1120: la nuova trekking-bike 29"+ di Trek

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david_jcd

Redazione
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Fortezza (BZ)
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1120: la nuova trekking-bike 29"+ di Trek

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Trek presenta la sua nuova 1120, una bici da trekking con ruote 29+ e portapacchi a volontà.

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Il telaio è in alluminio e la forcella è in carbonio, disegnata sulla base di quella della MTB Stache, modificata leggermente per dare stabilità alla bici anche quando è carica del peso dei bagagli. La 1120 ha un...
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ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Su per i monti
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Sinceramente mi pare una bici un po' troppo "raffinata", più da esibire che da usare. Con molto, molto meno si tira fuori una bici da viaggio altrettanto, se non più, efficiente e versatile.
Concordo con la critica alla forma del portapacchi posteriore, anche il modo in cui è fissato mi sembra abbastanza delicato.
Borse piccole e poco utili, ci sta poca roba, anche se su questo aspetto uno potrebbe obiettare che dipende da che cosa si vuole fare.
 

vaff

Biker superis
24/3/16
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A me questa bici piace molto, mi chiedo quanto possano queste ruote voluminose compensare l'assenza della sospensione anteriore, perchè se riesce nell'intento è una gran bella vita non dover pensare a regolazioni e manutenzioni varie..
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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A me questa bici piace molto, mi chiedo quanto possano queste ruote voluminose compensare l'assenza della sospensione anteriore, perchè se riesce nell'intento è una gran bella vita non dover pensare a regolazioni e manutenzioni varie..
Sono appena tornato da un giro fino a Tallinn in Estonia, 2000 km in bici (il resto in treno) attraverso Polonia, Lituania e Lettonia, percorsi in poco più di due settimane effettive di pedalate. Di questi, più di 1000 li ho percorsi su strade sterrate, stradoni infiniti, polverosi e pieni di brecciolino e ghiaia con sassi di pezzatura 5 - 6 cm, percorsi da trattori e trebbiatrici, stradine forestali dal fondo sassoso o sabbioso, anche qualche sentiero non proprio dal fondo regolare. Non sono mancati i pavè stile Roubaix, a decine di km.
La bici è una Cube in alluminio da 29" con gomme da 2,25", forcella rigida in acciaio della Surly, tenute gonfie quanto basta per assorbire almeno il peggio, ma se avessi montato la forcella ammortizzata forse sarebbe stato meglio.
La regolazione/mantenzione delle eventuali sospensioni è il problema minore, prima di quello viene l'usura della bici.
Dopo un giro così di catena, pignoni e corone non resta più niente, ma proprio niente.
 

vaff

Biker superis
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Sono appena tornato da un giro fino a Tallinn in Estonia, 2000 km in bici (il resto in treno) attraverso Polonia, Lituania e Lettonia, percorsi in poco più di due settimane effettive di pedalate. Di questi, più di 1000 li ho percorsi su strade sterrate, stradoni infiniti, polverosi e pieni di brecciolino e ghiaia con sassi di pezzatura 5 - 6 cm, percorsi da trattori e trebbiatrici, stradine forestali dal fondo sassoso o sabbioso, anche qualche sentiero non proprio dal fondo regolare. Non sono mancati i pavè stile Roubaix, a decine di km.
La bici è una Cube in alluminio da 29" con gomme da 2,25", forcella rigida in acciaio della Surly, tenute gonfie quanto basta per assorbire almeno il peggio, ma se avessi montato la forcella ammortizzata forse sarebbe stato meglio.
La regolazione/mantenzione delle eventuali sospensioni è il problema minore, prima di quello viene l'usura della bici.
Dopo un giro così di catena, pignoni e corone non resta più niente, ma proprio niente.


Interessante. Questa Trek però propone una forcella in carbonio (che smorza un pò le vibrazioni) e delle ruote molto più voluminose rispetto ad una normale 29..
 

