sono veneto? REPORT VENETO [volume 2]

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


lonebiker

Biker grossissimus
19/4/07
5.451
147
0
58
Thiene (VI)
Visita sito
Bike
Salsa Beargrease, Commencal Meta V3, Stevens Prestige CX, Trekking Konig
[MENTION=28215]BebeMTBiker[/MENTION]
[MENTION=16721]lonebiker[/MENTION]
bellissimi report, devo evitare di collegarmi dal lavoro altrimenti non riesco a fare più niente,
un po' vi invidio, anzi rosico o-o

Grazie, ma anche te ti sei sciroppato dei bei giri ultimamente :celopiùg:

@lonebiker
Bellissimo report! e bellissma la Val di Rava con il sole...

Grazie Claudio l'ho fatto anche per voi :celopiùg:

Complimenti Mauro!
Bel report e mitica impresa.



Ciò ma non te ghe mia vudo paura dormire da solo?
Se rivava cappucettorosso!:smile::smile:
:celopiùg::celopiùg:



Ovviamente lo sai che scherzo.


Mitico.

Grazie Gianfranco ho escogitato una tecnica devastarmi fisicamente 2600 di D+ in tempi relativamente brevi e con 12 kg di zaino ... ho fatto fatica ad arrivare alle 21 dopo sono crollato sul sacco a pelo :smile::smile:

BRAVO MAURO, complimenti per questa 3 gg e sopratutto per aver avuto il coraggio di rifare la val di rava :smile:... pure io ho avuto il piacere di fare più giorni in solitara con la tendina e la mocca per il caffe quindi capisco bene l'emozione che hai provato e riesco ad immaginare tutte le ciacole che ti sei fatto con te stesso...mi gavea la lengua seca e le rece strache!!! :smile::smile::smile:... ostrega che bela avventura che ti sei regalato!!!

PS: che bel che xè l'argentin col seren!!! ci torniamo vero sto inverno? ... prenota il sole! ;-)

Grazie Bobo, volentieri ma li è un terno al lotto io comunque ci provo a prenotare ;-)

Sì magari cappuccettorosso coi baffi.......,
Grande Lone, bella avventura e un gran bel viaggio in tutti i sensi....
Tanti e tanti complimenti.

Grazie Silvio ... e barbon anche :-) ... visto che ti ho ascoltato e sono rientrato per la ciclabile ;-)
 

iron.mike83

Redazione
10/7/07
1.506
1.450
0
Soraga di Fassa
Visita sito
Bike
Trek Fuel EX
Sognando Into Thin Air: "cercando di sopravivere in paradiso" (cit. Seby)
Con [MENTION=9101]seby13[/MENTION] e [MENTION=36294]Petek[/MENTION]
Foto di Seby e Petek e qualcuna mia


E' Venerdì, il giorno che precede la salita in MountainBike sul Cevedale; 3769mt di roccia e ghiaccio ci aspettano. Solo due Professionisti, hanno raggiunto qulla cima. Forse gli altri si scoraggiano nell'impresa perché se scivoli sul lato sbagliato di un ghiacciaio sono guai. Ora che ci penso bene forse non vi è un lato giusto o uno sbagliato, non bisogna scivolare. L'impresa e' una pazzia ma che Pazzia…!!!

Da una settimana non dormo la notte per l'agitazione, per la gioia, per la preoccupazione, per l'adrenalina che scorre nelle vene…alla fine giunge il giorno della partenza e sono ancora tutto scombussolato: zaino da fare, attrezzatura da preparare, bici da controllare e invece me ne vado a un corso di Latino Americano in bella compagnia. Mi trascinano dicendo che imparerò la Bachata, Merengue, Salsa…un attimo solo... dov'è il Reggaeton? Quello che più' mi interessa non lo insegnano, corso bocciato!

