La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).
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Forse oggi, 2017, avrei potuto essere su un pianeta limitrofo al nostro, forse su Marte, forse a fare ricerca su una stazione orbitante intorno alla Terra;
così avrebbe potuto essere il 2017 secondo le previsioni, il genere umano (o meglio la parte occidentale e prepotentemente egocentrica) avrebbe colonizzato lo spazio e gli orizzonti ormai sarebbero stati siderali...
Ma dopo lo sbarco sulla Luna, l'unica eredità spaziale che la mia visione bike-centrica ha apprezzato è lo sviluppo dei materiali aerospaziali e compositi...
In una estremissima sintesi le missioni spaziali sono esclusivamente servite allo sviluppo dei moderne mtb in carbonio da DH!
Eppure in quest'epoca di "matrici unidirezionali" , Ballistec , Oclv, T800 ... ho iniziato a sentire suadente come il canto delle sirene il richiamo dell'acciaio.
Prima è stato il titanio ad ammaliarmi, ma la sua aurea nobile e aristocratica ha maturato in me la necessità di tornare alla base, e la risposta era solo una: acciaio.
Lucida pazzia filosofico-ciclistica.
Evolvere semplificando e regredendo.
Perché il nocciolo della questione è la Verità, non si bara per evolvere, se vai o non vai esistono solo le tue gambe, la tua testa e i tuo polmoni, se guidi forte esiste solo la tua capacità e il tuo pelo, se sono radici rispondi avambracci, se sono salite rispondi frequenza...
Acciaio trionfo della classe operaia, materiale orgoglio del lavoro dei nostri nonni, intrecciato con la storia delle mie valli, legato alla storia e al territorio
flessibile nella sua rigidità, resistente nel disegno esile delle sue tubazioni
E la Verità è nella semplicità di un telaio rigido montato con una forcella rigida e una guarnitura singola, duro e puro, senza compromessi
conoscere la Verità è vivere in rapporto 1:1 ciò che mordono le tue ruote, è sapere sempre che c'è un limite e va conosciuto, rispettato ma frequentato, affrontato senza sfuggirlo.
Acciaio, come a Marin County negli anni 60... acciao come Overend e Tomac... acciaio vita per Ritchey...
l'iconografia famigliare di un paio di occhialetti da saldatore illuminati dalla fiamma al tig e i mustacchi a caratterizzarne lo scarno volto squadrato… baffi questa volta così importanti da essere il marchio, l'immagine a garanzia della qualità del suo lavoro: Tom Ritchey.
Tom di San Francisco, lui c'era alle origini, lui è stato parte delle origini, lui pedalava sui “klunkerz”, lui vive in uno chalet nella foresta con sua moglie, lui ha saldato un tandem per pedalare con sua moglie, soprattutto lui salda, maneggia tubi solidi di metalli “operai” destinati ad assurgere a nobiltà telaistica. Per pochi appassionati, forse direi intenditori, che godono ancora nel ammirare un oggetto dall'etimologia umile come l'acciaio, vestito della raffinata meccanica moderna. Come posso non ritenere di rispecchiarmi nei valori che muovono il baffone Tom; ancora oggi appassionato pedalatore, asciutto e atletico.
Non andrò su Marte, semplicemente pedalerò sui single track una mtb in acciaio.
