in queste zone per fare il giro del Monte Coppolo, ovviamente accetto subito.

A questo punto altra grossa sorpresa confezionata da Crudelia e che ci è stata confermata anche dai nostri amici [MENTION=23529]Gianfry[/MENTION] e [MENTION=18869]Spa[/MENTION] il sentiero 351 che scende fino a Siror (molte volte effettuando dei tagli della sterrata), magnifico sentiero molto veloce anche se presenta delle parti tecniche su roccia (mai trialistiche però) e su fondo ottimo

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dove anche il sottoscritto si esalta in discesa (per quel che mi consente l'esile fisico) e a riprova della bellezza del trail, il nostro discesista di giornata [MENTION=126192]Geep[/MENTION] ad ogni stop elogia in modo entusiastico il giro confezionato da Crudelia, che ha pensato bene di unire 2 giri assieme :-) in vero carattere AM dove non è mancato nulla.

Grazie a Crudelia per il giro e a tutti i compagni d'uscita [MENTION=91247]toxeto[/MENTION] Geep Jmor Pinwi Mirco Migaliz


parte 2
Come promesso a Pinwi Giovedì volevo andarlo a trovare per fare il giro del Monte Coppolo (la prima sberla ricevuta dalla bellezza dell'ambiente e dei percorsi in Lagorai mi ha lasciato il segno), ho solo un problema come fare a raggiungerlo, crudelia è ancora in Family trakking sul Catnaccio [MENTION=22620]albert1978[/MENTION] e [MENTION=27208]The Voice[/MENTION] sono usciti in explo co me a Luserna il giorno prima ed ora hanno altri programmi idem per Toxeto Migaliz e Geep, del gruppo di sabato prima rimane solo Mirco, che era alla prima uscita con noi. Evidentemente non pago di quella bellissima uscita e forse ammaliato dalla pellezza dei posti e forse anche un po' della nostra compagnia mi chiama e mi dice "non problem vengo io a prenderti", raggiungiamo Pinwi in quel di Lamon e partiamo sotto un cielo Blu o azzurro boh non ricordo più cosa mi aveva detto [MENTION=36042]Nomad 42[/MENTION] sui colori del cielo quando eravamo in Dolomiti.

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Visto che abbiamo tempo Pinwi ci propone di allungare un po' il giro conosciuto con una piccola :-) risalita supplementare per poi fare un bel sentiero che scende a San Donato

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e risalire poi per il passo Brocon
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da dove inizia un lunghissimo single track attorno al monte coppolo quasi sempre pedalabile (95%)

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La discesa anche questa :-) è spettacolare solo un primo tratto molto smosso, poche centinai di metri lineari
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ma poi..... tutto dentro bosco su fondo terroso e qualche pezzo di lastra di roccia rossa in contropendenza libidine...... e Pinwi ci impiega un po' più del necessario causa mia presenza e rottura del forcellino all'inizio della discesa, ma si è creato un sentiero che lo porta direttamente dentro casa :smile: FANTASTICO

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Ringrazio Pinwi per la bellissima proposta per la mia seconda volta in zona Lagorai e Mirco che mi ha accompagnato in questa bellissima giornata.

qui i due album

[album]33217[/album]

[album]33405[/album]

in attesa della terza parte
 

lonebiker

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LAGORAI ma perchè non ci vai?
parte 3 di 3
Venerdì 23 nessun programma e tempo dichiarato di m.... diciamo non ottimo :-) e allora ricevo anche da [MENTION=22620]albert1978[/MENTION] la stessa domanda che mi fece crudelia 7 giorni prima "..e domani che si fa? " ed io LAGORAI e anche Alberto scartebella mappe su mappe e in 2 ore mi comunica il giro mi dice solo D+ circa 2200 metri e luogo di ritrovo, informo Geep che ha un'impegno quasi in zona ma decide, un po' titubante di aggregarsi.

Partiamo in asfalto tra le nuovole
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Ma come su un ambiente fiabesco ( copyright by [MENTION=8352]endurik[/MENTION]) nel bellissimo e profumatissimo bosco, il sole inizia a penetrare.

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fino a che sforiamo la quota nuvole e ci troviamo uno splendido BLU
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sempre su bellissima sterrata
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e sempre pedalabile fino alla prima forcella che ci fa vedere le dolomiti di Brenta e Adamello.

