24h di Cremona 2009

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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24ore Val Rendena

Biker serius
4/5/06
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Val Rendena TN
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ciao Ugo ciao a tutti, mi piace leggere e dire il mio pensiero, ci mancherebbe.
Per la critica agli speaker come giustamente hai detto, a qualcuno è piu simpatico tizio all'altro caio, e fin qui nessun problema, 1 dei 2 era il sottoscritto, che non è sul libro paga di nessuno, si è messo a disposizione del C.O. per dare una mano al titolare del servizio il quale, alla sua prima 24ore, mi sembra non sia andato poi così male, per quanto mi riguarda non mi definisco uno speacker, il mio ruolo era quello di indottrinare Alfio sulle regole, curiosità ed altro di una 24ore, se poi non vi sono piaciuto mi dispiace molto, l'impegno da parte mia è stato massimo... attendo consigli dai professionisti, che poi spesso lasciano anche loro il tempo che trovano...

Analizzando invece lo sforzo di Max e Co devo dire che la manifestazione è andato molto bene, GRANDI KULAMULA!

Ricordiamoci sempre... chi fà sbaglia, se poi il lavoro è fatto nel tempo libero e da volontari!!!

a disposizione come sempre, un saluto sportivo
Sandro Ducoli
 

udc-ban

Biker cesareus
6/9/04
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ciao Ugo ciao a tutti, mi piace leggere e dire il mio pensiero, ci mancherebbe.
Per la critica agli speaker come giustamente hai detto, a qualcuno è piu simpatico tizio all'altro caio, e fin qui nessun problema, 1 dei 2 era il sottoscritto, che non è sul libro paga di nessuno, si è messo a disposizione del C.O. per dare una mano al titolare del servizio il quale, alla sua prima 24ore, mi sembra non sia andato poi così male, per quanto mi riguarda non mi definisco uno speacker, il mio ruolo era quello di indottrinare Alfio sulle regole, curiosità ed altro di una 24ore, se poi non vi sono piaciuto mi dispiace molto, l'impegno da parte mia è stato massimo... attendo consigli dai professionisti, che poi spesso lasciano anche loro il tempo che trovano...

Analizzando invece lo sforzo di Max e Co devo dire che la manifestazione è andato molto bene, GRANDI KULAMULA!

Ricordiamoci sempre... chi fà sbaglia, se poi il lavoro è fatto nel tempo libero e da volontari!!!

a disposizione come sempre, un saluto sportivo
Sandro Ducoli

Ciao Sandro,
non ho la minima idea di chi fossero gli speaker a Cremona 2009.
Ho idea di chi ci fosse l'anno scorso e se si ha un minimo di lungimiranza e più persone ti dicono tutti che parli sempre della stessa squadra, ascolta Ugo ,..parla di tutti...accetta il consiglio.

Ribadisco che i C.O. di norma non sono composti da fessi che vogliono aumentare il loro senso dell'Ego, ma da persone che sottraendo tempo (e spesso denaro) alle loro famiglie, si fanno il mazzo cercando di "soddisfare pienamente" tutti bikers.

Anche al riguardo degli speaker.

E' per questo che io cerco in ogni modo di aiutare i C.O. in tutti i modi.

Un altro dj l'anno scorso col fischio che avrebbe dato il suo microfono al venditore di pentole.

In Val Rendena, e tu me ne sei testimone Sandro, alla prima edizione mi ha piovuto abbondantemente sull'impianto, ma non ho mai mollato.

Il mio era un sfogo costruttivo, porre l'accento su questioni che possono apparire marginali ma così non è.

Eppure l'esperienza dovrebbe insegnare: l'anno che mi silurarono a Finale i bikers si scoppiarono per 24 ore due CD di Ligabue.

Sai quante mail ricevetti il lunedi?

Eppure non ho mai aperto bocca.

Mi chiamano e arrivo.

Alcuni questo modo di vivere lo chiamano PASSIONE.
 

ghiggia

Biker novus
14/4/09
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cremona
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Ciao a tutti, sono Ghido del club ciclistico cremonese 1891 mtb

nonostante i disguidi di cui avete trattato, per me è stata una super 24h.

Considerando le condizioni atmosferiche penso che i ragazzi del Kula Mula siano stati ampiamente all'altezza. Sempre presenti sul percorso e tempestivi nel modificarlo in sicurezza, quando la situazione si è fatta critica.
Anche in zona cambio, molto attenti e rigorosi com'è giusto che fosse.
Poi se Sandro parlava sempre della stessa squadra (per me non è vero) o se sbagliava i nomi dei team (per me è vero .. CICLISTICA CREMONESE .. ????), CHISSENEFREGA.
Una 24h così ben organizzata è un vanto per Cremona e difficilmente me la perderei.Personalmente ,da cremonese, sono orgoglioso di avere la possibilità di partecipare a questa manifestazione, per merito di una società seria e volonterosa della mia città.
Un saluto a tutti i Kula Mula e soprattutto a Chicco. Dai che siete stati bravi !!

Per Sandro Ducoli : c.c.cremonese 1891 mtb (si pronuncia ciccì cremonese ecc. ecc.) ... un saluto anche a te ...
 

udc-ban

Biker cesareus
6/9/04
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Ciao a tutti, sono Ghido del club ciclistico cremonese 1891 mtb

nonostante i disguidi di cui avete trattato, per me è stata una super 24h.

