Race report [Video] Cosa vuol dire correre in XC

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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sniffo

Biker superioris
29/8/10
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Padova
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Secondo certi ragionamenti i ciclisti su strada dovrebbero correre con le tute integrali perchè, se si fa una scivolata sull'asfalto, ci si abrade per bene.

Secondo me più una gara di XC è di alto livello e più il percorso deve essere rapportato al livello dei rider. Quelli sono professionisti e si presume che, come sverniciano in salita la stragrande maggioranza degli amatori, anche in discesa siano un po' meglio della media dei biker, o no?
Comunque se un passaggio fosse oltre alle loro capacità o eccessivamente pericoloso son sicuro che lo farebbero notare all'organizzazione nei giorni precedenti la gara (quando provano il percorso). Se il percorso è così è perchè il 90% dei partecipanti lo sa fare.
 

Vietto

Biker cesareus
16/11/15
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MDE Damper, Marino Custom
....
Io del percorso del video l'unica che non capisco veramente è quel gradone di circa 1 mt con la tavola di legno sotto...
quello lo reputo proprio inutile...lo trovassi in uno dei miei giri scenderei al 110%
Concordo, onestamente in un giro tranquillo, domenicale, anche io me lo sarei fatto a piedi, in gara, conoscendomi, onestamente, dopo qualche passaggio non lo so....

L'estate scorsa qui a genova ci sono stati gli italiani xc, sono salito a vederne un pezzo, se non ricordo male ho beccato gli ultimi due giri della gara U23... ultimo giro, il primo con gomma forata sulle rocce in discesa ha droppato una roccia da circa un metro con atterraggio in piano su asfalto in curva da paura.... dietro di lui nessuno droppava quel passaggio, nemmeno con le gomme gonfie...

Questo per dire che al preparazione di quelli atleti va ben oltre l'immaginazione della maggior parte di noi, la discesa da dove scendevano, che io personalmente non conosco, è considerata da molti da protezioni perché veramente molto scassata....
 
Ultima modifica:

Guxx

Up without drugs, Down without cuts
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ce l'ho

Flueckiger nei giri precedenti aveva fatto il fenomeno in quel punto, un tratto apparentemente facile per lui...
E' andata bene, benissimo ma purtroppo spesso si prende coscienza dei pericoli quando accade una disgrazia.

Le cose cambieranno sicuramente e verranno sviluppate protezioni ah hoc.
Nel motociclismo si è passati dalla tuta da meccanico e casco a scodella, alle tute in canguro + airbag con sensori giroscopici/accelerometri e caschi in fibra di carbonio, in qualche gara per un fatto di sicurezza sono stati ridotti anche i giri.
Manca soprattutto lo step mentale a mio avviso.

Con quel che offre il mercato oggi, per farla semplice, già un pantaloncino con rinforzi in spugna laterali dovrebbe essere sempre indossato, non ne vedo controindicazioni. Stessa cosa per delle ginocchiere e gomitiere slim.

Ovvio che molto dipende dal contesto in cui andremo a pedalare ma certi prodotti possono sicuramente essere indossati attualmente, anche su asfalto.

L'esempio dovrebbe partire dai pro per far sì che gli amatori se ne convincano, rassicurati così dall'evitare brutte figure, proprio quelle figuracce che invece si farebbero se fossimo gli unici a mettere in campo determinate scelte stilistiche (perchè la cosa fondamentale è sempre e solo lo stile, non sia mai che si diventi lo zimbello da additare vero?)

Poi ognuno faccia quel che vuole, siamo quasi tutti maggiorenni.
 