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da qui inizia la parte ancor più goduriosa un single track in salita, mai eccessiva, all'inizio dentro il bosco,

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e poi più "esposto" ma sempre estremamente pedalabile grazie anche al fondo di queste zone (dovremo rifarlo sicuramente in senso inverso)

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con qualche parte "attrezzata"

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Fino ad arrivare alla prima spallata della giornata dopo ben 1800 metri di D+ in unica soluzione completamente pedalati (che bellooooooooo) fatti anche relativamente alla svelta.

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prestando la dovuta attenzione, la spallata non è ne lunga ne difficile e ci porta a quasi 2200 metri di quota

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dopo una pausa riprendiamo il cammino in cresta tra qualche su e giù spallato e pedalato tra sentiero e trincee della Grande Guerra

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fino all'ultima forcella Da Lago

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dove inizia la nostra discesa sempre su single track (naturalmente le foto scarseggiano per la bellezza di buttarsi giù), avremo ancora modo di portare in qualche occasione la bici ma qui i sentieri, se non presentano sassi fermi quasi in piano, sono veramente da lasciar correre la Bike.

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Grazie al ns. David Copperfield [MENTION=22620]albert1978[/MENTION] per il giro preparato e Geep che quando c'è da esplorare non si tira mai indietro, a tutti i nostri abituali compagni e a tutti i bikers dico di provare queste zone a livello ciclistico sono ottime.

ma la storia non finisce qui perchè

Se sei stato nei Lagorai ci ritornerai....a presto

qui l'album
[album]33489[/album]
 

orma

Biker velocissimus
14/9/06
2.464
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NAVEN
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Lo scorso anno con qualche amico,sono stato per la prima volta su questi monti durante un giro AM piuttosto duro ed è stato amore a prima vista,complimenti per i vostri giri veramente belli,concordo sulla bellezze e sobrietà di questi monti,pochissimo frequentati in bike,ma di enorme potenzialità in ottica AM,se si accetta di spallare un'oretta,un oretta e mezza per raggiungere i passi ne escono dei gironi super.
 

Nomad 42

Biker paradisiacus
17/11/08
6.498
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Verona
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Bike
fatbike + plus+ gravel
[MENTION=16721]lonebiker[/MENTION], bravissimo, hai colto e descritto perfettemente la caratteristica del lagorai o-o
 

Marcoz

Biker cesareus
11/11/07
1.627
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Cartura (PD)
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Ciao a tutti,
per una volta provo a cimentarmi anch’io in un report…..purtroppo non sono riuscito a fare molte foto in action….quindi gustatevi solo i panorami….
Sabato mattina la sveglia suona alle 4.50….salto subito in piedi, tanto sono già sveglio….la roba è già tutta pronta, colazione, bagno, guardo l’orologio…. Le 5.15, cavolo sono già in ritardo, il mio amico Max mi aspetta per le 5.20!!!!
Scendo di corsa, butto la mia 29er sul portabici e scappo. Alle 5.35 sono dal mio amico, bene abbiamo già 15 minuti di ritardo e dobbiamo ancora partire!!! Carichiamo la sua roba e alle 5.50 finalmente si parte.
E’ ancora buio, ormai comincia ad albeggiare tardi, in autostrada mi godo l’alba….era tanto che non la vedevo.
Pausetta in autogrill e poi via verso Arabba. La strada non è moltissima, ma ci vogliono comunque 3 ore per arrivare. Alle 9 in punto siamo li. Bene abbiamo perso anche la corsa in funivia che volevamo prendere, tocca aspettare 30 minuti. I preparativi però sono un po’ troppo lenti e ci vediamo partire anche la corsa delle 9.30 sotto il naso. Va beh, altra mezzora persa, e fa già un ora tonda sulla tabella di marcia.
La funivia di Porta Vescovo ci sbarca davanti alla parete nord della Marmolada con il suo ghiacciaio e sopra il lago di Fedaia, tanto per avere un assaggio dei panorami che ci accompagneranno tutto il giorno.

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La Viel del Pan l’ho già fatta due anni fa partendo dal Passo Padon, ma è sempre bellissima.

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Dopo il rifugio però occorre zigzagare tra la folla vera e proprio che arriva dal Passo Pordoi.
Sopra il passo si apre una spettacolare vista sul Gruppo del Sella, il Sasso Lungo e il Sasso Piatto, il Catinaccio e sotto la Val di Fassa.