Considerando le condizioni atmosferiche penso che i ragazzi del Kula Mula siano stati ampiamente all'altezza. Sempre presenti sul percorso e tempestivi nel modificarlo in sicurezza, quando la situazione si è fatta critica.
Anche in zona cambio, molto attenti e rigorosi com'è giusto che fosse.
Poi se Sandro parlava sempre della stessa squadra (per me non è vero) o se sbagliava i nomi dei team (per me è vero .. CICLISTICA CREMONESE .. ????), CHISSENEFREGA.
Una 24h così ben organizzata è un vanto per Cremona e difficilmente me la perderei.Personalmente ,da cremonese, sono orgoglioso di avere la possibilità di partecipare a questa manifestazione, per merito di una società seria e volonterosa della mia città.
Un saluto a tutti i Kula Mula e soprattutto a Chicco. Dai che siete stati bravi !!

Per Sandro Ducoli : c.c.cremonese 1891 mtb (si pronuncia ciccì cremonese ecc. ecc.) ... un saluto anche a te ...

Ciao Ghido,
lo so che è una menata ma per favore ti rileggi bene i post indietro prima di sparare a muzzo?

Nessuno ha scritto che Sandro parlava sempre della stessa squadra, ecc. ecc.

Grazie
 

ghiggia

Biker novus
14/4/09
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cremona
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Ciao Ghido,
lo so che è una menata ma per favore ti rileggi bene i post indietro prima di sparare a muzzo?

Nessuno ha scritto che Sandro parlava sempre della stessa squadra, ecc. ecc.

Grazie
Ciao Ugo

Non è affatto una menata leggere i post, anzi. Mi sono iscritto apposta ..
Probabilmente ho sbagliato persona, ma che sia Sandro o qualcun'altro la mia testimonianza non cambia.
Quando ti fai centossessanta km. nel fango, stai male di notte, giri ugualmente perchè insegui un risultato con la tua squadra che poi non si concretizza, sputi sangue all'ultima ora invano ... il fatto che uno speaker parli sempre della stessa squadra è un dettaglio.
Tu ti riferisci allo scorso anno ed anche se c'era asciutto non è stata certamente una passeggiata.

Poi è chiaro che tu fai bene a sottolineare la presenza o meno di professionalità perchè è il tuo lavoro e sei abituato a farlo nel migliore dei modi. E ti scoccia se qualcuno non è all'altezza e improvvisa

Certo fà piacere essere menzionati, sarei ipocrita a dire il contrario, ma ti assicuro che quando partecipi ad una 24h in quattro per tentare di fare classifica, hai ben altre cose nella testa.

Sempre a disposizione Ghido
 

24 ore mtb roma

Biker serius
17/5/06
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Roma
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Sono stato a Cremona come è usanza mia negli ultimi 4 anni, voglio personalmente complimentarmi anche se l'ho già fatto di persona ed al microfono con tutti gli amici di KulaMula, per l'impegno e l'attenzione che mettono in tutta l'organizzazione della 24 ore di Cremona.
Non voglio entrare in merito al discorso degli speaker se non per invitare Sandro Ducoli e chi Lui vorrà al suo fianco a mettersi a disposizione in occasione della 24 ore di Roma di fine settembre.
Un'abbraccio ai KulaMula, a Max e soprattutto a tutti i partecipanti bagnati!!!

Grazie

l'Imperatore de Roma
Claudio Vettorel

http://www.24hroma.it/Default.aspx
 

FRWalter

Biker urlandum
17/6/08
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Sulle nuvole
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Ciao a tutti!! Io ci ho provato, a mettere giù due righe di come l'ho vissuta, spero che il tentativo non sia andato a vuoto.

Di solito scrivo i resoconti delle mie bravate nella cartella "Emozioni" del forum, ma vista la presenza di un'area specifica, molto meglio farne uso. Poi sarà facoltà dei moderatori spostarlo, chiedermi di spostarlo, o lasciarlo dov'è.

Mettetevi comodi perchè è abbastanza lungo. Buona lettura.




Sensazioni


La mia prima 24 ore. L'anno scorso ero stato qui da spettatore, adesso sono tra gli attori. Magari non tra i protagonisti, ma neanche tra le comparse. Niente male: la prima che faccio, e subito in solitaria. Gli habituè di competizioni del genere sviluppano un legame simbiotico con la bicicletta, hanno collaboratori di lato al tracciato che gli allungano borracce, panini, banane, barrette, probabilmente carta igienica, spazzolino e dentifricio, e se la cosa prende una piega drammatica, rasoio, schiuma, specchio e asciugamano.


Scherzi a parte: c'è gente che si fa veramente 20-22 ore di sella, che si prepara per l'evento. La mia preparazione è stata andare a letto presto la sera di Ven. 17, prima ancora di rendermi conto di eventuali mancanze da parte mia.