La mattina scrivo a Seby, l'altro folle, compagno di molte avventure: "Sono in ritardo". Come sempre.
Seby: "Anch'io!". Che novità.
Pessima partenza.
Alle 10 ci troviamo a Silandro con l'ultimo membro della "cordata" Petek
Sono contento che ci sia anche lui. Era da mesi che non facevamo una pedalata insieme e sapevo benissimo che le sue doti da alpinista ci sarebbero tornate utili.

Scarichiamo l'attrezzatura dalle auto
image.php


Corde, piccozze, ramponi, imbragatura, sacco a pelo e infine assemblo la bici sperando che tutto funzioni, cosa rara. Scopro che è tutto ok a parte le pastiglie del freno posteriore che sono inesistenti. Sto andando a fare l'Epic Ride della vita senza freno posteriore. Faccio finta di nulla.
Con la massima calma e disorganizzazione, tipica mia e di Seby, alla fine si parte!
Petek ci osserva e io so esattamente a cosa sta pensando: "io dovrei portare sul Cevedale in cordata questi due cialtroni?"

Giunti a Prato ci fermiamo per fare la spesa, i rifugi sono chiusi e il programma della serata è di dormire al ricovero invernale Guasti.
Io e Seby fatichiamo a fare una spesa leggera e usciti dal supermercato siamo appesantiti da altri kili da portare sulla schiera.
Nel frattempo Petek dialoga con un'anziana signora sul nostro programma:
"ma andate lassù?? ma c'è la neve!"
Petek: "Si signora…."
"ma sulla neve moriteee!!"

Dopo questa risposta che ci fa gelare il sangue, Lasciamo la strega e i suoi malefici alle nostre spalle toccando ferro e altro.
Arrivati a Solda, prendiamo la funivia e giungiamo in quota a 2500mt, difronte a noi si estende imponente e ghiacciata la via per il ricovero Guasti.
Ci attrezziamo con ramponi, imbrago, bici in spalla e via!
image.php


Arrivati a circa 3000mt avevo previsto, su carta, di deviare sul passo del Lago gelato e salire al ricovero nel versante del Cevedale. L'ho percorso l'anno scorso, quindi lo conosco bene, ma per arrivare al passo c'è una parete verticale, difficile da affrontare con bici in spalla. Ci consultiamo, e la guida alpina Petek decide di puntare alla Cima Solda e di raggiungere il ricovero dall'alto.
La traccia sale ripida aggirando i crepacci, ipotizzando una discesa in bici sarebbe morte certa! Una minima scivolata e l'unica cosa ad arrestarmi sarebbe un crepaccio.
image.php


image.php


Arrivo in cima, sono a 3387mt, mi sento bene, sono le 19.00. Il sole sta tramontando e davanti a me si apre la meta di domani: il Cevedale colorato di rosso fuoco! Lo osservo qualche minuto e mi convinco che l'ottimo innevamento del ghiacciaio è di buon auspicio per domani. Inizio a scendere felice e rilassato al rifugio Guasti, dietro mi lascio il Gran Zebru' e l'Ortless e non vi è anima viva…davanti a me solo Petek che mi guarda…:

" e' fantastico! e' uno spettacolo!"

image.php


image.php


image.php



Il ricovero invernale e' vuoto, siamo solo noi e le montagne che ci circondano. Dentro ci sono 12 letti con coperte. E' buio, fa freddo e ci prepariamo subito qualcosa da mangiare col fornellino. Il menu' prevede del cous cous, una zuppa calda, carne secca, speck, formaggio e pane

Il mio fisico ha bisogno di energia così mangio di gusto. La zuppa liofilizzata mi sembra il miglior pasto che io abbia mai avuto e penso a tutti quelli che spendono centinaia di euro in super ristoranti per poi magari uscire insoddisfatti. Io invece sono qui, a lottare con Seby per un boccone in più. Mi sento l'uomo più soddisfatto sulla terra mentre Petek, con la piccozza in mano, pronto a difendersi, se la gode guardandoci.

image.php


La stanchezza cala, inizio ad aver freddo e mi butto dentro il sacco a pelo vestito. Gli altri mi imitano.
Il sonno è spezzato. E' una fornace con tutto questo addosso ma non ho alcuna voglia di spogliarmi.