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La discesa dal Pordoi fino al Lupo Bianco alterna tratti più scorrevoli a parti più ripide, scassate e a tornantini, dove per brevi tratti siamo costretti a mettere il piede a terra. Percorriamo un single track interrotto ad un certo punto da lavori di scavo per la realizzazione di una nuova forestale, terminati i quali comincia la parte più difficile della discesa.
Purtroppo questa parte del giro si caratterizza per il costante e fastidioso rumore di fondo, dato dalle moto che corrono lungo la strada del Pordoi. È un rombo continuo, sembra di stare in pista durante una gara di motogp. Per me montagna significa anche silenzio e il rumore mi ha dato molto fastidio.
Arrivati alla stazione a valle degli impianti Pradel Rodella si comincia a salire verso il Passo Sella. Tratto duro con pendenze elevate e costanti e fondo in ghiaino che non aiuta di certo a salire. In 2,5 km si coprono circa 400 m di dislivello. Lo scenario è comunque molto bello, si sale fiancheggiando le pareti del Sella

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avendo di fronte il Sasso Lungo e Sasso Piatto.

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Se si è fortunati si trovano anche le marmotte.
Giunti al Passo Sella noto con disappunto che il panorama è rovinato da quello che sembra il parcheggio Ikea in un giorno di massima affluenza, comincio a pensare che chi vorrebbe chiudere i Passi o chiedere il pedaggio non abbia poi tutti i torti.

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Dal Passo prendiamo il bellissimo sentiero della Città dei Sassi in direzione rifugio Comici, con spettacolari vedute sul Sella, la Val Gardena, Sasso Lungo e Sasso Piatto, Marmolada.

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Dal rifugio Comici si va in picchiata lungo la pista da sci in direzione della strada che da Selva risale al Passo Gardena. Cominciamo a salire sfruttando strade forestali e sentieri che ci consentono di tagliare i tornanti. Tratti abbastanza ripidi ma che almeno tolgono tutto l’asfalto.

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Un bellissimo single track, che corre parallelo alla strada, ci fa perdere un po’ di quota per poi tornare ad essere una forestale che sale al Passo Gardena.

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L’ultimo km si fa su asfalto, i tagli dei tornanti sono belli ma troppo ripidi per essere fatti in sella in salita.
Siamo finalmente al passo Gardena, il giro che ho tracciato ci porterebbe ad allungare un po’ sopra i Passo per poi scendere a Colfosco, ma abbiamo perso troppo tempo e decidiamo di scendere direttamente per sentiero a Corvara. Anche qui si alternano tratti più scorrevoli a parti più tecniche, fino ad inboccare una bellissimo strada forestale che ci porta direttamente in centro a Corvara.
Breve sosta per riempire le sacche idriche alla fontana vicino alla chiesa e si comincia a salire verso Pralongià. Anche qui, per risparmiare un po’ di tempo, decidiamo di puntare direttamente alla Utia Pe da Incisa, da dove parte un bellissimo single track: tratto da prima in falsopiano bello filante, poi più ripido e un po’ scassato.

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Giunto a Passo Campolongo non ci resta che prendere il sentiero che corre parallelamente alla strada e che ci porta diretti in centro ad Arabba.
Giro concluso, alla fine senza numeri esagerati: 1600 m D+ per 44 km, di cui solo 3 su asfalto!!!
Sono le 17.45, siamo stati in giro 7.30 ore, lo stesso tempo che ho impiegato per fare il marathon alla DSB quest’anno, ci abbiamo messo una vita a fare il giro e non me ne capacito. Solo arrivato a casa e analizzato i dati del Garmin mi accorgo che siamo stati fermi per 3 ore, e un motivo ci sarà…..
Sveglia alle 4.50, più di 6 ore di macchina, rientrato a casa alle 21.30, ma ne è valsa la pena


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qui l'intero album
http://fotoalbum.mtb-forum.it/showalbum.php?id=33843http://fotoalbum.mtb-forum.it/showalbum.php?id=33843
 

lonebiker

Biker grossissimus
19/4/07
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Ciao a tutti,
per una volta provo a cimentarmi anch’io in un report…..purtroppo non sono riuscito a fare molte foto in action….quindi gustatevi solo i panorami….