Sab. 18-04, ore 9.15


Il bagaglio era pronto dalla sera prima, arrivo nel parco di Cremona dove si terrà la manifestazione, e tutto promette per il meglio. I “Regalati siam cari”, nella fattispecie Gnosse, per gli amici Massimo, Claudio, meglio noto come Cobas, Michele, all'anagrafe Ziglio, e Omar, altrimenti detto Omar, hanno già edificato una tendopoli che sembra un padiglione della fiera di Milano, o l'hospitality di un team di punta del motomondiale. L' “Eni Club Sannazzaro”, rappresentato per l'occasione da Juri e da Turi (in arte Cristian), ha allestito a sua volta un'altra cattedrale di tessuto (semi)impermeabile. Spiegherò nel dettaglio il “semi”, più avanti.


Loro devono averci messo un paio d'ore, e la stima è per difetto, ad allestire gli alloggi. Io ci ho messo un quarto d'ora, la stima è per eccesso. Stessa tenda-sarcofago da 9 € usata all'isola d'Elba, e altre quattro cazzate. Due cambi di indumento tecnico unicamente estivi a manica corta, e (accidenti a me), niente giacchino e niente tuta da mettere addosso nei tempi morti. Le mie uniche speranze di isolamento termico sono un accappatoio e il sacco a pelo. Ma il problema dove sta? Il tempo è splendido, qualche nuvola, d'accordo, ma non minacciosa, ridente sole primaverile, fresca aria primaverile. E un gruppo di amici. Sarà la bicicletta, passione comune, saranno le cazzate che si dicono insieme, ma l'atmosfera che si respira in un ambiente del genere non si può descrivere, solo provare. Da tempo ho smesso di domandarmi cosa potrei essere io per gli altri, per domandarmi cosa sono davvero gli altri per me. E “gli altri” sono una bella squadra, una bella formazione.


Ore 11.30


L'alveare formato da tutti i gruppi di mountain-bikers e da tutti i singoli, più tutti i gazebi di sponsor e simili lavora e bisbiglia alacremente. Ogni tanto arriva una folata di salamelle, o dagli speaker arriva chiara e forte la voce di qualche presentatore. Partenza fissata per le ore 14.00, il cielo è sempre più capriccioso. Si alternano schiarite accecanti ad annuvolamenti che sembra essersi fatta sera di colpo. Io ho il sospetto che le previsioni meteo viste la sera prima ci abbiano preso, e mi auguro che il sospetto rimanga tale. Lo scotto pagato per la Lessinia Legend pensavo mi avrebbe tenuto alla larga dal maltempo almeno fino a metà Ottobre, ma finché non ci sei dentro, nessuno può dirlo. Le bici sono pronte, noi siamo pronti, l'unico che non si decide è il tempo. Quattro stagioni nell'arco di un paio d'ore, un po' troppo.


Ore 13.50


Qualche doverosa raccomandazione.


Il metodo di partenza sancito dai signori del Kulamula per il loro evento è quantomai singolare: abbandonare la bici contro una staccionata, spostarsi indietro di un centinaio di metri, si parte di corsa, si acchiappa la bici e via! Parte l'avventura. Cerco con lo sguardo gli altri, e mi appaiono Juri, Turi e Cobas, primo dei portacolore dei R.S.C., che mi aggancia e mi catechizza al volo:

“Mi raccomando, parti piano. Non fare la solita cazzata di partire a tutta, hai 24 ore per trovarti con le gambe imballate. Vai sciolto, non allungare, cerca il tuo passo, trovalo, cerca di tenerlo, guarda cosa fanno gli altri, vagli dietro, fai le stesse cose”.


Claudio, non mi avrai salvato la vita, con queste raccomandazioni, ma mi hai salvato la gara.

Intanto, grandiosa performance in lingua inglese di Juri per un polacco poi piazzatosi tra i primissimi che correvano in solitaria: gli chiede la procedura di partenza, e lui subito: “Run, right, chip, BIP, left, bike, GO!” Non fa una piega, un miracolo di sintesi.


Ore 14.00


E infatti run, di corsa, right, curva su asfalto, chip fissato alla caviglia destra, BIP, mi ha preso, left, discesa, bike, dove cazzo l'ho messa, eccola qui.


GO!


E per una volta nella storia di Walter Santo, soft start. Niente rapporto da velodromo, niente accanimento da rapace sul manubrio e sui pedali. Corona di mezzo, pignone grande, non più di 18 all'ora. Una passeggiata.


E infatti, volano quasi 3 ore. Si fanno in un lampo le 15.30. Mi viene in mente di chiedere una banana quale fonte di sostentamento, e Ziglio, munifico, al giro dopo mi accontenta. Un altro paio di giri del tracciato: niente da dire, non me la sarei mai immaginata così. Vado come un Rolex, senza colpi di testa come raccomandato da Cobas. Intanto i professionisti, gli artisti della pedalata su lunga distanza, mi passano a destra e a sinistra come uno sciame. Anch'io tante volte chiedo permesso, arrivo ad osare, perchè in fondo in questo tracciato mi sento a casa, quello che incontro dalle mie parti è tale e quale. Difficilmente però esco di casa alle 2 del pomeriggio per rientrare alle 2 del giorno dopo.


Ore 16.45


Prima sosta tecnica: via le lenti scure dagli occhiali, su quelle chiare, panino, lattina di integratore, poi di nuovo in sella. Il cielo si è definitivamente paludato di un sudario plumbeo, tira aria fresca, di colpo il clima da primaverile si è fatto autunnale. Meglio farci l'abitudine.