Alle 6.15 Petek mi sveglia. Ho mal di testa, penso all'altitudine e mi arrabbio… se soffro ora a 3300mt figuriamo fra un mese quando sarò in Nepal a 5400!
Mi godo l'alba e poi faccio colazione con nutella, del pane e del tè.
Oggi e' il gran giorno! Sistemiamo le ultime cose, sciogliamo vaschette di neve per riempire le riserve d'acqua e partiamo.

image.php


Con il freddo che fa il mal di testa mi passa istantaneamente. Probabilmente era dovuto alla nottata africana e non all'altitudine. Meglio, è confortante!
Saliamo agevolmente sul ghiacciaio perfettamente innevato. Già dopo i primi metri capisco che fra qualche ora mi farò una gran discesa. Facciamo dunque una pausa per scaricare gli zaini dalla zavorra inutile.
image.php


A circa 3550mt inizia la verticale che porta in cima. Si fa più fatica a procedere: i passi affondano nella neve, l'equilibrio è precario, la bici sbatte sulla parete ripida innevata
image.php


Superiamo in cordata la Terminale e la quota si fa sentire. I passi sono pesanti e con affanno raggiungo la cima, sono sul Cevedale!!
image.php


Scambiamo due parole con i pochi alpinisti …immaginatevi le facce....
Pianto la bici a terra guardo in giù e mi salgono i brividi. Guardo la cresta che porta alla croce…"ragazzi io vi aspetto qui!"
Sono immobilizzato e non intendo fare un altro passo. Così mi siedo, con i piedi scavo due fessure, pianto la piccozza e mi metto in sicurezza.
Seby e Petek nel frattempo raggiungono la croce.

image.php


image.php


Focalizzo la discesa. E' impressionante: alla mia destra il seracco sospeso nel vuoto e alla mia sinistra venti metri di neve ripidi. Poi il nulla.
La traiettoria migliore sarebbe: stare in cresta per poi tagliare a novanta gradi e puntare il muso della bici per la massima verticale. Sfortunatamente ciò non è fattibile per causa di vari piccoli crepacci. Alla fine sarò costretto a scendere in diagonale per la traccia di salita.
Petek e Seby tornano. Mi è sembrata un'eternità.

Quando si avvicinano esclamo: "Seby sto tremando"

Seby: "vedo"

Io: "non capisco se è il freddo o la paura"

Seby: "forse entrambe le cose"

L'attesa mi infastidisce: mi fa crescere l'ansia e mi si stringe lo stomaco. Non aspetto un secondo oltre. Prendo la bici, abbasso la sella, afferro il manubrio con la piccozza in mano e infine mi lancio in discesa.

image.php


La neve tiene, la bici sta al suo posto e mi tranquillizzo subito
image.php


Come immaginavo scendere per la traccia di salita si rivela brutto. Nel fare una diagonale su neve a due ruote ti ritrovi sempre con un piede a terra e il mezzo che ti scivola via. Continuo la discesa con poco stile ma sono più concentrato nel non sbagliare. Sono a conoscenza del fatto che nel malaugurato caso che l'anteriore si impunti le conseguenze sono due: a sinistra un volo di mille metri e a destra il crepaccio Terminale.
Va tutto bene e risuperiamo il crepaccio in sicurezza.
image.php


Da qui in giù i pericoli sono finiti e inizia la miglior surfata su neve che io abbia mai fatto.

