Sulla sostituzione Vs. riparazione rimando al topic segnalato. Ma cmq ripeto che Vittoria non ha obbligo di rapportarsi con il consumatore per le garanzie.
Sulla sostituzione Vs. riparazione rimando al topic segnalato. Ma cmq ripeto che Vittoria non ha obbligo di rapportarsi con il consumatore per le garanzie.
quello che si cercava di dire è che nei tuoi confronti il problema deve risolverlo il venditore, non Vittoria.
se il venditore delega a Vittoria che non risolve il problema, è comunque lui ad essere inadempiente con te, non Vittoria.
questo è il punto.
Ok ma se il venditore nelle mail è nelle richieste chiede la sostituzione e vittoria (come con me) fa orecchie da mercante e continua a mandarmi il mio reggisella rattoppato,cosa ci può fare??
Io onestamente ritengo pienamente responsabile della cosa l'"assistenza",non il negoziante
Con questo non dico che abbiate torto voi,eh..espongo solo il mio punto di vista
così il negoziante è tranquillo perchè ha passato la palla a Vittoria, Vittoria se ne frega perchè il cliente scontento (tu) non è un suo cliente, e l'unico a rimetterci sei tu.
scr1
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Ti immagini andare da un giudice di pace per un reggisella..
Praticamente una cusa persa dall'inizio, chi vuoi che ti prenda in considerazione, l'unica è la pubblicità negativa e quanto l'azienda tenda alla massa critica, se per esempio la lamentela si riferisse a pochi soggetti , forse anche loro non lo prendono in considerazione, pur sapendo di avere torto
Non te lo vorrei dover dire, ma dal giudice di pace c'è chi ci va per una multa da 50 euro, e viene preso sul serio (ammesso che il motivo del contendere esista, ovviamente), il giudice di pace esiste proprio per gestire i contenziosi di limitata entità. Poi, è assolutamente legittimo rinunciare a far valere i propri diritti perché non lo si ritiene conveniente, ma dopo diventa poco coerente lamentarsene.
Sulla massa critica delle lamentele consentimi di dubitare. Sia perché è ignota la consistenza del problema, sia perché di fronte al "prestigio del marchio" tutto passa in second'ordine.
Immagina se dovessi rapportarti non con un negoziante fisico ma con un'azienda a 600 km da casa, magari emanazione di una multinazionale,quanto potrebbe essere più facile ottenere quanto dovuto...
Il problema è (anche) che da parte nostra tendiamo a vedere il negoziante come un "amico" anche quando, per ignoranza o dolo si comporta in modo tutt'altro che amicale.
Sta a, noi far sì che il negoziante non si senta tranquillo.
senza dubbio. ma nella legge il suo ruolo non è previsto, per cui se "cazzeggia" è il negoziante che dovrebbe fare la voce grossa, se non altro perché alle mail o lettere o telefonate del cliente finale possono non rispondere (e non sono gli unici a non farlo)
Quando successe a me, dopo tutte queste prese x il sedere scrissi a Vittoria su Facebook, lasciando recensioni tremende ovviamente. Recensioni puntualmente rimosse con la minaccia in pvt di "ricorrere a vie legali" se non la smettevo.... roba da mafiosi via... Coinvolsi pure un' affermatissima rivista del settore, nota per lo spirito critico ,necessario alla tutela del consumatore e quindi del mercato tutto. Pensate che questa rivista, perorando la mia causa, perse Vittoria come inserzionista, una ritorsione insomma. Queste persone sono un danno per il mondo mtb, rivelano disinteresse e incompetenza totale. Avessero il coraggio di metterci la faccia potrebbero intervenire pure qui no? Con tutte le pernacchie che stanno ricevendo, e che sicuramente gli vengono riportate ,fossi al loro posto e in buona fede avrei già esposto il mio punto di vista. O no?
Io ho fatto causa a una multinazionale per 90 euro...
La storia era simile a questa: telefonino di un notissimo marchio coreano impazzito, andato in assistenza 5 o 6 volte e ogni volta che ritornava era sempre peggio, alla fine sono riusciti pure a danneggiarlo irrimediabilmente (quando finalmente l'hanno aperto) e poi non contenti lo hanno pure perso... (O se lo son fregato o l'hanno fatto sparire per la vergogna...)
