ok ti tengo in considerazione per il 29il 6 luglio temo mi sia difficile, anzi molto improbabile
se fosse il 29 giugno avrei tutta la giornata senza limiti di rientro
ok ti tengo in considerazione per il 29il 6 luglio temo mi sia difficile, anzi molto improbabile
se fosse il 29 giugno avrei tutta la giornata senza limiti di rientro
Per vostra info, dal Cimone non si riesce a scendere a Passo San Boldo. Dalla cima dove ci sono le antenne, la discesa è fin da subito bloccata dagli alberi caduti. (Ci sono passato a fine aprile, non penso siano passati a pulire)Dal Bristot, Col Visentin, PdF e fino alla Posa tutto percorribile; a Forc. Zoppei non sono salito a piedi sul M. Agnelezze e M. Pezza, ma ho tenuto la discesa fino al bivio per malga Cor, dove si rientra in traccia.
Dopo la Posa, in località Lama la Cisa, ho sbagliato forestale al bivio e ho preso quella più a destra: dopo un paio di km di discesa (ripuliti dagli schianti), dopo una curva mi son trovato di fronte uno stuolo di alberi a terra. Sono risalito alla Posa, sceso a quota 800 lungo via degli Alpini e risalito lungo la Caldella, per poi ricongiungermi al S.Boldo.
Riguardando a casa la traccia corretta, mi son accorto dell'errore al bivio, dove avrei dovuto prendere la traccia appena poco più a sinistra (che porta appena sotto al Cimone).
Se fosse il 29 o 30 giugno mi sarei unito volentierichi è intenzionato a partecipare il 7 luglio?
Ottimo, spero riusciate a registrare la traccia e condividerla poi aggiornata con il percorso fattibile!Non si scenderà dal Cimone lungo il trail tecnico, ma poco più sotto verso il bivacco Col dei Gai
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Grandissimi comunque! Il meteo e Vaia vi hanno frenato, ma avete fatto una grande impresa comunque! Bravi davveroTransprealpi 2019 effettuata per metà.
Ritrovo a Vas in 3 biker e trasferimento pedalato di 13km verso Feltre FS. Qualche timore il giorno prima quando ci è stato detto che non erano garantiti treni visto uno sciopero fino alle 22 di domenica, ma abbiamo trovato il treno pronto in stazione con spazio bici, quindi tutto bene.
Partenza da Belluno h9.15, temperatura non eccessiva e cielo a tratti coperto.
Salita scorrevole fino in Nevegal, dove c'era anche una manifestazione e un gran movimento di bici. Proseguito verso Orto botanico poi rif. Bristot e Col Visentin. Qui abbiamo deciso di proseguire fino al Pian dele Femene e fermarci lì per la prima sosta. Tempismo azzeccato, perchè 1 minuto dopo è venuto giù il mondo, tra pioggia e grandine. Dopo 20 minuti la tempesta si è spostata verso sud e ci siamo rimessi in marcia con una temperatura fresca e alcune sparute gocce dal cielo, che ora si mostrava a tratti azzurro
Proseguito verso La Posa e poi bivacco Col dei Gai, dove abbiamo trovato un bel trail ripristinato di recente dopo il passaggio di Vaia.
Discesa a Casera Cecconi e poi casera Masetina, con un paio di alberi da scavalcare.
Qui una brutta sorpresa: la forestale verso la Caldella era completamente ostruita da alberi, impossibile proseguire in quella direzione. Abbiamo optato quindi per il sentiero n°4 dove abbiamo proseguito con non poche difficoltà a causa di alberi schiantati.
Ci siam fatti strada a forza di imprecazioni fino a sbucare su una forestale finalmente libera da alberi e siamo scesi a Signa.
Risalita in Val de Bot, discesa verso Zelant e ancora risalita impegnativa su cemento per Cozzolin e poi sterrata fino alla casera Vallonscuro, tosta ma in buona parte pedalabile. La discesa verso forcella Foran è stata liberata completamente dagli alberi ed ora è bella flow e goduriosa.
Il tratto dietro il Col de Moi ha 2 tratti con alberi schiantati, aggirabili sul pendio a destra in mezzo alle ortiche.
Discesa poi al Praderadego su forestale verticale.
Seconda pausa al bar Ai Faggi, e qui vista l'ora, il cielo che oscurava la via e i tuoni sopra la testa abbiamo valutato di interrompere il tour e scendere verso Mel-Lentiai-Marziai-Vas.
Un peccato, perchè la volontà e la forza c'erano, ma con quelle condizioni incerte abbiamo scelto l'opzione più sicura.
Qui la traccia: https://www.strava.com/activities/2513350898
Ne è risultato comunque un giro di 90km e 2800m + 13km di trasferimento iniziale.
Complimenti davvero, un giro così non è certamente per tuttiPochi giorni dopo il mio compleanno, ieri mi son voluto regalare la Transprealpi, riuscendo a chiudere il percorso completo.
Preso il treno a Fener alle 7.21, alle 8.20 ho cominciato l'attraversata prealpina dalla stazione di Belluno.
Questa la mia attraversata: Transprealpi 2020
Posto di seguito il percorso completo, completamente percorribile (un solo albero da scavalcare scendendo a forcella Foran).
Dal S.Boldo a casera Vallonscuro non sono salito sul sentiero n°2, il sentiero si presta poco ad essere pedalato e ancora non ero sicuro fosse libero da schianti; ho quindi allungato un po' scendendo verso Signa quindi in direzione Zelant, dove a sinistra ho preso la salita (metà cementata al 15% e metà nel bosco al 12% con rampe e tratti per rifiatare, fino a sbucare a nord di casera Vallonscuro.
Non si trova acqua neanche a pagarla oro, gli unici punti-acqua sono il Nevegal (2 fontanelle) il resto solo nei rifugi o malghe (ho trovato malga Canidi aperta).
Non ci sono particolari difficoltà tecniche in discesa, ad esclusione dell'ultimo sentierino verso Segusino che è una c@**o di pietraia maledetta.
Ho comunque tagliato il copertone in discesa dal Col Visentin, solo un vermicello mi ha salvato il giro.
Una seconda foratura importante verso il Praderadego, ma il lattice ha fatto il suo lavoro.
Nota utile: nel parcheggio del baretto sopra il S.Boldo hanno installato una postazione con compressore per gonfiare le ruote delle bici, gran bella idea! (soprattutto per rigonfiare il copertone tagliato!)
Buona fortuna!
complimenti per il "regalo", bravo !!Pochi giorni dopo il mio compleanno, ieri mi son voluto regalare la Transprealpi
Sentiero 2 fatto stamattina , perfettamente pulito, duro il giusto per metterti alla prova, 50ina di mt ca. a piedi su quella rampa infernale (con un 32 forse fattibile), per il resto tutto pedalabile e spettacolareDal S.Boldo a casera Vallonscuro non sono salito sul sentiero n°2, il sentiero si presta poco ad essere pedalato e ancora non ero sicuro fosse libero da schianti;