image.php


image.php


image.php


image.php


Ci fermiamo a recuperare la zavorra e deviamo per dare un'occhiata al cannone della Prima Guerra mondiale. E' così che con bellissime curve ad ampio raggio, difronte al rifugio Casati e agli spettatori che osservavano increduli, giungiamo alla fine del ghiacciaio e all'inizio del sentiero che scende nella maestosa Val Martello.
Lasciamo il Cevedale alle spalle. Ci godiamo i restanti duemila metri di dislivello in tipico sigle track alpino. Le gambe e le braccia sono messe a dura prova dal peso dello zaino e così facciamo qualche sosta in più'.

image.php


image.php



Arrivati alle macchine, siamo terribilmente stanchi e disidratati. La neve non aiuta, non contiene sali e sembra di bere aria.
Ci scambiamo poche parole. Dentro di noi sappiamo bene che questa è stata la più grande Pazzia che abbiamo mai fatto. In cuor nostro tanti sono i pensieri: la vita è fatta di grandi e piccole emozioni e ognuno sceglie la propria strada per viverle. Questa e' la Nostra … sognando Into Thin Air spaghetti edition!! cercando di sopravvivere in paradiso….Alla prossima!!
 

The Voice

Moderatur lagunare
Membro dello Staff
Moderatur
7/5/08
9.081
570
0
60
Repubblica Serenissima
themtbikebrothers.weebly.com
Bike
1 Trail e 1 Gravel
Sognando Into Thin Air: "cercando di sopravivere in paradiso" (cit. Seby)
Con [MENTION=9101]seby13[/MENTION] e [MENTION=36294]Petek[/MENTION]
Foto di Seby e Petek e qualcuna mia

:spetteguless: ve lo scrivo amichevolmente .... visto che vi conosco tutti e tre
voi siete al limite della follia :smile: ..... avete bisogno di un dottore ..... ma uno bravo però :smile:
 

lonebiker

Biker grossissimus
19/4/07
5.451
147
0
58
Thiene (VI)
Visita sito
Bike
Salsa Beargrease, Commencal Meta V3, Stevens Prestige CX, Trekking Konig
Bravi ragazzi i sogni vanno sempre realizzati e questo, ormai si può dire, era un sogno, ora è un bellissimo ricordo che penso e spero non potrà mai essere cancellato.

Sapendo la preparazione che ci avete messo sono contento che sia riuscito tutto alla perfezione.

Michele hai trasmesso, almeno a me, bene le sensazioni che hai provato e conoscendoti abbastanza bene immagino la gioia interna che avevi alla fine.

GRANDISSIMI!!!!!!!!
 

mik69

Biker superis
20/11/11
474
859
0
54
Albignasego (PD)
Visita sito
Bike
Rallon
Sognando Into Thin Air: "cercando di sopravivere in paradiso" (cit. Seby)
Con @seby13 e @Petek
Foto di Seby e Petek e qualcuna mia



E' Venerdi', il giorno dopo si parte per salire in MountainBike sul Cevedale, 3769mt di roccia e ghiaccio. Solo 2 Pro ci hanno portato il proprio culo con la propria Bici su quella cima, il motivo e' che se scivoli su un ghiacciaio devi sperare di scivolare dal lato giusto… se ce ne uno… l'impresa puzza di cazzatta ma questa e' una Grandissima Cazzatta!!

Complimenti! Grandissima, geniale cazzatta! Il confine tra genio e follia non e' poi cosi' distinto ...

Peccato però non aver fatto la cima
 

iron.mike83

Redazione
10/7/07
1.506
1.450
0
Soraga di Fassa
Visita sito
Bike
Trek Fuel EX
Grazie a tutti ragazzi

[MENTION=95904]mik69[/MENTION]
Tecnicamente la cima e' stata fatta perché' le bici erano a 3679mt e più' in alto di così non potevo salire:smile:
Io non ho raggiunto la croce che era nel punto più' esposto della cima, gli altri si;-)

[MENTION=6894]enry[/MENTION]
Il Gran Zebru', rispetto all'anno scorso, e' in ottima forma, due volte meglio!
Quest'inverno ti divertirai
 