Pan-Bagnat

Biker urlandum
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Cube One55 TM
Premessa, la mia prima mtb l'ho presa nel 1998. Vado in giro con una full da 160, la trovo divertente e mi salva le chiappe quando sbaglio. Probabilmente non vado in giro con una XC perché non sono abbastanza bravo per farlo. Ieri nel mio giro abituale mi sono fatto superare 3 volte (in salita) dallo stesso biker con una front. Avrà fatto varianti per allungare il giro e mi superava a bomba. Tanto di cappello. Chi ci sa andare con la XC va molto bene anche in discesa. Pensare di essere un figo perché si va in giro con una 160 e protezioni fa un po' ridere. Comunque questo percorso non lo trovo particolarmente impegnativo, forse il tratto più ostico è la salita nel fango. Si sono visti percorsi in coppa del mondo molto più ostici.
 

Vietto

Biker cesareus
16/11/15
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...
L'esempio dovrebbe partire dai pro per far sì che gli amatori se ne convincano, rassicurati così dall'evitare brutte figure, proprio quelle figuracce che invece si farebbero se fossimo gli unici a mettere in campo determinate scelte stilistiche (perchè la cosa fondamentale è sempre e solo lo stile, non sia mai che si diventi lo zimbello da additare vero?)

Poi ognuno faccia quel che vuole, siamo quasi tutti maggiorenni.

Non so quanti se ne ricordano ma su strada i primi contrari all'obbligo del casco sono stati proprio i PRO, poi sempre per chi si ricorda era diventato obbligatorio in tutto il mondo tranne che in francia.... mi ricordo quando cipollini andava a prenderlo all'ammiraglia prima della volata...
 

albatros_la

Biker assatanatus
25/6/09
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min 1.56 il tipo si sdraia, su una curva facile, forse la stanchezza , comunque sono brevi tratti tecnici e insidiosi, comunque devono inventarsi qualcosa di nuovo con i reggisella telescopici, magari una sella che scende da sola senza bisogno di poggiare il peso per farla scendere
L'ho notato anch'io e mi ha fatto sorridere bonariamente perché ho pensato che io avrei fatto l'esatto contrario: mi sarei capottato scendendo dalle rocce e avrei fatto la curva in assoluta tranquillità!
Scherzi a parte, sarà stata la stanchezza o un calo di tensione. Il leitmotiv dell'articolo è corretto: 'sti tizi danno tutto e non mollano mai, che sia salita o discesa sembra che non abbiano mai esitazioni di alcun genere (e certi tratti anche in salita, se esiti non li fai). In condizioni del genere la caduta è sempre dietro l'angolo.
 

Guxx

Up without drugs, Down without cuts
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Non so quanti se ne ricordano ma su strada i primi contrari all'obbligo del casco sono stati proprio i PRO, poi sempre per chi si ricorda era diventato obbligatorio in tutto il mondo tranne che in francia.... mi ricordo quando cipollini andava a prenderlo all'ammiraglia prima della volata...

Appunto.

Sperando che se ne capisca il senso, paradossalmente avrebbe più bisogno di protezioni un amatore xc che pratica cross country "spinto" di uno che pratica enduro/dh. Nel senso che, a parità di abilità tecnica, affrontando un tratto fortemente ripido e sconnesso, con l'xc si ha meno margine e si rischia di fare subito i conti con i limiti propri e del mezzo, diciamo che perdona molto meno e le traiettorie sono quasi obbligate.
Certo è che nelle altre due discipline si ragiungono salti e velocità che possono davvero far male ma volendo, per geometrie e dotazioni tecniche, molti passaggi si possono fare rallentando e limitando il rischio.
 

marco

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Diverse
Appunto.

Sperando che se ne capisca il senso, paradossalmente avrebbe più bisogno di protezioni un amatore xc che pratica cross country "spinto" di uno che pratica enduro/dh. Nel senso che, a parità di abilità tecnica, affrontando un tratto fortemente ripido e sconnesso, con l'xc si ha meno margine e si rischia di fare subito i conti con i limiti propri e del mezzo, diciamo che perdona molto meno e le traiettorie sono quasi obbligate.
Certo è che nelle altre due discipline si ragiungono salti e velocità che possono davvero far male ma volendo, per geometrie e dotazioni tecniche, molti passaggi si possono fare rallentando e limitando il rischio.