Penso che il giro del Sellaronda fatto in qualsiasi salsa sia sempre molto bello, è un giro che almeno 1 volta ogni biker dovrebbe provare.

Complimenti per il Giro e per le foto :celopiùg:

ciaoo
 

Marcoz

Biker cesareus
11/11/07
1.627
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Agosto 2013, cominciano le ferie e si parte per una settimana in Carnia, più precisamente a Pesariis, il paesino degli orologi monumentali in val Pesarina nelle vicinanze di Ovaro (UD).
Non è la prima volta che vengo e, soprattutto, non è la prima volta che vengo in bici. In passato ho già fatto il giro dei “Tre Passi Sappadini” (Passo Sierra, Passo Digola e Forcella Lavardet), una buona parte de “L’anello delle Malghe” e la salita al Monte Talm. Quest’anno ci sono due mete che mi ispirano: lo Zoncolan e il Monte Crostis.
Il primo, forse è solo un pregiudizio dettato dalla poca conoscenza della zona, mi ha sempre dato l’impressione di roba da bitumari, la scelta cade così sul Crostis.
Rapida ricerca in rete per capire la fattibilità dei sentieri, un po’ di lavoro su GPSIES ed è servita la traccia: Panoramica delle Vette da Ravascletto e Monte Crostis.
Ne parlo con il mio amico @scottmax che decide di unirsi al giro, sparandosi in giornata e in solitaria 5 ore di macchina tra andata e ritorno (grazie Max J)
Ritrovo fissato alle 8.30 al quale, nonostante sia già li, io arrivo con i canonici 10 minuti di ritardo!!
Si parte poco dopo Ovaro, dalla sponda destra del torrrente Degano che risaliremo per un breve tratto e che attraverseremo grazie ad un ponticello ciclo pedonale all’altezza di Comeglians.
Tutta la prima parte del percorso e quasi tutto il dislivello positivo sono purtroppo su asfalto. Attraversiamo Comeglians, ci dirigiamo a Tualis e da qui a Ravascletto da dove comincia la vera salita alla Panoramica delle Vette.
Come dicevo, salita interamente asfaltata, ma almeno è all’interno di un bel bosco e senza traffico, quindi si sale in pace e all’ombra che, con il caldo che faceva ad inizio agosto anche in montagna, male non fa.

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Saliti in quota si esce dal bosco e si aprono i panorami sulle Alpi Friulane e le Dolomiti. Purtroppo caldo e afa creano foschia e la visibilità non è delle migliori, comunque oltre le Dolomiti Pesarine (che dividono la Val Pesarina da Sappada) si osservano (anche se le foto con il cellofono lasciano a desiderare) alcune vette, credo siano Antelao e Pelmo (anche se sono lontani, la direzione è quella e la forma del Pelmo è abbastanza riconoscibile)

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L’asfalto lascia ora spazio allo sterrato che corre in quota della vera e propria panoramica delle vette. Percorriamo tutto il tratto fino al rifugio Chiadinas, sosta per un panino ristoratore e comincia la salita ai 2250 m slm della vetta del Crostis.
Dal Chiadinas sono circa 350 m D+, si pedala un po’ (100 – 150 m D+) e si spinge tanto (200 – 250 m D+).
Dalla vetta si ha una bellissima vista sul Gruppo del Coglians e su tutto ciò che ci circonda.

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Dopo le foto di rito comincia la lunga discesa che ci riporterà ai circa 500 slm di Comeglians.
Poco sotto la vetta prendiamo il sentiero CAI 151, che più che un sentiero si dimostra una traccia in mezzo all’erba alta. Scendiamo in sella, pochissimo, e a piedi, tantissimo per via dei tratti esposti e l’erba alta che impedisce di vedere dove mettiamo le ruote.

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Perdiamo 350 m di quota e finalmente il sentiero si fa un pelo più ciclabile, non mancano comunque i pezzi da fare a piedi. A sella Bioichia il sentiero lascia il posto ad una strada forestale che scende ripida tra parti in sterrato e altre cementate all’interno di un bel bosco.
A circa 1200 di altitudine imbocchiamo una diramazione della forestale sulla destra e la seguiamo in falsopiano, con brevi contropendenze, fino ad incrociare nuovamente il sentiero 151 che scende a Givigliana.
Qui comincia la parte più divertente del giro, un lungo e bellissimo single track in mezzo al bosco (prima sentiero CAI 151 e poi 162) che ci porta verso i paesini di Vuezzis e Gracco.