Petek

Biker superioris
23/11/08
852
13
0
Provincia BL
www.dolomitix.com
Bike
Specy FSR XC nera - Canyon Spectral rossa
Sognando Into Thin Air: "cercando di sopravivere in paradiso" (cit. Seby)

Un paio di settimane fa finisco di leggere “Mio padre Hermann Buhl”, bellissimo libro che ha per soggetto la vita della famiglia Buhl (uno dei più forti alpinisti di sempre) prima e, soprattutto, dopo la morte sul Chogolisa del capofamiglia. Nonostante il soggetto non sia Hermann, tutto il libro è pervaso dalla sua passione per la montagna (o forse fissazione, pazzia, …), ciò non può che farmi sognare cime, pareti, ghiacciai, …
Settimana scorsa Michele @Spa) mi manda un messaggio “vieni sul Cevedale in bici?”. Il mio spirto vibra come un diapason, so già che dirò di sì. Poi il cervello inizia a dialogare con lo spirito e spara una serie di se e di ma:
• Ma tu odi spallare
• Ma in discesa le tue capacità non sono nemmeno paragonabili a Michele
• Se ci sono crepacci?
• Ma non hai mai fatto 2 giorni consecutivi in bici
• Ma dove si dorme, i rifugi saranno chiusi
• Se fa freddo come farai?
• Se scoppi di fatica?
• Se ….
• Ma ….
Rispondo a Michele in maniera neutra: “mi piacerebbe, ci penso su”.
Googolo Cevedale su internet, ma non trovo indicazioni sulle condizioni del ghiacciaio, ENORME problema per chi vuole salire e scendere con una bici. Lo spirito risponde: “e chi se ne frega! E' il Cevedale, pur di arrivarci in cima il cervello inventerà qualcosa!”
Il cervello pensa cosa serve, e che peso (e volume) avrà lo zaino. Di attrezzatura ne ho, lo spirito è forte, il fisico... boh... Zaino da olte 10 kg ed altri 13-14 kg della bici in spalla non sono una passeggiata. L'importante è lo spirto...
Una telefonata con Michele, una notte sognando vette, pareti, cime, … So che accetterò.
Ultimo scrupolo, non mi fido dei tempi di Michele... gli chiedo tracce e vedo quanto lasco abbiamo, non molto... lo spirito risponde: “ e chi se ne frega, hai una pila”.
Deciso, il cervello non vuole, lo spirito si. Mando un sms: “OK, ci sarò anch'io”. Lo spirto: “sapevi che avresti ascoltato me, potevi fare a meno di tirartela per due giorni”

Sabato. Sono in anticipo, come al solito. @Spa e @seby sono in ritardo, come al solito. Sono previdente, ho un libro per passare il tempo. Arrivano, stipano, o almeno ci provano, tutta l'attrezzatura negli zainetti da bici. Michele ha problemi meccanici, come al solito. E' senza pastiglie del freno posteriore, ma dai, Michele usa il freno posteriore. Non avrei mai immaginato.

Si sale. Lo zaino è un macigno. Quando usciamo dalla funivia l'ambiente è stupendo, però capiamo che pedaleremo un centinaio di metri e poi si farà tutto a spalla (800 m di dislivello …)
Ramponi ai piedi, si continua a salire aggirando i crepacci ed affrontando tratti ripidi, ogni tot passi devo fermarmi a riposare, il fisico sta cedendo? Lo spirto si ricorda delle imprese di Hermann Buhl, soprattutto quella sul Pizzo Badile, fatta in due giorni da Innsbruk in bici. Il momento di sconforto passa e il carico di emozioni positive è tale da surclassare il carico dovuto alla forza di gravità.
Arrivo al ricovero invernale in perfetto ritardo sui tempi, prima volta che scendo da una cima al tramonto…
Il carico sulla schiena richiede gli straordinari alle mie braccia…
Cena, risate, freddo…