In xc le velocità sono ridotte, gli atleti conoscono il percorso a memoria e hanno provato e riprovato ogni passaggio molte volte. Più che di sicurezza passiva, come le protezioni, sarebbe più opportuno parlare di quella attiva, dove si è fatto moltissimo negli ultimi anni:

- biammortizzate a parte pochi talebani
- sospensioni che lavorano per davvero
- reggi telescopico sempre più diffuso
- gomme decenti e non in carta velina, latticizzate per avere più grip
- percorsi larghi e con protezioni (fate un paragone con l'enduro.....)

Non vedo alcun futuro per le protezioni nel xc.
 

bakunin

Biker superis
30/5/12
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Gavoi
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e chi l'ha detto che lo sport debba mantenere lo stesso format? a me piace tantissimo vedere le gare di short track che fanno per le eliminatorie uci... rendono davvero merito alla potenza e alla tecnica mettendo in secondo piano la gestione della fatica e la tattica tipiche di una gara su strada. l'evoluzione di questa disciplina deve rendere possibile un minimo di spettacolo per chi va a vederle queste gare, senza esagerare certo.

enduro è un' altra cosa, al di la del singolo droppino che non stiamo a misurare in centimetri, di solito è una gara molto piu lunga... la ews si corre su 2 giorni, ci sono enduro da 5 giorni abbastanza famose, la gestione della fatica e dei guasti meccanici è piu importante di un salto o un passaggio tecnico.... che ormai sanno spingere tutti. cosa credi che i top rider di xc come shurter ma annche i nostri top italiani non riescano, dall' xc, a far bella figura sia in strada che in enduro? l' hanno gia dimostrato... sono gli atleti amatoriali che si ritrovano giustamente con piu limiti a dover cercare delle gare a portata. ed in effetti bisogna ragionarci sopra (che gara organizzo?, che target ho? etc)
 

Guxx

Up without drugs, Down without cuts
3/11/12
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solo
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ce l'ho
In xc le velocità sono ridotte, gli atleti conoscono il percorso a memoria e hanno provato e riprovato ogni passaggio molte volte. Più che di sicurezza passiva, come le protezioni, sarebbe più opportuno parlare di quella attiva, dove si è fatto moltissimo negli ultimi anni:

- biammortizzate a parte pochi talebani
- sospensioni che lavorano per davvero
- reggi telescopico sempre più diffuso
- gomme decenti e non in carta velina, latticizzate per avere più grip
- percorsi larghi e con protezioni (fate un paragone con l'enduro.....)

Non vedo alcun futuro per le protezioni nel xc.

Condivido in parte il tuo pensiero, sicuramente la parte della sicurezza attiva ma il video che ho linkato in un precedente commento mi fa pensare che ti smentisca pienamente, i rischi evidenti ci sono anche a quei livelli e i PRO potrebbero essere spinti dalle federazioni/sponsor a dover adeguarsi perchè non c'è sospensione o telescopico che ti salvi dalla stanchezza o da una distrazione.
Se quell'atleta fosse morto contro un albero, forse qualcosa sarebbe cambiato o forse no.
In moltissime gare di bicicletta (bdc, ciclocross, mtb) si vedono facciate colossali sia tra professionisti uomini che donne.
Affermare di non vedere alcun futuro per le protezioni nel xc, è sicuramente un commento legittimo, a mio modesto parere un po' pretenzioso e affatto possibilista.
Nel mio commento da te citato, parlo di amatori, comuni mortali per i quali la mtb è una pura passione, persone che finito il giro tornano alla propria professione e che spesso non hanno neanche una minima copertura assicurativa a coprire eventuali infortuni.
 

