News Il primo trail costruito con energia elettrica da fonti rinnovabili

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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scratera

Biker nirvanensus
30/6/07
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rovereto TN
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...
1. dipende da cantone a cantone, oltre che da località. Per esempio la percentuale di idroelettica in Ticino è maggiore della media, e nei Grigioni (dove è Laax) probabilmente ancora più alta
2. Meglio nucleare che il carbone, ma tanto i tumori da inquinamento non fanno notizia
3. ripeto, parla di quello che sai
...anche te forse è meglio che dici quello che sai e non quello che leggi...poio sentir dire meglio il nucleare è tutto un dire....per me la discussione è chiusa comunque...
 

marco

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È come dice @frenk : https://www.flimslaax.com/naturerlebnisse/greenstyle-nachhaltigkeit/energie

Altre info:



Infine, vale la pena ricordare che la Svizzera è un Paese di 8.5 milioni di abitanti, quasi tutto montuoso (ergo idroelettrica è così importante) ben diverso quindi il fabbisogno rispetto all'Italia o alla Germania. Sono paragoni che non stanno in piedi
 

frenk

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8/6/05
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..rete elettrica che è collegata a tutto il resto del pianeta...la rete elettrica è magliata su tutto il continente e sono le termoelettriche che sostengono la frequenza e la tensione non certo le idroelettriche ...

Non necessariamente. Te l'ho scritto già due volte... non perdo tempo a scriverlo anche la terza. Prenditi più tempo per leggere prima di rispondere, sia l'articolo che i commenti che citi e anche quelli a cui eviti di rispondere... tipo il link pubblicato da @marco: https://www.flimslaax.com/en/outdoor-activities/natural-phenomena/greenstyle-sustainability/energy
 

lollo72

Biker velocissimus
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Romagnano Sesia
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Trovo apprezzabile perlomeno il fatto che abbiano utilizzato strumenti con motori elettrici piuttosto che solo termici ( specie se a 2tempi come le motoseghe o i diesel ) , rimango però un pò sconsolato dai vari commenti : si cerca di "fare le pulci" su tutto ( ecosostenibilità produttiva di energia , scempi ambientali ecc.) ; questi hanno provato ad operare con strumenti presumibilmente meno inquinanti e si sono fatti un pò di pubblicità ( non penso puntino al Nobel !) in una località dove vi erano già impianti sciistici presenti , quindi anche tutto stò scempio del paesaggio non lo vedo ! Poi è anche logico che se non si fa nulla si inquina ancora meno ! ma si rientra sempre nel dilemma : " meglio niente che piuttosto o meglio piuttosto che niente "?
 
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D-Lock

Biker dantescus
13/1/07
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:specc:

Il 6 riaprono le funivie qui, un bel giro a Lenzerheide, Flims e Laax vado a farmelo visto che stanno facendo delle gran belle cose per le bici.

Io ci tornerei anche (sia il Runca che il Neverending sono spettacolari) se non fosse che il giornaliero costa un rene e rischio anche l'altro rene se per sbaglio voglio pranzare in loco.
 

scratera

Biker nirvanensus
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Ribadendo ciò che ho scritto nel precedente commento, per quanto ne puoi sapere tu la rete industriale del comprensorio di Flims – Laax – Falera è collegata direttamente a una centrale di produzione di energia idrolettrica, magari anche di proprietà della società stessa, come avviene per diverse altre realtà simili che necessitano di enormi approvvigionamenti di energia elettrica, oltre ad avere un supporto di fotovoltaico e magari eolico. Certo che screditare a prescindere (leggasi: senza dati certi) chi parla di sostenibilità green dicendo che racconta balle o che in ogni caso ogni produzione di energia inquina, equivale a sostenere indiscriminatamente l'utilizzo di combustibili fossili.
...tutto valido se fossimo nel 18 secolo...oggi come oggi un'isola energetica non può sussistere per svariati motivi tecnici a cominciare dal fatto che se per un qualsiasi motivo dovrebbe collegarsi alla rete nazionale dovrebbe spegnere tutto in quanto non si potrà mai avere in quell'istante frequenza rotazione e tensioni uguale per garantire il parallelo e la stessa rete nazionale poi non sarebbe in grado di ricollegarla istantaneamente ma solo per gradini energetici
...anche la mia società dichiara 3twh di energia idroelettrica annui e sostiene di essere green ma di fatto il tutto viene immesso nella rete nazionale ed è quello che ti arriva poi alla tua presa di corrente...
 

frenk

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8/6/05
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...tutto valido se fossimo nel 18 secolo...