Domenica, sveglia prima dell’alba, colazione e decimetri cubi di neve sciolti.
Poi salita al Cevedale, molto più comoda della salita del giorno precedente, è una successione di piani e di rampe, tutte scendibili in bici senza pericoli. Arriviamo alla base dell’ultimo muro, è RIPIDO e la neve è crostosa, in discesa non so come farò, ma ci penserò dopo. Intanto saliamo, passiamo la crepaccia terminale e quindi in cima ci godiamo il sole.
Poi discesa, chi a piedi, chi in sella.
Sotto la terminale togliamo l’attrezzatura alpinistica e scendiamo (loro scendono, io ci tento… rimedio una capriola con zaino stracarico).
La neve poi cambia e mi diverto come un bambino, ci rinfocilliamo e poi giù, su neve, neve marcia, morena, sassi, sentieri, …

Un video fatto in velocità.
 

lonebiker

Biker grossissimus
19/4/07
5.451
147
0
58
Thiene (VI)
Visita sito
Bike
Salsa Beargrease, Commencal Meta V3, Stevens Prestige CX, Trekking Konig
Un paio di settimane fa finisco di leggere “Mio padre Hermann Buhl”, bellissimo libro che ha per soggetto la vita della famiglia Buhl (uno dei più forti alpinisti di sempre) prima e, soprattutto, dopo la morte sul Chogolisa del capofamiglia. Nonostante il soggetto non sia Hermann, tutto il libro è pervaso dalla sua passione per la montagna (o forse fissazione, pazzia, …), ciò non può che farmi sognare cime, pareti, ghiacciai, …
Settimana scorsa Michele [MENTION=18869]Spa[/MENTION]) mi manda un messaggio “vieni sul Cevedale in bici?”. Il mio spirto vibra come un diapason, so già che dirò di sì. Poi il cervello inizia a dialogare con lo spirito e spara una serie di se e di ma:
• Ma tu odi spallare
• Ma in discesa le tue capacità non sono nemmeno paragonabili a Michele
• Se ci sono crepacci?
• Ma non hai mai fatto 2 giorni consecutivi in bici
• Ma dove si dorme, i rifugi saranno chiusi
• Se fa freddo come farai?
• Se scoppi di fatica?
• Se ….
• Ma ….
Rispondo a Michele in maniera neutra: “mi piacerebbe, ci penso su”.
Googolo Cevedale su internet, ma non trovo indicazioni sulle condizioni del ghiacciaio, ENORME problema per chi vuole salire e scendere con una bici. Lo spirito risponde: “e chi se ne frega! E' il Cevedale, pur di arrivarci in cima il cervello inventerà qualcosa
Il cervello pensa cosa serve, e che peso (e volume) avrà lo zaino. Di attrezzatura ne ho, lo spirito è forte, il fisico... boh... Zaino da olte 10 kg ed altri 13-14 kg della bici in spalla non sono una passeggiata. L'importante è lo spirto...
Una telefonata con Michele, una notte sognando vette, pareti, cime, … So che accetterò.
Ultimo scrupolo, non mi fido dei tempi di Michele... gli chiedo tracce e vedo quanto lasco abbiamo, non molto... lo spirito risponde: “ e chi se ne frega, hai una pila”.
Deciso, il cervello non vuole, lo spirito si. Mando un sms: “OK, ci sarò anch'io”. Lo spirto: “sapevi che avresti ascoltato me, potevi fare a meno di tirartela per due giorni”

Sabato. Sono in anticipo, come al solito. [MENTION=18869]Spa[/MENTION] e [MENTION=19950]seby[/MENTION] sono in ritardo, come al solito. Sono previdente, ho un libro per passare il tempo. Arrivano, stipano, o almeno ci provano, tutta l'attrezzatura negli zainetti da bici. Michele ha problemi meccanici, come al solito. E' senza pastiglie del freno posteriore, ma dai, Michele usa il freno posteriore. Non avrei mai immaginato.