Ore 17.45


Vengo redarguito da un personaggio, vai a sapere chi è, perchè ho l'ardire di abbandonare il percorso non in zona cambio, ma davanti a dove abbiamo alloggio. Io lo prendo poco sul serio, altri che lo sentono parlare, lo prendono pochissimo sul serio. In fin dei conti: chi se ne frega. Ho sentito le teorie più disparate riguardo al cambio dei singoli: uscire dal tendone della zona cambio significava perdere minuti preziosi per attraversare il parco, ho chiesto in giro, e ognuno me l'ha condita a modo suo: chi diceva di uscire in zona cambio, chi di scavalcare la staccionata e andare in tenda, chi... mah, non ricordo. Io per farli contenti tutti ho fatto una volta in un modo e un'altra in un altro. Fuori il sacco a pelo dalla tenda, mi butto praticamente sotto il tavolo, causando l'ilarità dei più, ma in tenda faceva veramente caldo. Mi godo un'ora scarsa di riposo, dopodiché riparto, battezzato dalle prime gocce di pioggia (fortunatamente solo un accenno di maltempo), alle 18.30.


Ore 19.00


Devo fermarmi a comprare un giacchino, per evitare di morire di freddo.


Ore 20.00


Sosta panino. Nessun dettaglio da segnalare


Ore 20.30


Il momento della verità: funzionerà il fanale? Quello posteriore funziona egregiamente, quello a manubrio lo sto montando. Pacco batteria agganciato sotto la pipa, fanale clippato a manubrio. Fortunatamente diversi punti del percorso sono illuminati da riflettori, quindi posso fare economia sulla batteria, utilizzando il fanale solo dove veramente necessario. Non posso fare a meno di sorridere pensando al “fanale regolamentare” esibito durante il briefing da un ardimentoso: un riflettore da stadio con agganciata una piletta tascabile, diametro una cinquantina di centimetri. Certa gente è da ammirare: le pensa e le fa, con uno scarto tra le due cose pari a zero.


Ore 21.30


“Ma ti fermi ogni 3 giri?!?” E' il pensiero di Ziglio. Il mio pensiero è: si, se voglio tirar mattina con un paio di chiappe degne di questo nome. A pensarci bene sono già sette ore che indosso della roba sintetica, io che come ci sudo dentro praticamente mi squamo come un rettile. Stavolta non succede: niente prurito, niente inaridimenti, niente muta della pelle, per fortuna.
Solo un gran dolore in zona chiappe, e in zona inguinale, anche la pelle collabora, anche la pelle vuole tirar mattina. Pasta gentilmente offerta dalla protezione civile.


Ore 22.00


Il cervellone di turno


Vado per buttarmi giù dalla discesa più ripida del tracciato, quando sento un gomito sfiorarmi, e sfiorarmi significa andarci praticamente contro, le costole sotto al braccio sinistro. E' il solito fenomeno a caccia del tempone che, chi se ne frega se devo andare addosso a qualcuno, e se cado io, lui o tutti e due insieme. Riassumo questo suo ragionamento con un bestemmione che riecheggia tra le piante del parco. Alza una mano e mi fa “scusa”. Replico: “scusa un par de palle!!!” D'accordo la competizione, d'accordo accorciare i tempi, ma cazzo, alcuni pensano che nella quota di iscrizione sia compreso l'acquisto del tracciato. Io sono riuscito a fargli cambiare idea.


Ore 23.04


E' l'ora che leggo dal contachilometri, l'ora di togliere le lenti a contatto e farsi un'oretta di sonno. Teoria.


Pratica: attacca a piovere, anzi, a PIOVERE!! Cerco di chiudere la cerniera della tenda, e puntualmente si rompe la lampo. Maltempo su Cremona, uragano, tuoni e fulmini nel mio cervello, esondazione di parolacce irripetibili dalla mia bocca. Ziglio, mosso a compassione, mi butta una specie di telo alla meno peggio davanti all'ingresso della tenda. Meglio umido che fradicio, a conti fatti, lo eleggo in tempo zero come mio angelo custode, peccato che l'impalcatura crolli, a breve. Torna Omar, che porta i primi segni di quello che da lì a poco sarebbe stato un diluvio, sotto forma di stimmate fangose in ogni parte del corpo. Gli chiedo com'è messo a senso pratico, riguardo una possibile riparazione della mia ex-tenda, e mi guarda malissimo. Te credo: si è fatto due giri sparati del tracciato, mi ha anche salutato quando mi è passato a fianco, ha tutto il diritto di mandarmi a cagare, e lo fa educatamente. Butto un occhio nella tenda di Cobas, che sembra una sauna: Massimo ha acceso la stufetta, e gli indumenti stesi sopra l'intelaiatura della tenda asciugano in cinque minuti. Appena il “disaffollamento” del locale lo consente, mi spoglio, mi butto addosso l'accappatoio e vado a concedermi un po' di tepore artificiale. Benedico, mai come in questo caso, di essermi ricordato le salviettine umidificate, e maledico il fatto di non poter più usare la tenda. Butto tutta la mia roba in fondo alla stessa, la sigillo con la stessa impalcatura creata da Ziglio poco prima, e chiedo asilo nella seconda tendopoli, quella di Turi e Juri. Mi concedono brillantemente di buttarmi nel gazebo che fa da elemento di congiunzione tra le loro due tende, identiche, praticamente il patio della loro bivilla. Mi mettono però al corrente del fatto che il telo del gazebo non è propriamente idrorepellente, e ciò che non viene repulso, prontamente, mi sgocciola in faccia.


