Ho concluso l’intervento scrivendo “Quanto sopra è una estremissima sintesi del tema.”
le tue tabelle sono solo il parere di una persona esperta ovvero di una parte della comunità ovvero ...
Non sono solo tabelle di “un” esperto, sono il contenuto di un noto manuale utilizzato a scienze motorie (in quasi tutti gli atenei): non credo che da scienze motorie escano "professionisti" con basi scientifiche eterogenee, soprattutto quando si trattano argomenti di base come questi (ad esempio ad economia si studia Keynes, è nessuno si sognerebbe di dire che le sue teorie sono quelle di “una” persona).
nella prima mezz'ora di allenamento sfido io ad usare i grassi come fonte primaria di energia ...non esiste e, questa volta, non esiste per la totalità della comunità scientifica!
Avendo concluso l’intervento scrivendo “Quanto sopra è una estremissima sintesi del tema.” era implicito il fatto che il mio intervento fosse basato su ipotesi semplicistiche, che sono relative ai pochi dati forniti:
- lavoro di 90’-120’
- quindi lavoro poco intenso e molto volume e poca densità (a meno che non ci troviamo di fronte ad un atleta evoluto, che però non avrebbe posto la domanda di Bebetto).
A meno che non ci troviamo di fronte ad un atleta evoluto, in grado di fare 120’ di ripetute e/o salite al 15%, un lavoro di 120’ è necessariamente di fondo lungo, con principale fonte di energia gli acidi grassi, come da te correttamente indicato riportando “25% è di energia è dato dal glicogeno muscolare!”.
Sarai quindi d’accordo come che il 75% è “non glicogeno” e che quindi la sintesi dei grassi ha la preminenza ed il glicogeno è solo “strumentale”.
Quindi sarà molto più importante l’accumulo di glicogeno (muscolare ed epatico) realizzato “nel tempo”, piuttosto che l’assunzione di carboidrati 2h prima dell’allenamento (comunque consigliabile, ma non elemento critico).
Inoltre in un lavoro di 120’ è improbabile che i primi 30’ siano ad elevata richiesta di glicogeno, poiché dovrebbero essere fatti ad intensità elevata e volume medio (tipico di un necessario utilizzo primario di glucosio e tipico di un allenamento intensivo intervallato o intensivo su ripetute), per poi seguire con 90’ di fondo lungo (è un ipotesi possibile, ma improbabile data l’evidente “non esperienza” di Bebetto (sarebbe un allenamento molto intenso ed indicatore di un livello elevato del biker).
Non mi torna niente di quello che hai scritto ne' che gli allenamenti in palestra richiedano ausilio di carboidrati ( facendo pesi ? ), ne' che facendo 2 sole ore di mtb si faccia fondo (se vai in salita bruci solo zuccheri, se vai in pianura il "lungo" lo fai dopo le 3 ore, altrimenti ti riposi non ti alleni).
Quindi un maratoneta che chiude la gara in poco più di 2h non ha fatto fondo?
2h pedalando a 30km/h non sarebbero fondo?
Ed il fatto che ci sia un accumulo di lattato così esiguo in lavori di 120’ a tuo parere quale meccanismo fisiologico implicherebbero?
Riguardo la Palestra = ipotesi di anaerobico: secondo il tuo parere quale fondo di energia primaria viene utilizzata, se non il glucosio (zuccheri)?
Sono proprio curioso di leggere il tuo intervento.
E’ ovvio che con palestra (non avendo ulteriori dettagli) si intenda un lavoro con i pesi e non si intendano
cyclette o
rulli, altrimenti non sarebbe “palestra” e ci sarebbe stato il dettaglio della “pedalata”.
Concordo in pieno, inoltre in mtb ( intesa come fuoristrada in cui non è possibile gestire completamente lo sforzo ) nelle uscite lunghe è più facile consumare muscolo che grassi.
Consumo di muscolo?
Perché a tuo parere vi deve necessariamente esser catabolismo della massa magra?
Sarebbe come dare per scontato che Bebetto:
- sia in insufficienza di glicogeno epatico e muscolare
- si stia allenando oltre la soglia anaerobica
- non abbia con se
integratori di carboidrati per affrontare in piena “efficienza” anche “quello strappo in salità lì…”, proprio a metà giro da 90’
Inoltre Betetto potrebbe (come si auspica) aver rispettato i necessari riposi e godere di un corretto “anabolismo” tra un allenamento e l’altro.
Le proteine muscolari le “attacchi” solo se hai deficienze nel resto delle disponibilità di elementi trasformabili in energia, situazione tipica di una lunga competizione nella quale devi dare il massimo, ma situazione rara (e da evitare) nel corso di normali allenamenti proparatori (sia generali, sia specifici, tranne quelli (rari) in "modalità gara").
Sono d’accordissimo sul fatto che manchino molti/troppi elementi, però quando si parla di 120’ di allenamento è difficile pensare a pratiche che non siano aerobiche.