Si sale. Lo zaino è un macigno. Quando usciamo dalla funivia l'ambiente è stupendo, però capiamo che pedaleremo un centinaio di metri e poi si farà tutto a spalla (800 m di dislivello …)
Ramponi ai piedi, si continua a salire aggirando i crepacci ed affrontando tratti ripidi, ogni tot passi devo fermarmi a riposare, il fisico sta cedendo? Lo spirto si ricorda delle imprese di Hermann Buhl, soprattutto quella sul Pizzo Badile, fatta in due giorni da Innsbruk in bici. Il momento di sconforto passa e il carico di emozioni positive è tale da surclassare il carico dovuto alla forza di gravità.
Arrivo al ricovero invernale in perfetto ritardo sui tempi, prima volta che scendo da una cima al tramonto…
Il carico sulla schiena richiede gli straordinari alle mie braccia…
Cena, risate, freddo…

Domenica, sveglia prima dell’alba, colazione e decimetri cubi di neve sciolti.
Poi salita al Cevedale, molto più comoda della salita del giorno precedente, è una successione di piani e di rampe, tutte scendibili in bici senza pericoli. Arriviamo alla base dell’ultimo muro, è RIPIDO e la neve è crostosa, in discesa non so come farò, ma ci penserò dopo. Intanto saliamo, passiamo la crepaccia terminale e quindi in cima ci godiamo il sole.
Poi discesa, chi a piedi, chi in sella.
Sotto la terminale togliamo l’attrezzatura alpinistica e scendiamo (loro scendono, io ci tento… rimedio una capriola con zaino stracarico).
La neve poi cambia e mi diverto come un bambino, ci rinfocilliamo e poi giù, su neve, neve marcia, morena, sassi, sentieri, …

Un video fatto in velocità.


Bravo Claudio bel add-on Report :celopiùg::celopiùg: e bello il video.
 

seby13

Biker tremendus
9/3/06
1.335
-1
0
42
molinetto (BS)
Visita sito
Ha Ha Ha, l'unico spensierato ero io anche mentre stavo morendo in salita. Si vede che sono abbituato a fare cazzate oppure incosciente. Boh...

Quando la fatica si fa sentire,hai piu di 20 kg sulle spalle, hai mal di schiena, male alle spalle, manca il fiato, hai mal di testa, sopraggiunge il senso di nausea, il cuore batte a mille dopo soli 10 passi e la meta non arriva mai abbassi la testa, svuoti la mente e....UN PASSO DOPO L'ALTRO, UN PASSO DOPO L'ALTRO, UN POSSO DOPO L'ALTRO,.... ... .. .
 

France68

Biker extra
3/12/11
705
0
0
Susegana TV
Visita sito
Un paio di settimane fa finisco di leggere “Mio padre Hermann Buhl”, bellissimo libro che ha per soggetto la vita della famiglia Buhl (uno dei più forti alpinisti di sempre) prima e, soprattutto, dopo la morte sul Chogolisa del capofamiglia. Nonostante il soggetto non sia Hermann, tutto il libro è pervaso dalla sua passione per la montagna (o forse fissazione, pazzia, …), ciò non può che farmi sognare cime, pareti, ghiacciai, …
Settimana scorsa Michele [MENTION=18869]Spa[/MENTION]) mi manda un messaggio “vieni sul Cevedale in bici?”. Il mio spirto vibra come un diapason, so già che dirò di sì. Poi il cervello inizia a dialogare con lo spirito e spara una serie di se e di ma:
• Ma tu odi spallare
• Ma in discesa le tue capacità non sono nemmeno paragonabili a Michele
• Se ci sono crepacci?
• Ma non hai mai fatto 2 giorni consecutivi in bici
• Ma dove si dorme, i rifugi saranno chiusi
• Se fa freddo come farai?
• Se scoppi di fatica?
• Se ….
• Ma ….
Rispondo a Michele in maniera neutra: “mi piacerebbe, ci penso su”.
Googolo Cevedale su internet, ma non trovo indicazioni sulle condizioni del ghiacciaio, ENORME problema per chi vuole salire e scendere con una bici. Lo spirito risponde: “e chi se ne frega! E' il Cevedale, pur di arrivarci in cima il cervello inventerà qualcosa
Il cervello pensa cosa serve, e che peso (e volume) avrà lo zaino. Di attrezzatura ne ho, lo spirito è forte, il fisico... boh... Zaino da olte 10 kg ed altri 13-14 kg della bici in spalla non sono una passeggiata. L'importante è lo spirto...
Una telefonata con Michele, una notte sognando vette, pareti, cime, … So che accetterò.
Ultimo scrupolo, non mi fido dei tempi di Michele... gli chiedo tracce e vedo quanto lasco abbiamo, non molto... lo spirito risponde: “ e chi se ne frega, hai una pila”.
Deciso, il cervello non vuole, lo spirito si. Mando un sms: “OK, ci sarò anch'io”. Lo spirto: “sapevi che avresti ascoltato me, potevi fare a meno di tirartela per due giorni”

