cardiopatia e mtb

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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bjoma

Biker superis
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sesto calende varese
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il 29 febbraio 2006 al mio terzo salati in freeride in due ore(snowboard)incomincio a soffrire di un dolore costante e abbastanza forte dalla punta del piede destro alla testa scendo a gressonay bevo un te ma non passa
ritorno ad alagna in maniera tranquilla dalle piste battute mangio qualcosa ma il dolore forse aumenta torno a casa sul ticino pensando a mano amano
di fermarmi ai vari ospedali che il tragitto mi propone.
in conclusione 6 giorni dopo mi blindano nell' unita coronarica dell' ospedale di busto arsizio e mi fanno passare un indimenticabile tour de force diagnostico di 5 giorni rilevandomi un infarto fortunatamente senza necrosi
e' una preoccupante ipertensione trascurata ,una strozzatura al 50 % di tipo genetico alle arterie
50 mg di losartan mezzo metropolo(betabloccante)e cardioaspirina
e qui inizia il bello smetto di fumare cerco di non incazzarmi piu del lecito peril lavoro e spinto da conoscienti cardiopatici ritiro fuori la vecchia colnago fantastic anno 1989 sostituita sei mesi fa da una scott aluracing 18 mesi oggi e il primo lunedi che salto l' appuntamento con la mtb fa veramente freddo e ormai ho in mente solo laneve e la tavola
sto abbastanza bene anche se ho qualche problema di circolazione alle gambe
sul lavoro (in bici sto benissimo a parte la fatica e i normali dolorini della mtb)
vorrei sentire qualcuno che ha avuto imie stessi problemi per poterlo aiutare con la mia esperienza oppure essere aiutato
salutoni cardiosurfista
p.s. piano piano (non corro)arrivo tranquillamente ai 1000/1200 di dislivello ea i 50 /60 km di percorrenza con medie cardio non superiori a i 140 min:i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t:
 
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il 29 febbraio 2006 al mio terzo salati in freeride in due ore(snowboard)incomincio a soffrire di un dolore costante e abbastanza forte dalla punta del piede destro alla testa scendo a gressonay bevo un te ma non passa
ritorno ad alagna in maniera tranquilla dalle piste battute mangio qualcosa ma il dolore forse aumenta torno a casa sul ticino pensando a mano amano
di fermarmi ai vari ospedali che il tragitto mi propone.
in conclusione 6 giorni dopo mi blindano nell' unita coronarica dell' ospedale di busto arsizio e mi fanno passare un indimenticabile tour de force diagnostico di 5 giorni rilevandomi un infarto fortunatamente senza necrosi
e' una preoccupante ipertensione trascurata ,una strozzatura al 50 % di tipo genetico alle arterie
50 mg di losartan mezzo metropolo(betabloccante)e cardioaspirina
e qui inizia il bello smetto di fumare cerco di non incazzarmi piu del lecito peril lavoro e spinto da conoscienti cardiopatici ritiro fuori la vecchia colnago fantastic anno 1989 sostituita sei mesi fa da una scott aluracing 18 mesi oggi e il primo lunedi che salto l' appuntamento con la mtb fa veramente freddo e ormai ho in mente solo laneve e la tavola
sto abbastanza bene anche se ho qualche problema di circolazione alle gambe
sul lavoro (in bici sto benissimo a parte la fatica e i normali dolorini della mtb)
vorrei sentire qualcuno che ha avuto imie stessi problemi per poterlo aiutare con la mia esperienza oppure essere aiutato
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p.s. piano piano (non corro)arrivo tranquillamente ai 1000/1200 di dislivello ea i 50 /60 km di percorrenza con medie cardio non superiori a i 140 min:i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t:
la mia vicenda è simile anche se un pò più remota 2001, e forse un pò più grave. Ho provato a risponderti più volte, ma sono sistematicamente bloccato. Questa è solo una prova ulteriore. Comunque ora macino oltre 7000 km all'anno. Buone :i-want-t:
 

bjoma

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la mia vicenda è simile anche se un pò più remota 2001, e forse un pò più grave. Ho provato a risponderti più volte, ma sono sistematicamente bloccato. Questa è solo una prova ulteriore. Comunque ora macino oltre 7000 km all'anno. Buone :i-want-t:
ciaooo salutoni sono contento della tua risposta mi sembrava strano che nessuno partecipasse alla discussione visto il numero esorbitante di persone con i nostri problemi
ho il dubbio che la formula dottorale "stia tranquillo faccia una vita sana e tranquilla"sia presa tanto alla lettera che moltissima gente si annichilisce in poltrona davanti alla tv peggiorando la propria salute
certo che i cardiologi non facciano molto per indirizzarci verso pratiche sportive e di allenamento.
nell' ultimo controllo a fine agosto il cardio di turno quando ha scoperto i km ed il dislivello che avevo fatto ha storto il naso mi ha chiesto come mi sentivo ma nessun consiglio o proibizione
io sinceramente sono stato curato e seguito in maniera veramente esemplare pero' il dopo e' stato deprimente nessuno mi ha consigliato(da parte medica)o proibito nulla
ho imparato da solo a usare il cardiofrequenzimetro
dopo alcuni mesi prima a camminare poi a corricchiare ho ricominciato ad uscire in mtb e ho scoperto da solo poco a poco che smettendo di fumare l' allenamento e con le cure andavo veramente bene sicuramente piu forte di prima dell' infarto
pero' da parte medica non una parola su un dopo che e' importantissimo per chi a 40 anni o poco piu si ritrova infartuato con ancora tantissimi anni di vita da affrontare
:i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t:salutoni e risentiamoci sul forum
 