Dom. 19 Aprile, 00.30


Faces


Il clima, in tutti i sensi, peggiora. Provo un moderato senso di invidia per Juri e Turi che dopo essersi asciugati nella tenda-sauna di Cobas dormono nelle loro tende come in albergo, mentre io mi sento tanto un barbone della stazione centrale in una sera piovosa. Ma all'ennesima goccia d'acqua che mi centra la fronte, a mano a mano che il mio giaciglio da camping, per quanto ben realizzato, si inumidisce, è un'altra la sensazione che provo: quella di essere di troppo. E questa sensazione mi fa alzare dal pavimento del gazebo-patio di casa Bassan-Rizzato come una molla. Butto un occhio fuori, quello che impera è il silenzio. Il numero dei partecipanti che impegna il track è calato in maniera drastica, alla pari del mio entusiasmo.

Esco dalla tenda, incontro Ziglio e annuncio, tetro:


“Michele, appena smette un po' di piovere tiro su la mia roba e mi tolgo dalle palle”

Risposta secca: “Chi cazzo te lo fa fare?!?”

“Me la sono cercata, dai, qua faccio da tappo, lo vedi come sto combinato”


Altra risposta: “Beh, a sto punto fai così: chiudi la tenda e vai a dormire in macchina”.
La svolta: io non ci avevo minimamente pensato, oramai avevo il morale a terra, e la mia verbosità, atta a sdrammatizzare, non faceva più ridere nessuno. A ragion veduta, quel che è peggio.
Di volta in volta, ho visto chi rientrava dal suo turno di guida con un'aria più consumata e più infangata, abbandonare la bici con uno sguardo sempre più torvo, sempre più vitreo. E io là in mezzo non potevo fare a lungo il commediante: la mia fatica era quella di restare asciutto e di evitare una bronchite, la loro, di infangarsi in fretta, darsi il cambio, attendere il proprio turno, uscire e infangarsi di nuovo. Io ero in difetto, non avevo voglia né di fare lo spiritoso né di fare la vittima, quindi il suggerimento di Ziglio era quello non diciamo premiante, ma meno azzardato. Addosso l'accappatoio, le mie infangatissime Adidas, un saluto a tutti, buonanotte.


Ore 2.14


Un freddo cane, un male come se mi avessero picchiato. Non sono l'unico, ne ho visti altri, dormire in macchina. Metto in moto, mi godo il riscaldamento, ma spengo appena raggiunto il tepore. Non voglio farci l'abitudine, non devo. Piove.


Ore 4.51


Non piove, diluvia. E' l'unica cosa che ricordo dalle 2.14, non so come, ma mi sono addormentato. Portarsi appresso il sacco a pelo era un mestiere troppo furbo, ma in fin dei conti, l'unico disagio che provo, è di essermi perso quattro ore di chilometri che sarebbero andati a far media.


Ore 8.22


Alba d'acciaio


La desolante semi-oscurità del lampione che avevo davanti, che ha continuato ad accendersi e spegnersi tutta notte, lascia il posto a una semi-luce diurna. Tante voci intorno, tanta gente in bocciofila a fare colazione, è ora, o quasi, di ripartire. Incontro per l'ennesima volta Turi e Juri, che sono già in assetto biking, e gli domando:

“Ma voi stanotte siete andati?!?”

“Si, come no, nel letto”


Però io non ho ancora l'ardire di levarmi di dosso l'accappatoio e ributtarmi in bici, prima voglio un lunghissimo caffè e qualcosa da mangiare. Azzanno l'ennesimo panino, quindi, alle 9 e passa, riparto.


Ore 9.22


La memoria delle natiche


Un giro di pedali, un secondo in sella, e ricomincia a farmi male il culo. Non mi aveva infastidito per tutta la notte, nonostante fossi stato appollaiato al sedile della macchina come l'ultimo dei disperati, e come risalgo in sella, ecco di nuovo quel doloretto. Effetto memoria delle chiappe, mai vista una cosa del genere.

Mi sono perso tutta la notte, a detta di molti, non mi sono perso un cazzo. Intanto una sorpresa: il tracciato non c'è più. Quello che si va ad impegnare è la sua brutta copia, è quello che ne resta, è il suo cugino sfigato, trucidato da una notte di diluvio e da tanti avidi copertoni tassellati. I due tratti toboga sono stati deviati, molto probabilmente perchè era più la gente che cadeva che quella che rimaneva in piedi. La “spiaggetta”, il tratto di una ventina di metri di sabbia, sembra reduce da un bombardamento. I tratti in erba bagnata, paradossalmente, sono meno impegnativi di quelli nel fango: concludo che un tentativo di percorrenza notturna sarebbe stato andarsela a cercare, anche e soprattutto vista la mia ridicola attrezzatura. Dev'essere destino, per me, fare la figura del cretino certe volte. Come dev'essere destino il fatto che la prossima volta, a Finale, avrò una nuova tenda, decisamente meglio in arnese di quella che ho abbandonato. Avrò anche diversi asciugamani, una sdraio, una coperta, il mio amato giacchino anti-tutto. Ma non posso fare a meno di rimanere affascinato dalla piega romantica che ha preso questa avventura, erano anni che non provavo qualcosa di così diretto, così insolito, non filtrato. A pelle, o meglio, a pelle e a fango.