Geep

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ciuppan
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A me questa bici piace molto, mi chiedo quanto possano queste ruote voluminose compensare l'assenza della sospensione anteriore, perchè se riesce nell'intento è una gran bella vita non dover pensare a regolazioni e manutenzioni varie..
Sono appena tornato da un giro fino a Tallinn in Estonia, 2000 km in bici (il resto in treno) attraverso Polonia, Lituania e Lettonia, percorsi in poco più di due settimane effettive di pedalate. Di questi, più di 1000 li ho percorsi su strade sterrate, stradoni infiniti, polverosi e pieni di brecciolino e ghiaia con sassi di pezzatura 5 - 6 cm, percorsi da trattori e trebbiatrici, stradine forestali dal fondo sassoso o sabbioso, anche qualche sentiero non proprio dal fondo regolare. Non sono mancati i pavè stile Roubaix, a decine di km.
La bici è una Cube in alluminio da 29" con gomme da 2,25", forcella rigida in acciaio della Surly, tenute gonfie quanto basta per assorbire almeno il peggio, ma se avessi montato la forcella ammortizzata forse sarebbe stato meglio.
La regolazione/mantenzione delle eventuali sospensioni è il problema minore, prima di quello viene l'usura della bici.
Dopo un giro così di catena, pignoni e corone non resta più niente, ma proprio niente.
Lascia perdere.
Qui dentro c'è tanta gente che scrive tanto e pedala poco
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
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Sono appena tornato da un giro fino a Tallinn in Estonia, 2000 km in bici (il resto in treno) attraverso Polonia, Lituania e Lettonia, percorsi in poco più di due settimane effettive di pedalate. Di questi, più di 1000 li ho percorsi su strade sterrate, stradoni infiniti, polverosi e pieni di brecciolino e ghiaia con sassi di pezzatura 5 - 6 cm, percorsi da trattori e trebbiatrici, stradine forestali dal fondo sassoso o sabbioso, anche qualche sentiero non proprio dal fondo regolare. Non sono mancati i pavè stile Roubaix, a decine di km.
La bici è una Cube in alluminio da 29" con gomme da 2,25", forcella rigida in acciaio della Surly, tenute gonfie quanto basta per assorbire almeno il peggio, ma se avessi montato la forcella ammortizzata forse sarebbe stato meglio.
La regolazione/mantenzione delle eventuali sospensioni è il problema minore, prima di quello viene l'usura della bici.
Dopo un giro così di catena, pignoni e corone non resta più niente, ma proprio niente.


Interessante. Questa Trek però propone una forcella in carbonio (che smorza un pò le vibrazioni) e delle ruote molto più voluminose rispetto ad una normale 29..
Non ho esperienza di forcelle in carbonio. La mia esperienza dice che su certi tipi di strada non c'è forcella rigida che tenga, perché per quanto generosa possa essere la sezione delle gomme, si finisce con il dover trovare una soluzione di compromesso per la pressione di gonfiaggio, altrimenti si cammina cn l'effetto gondola, dato dalle deformazioni della gomma, che rende molto instabile la bici.
 

ottomilainsu

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A me questa bici piace molto, mi chiedo quanto possano queste ruote voluminose compensare l'assenza della sospensione anteriore, perchè se riesce nell'intento è una gran bella vita non dover pensare a regolazioni e manutenzioni varie..
Sono appena tornato da un giro fino a Tallinn in Estonia, 2000 km in bici (il resto in treno) attraverso Polonia, Lituania e Lettonia, percorsi in poco più di due settimane effettive di pedalate. Di questi, più di 1000 li ho percorsi su strade sterrate, stradoni infiniti, polverosi e pieni di brecciolino e ghiaia con sassi di pezzatura 5 - 6 cm, percorsi da trattori e trebbiatrici, stradine forestali dal fondo sassoso o sabbioso, anche qualche sentiero non proprio dal fondo regolare. Non sono mancati i pavè stile Roubaix, a decine di km.
La bici è una Cube in alluminio da 29" con gomme da 2,25", forcella rigida in acciaio della Surly, tenute gonfie quanto basta per assorbire almeno il peggio, ma se avessi montato la forcella ammortizzata forse sarebbe stato meglio.
La regolazione/mantenzione delle eventuali sospensioni è il problema minore, prima di quello viene l'usura della bici.
Dopo un giro così di catena, pignoni e corone non resta più niente, ma proprio niente.
Lascia perdere.
Qui dentro c'è tanta gente che scrive tanto e pedala poco
Difatti l'impressione che mi dà questa bici è che sia destinata a chi pedala poco...
 

vaff

Biker superis
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A me questa bici piace molto, mi chiedo quanto possano queste ruote voluminose compensare l'assenza della sospensione anteriore, perchè se riesce nell'intento è una gran bella vita non dover pensare a regolazioni e manutenzioni varie..
Sono appena tornato da un giro fino a Tallinn in Estonia, 2000 km in bici (il resto in treno) attraverso Polonia, Lituania e Lettonia, percorsi in poco più di due settimane effettive di pedalate. Di questi, più di 1000 li ho percorsi su strade sterrate, stradoni infiniti, polverosi e pieni di brecciolino e ghiaia con sassi di pezzatura 5 - 6 cm, percorsi da trattori e trebbiatrici, stradine forestali dal fondo sassoso o sabbioso, anche qualche sentiero non proprio dal fondo regolare. Non sono mancati i pavè stile Roubaix, a decine di km.
La bici è una Cube in alluminio da 29" con gomme da 2,25", forcella rigida in acciaio della Surly, tenute gonfie quanto basta per assorbire almeno il peggio, ma se avessi montato la forcella ammortizzata forse sarebbe stato meglio.
La regolazione/mantenzione delle eventuali sospensioni è il problema minore, prima di quello viene l'usura della bici.
Dopo un giro così di catena, pignoni e corone non resta più niente, ma proprio niente.
Lascia perdere.
Qui dentro c'è tanta gente che scrive tanto e pedala poco
C'è anche chi pedala tanto e ragiona poco
 