Certo che parti bene: tanti "bei discorsi" e nemmeno azzecchi il secolo! Forse 19° secolo sarebbe stato almeno un minimo coerente...
Evidentemente sei troppo concentrato sulle tue risposte per perdere tempo a comprendere ciò che ti è stato scritto e linkato, quindi discussione chiusa per quanto mi concerne, dato che è a senso unico e con vicolo cieco...
 

mirc0

Biker cesareus
26/9/09
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Io ci tornerei anche (sia il Runca che il Neverending sono spettacolari) se non fosse che il giornaliero costa un rene e rischio anche l'altro rene se per sbaglio voglio pranzare in loco.
si ma in svizzera il 60% degli stipendi è da fonte rinnovabile :loll:

Diciamo che sul tema dell'articolo dire che sei ecologico solo perché hai la fortuna di attaccarti ad una presa che si collega ad una rete nazionale che ha un parco idroelettrico importante è una mezza forzatura.
Da un punto di vista generale mi piace di più ragionare su una rete estesa perché la problematica ecologica derivante dai combustibili fossili è sovranazionale (mi risulta che i ghiacciai si sciolgano anche in Svizzera, così come nelle Alpi Italiane, così ricche di centrali idroelettriche).

Per il resto bene che non sgasano in montagna...
 

scratera

Biker nirvanensus
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Certo che parti bene: tanti "bei discorsi" e nemmeno azzecchi il secolo! Forse 19° secolo sarebbe stato almeno un minimo coerente...
Evidentemente sei troppo concentrato sulle tue risposte per perdere tempo a comprendere ciò che ti è stato scritto e linkato, quindi discussione chiusa per quanto mi concerne, dato che è a senso unico e con vicolo cieco...
... :prost:
 
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francescoMTB1

Biker meravigliosus
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Una casetta di Legno nel Bosco
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Fosse una volta che qualcuno sia concorde, stanno lavorando per gli altri ed in maniera ecologica e nessuno e' contento... olio di gomito, ascia e badile proposti in alternativa ma tutti ad aspettare e nessuno a rimboccarsi le maniche... e' il caso di dire che tutti vogliono la Moglie mbriaca e la botte piena !
 

mirc0

Biker cesareus
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Fosse una volta che qualcuno sia concorde, stanno lavorando per gli altri ed in maniera ecologica e nessuno e' contento... olio di gomito, ascia e badile proposti in alternativa ma tutti ad aspettare e nessuno a rimboccarsi le maniche... e' il caso di dire che tutti vogliono la Moglie mbriaca e la botte piena !
Secondo me stanno arando terra e sassi in un comprensorio turistico per attrarre ancora più turisti e, giustamente, per un ritorno economico.
Secondo me questi non sono trail builder volontari che lo fanno per passione. In termini economici trattasi di investimenti dai quali si attende un ritorno.
Aggiungerci una spruzzata di "ecologia" è una "paraculata"... è uno dei temi che il marketing usa a tappeto oramai visto che la gente è sensibile al tema. Capire chi è veramente ecologico è sempre arduo.

Personalmente non sono contrario a quello che ho letto, cioè che in un comprensorio già esistente e organizzato si creino nuovi trail con tutte le autorizzazioni e un giro d'affari che porta benefici a molte persone.
Ma diamo il nome alle cose: iniziativa di marketing. La sintesi ecologica è che la Svizzera ha il 60% di fonti rinnovabili (e non mi pare una novità), che il comprensorio ha un po' di pannelli fotovoltaici (e nemmeno questa è una cosa sensazionale) e che i tizi hanno usato dei mezzi elettrici che non sbuffano m...a gassosa in area montana (e questo non mi dispiace).
 