Comaz15

Biker dantescus
1/11/02
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-COLLI EUGANEI- Padova
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Bike
Focus Sam²
Da (purtroppo) ex-motociclista vorrei porre una riflessione sul discorso protezioni.
Io pedalo una front, faccio qualche gara amatoriale, escursioni e tanto divertimento.

Quando andavo in moto, ero sempre iper protetto, anche per fare pochi km, perchè altrimenti mi sentivo spoglio. Questo perchè avevo ben capito cosa volesse dire proteggersi anche da semplici cadute.

In bici, ho spesso sentito l'esigenza, soprattutto in gara (nelle escursioni ho sempre uno zaino e vado cauto), di avere almeno un paraschiena perchè bene o male qualche rischio in più si prende, ma non l'ho mai acquistato perchè comunque sarebbe stato difficile trovare qualcosa di adatto.

I Pro rider è giusto che affrontino percorsi tecnici, ma se si cominciasse ad avere un po' di sensibilità sull'argomento, forse male non farebbe. Imporre magari un minimo di protezioni a tutti, in modo tale che tutti siano ugualmente svantaggiati, darebbe modo di creare capi performanti anche per chi pedala a 180 bpm per 90 minuti e poi riversare questa tecnologia nel mondo "normale" degli amatori.

E vi dico perchè sarebbe necessario. Perchè per i Pro fare quei percorsi non è un problema, sono allenati a quello e ci sono tutte le condizioni per farlo. Il problema arriverà quando l'asticella si alzerà anche tra gli amatori, perchè anche i Pro lo fanno, hanno le full e vanno forte.
A quel punto, i rischi per chi non fa una professione di questo sport ci sono eccome e prevenire è sempre meglio che curare.
Concordo pienamente! Non vedo cosa sia questa ottusaggine nel non volere le protezioni. Obbligatorio paraschiena e casco integrale, stutti "svantaggiati" alla pari. cmq la pellaccia è la loro e la gente gode a vedere le cadute!
 

bikemastertwo

Biker serius
14/3/09
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figline valdarno
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non oso pensare in caso di pioggia la pericolosità di un percorso del genere , quel salto di 1 metro è assurdo vuoi per la poca escursione delle bici da xc poi l'atterraggio è una tombola , immaginatevi poi una caduta sulle rocce , non hanno protezioni dorsali e tantomeno casco integrale , penso che anche chi corre ha le sue colpe e manca un'associazione di corridori che incrocia le braccia però a quanto pare tutto questo non esiste , bello schifo avanti cosi finchè non ci scappa la tragedia poi tutti a piangere
 

Milaus

Biker serius
27/8/08
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Firenze
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Allora, io faccio spesso gare xc, ciclocross, e gran fondo.
A partire dal fatto che a mio avviso non si tiene conto di quanto Schiacci la visuale una telecamera e quindi dire che quello del video sia un percorso facile, mi sembra un po’ azzardato. Detto questo io mi diverto proprio perché ogni volta che faccio un giro lo miglioro nel limare le linee. Xc secondo me è meno pericoloso delle gran fondo dove ci passi una volta e non è pulito in terra.


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Elandur

Biker cesareus
29/6/15
1.710
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Sempre in tema di protezioni: non si tratta di voler imporre l'integrale, neck brace ecc...
Ma già se le maglie di lycra avessero un piccolo paraschiena integrato (c'è un'azienda italiana che ne fa di simili) e magari maniche a 3/4 con gomitiere integrate (leggere eh!), così come pantaloni sotto il ginocchio con ginocchiere tipo trail skins... Senza contare un caschetto leggermente più coprente sulla zona nuca e perchè no, affondo finale, con una leggera chin-bar.
Anni fa uscì questo schubert, da moto, ma il concetto è uguale...

Schuberth-J1-Black_ml.jpg

Secondo me è anche un modo di fare cultura: mi capita spesso di vedere video su Youtube di vari sport (skateboard, scooter ecc) dove i vari personaggi non usano niente... non meravigliamoci se poi i giovani li emulano.
 