Prima mi hanno preso in giro per un po' dicendo che mi avrebbero rimborsato poi addirittura hanno negato di averlo perso (cosa facilmente dimostrabile e che corrisponde al reato penale di furto).
E essere preso in giro in quel modo m'ha fatto infuriare così ho deciso che anche per soli 90 euro gliela avrei fatta pagare, era diventata una questione di principio!
Tramite il giudice di pace risolto tutto in pochissime udienze per un totale di 3 mesi di tempo.
Mi hanno dato 300 euro di risarcimento più i 90 del rimborso più le spese processuali e la parcella del mio avvocato.
Per non avermi voluto rimborsare 90 euro di telefonino ne hanno spesi qualche migliaia...
Solo di avvocati ne avranno spesi 2/3000 perchè oltre al mio hanno dovuto pagare i loro ed essendo la causa fatta nel tribunale a me più vicino loro oltre allo studio che li assiste di solito hanno dovuto pagare un avvotato locale che li rappresentasse in loco (si chiama avvocato domiciliatario).
E gli avvocati non lavorano gratis...
Poi certo, a una multinazionale qualche migliaia di euro non gli pesano, per loro son bruscolini...
Ma per un negoziante che ha guadagnato qualche centinaia di euro (sulla vendita di una bici che ne costa 3800) spendere altrettanto in avvocati non credo che gli convenga...
E non pensate che sia una causa persa: il reggisella da solo vale più di 400 euro, il presupposto della causa ci sta tutto (le continue riparazioni senza esisto positivo) e c'è pure il furto del comando (almeno fino a che non lo rendono a Tunerz).
La storia era simile a questa: telefonino di un notissimo marchio coreano impazzito, andato in assistenza 5 o 6 volte e ogni volta che ritornava era sempre peggio, alla fine sono riusciti pure a danneggiarlo irrimediabilmente (quando finalmente l'hanno aperto) e poi non contenti lo hanno pure perso... (O se lo son fregato o l'hanno fatto sparire per la vergogna...)
Prima mi hanno preso in giro per un po' dicendo che mi avrebbero rimborsato poi addirittura hanno negato di averlo perso (cosa facilmente dimostrabile e che corrisponde al reato penale di furto).
E essere preso in giro in quel modo m'ha fatto infuriare così ho deciso che anche per soli 90 euro gliela avrei fatta pagare, era diventata una questione di principio!
Tramite il giudice di pace risolto tutto in pochissime udienze per un totale di 3 mesi di tempo.
Mi hanno dato 300 euro di risarcimento più i 90 del rimborso più le spese processuali e la parcella del mio avvocato.
Per non avermi voluto rimborsare 90 euro di telefonino ne hanno spesi qualche migliaia...
Solo di avvocati ne avranno spesi 2/3000 perchè oltre al mio hanno dovuto pagare i loro ed essendo la causa fatta nel tribunale a me più vicino loro oltre allo studio che li assiste di solito hanno dovuto pagare un avvotato locale che li rappresentasse in loco (si chiama avvocato domiciliatario).
E gli avvocati non lavorano gratis...
Poi certo, a una multinazionale qualche migliaia di euro non gli pesano, per loro son bruscolini...
Ma per un negoziante che ha guadagnato qualche centinaia di euro (sulla vendita di una bici che ne costa 3800) spendere altrettanto in avvocati non credo che gli convenga...
E non pensate che sia una causa persa: il reggisella da solo vale più di 400 euro, il presupposto della causa ci sta tutto (le continue riparazioni senza esisto positivo) e c'è pure il furto del comando (almeno fino a che non lo rendono a Tunerz).
L'assistenza è responsabile per la negligenza nella riparazione mentre il tuo negoziante è negligente in quello che gli compete, sostituirti il reggisella (o ripararlo se è possibile). Come detto da Sembola si tende a considerare il venditore come amico non come un soggetto professionale che ha dei doveri verso i tuoi confronti.
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Si ma a chi fai causa al negoziante o alla Fox?
Perchè il negoziante dovrebbe cambiargli il reggisella e poi rifarsela con la Cube o con la Fox, mica fare tutta sta tiritera
Li il responsabile è lui c'è poco da fare la legge parla chiaro soddisfatti o rimborsati, se entro 15 gg tu hai problemi loro ti devono rimborsare punto.
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