uomoscarpia

Biker urlandum
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vicenza
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Certo che noi bikers visti da fuori siamo ridicoli, facciamo finta di essere ambientalisti e ci batte il cuoricino per un nuovo trail fatto con energia rinnovabile che rispetta le marmotte e poi allo stesso tempo nessun problema a comprare telai in carbonio prodotti dall'altra parte del mondo, girare con auto inquinanti per raggiungere gli stessi posti dove fanno i trail con tanto amore ed ecologismo (sarcasmo), per non parlare di tutti gli onanismi sulle ultime cose di moda che bisogna avere sennò non si riesce a scendere da un sentiero (continuare a produrre oggetti, si anche quelli che ti fanno battere il cuore, la passione e bla bla, generano continuamente inquinamento). Si siamo decisamente ridicoli.
 

francescoMTB1

Biker meravigliosus
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Secondo me stanno arando terra e sassi in un comprensorio turistico per attrarre ancora più turisti e, giustamente, per un ritorno economico.
Secondo me questi non sono trail builder volontari che lo fanno per passione. In termini economici trattasi di investimenti dai quali si attende un ritorno.
Aggiungerci una spruzzata di "ecologia" è una "paraculata"... è uno dei temi che il marketing usa a tappeto oramai visto che la gente è sensibile al tema. Capire chi è veramente ecologico è sempre arduo.

Personalmente non sono contrario a quello che ho letto, cioè che in un comprensorio già esistente e organizzato si creino nuovi trail con tutte le autorizzazioni e un giro d'affari che porta benefici a molte persone.
Ma diamo il nome alle cose: iniziativa di marketing. La sintesi ecologica è che la Svizzera ha il 60% di fonti rinnovabili (e non mi pare una novità), che il comprensorio ha un po' di pannelli fotovoltaici (e nemmeno questa è una cosa sensazionale) e che i tizi hanno usato dei mezzi elettrici che non sbuffano m...a gassosa in area montana (e questo non mi dispiace).

Indubbiamente il loro intento e' di attirare un turismo di massa ,un progetto commerciale che prevede utili , lavoro per persone che saranno impegnate nel progetto , anche se il rovescio della medaglia portera' altre forme di inquinamento provocate da auto,produzione di rifiuti ... potrebbe sembrare una presa per i fondelli ,ma almeno procedono con mezzi ecologici alla realizzazione del trail ,successivamente sara' loro impegno il mantenimento di quanto avranno realizzato in pieno rispetto della natura,non nascondo pero' che ,dando piena ragione a quanto hai scritto ,cio' che mi fa' piu' paura e' la massa di turisti che invaderanno il sito di cui in molti saranno privi della mentalita' ecologica .
Ma non li ho certamente scambiati per tranquilli boscaioli ,sia chiaro.
Sarebbe sufficiente solo riflettere pensando al futuro dopo un lockdown costretto da una terribile pandemia che ancora esiste e cercare di salvare noi stessi salvando con il rispetto la natura che ci circonda .
E tanto e' vero e concordo con quanto indica @uomoscarpia a riferimento di un fatto di moda che bisogna avere sennò non si riesce a scendere da un sentiero ...
 

Maiella

Biker Maiellensis
3/2/15
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Maiella/Abruzzo
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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
Certo che noi bikers visti da fuori siamo ridicoli, facciamo finta di essere ambientalisti e ci batte il cuoricino per un nuovo trail fatto con energia rinnovabile che rispetta le marmotte e poi allo stesso tempo nessun problema a comprare telai in carbonio prodotti dall'altra parte del mondo, girare con auto inquinanti per raggiungere gli stessi posti dove fanno i trail con tanto amore ed ecologismo (sarcasmo), per non parlare di tutti gli onanismi sulle ultime cose di moda che bisogna avere sennò non si riesce a scendere da un sentiero (continuare a produrre oggetti, si anche quelli che ti fanno battere il cuore, la passione e bla bla, generano continuamente inquinamento). Si siamo decisamente ridicoli.