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da Gracco parte l’ultimo tratto di forestale che ci riporta sulla strada asfaltata fatta prima in salita per salire a Tualis e che seguiamo a ritroso fino alla macchina.
Alla fine ne escono circa 50 km per poco più di 2000 m D+

qui l'intero album
http://fotoalbum.mtb-forum.it/showalbum.php?id=33933http://fotoalbum.mtb-forum.it/showalbum.php?id=33933

e qui la traccia
http://connect.garmin.com/activity/356390349http://connect.garmin.com/activity/356390349
 

BebeMTBiker

GUIDA di MTB
30/5/08
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VENEZIA
themtbikebrothers.weebly.com
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Agosto 2013, cominciano le ferie e si parte per una settimana in Carnia, più precisamente a Pesariis, il paesino degli orologi monumentali in val Pesarina nelle vicinanze di Ovaro (UD).

Ciao a tutti,
per una volta provo a cimentarmi anch’io in un report…..purtroppo non sono riuscito a fare molte foto in action….quindi gustatevi solo i panorami….

complimenti
 

lonebiker

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Agosto 2013, cominciano le ferie e si parte per una settimana in Carnia, più precisamente a Pesariis, il paesino degli orologi monumentali in val Pesarina nelle vicinanze di Ovaro (UD).


Bravo Marcoz ci hai preso gusto, bene, zona a me completamente sconosciuta bene tu l'abbia postata, ormai sarà per il prossimo anno :-)

ciaoo
 

Nomad 42

Biker paradisiacus
17/11/08
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23
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LASTONI DI FORMIN
forcelle averau, giau, ambrizzola e rossa dei lastoni

partito da fondo valle sulla strada che va da pocol di cortina a passo giau, precisamente a ponte di ra curto, all'incrocio con il 437, sentiero di partenza e arrivo. Risalito, spallando, alle cinque torri per poi raggiungere la forcella averau, ho provato a scendere ad est del nuvolau ma cera troppo da spallare, quindi ho optato per un giù dalla cengia 452 che porta al passo giau prima e a forcella giau poi, altra spallata dalla forcella ambrizzola fino ai lastoni di formin e discesa al punto di partenza con le creste del lato ovest della croda da lago che si accendevano come fiammiferi al calar del sole... uno spettacolo!!!
certo, non è stato un giro in cui porterei gli amici se voglio che restino tali ma a me è piaciuto un sacco perchè era tutto esplo è mi sentivo un po' pioniere, e anche se ho messo poco il culo sulla sella i panorami erano di primordine!... a voi il giudizio ;-)
le 5 torri
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forcella averau
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eccoli, davanti alla croda da lago, imponenti, i lastoni meta di giornata
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passo giau
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ostrega, go messo el piè zò in tera :oops:... spero che mi perdoniate il piccolo neo
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anche se con gli allenamenti sullo sprint fatti di recente sulla pista a bordocampo del bentegodi ogni tanto non riesco lo stesso a stare dentro i 10 secondi dell'autoscatto... sebbene ultimamente sto facendo dei passi da gigante in merito! :smile:
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forcella giau
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toh chi si rivede!... il pelmo
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ultima salita di giornata dalla forcella ambrizzola a...
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...alla forcella rossa dei lastoni di formin... che spettacolo il dente di mezzodì visto da lassù, quando mi sono voltato mi sono venuti i brividi e la pelle d'oca!!!
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è giunta l'ora della discesa finale
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sui lastoni, con la luce che si accingeva a finire, la tofana di rozes mi indicava la direzione giusta... ed io volavo!
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esco dalle porte del paradiso con la ripromessa di tornarci al più presto!!!
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altre foto:
[album]34096[/album]
 

lonebiker

Biker grossissimus
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LASTONI DI FORMIN
forcelle averau, giau, ambrizzola e rossa dei lastoni

Gran Gran bei posti giro penso molto intenso ma su panorami fantastici trai i più belli al mondo, magari un po' a sacrificio della ciclabilità ma ne vale sicuramente la pena.

GRANDE BOBO!!!!!
 

Classifica mensile dislivello positivo