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consonni leonardo

Biker popularis
29/5/08
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bergamo
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I tracciati diventano sempre più tecnici ? Meglio x lo spettacolo .io me ne sbatto di quelli che le protezioni non le mettono, sono cazzi loro .
Facendo motocross da ragazzo mi sono fratturato le ossa un sacco di volte, adesso quando esco metto tutte le protezioni del caso .
Mio figlio metterà tutte le protezioni che gli dirò di mettere oppure non andrà in bici finche non sarà maggiorenne.
I pro che lo fanno di lavoro sanno a cosa vanno incontro, ma spesso fanno male i conti, perché non guadagnano abbastanza x quello che rischiano , quando smettono vanno a fare lavori rapportati alle loro competenze se gli va bene e, se il fisico glie lo permette, oppure si porteranno le conseguenze delle loro botte x tutta la vita, e dovranno ripiegare su lavori saltuari sperando di avere una pensione.
Amen.
 

Gruaro

Biker novus
24/8/17
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Nepean, Ontario, Canada
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trek procaliber
...fin che sono Pro ci stà! Loro possono spaccare tutto della bici...noi no! Ho ripreso quest'anno con la mtb cross country e granfondo...da quando ho lasciato nel 2010 i percorsi sono diventati "assassini"!!! veramente!....secondo me va presa in considerazione anche la sicurezza di noi amatori e la possibilità di salvaguardare le noste amate biciclettine. Se io mi rompo un braccio non posso lavorare...sono libero professionista....e quindi DEVO rimanere "in sicurezza": il troppo è troppo!
 

lumerennù

Biker forumensus
14/4/05
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San Severino Marche (MC)
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Norco Range - Mondraker Crafty RR
diversi anni fa, una dozzina circa, quando il forum era ancora molto molto attivo e costituiva un mezzo utilissimo per mettere in contatto appassionati bikers di tutt'Italia, partecipai ad un raduno in Abruzzo organizzato da un forumendolo allora molto conosciuto, End Of the Time. Ho avuto il piacere di parlarci di persona e, chiaccherando sulle varie tipologie di mtb, ricordo che disse così, parlando di full vs front: ""adesso anche quelli (NDR: gli XCisti) stanno cominciando a capire che ci vogliono (NDR: le full)"". Era un commento, a quei tempi, utopistico, ma ora vediamo che era profetico.
Che voglio dire citando questo ricordo? Semplice: quello che oggi sembra un'utopia irrealizzabile, nel caso specifico le protezioni in ambito XC, a distanza di anni potrebbe realizzarsi. Oppure no. Ma scartarlo a priori e per sempre è, a mio avviso un'affermazione un po' presuntuosa e miope. Chissà che un domani "quelli" (Xcisti) cominceranno a capire che ci vogliono..... (le protezioni).
 

nic.ge

Biker extra
18/4/17
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RR 560
Non ho capito bene perché un video di una gara xc è diventato una discussione sulle protezioni, che ci sta eh, ma a me il video è piaciuto al di là del discorso protezioni poche/troppe. Il percorso da quello che si vede nel video è secondo me bellissimo e non più tecnico di molti altri della stessa specialità (poi che io sia in grado di farlo tutto in sella è un altro paio di maniche :loll:). La xc non è ciclocross, i passaggi tecnici ci sono sempre stati da che mi ricordi, e se negli anni c'è stato un inasprirsi delle difficoltà (tutto da dimostrare), è anche vero che i mezzi hanno avuto un'evoluzione tecnica enorme.
Penso che qualche protezione in più si possa anche imporre, e compatibilmente con la necessità di leggerezza e agilità richiesta dall'xc magari qualcosa si può fare, ma nel caso il rischio credo si abbasserà di poco. Qualunque sport agonistico, perfino le bocce, è connesso a un rischio alto o basso che sia.
 

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