Ore 10.30


Provvidenziale sosta nel punto-ristoro lungo il tracciato: l'opera di un genio. Dalle 9.00 alle 12.00 pasta per tutti i singoli. Io azzardo addirittura due piatti di fusilli in bianco e un pezzo di torta, mi domando dove cacchio lo trovo il posto per tutta quella roba. Penso di aver dato più smandibolate che pedalate tra Sabato e Domenica.


Ore 12.00


Tra una cazzata e l'altra, ventun giri. Niente male. Dieci minuti prima la mia bici si era piantata, ho dato una pedalata e per poco non spezzo la catena: una zolla di fango faceva da freno. Potrei dare una veloce sciacquata alla bici e poi ripartire per qualche altro giro, ma mi manca lo spirito. C'è già fila allo sciacquo bici, viene giù acqua a tinozze, i muscoli delle spalle mi fanno male come se mi avessero picchiato con una mazza da baseball rivestita in carta di vetro a grana grossa, quelli delle chiappe non pervenuti. Il mio servizio ragioneria interna fa due conti e conclude che è andata fin troppo bene, che si può archiviare la pratica e fare tesoro dell'esperienza. I singoli in partenza erano 222, mi ricordo bene. In classifica ne sono arrivati 121. Il suggerimento di S.Michele dei miracoli è stato buono: stare dalla parte dei 121 significa qualcosa. Stare dalla parte dei 101, molto meno. Stare dalla parte dei 121 significa che per una volta sono stato testa di cazzo nel senso buono del termine, vale a dire ostinato, di un'ostinazione non fine a sé stessa, ma fine a portare a casa la gara. Il mio terminal “rinunce e treni persi”, finora alimentato a dismisura dalle mie insicurezze, stavolta resta a bocca asciutta. Questo sport mi sta cambiando, il sacrificio serve a qualcosa, farsi strada nel fango di un tracciato è come farsi strada nel fango della mediocrità, della routine, della pochezza accumulata nel corso degli anni. Ben vengano le sorprese, anche se quando torni a casa c'è chi vorrebbe ucciderti per tutta quella roba infangata e maleodorante.


Ore 12.45


Gonadi vorticanti


E' quello che provo, non ci giro attorno. La pioggia sembra prendere letteralmente per il culo me e gli altri in fila per togliere un po' di fango dalla bici. L'attesa è estenuante, i minuti si moltiplicano diventando lunghi quanto un 44 x 11 su per una salita. Un freddo cane, in questo momento sembra davvero dover piovere in eterno, a secchiate. Per fortuna che siamo in tanti, brutto da dirsi, ma “mal comune mezzo gaudio”. Quindi, il piano “B” è confermato: la bici resta appoggiata a un palo della tenda, concludo le ostilità con un'oretta di anticipo.


Ore 14.00


Si conclude la gara. Ziglio è accanto a me che chiede lumi per qualcosa da mettere sotto i denti. Allora dalla mia dispensa tiro fuori il jolly: un ottimo salamino che lui gradisce particolarmente, scofanandosene metà. Io ne assaggio un po', non ho il coraggio di avere “fame” dopo i due piatti di pasta della mattinata, anzi, sviluppo una certa repulsione al cibo.


Ore 15.30

Premiazione: i Regalati Siam Cari, tra il clamore di folla, ritirano il loro terzo posto: ottimo risultato, 77 giri in tutto, e tredicesimo posto assoluto. Io, incuriosito, butto un occhio al mio piazzamento. Massimo in un lampo di ottimismo aveva azzardato un “metà classifica” come pronostico a carte completamente coperte, pronostico che si sarebbe quasi sicuramente concretizzato, con altre condizioni meteo.


Concludo 72esimo su 121, bene. La timida occhiata lanciata alla classifica mi comunica che ho guadagnato 16 posizioni rispetto al pomeriggio del giorno prima, non importa se frutto di abbandoni da parte di concorrenti o per merito puramente mio: la differenza la fa chi resta, non chi se ne va.


Ore 17.00

Cameratismo


Dalla premiazione in poi, con un tempo che “schifoso” è essere clementi, ci siamo adoperati per smontare il nostro villaggio provvisorio. O meglio, io dopo aver buttato il mio, ho dato una mano agli altri nelle operazioni di trasloco. E mi pare il minimo: se non ci fossero stati loro, molto probabilmente mi avrebbero portato via in barella, in preda a qualche affezione a carico delle vie respiratorie. L'umore non è dei migliori, sono tutti provati, e anche dagli altri campeggiatori ogni tanto si sente qualche parolina gentile ad allietare la giornata. Io ho la splendida idea di risvoltare i pantaloni quando ormai sono infangati fino all'inguine, Cobas mi insulta per avergli fatto notare che di andare a casa puliti non c'è speranza, e per averglielo fatto notare dopo che ha messo il piede in una pozzanghera. Ho detto un'ovvietà, quello è fuor di dubbio, ma il suo animo di “pigiamino di seta” ogni tanto riappare.


