Scrivo dal treno di ritorno dal biketestshop. Due giorni stupendi. Sono felicissimo. Per molti motivi.
1) Ho provato bici inarrivabili
2) Ho scelto le bici in base al montaggio, per provare e focalizzare l'attenzione sulle singole componenti
3) Ho scoperto che non sempre un montaggio migliore è sinonimo di bici migliore
4) Ho provato diverse soluzioni tecniche
5) Ho apprezzato moltissimo la mia bici, provata prima e dopo i test sui medesimi percorsi: costa molto meno di quelle testate, ma mi sono accorto che per le mie esigenze non va molto peggio. Non va bene come quelle ma mi è parso che la differenza di prezzo non valga il plus, o, molto più probabilmente, per le mie capacità la mia basta e avanza
Alcune mie impressioni, sugli stand e sulle bici provate. Premetto che a differenza di quanto letto, ho trovato solo tanta cortesia, anche verso di me che sfoggiavo numerose scritte B'Twin sull'abbigliamento, e quindi visibilmente troppo povero per certi livelli di Bike.
Bianchi. Una bellissima ragazza bionda prendeva i dati, e proponeva le bici disponibili in base alla taglia. Proprio qua ho avuto un po' di difficoltà, in quanto espresse in cm e non in pollici, come sono abituato.
Methanol 9.0 con cambio
XTR Di2 e forcella
Rock Shox RS1. Il telaio l'ho trovato troppo corsaiolo per i miei gusti, ma bella ammortizzazione delle asperità grazie al carro in carbonio, la forcella un gioiello, il cambio, una disperazione. Non mi è stato spiegato come usarlo, per cui si spegneva in continuazione e mi ha mollato diverse volte in difficoltà.
Methanol 9.1 Mi vergogno del motivo per cui l'ho provata, ma per ridere lo dico: il giorno prima a fine prova mi avevano regalato un'utilissima confezione di sgrassatore e
lubrificante catena, prima volta in vita in cui ad uno stand ricevo un gadget utile. Da bravo scrocco e, ho pensato di provarne una anche oggi. Le full erano fuori e mi hanno dato questa front. A differenza dell'altra montava
SRAM Eagle e forcella Fox 32 Kashima. Per il vetusto cambio a cavetto, l'ho apprezzata più dell'altra.
Torpado.
Stand un po' meno curato degli altri, ma personale gentile, ho provato solo la Ribot S, con la SID e l'Eagle SRAM. Bici secondo me senza infamia nè lode, la meno entusiasmante tra quelle provate.
Scott. Meccanico molto preparato, dopo che ho riconsegnato la bici mi ha spiegato per filo e per segno le sue caratteristiche. Ho fatto diversi tentativi per Genius e Spark, ma non sono mai riuscito a trovarle
Scott Scale 910. Tra le front, assolutamente la migliore per i miei gusti . Senza particolari soluzioni "esotiche", forcella Fox Float 32, Cambio XT 2x11 (finalmente una doppia!). Già esteticamente mi piace più delle altre, ma provandola me ne sono innamorato. Ha delle geometrie fantastiche, è comodissima, ci passerei in sella ore. Pur essendo sulla carta più semplice delle precedenti, è quella che più mi è piaciuta. Penso che me ne metterò una in alluminio sotto l'albero come bici da viaggio.
KTM
Gentilissimi, sono tornato con una foratura e non hanno voluto che gli ripagassi la camera danneggiata. A vedere dalle bici sul furgone, non sono stato l'unico.
KTM Scarp
Una bella bici rovinata da dei copertoni semislik, che mi hanno messo in difficoltà sia perchè poco robusti (ho guardato e le bici con forature erano tutte con quel modello,
Schwalbe Rock Razor), sia perchè in salita con ghiaino leggermente smosso avevano ben poca trazione.
Hibike
Le enduro muscolari erano bellamente ignorate da tutti, molto più attratti dalle e-bike, per cui ne ho approfittato.
Non ricordo il modello ma aveva una Lyric da 180mm di escursione,
ruote Crossmax e pneumatici
Mavic. L'unica che ho provato in alluminio. Salita in furgone, la prima discesa in vita che non mi sono guadagnato con le mie gambe. Percorso chiamato "gravity" ma che avrei fatto senza problemi non con la AMS, ma penso anche con la
Rockrider 520. Impossibile valutare dunque una bici del genere. In compenso, su asfalto in piano ho fatto una fatica della Madonna, impedalabile. Non oso pensare a una salita.
Cannondale
Lo stand migliore di tutti. Al terzo tentativo ho potuto provare una Scalpel Si Race. Unico tra tutti, hanno settato la bici a puntino per me, gonfiando le sospensioni alla giusta pressione.
Scalpello SI Race
La Lefty è una cosa speciale, filtra tutto perfettamente. La bici letteralmente vola, e si fa portare senza fatica in salita anche da un brocco come me, è ha una trazione eccezionale. Dei Vittoria ho sempre sentito peste e corna, ma francamente non mi sono sembrati poi così male. Non mi hanno entusiasmato le geometrie, per i miei gusti troppo sull'anteriore, in discesa non mi ha dato molta sicurezza.
Esperienza positiva, mi sono chiarito un sacco di cose sul mondo della mtb. Le geometrie del telaio mi sono parse più importanti del montaggio, sono quelle che determinano più di altro il feeling e la guidabilità della bici, e solo ora mi rendo conto di quanta fortuna ho avuto con la AMS, presa a scatola chiusa senza provarla prima, e anche di una taglia forse sulla carta grande, ma che trovo perfetta così. Ho scoperto che il monocorona, anche con un 50 e passa dietro, lo lascio volentieri ad altri. Come feeling di cambiata, ma anche come
freni, Shimano mi piace più degli altri. Ho scoperto che la Trail Bike, per geometrie più tranquille ed equilibrio generale, è la mia dimensione.
Penso di aver imparato tanto, un'esperienza che mi ha arricchito e non poco. Ora la tentazione è di andare anche a Roma.
EDIT: riguardando per altri motivi il sito Schwalbe, correggo l'errore sulla recensione della KTM: le gomme erano Thunder Burt, no i Rock Razor.