Sabato. Sono in anticipo, come al solito. [MENTION=18869]Spa[/MENTION] e [MENTION=19950]seby[/MENTION] sono in ritardo, come al solito. Sono previdente, ho un libro per passare il tempo. Arrivano, stipano, o almeno ci provano, tutta l'attrezzatura negli zainetti da bici. Michele ha problemi meccanici, come al solito. E' senza pastiglie del freno posteriore, ma dai, Michele usa il freno posteriore. Non avrei mai immaginato.

Si sale. Lo zaino è un macigno. Quando usciamo dalla funivia l'ambiente è stupendo, però capiamo che pedaleremo un centinaio di metri e poi si farà tutto a spalla (800 m di dislivello …)
Ramponi ai piedi, si continua a salire aggirando i crepacci ed affrontando tratti ripidi, ogni tot passi devo fermarmi a riposare, il fisico sta cedendo? Lo spirto si ricorda delle imprese di Hermann Buhl, soprattutto quella sul Pizzo Badile, fatta in due giorni da Innsbruk in bici. Il momento di sconforto passa e il carico di emozioni positive è tale da surclassare il carico dovuto alla forza di gravità.
Arrivo al ricovero invernale in perfetto ritardo sui tempi, prima volta che scendo da una cima al tramonto…
Il carico sulla schiena richiede gli straordinari alle mie braccia…
Cena, risate, freddo…

Domenica, sveglia prima dell’alba, colazione e decimetri cubi di neve sciolti.
Poi salita al Cevedale, molto più comoda della salita del giorno precedente, è una successione di piani e di rampe, tutte scendibili in bici senza pericoli. Arriviamo alla base dell’ultimo muro, è RIPIDO e la neve è crostosa, in discesa non so come farò, ma ci penserò dopo. Intanto saliamo, passiamo la crepaccia terminale e quindi in cima ci godiamo il sole.
Poi discesa, chi a piedi, chi in sella.
Sotto la terminale togliamo l’attrezzatura alpinistica e scendiamo (loro scendono, io ci tento… rimedio una capriola con zaino stracarico).
La neve poi cambia e mi diverto come un bambino, ci rinfocilliamo e poi giù, su neve, neve marcia, morena, sassi, sentieri, …

Un video fatto in velocità.

Complimenti bel report,ma sopratutto per l'impresa che avete fatto,
farete tanti giri ancora,ma penso che un giro cosi rimane bello scritto sulla memoria per sempre.

Complimenti ancora o-o
 

frw75

Biker superioris
25/6/10
897
0
0
Loria
Visita sito
dopo aver letto il report di Spa hanno cominciato a tremar le gambe e girar la testa stavo per andare a letto per fortuna ho visto il video di Claudio che ha rilassato un po' (sarà stata DIDO)...

impresa bella e intensa.
bisogna essar portai par certe robe...:medita:
 

Classifica mensile dislivello positivo