La cosa fondamentale, è che ad azzerare le distanze, tra tutti, c'è una stretta di mano. Che in un attimo solo si traduce in: grazie per esserci stato, ci si vede alla prossima, complimenti, hai fatto del tuo meglio, o più semplicemente può voler dire che mi ha fatto piacere vederti. In fin dei conti, tra tutti, siamo una bella manciata di fenomeni.


Adesso, mi aspetta un'altra sfida per la gara di Finale Ligure: presentarmi con una nuova tenda, ed essere accolto abbastanza calorosamente, o presentarmi senza tenda, raccogliendo in no-time la figura di merda della mia vita.


Una voce si smuove da dentro, salta su una mtb e si fa largo nel fango dei miei contorti pensieri: una volta ci può stare, due volte è da fessi. Vada.


Cobas mi ha parlato di dei pantaloncini miracolosi che evitano parecchi disagi a chi passa tante ore in sella. Io non so se li comprerò. Quasi sicuramente per abituarmi alla prossima 24 ore in solitaria, mi procurerò un comodo cuscino in ciottoli di fiume, grana media. In fin dei conti, anche il culo vuole la sua parte.


Dal vostro inviato “semiserio” dalla 24 ore di Cremona, è tutto. Un saluto affettuoso e alla prossima!!
 

24 ore mtb roma

Biker serius
17/5/06
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Roma
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FRWalter

vuoi un consiglio!!!! vai da Dechatlon 36 euro una bella tendina, se la butti non fa niente!!!

GRANDE!!!!!!! STREPITOSO!!!! A FINALE SARA' UN SUCCESSO!!! BENVENUTO NEL MONDO 24H ENDURANCE!!!
 

locram

Biker superioris
29/5/06
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Dal vostro inviato “semiserio” dalla 24 ore di Cremona, è tutto. Un saluto affettuoso e alla prossima!!

Direi solo una cosa: sei un grande!!!
Anche io alla prima 24h, ho girato continuamente fino alle 2 del mattino ma poi non me la sono sentita di proseguire, troppa pioggia e percorso un tantino scivoloso.
Mi sono buttato in tenda e alle 6.30 ho visto che pioveva ancora; ho aspettato un pò ma poi le condizioni del terreno mi hanno convinto a desistere.Alla fine ho fatto 22giri.
Sarò anche io a Finale ligure e speriamo ci vada meglio come meteo.
Un saluto...

P.s: tenda dacathlon 2secondi XL4, usata da solo, bello comodo con dentro tutto, poco più di 50euro spesi ottimamente.
 

FRWalter

Biker urlandum
17/6/08
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Sulle nuvole
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FRWalter

vuoi un consiglio!!!! vai da Dechatlon 36 euro una bella tendina, se la butti non fa niente!!!

GRANDE!!!!!!! STREPITOSO!!!! A FINALE SARA' UN SUCCESSO!!! BENVENUTO NEL MONDO 24H ENDURANCE!!!

Si, ma non è che posso buttare una tenda a botta!!! Ho visto le casette, quelle alte, e hanno dei prezzi improponibili, con meno di 350 € non te la fanno neanche annusare. Per la stessa cifra ho visto un tunnel 5 posti: quello si che farebbe al caso mio.

Sto già provvedendo per non trovarmi in braghe di tela.
 

locram

Biker superioris
29/5/06
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Si, ma non è che posso buttare una tenda a botta!!! Ho visto le casette, quelle alte, e hanno dei prezzi improponibili, con meno di 350 € non te la fanno neanche annusare. Per la stessa cifra ho visto un tunnel 5 posti: quello si che farebbe al caso mio.

Sto già provvedendo per non trovarmi in braghe di tela.

Io con altri due amici anche loro solitari avevamo questa sistemazione.
Devo dire che queste tende hanno un buon confort, certo non sono altissime ma se sono stato bene io che sono 192cm...
Poi la comodità è che le monti e le smonti in due secondi.

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udc-ban

Biker cesareus
6/9/04
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Ciao Ugo


Certo fà piacere essere menzionati, sarei ipocrita a dire il contrario, ma ti assicuro che quando partecipi ad una 24h in quattro per tentare di fare classifica, hai ben altre cose nella testa.

Sempre a disposizione Ghido

Siamo allineati. Fa piacere essere menzionati.

C'è un biker endurancer (un solitario) con il quale ad ogni gara ho un appuntamento fisso:

al primo giro raggiungibile dopo l'alba gli metto la musica di Xfiles e lo saluto ed ogni volta mi commuovo io e si carica lui.

che ci vuole?

e così mille altri esempi di come possa essere rinfrancante prendere l'ordine partenti e salutare tutti quelli che riesci.

tutto lì

buone cose Ghido
 

udc-ban

Biker cesareus
6/9/04
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Non voglio entrare in merito al discorso degli speaker se non per invitare Sandro Ducoli e chi Lui vorrà al suo fianco a mettersi a disposizione in occasione della 24 ore di Roma di fine settembre.


Grazie

l'Imperatore de Roma
Claudio Vettorel

http://www.24hroma.it/Default.aspx


mi tiro giù il cappello!

io ho impiegato anni e anni di gavetta per farmi una carriera! a te è bastata una gara per

fare la 24h della capitale:complimenti!
 

24ore Val Rendena

Biker serius
4/5/06
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Val Rendena TN
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Ho presentato Cremona più volte, compresa la prima.