vaff

Biker superis
24/3/16
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Sono appena tornato da un giro fino a Tallinn in Estonia, 2000 km in bici (il resto in treno) attraverso Polonia, Lituania e Lettonia, percorsi in poco più di due settimane effettive di pedalate. Di questi, più di 1000 li ho percorsi su strade sterrate, stradoni infiniti, polverosi e pieni di brecciolino e ghiaia con sassi di pezzatura 5 - 6 cm, percorsi da trattori e trebbiatrici, stradine forestali dal fondo sassoso o sabbioso, anche qualche sentiero non proprio dal fondo regolare. Non sono mancati i pavè stile Roubaix, a decine di km.
La bici è una Cube in alluminio da 29" con gomme da 2,25", forcella rigida in acciaio della Surly, tenute gonfie quanto basta per assorbire almeno il peggio, ma se avessi montato la forcella ammortizzata forse sarebbe stato meglio.
La regolazione/mantenzione delle eventuali sospensioni è il problema minore, prima di quello viene l'usura della bici.
Dopo un giro così di catena, pignoni e corone non resta più niente, ma proprio niente.


Interessante. Questa Trek però propone una forcella in carbonio (che smorza un pò le vibrazioni) e delle ruote molto più voluminose rispetto ad una normale 29..
Non ho esperienza di forcelle in carbonio. La mia esperienza dice che su certi tipi di strada non c'è forcella rigida che tenga, perché per quanto generosa possa essere la sezione delle gomme, si finisce con il dover trovare una soluzione di compromesso per la pressione di gonfiaggio, altrimenti si cammina cn l'effetto gondola, dato dalle deformazioni della gomma, che rende molto instabile la bici.
Vero
 

akko69

Biker poeticus
12/11/04
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Alessandria
www.akko69.altervista.org
Il portapacchi posteriore dovrebbe essere orizzontale invece che inclinato per ospitare il 100% Delle borse da viaggio.
Le borse in foto sono piccole e poco utili.
segue la moda del backpacking quindi non le classiche borse laterali ma sacche ad hoc. l'inclinazione del portapacchi infatti ricorda la posizione della seat-bag che qui non può essere montata dato che c'è il telescopico...
 
Tante critiche al port. post,ma quello ant.è una figata,finalmente tutti i cavi"respirano"!una 29+non è certo una bici maneggevole x fare il tempone nel single track,ma questa dovrebbe essere comoda da pedalare anche molte ore a pieno carico.A mio parere,la forcella rigida x i viaggi è più affidabile,perchè esente da manutenzione. - GO PRO + PEDALATE!
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
3.413
1.973
0
Su per i monti
www.arsie.net
Nelle foto si vede che va via con uno zaino bello pieno.
Beh, a meno che non sia pieno di ovatta, nei lunghi giri meno roba si porta sulle spalle e meglio è.
Nel mio giro sono partito con lo zaino sulle spalle ma, dopo tre giorni di strade massacranti (non so se qualcuno di voi ha presente le strade "afaltate" della Polonia) lo zaino era stabilmente legato al portapacchi posteriore, sopra le borse.
Quando si va su sobbalzi continui a velocità discreta, e con uno zaino carico (acqua+cibarie+macchina fotografica+altro) dopo 100 km le braccia sono devastate.
E' meglio una elevata capacità di carico dei portapacchi e avere la schena sgombra o al massimo leggerissima.
Parere personale, s'intende.
 

friggi

Biker popularis
23/4/08
91
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mantova
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Nelle foto si vede che va via con uno zaino bello pieno.
Beh, a meno che non sia pieno di ovatta, nei lunghi giri meno roba si porta sulle spalle e meglio è.
Nel mio giro sono partito con lo zaino sulle spalle ma, dopo tre giorni di strade massacranti (non so se qualcuno di voi ha presente le strade "afaltate" della Polonia) lo zaino era stabilmente legato al portapacchi posteriore, sopra le borse.
Quando si va su sobbalzi continui a velocità discreta, e con uno zaino carico (acqua+cibarie+macchina fotografica+altro) dopo 100 km le braccia sono devastate.
E' meglio una elevata capacità di carico dei portapacchi e avere la schena sgombra o al massimo leggerissima.
Parere personale, s'intende.
beh, penso che chiunque abbia un pò di esperienza in merito la pensi come te (e me)....non si parla del giro di 2 giorni e poi si torna a casa, si parla di stare in bici per 1 sett o più pedalando 10 o più ore al giorno con diversi chili sulla schiena che a ogni sobbalzo diventano un pugno sulla schiena...beh, se c'è qualcuno che dice di non risentire mi vien difficile crederci (per tanto sia resistente la sua schiena).
detto questo penso che questa trek sia una buona idea (bici per chi ama il BP) ma studiata male perchè quel portapacchi post non permette di adottare la soluzione classica delle borse laterali (più capienti) e inoltre il reggisella è totalmente inutile per la tipologia di clientela a cui si dovrebbe rivolgere questa bici
 

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