E questa riflessione è da me condivisa al 100%. In effetti quel carattere spartano, avventuriero e, se vogliamo, sbarazzino legato alla bici sembra essere sempre più nostalgicamente lontano. Ne consegue che se da un lato non possiamo fare a meno di avere i mezzi tecnici indispensabili legati alla bici, dall'altro ci siamo infarciti di tanta altra roba per la quale andrebbe fatta una riflessione al fine di comprendere la reale utilità.
 
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Vettore2480

Biker ultra
26/5/11
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Cube Stereo 27,5
Che sta buffonata di slogan sia puro marketing, e nemmeno troppo sottile, non ci piove...
Non concordo invece con chi afferma che noi ci sentiamo ambientalisti per il fatto di praticare la MTB. Se dovessi parlare per me, non mi sento affatto ambientalista, vado in bici (quando posso) perché mi piace, ho avuto la fortuna o sfortuna di venire a questo mondo, un mondi che è fatto così, non lo cambio di certo io se compro il detersivo da naturasì oppure lo stesso detersivo, vestito in un altro modo, alla coop...
potete chiamarla rassegnazione, o peggio indifferenza... secondo me la coscienza a posto la si ha quando si vive con senso civico e nel rispetto degli altri. Per il resto, poco possiamo farci.
 

mirc0

Biker cesareus
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Che sta buffonata di slogan sia puro marketing, e nemmeno troppo sottile, non ci piove...
Non concordo invece con chi afferma che noi ci sentiamo ambientalisti per il fatto di praticare la MTB. Se dovessi parlare per me, non mi sento affatto ambientalista, vado in bici (quando posso) perché mi piace, ho avuto la fortuna o sfortuna di venire a questo mondo, un mondi che è fatto così, non lo cambio di certo io se compro il detersivo da naturasì oppure lo stesso detersivo, vestito in un altro modo, alla coop...
potete chiamarla rassegnazione, o peggio indifferenza... secondo me la coscienza a posto la si ha quando si vive con senso civico e nel rispetto degli altri. Per il resto, poco possiamo farci.
Il senso generale lo condivido... ma con alcune precisazioni.
La coscienza lasciamola stare che è un fattore molto variegato e pure avariato in certi casi.

Diciamo che il livello di "ecologia base" deve essere normato da leggi (aziende che devono rispettare i vincoli, enti preposti che li devono fare rispettare, cittadini che non devono gettare monnezza in giro, fare la differenziata, etc.).
E se tutti rispettiamo queste regole sarebbe già qualcosa (almeno nei paesi dove ci sono le regole).

"Poco possiamo farci" --> Non sono d'accordo. Come "extra" qualcosa possiamo farlo anche noi. Non dico che dobbiamo comprare per forza "eco-brand" (anche perchè io non ho ancora capito di chi devo fidarmi e come verificare se i messaggi eco siano veri o solo cialtronate), ma consumare e comportarsi in modo ecologico. ad esempio eliminando lo spreco, magari evitando acquisti inequivocabilmente inutili fatti in preda a raptus compulsivi in stile black friday.
Esempio banale: su questo mag era uscita la recensione di una borraccia (o porta borraccia non ricordo bene) in plastica ecologica. Chi ha un portaborraccia e si compra quello eco perchè è un eco-fanatico secondo me è anche eco-pirla... usa quello che hai che sei più ecologico e risparmi.
Abbassare (in inverno) o alzare (in estate) la temperatura nelle ns case di 1°C ha un impatto notevole. Soprattutto se parti da standard 24°C in inverno e 22°C in estate.

E' scontato che l'impatto di 1 persona sul sistema è irrisorio, ma se l'educazione ecologica viene condotta in modo persistente e diffuso poi i risultati si vedono. Soprattutto se la mettiamo nella zucca dei nostri figli.
Basta pensare alla raccolta differenziata. Ricordo bene quando tutti buttavamo (legalmente) tutto nel sacco nero. Adesso non riuscirei più a farlo, ma non perché abbia paura che mi controllino il sacco, semplicemente lo ritengo (come molti) un comportamento inadeguato e incivile.
E la differenziata un po' di problemi li elimina. Poi ci sarà sempre quello che dirà "tanto poi mischiano tutto alla discarica" per giustificare il suo "menefottismo", ma questa è altra questione.

Non bisogna fare grandi cose, ma piccole cose... costantemente.
 
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