Sempre portando il mio impianto, la mia musica, i miei PC, le mie luci, il mio videoproiettore, e lasciando tutto montato anche di notte per le emergenze.

L'anno passato ci rimasi un pò di legno: Mi venne detto infatti che sarei stato affiancato da un altro speaker, ma che dovevo fornire le mie attrezzature al detto speaker.

In sintesi io ho portato tot euro di impianto e mi sono fatto il mazzo, mentre l'altro utilizzando il mio microfono e sciallandosela con la mia musica (gli facevo da regia , ergo ogni volta che parlava abbassa la musica, ...alza la musica) si è fece la passeggiata, naturlamente attivandosi nei momenti clou per pigliarsi il merito, ...la partenza...l'arrivo ecc.

E così conobbi colui che da quel momento in poi diventò il televenditore di pentole.

Già, perchè se non sai l'inglese, e per 20 ore su 24 sbagli la pronuncia della categoria finchè un pietoso organizzatore non ti avvisa, cambia mestiere.

Già, perchè se parli per 24 ore sempre della stessa squadra perchè sei a libro paga di un certo team cambia mestiere.

Già perchè se vuoi fare lo splendido con le donne e fai delle figuracce orrende cambia mestiere.

Umiltà.

E sia chiaro alla successiva 24 ore di Finale 2008 è stata la stessa cosa: solo che lì ho anticipato a quelli del server che se il venditore di pentole voleva il mio microfono, gliel'avrei concesso solo durante un atto sessuale.

Ed alla premiazione di Finale 2008 il terzo speaker è andato dal venditore di pentole e gli ha esternato le sue perplessità sul fatto che parlava sempre della stessa squadra comunicandogli "..Oh ..hai rotto i coglioni co' sta squadra...".

A me di tutto mi potrete dire ma non che abbia mai fatto preferenze, anzi...

Un anno dopo Finale ricevetti la telefonata del capitano di uan squadra perchè durante la premiazione scherzai sulla loro divisa e definii uno di loro un "passista".

Apriti Cielo!!

Piano piano gli ho fatto capire che se vuoi parlare di ciclismo mi trovi: vuoi dei nomi di ciclisti famosi passisti?

E siamo diventati amici.

Perchè io mi devo tappare il cuore a girare tra le tende e a vedere che c'è gente che si dopa e gli vorrei dire ...ma ti rendi conto...?

Ho corso in mtb dall'87 al 96, e ancora non riesco a digerire che la cultura del divertimento per cui da una sera in un ristorante cinese nacque la prima delle 24 ore italiane, non abbia ancora sconfitto questa tremenda sfiga.

Torniamo agli speaker.

Io lavoro con la massima serenità.

Se Cremona mi mette fuori come è già capitato, non è che mi offenda o altro, solo che come è già successo il lunedi dopo Cremona ricevo decine di mail di persone che mi chiedono ...Oh ma perchè non eri a cremona...?....

E giù critiche agli speaker.

Ma che ce devo fà?

Per venti che mi criticano gli speaker di cremona ce ne saranno probabilmente 800 che erano contenti!

Quindi così come è accettabile la critica verso gli speaker è apprezzabile lo sforzo organizzativo di Max, Chicco & co.

Libertà di critica, ma presa d'atto che i C.O. lavorano nella direzione di "soddisfacimento" dei biker.

E ribadisco il concetto: fosse stato per me a cremona avrei risposto presente.

Ugo De Cresi

Ciao Ugo,
cerco di essere sintetico per non perdere il filo del discorso ed arrivare al punto rispondendo in particolare a questo tuo intervento, secondo il mio modesto punto di vista, un pò fuoriluogo e molto personale.

Ad un anno di distanza attacchi visibilmente, ed in pubblico, il tuo compagno di avventura a Finale Ligure 2008 definendolo un venditore di pentole e lodando solo te stesso, il tuo impianto ecc ecc...

A Finale Ligure eravate in 3, quindi di affiancati ne hai avuti 2 e non solo il venditore di pentole, numero di speaker buono per una 24ore, cosa dovevano fare montare 3 impianti separati?

Sicuramente l'accordo che il C.O. ha fatto con te avrà previsto la tua presenza come voce e impianto o no?
Forse se aveste fatto un briefing pre gara per capire chi faceva cosa e quando un problema veniva risolto prima di nascere.

Se la persona che definisci il venditore di pentole è quella che penso io, la sua passione è la stessa che abbiamo noi, anzi forse superiore, tu hai il tuo, lui il suo e gli altri il loro modo di vivere una gara, questo lo devi concedere senza attacchi personali definendolo venditore di pentole (cartellino giallo caro Ugo).

Per Roma... vieni con me? Sai che coppia!!!

sportivamente, come sempre a disposizione
Sandro Ducoli 320.0872807
 

24hpassion

Biker perfektus
Ovviamente seguivo la discussione, senza intervenire perchè non era il caso.

Visto che vi siete parlati, risposti, e chiariti, direi che l'argomento si può considerare chiuso.

Sinceramente, nonostante le parti, le impressioni e le opinioni, credo che Sandro abbia parlato bene caro Ugo, soprattutto considerando che si trattava dell'edizione 2008, quindi "off topic".

Cortesemente quindi, qualora vi fosse altro da dire, magari fatelo in privato e lasciamo spazio ai bikers.

Grazie a voi.

Ciao.
 

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