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OT. Avrei qualcosa da dire su questo argomento ma non riesco a postarla. Dopo aver scritto sull'argomento ho provato a spedire o a chiedere l'anteprima. Mi fa sparire tutto e mi chiede di autenticarmi. E' paradossale, ma in altre discussioni non mi ha creato nessun problema. Forse la macchina non vuole il contributo alla discussione di un autentico biinfartuato con coronaropatia trivasale, doppia angioplastica e portatore di stent sperimentale medicato che se ne va in giro in MTB nelle prealpi trevigiane :omertà: .
 
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OT. Avrei qualcosa da dire su questo argomento ma non riesco a postarla. Dopo aver scritto sull'argomento ho provato a spedire o a chiedere l'anteprima. Mi fa sparire tutto e mi chiede di autenticarmi. E' paradossale, ma in altre discussioni non mi ha creato nessun problema. Forse la macchina non vuole il contributo alla discussione di un autentico biinfartuato con coronaropatia trivasale, doppia angioplastica e portatore di stent sperimentale medicato che se ne va in giro in MTB nelle prealpi trevigiane :omertà: .
ritenta per favore penso che la tua esperienza sia utilissima per moltissima gente come noi o anche per i sani
a proposito l ìntervento prima del tuo e' tipicamente da incazzatura
non ho ancora incontrato un cardiologo che non mi abbia detto di stare tranquillo
mai qualcuno che mi abbia indirizzato verso un certo tipo di attivita' fisica
o al contrario proibirmi qualche altra
mi sono riinventato un attivita sportiva che prima dell' infarto per diversi motivi avevo abbandonato e adesso quando racconto di una bella giornata chesso io al mottarone o in liguria questi mi guardano come un matto irresponsabile
conosco gente che dopo infarti o by pass non lavorano non si muovono non fanno niente stanno si loro morendo dentro ,altro che gradi o tranquillita e' sottinteso che se supero i 170 sono in pericolo ma se lascio la gente come noi sulla poltrona o nei parchi a guardare i bambini il pericolo mentale e fisico e' sicuro
salutoni cardiosurfista:i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t:
 
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Forse ho trovato il modo di aggirare la macchina. Scrivo il post in word e lo copio. Probabilmente nel tempo di scrivere un post lungo il login va fuori collegamento e quando cerchi di spedire sparisce tutto. Un divertimento …..! :azz-se-m:
Ma veniamo alla mia vicenda. Nel 1991 mentre andavo in treno a Venezia mi sono sentito male. Soccorso al posto medico della stazione sono stato trasportato all’Osp. Civ. per un sospetto infarto. In astanteria mi hanno spedito direttamente in cardiologia dove un cardiologo (presumibilmente laureato all’univ. di Paperopoli e specializzato a Gardaland:espulso!:) ha tassativamente escluso che io fossi interessato da qualsiasi episodio cardiaco. A fronte delle mie domande, forse rivolte con una certa qual apprensione su quale potesse essere l’origine del malore (avevo dei dolori lancinanti all’altezza della bocca dello stomaco), rispondeva serafico “che c…..o ne so! ulcera, gastrite …accerti, accerti….” . Nel giro di qualche ora rientrati i dolori, spiegata la vicenda al mio medico curante, curata da gastrite e nel giro di qualche giorno vicenda dimenticata.
Il 22/9/2001 si ripete il film. Il luogo è diverso, una cittadina vicino a Verona, ma il malessere e i dolori sono come quelli di dieci anni prima. Paradossalmente ero a 50 m. da un H, ma stoico tranquillizzo i miei amici che volevano accompagnarmi dentro, affermando che di gastrite non è mai morto nessuno. E’ sabato, rientro a casa e nonostante i dolori terribili resisto, tanto è sabato mi dico, che ci vado a fare in ospedale il fine settimana. La domenica ad una certa ora i dolori spariscono, però mi arriva un febbrone da cavallo e mi sento uno straccio. Il lunedì il mio medico insiste e mi spedisce ad un controllo cardiologico in H. Risultato dopo un paio di accertamenti mi bloccano e mi spediscono in terapia intensiva dove resterò per 15 gg.. Conclusione: infarto, il secondo, (il primo è quello non diagnosticato 10 anni prima da paperino), non curato e degenerato in pericardite estesa. Gli esami ulteriori evidenzieranno una necrosi estesa infero posteriore sx e una coronaropatiatrivasale con stenosi critiche e necessità di angioplastica o bypass :zapalott:. Circa 20 gg dopo faccio l’angioplastica. Passano 8 mesi ed ho una ricaduta. Una stenosi critica di oltre il 90% sull’anteriore discendente minaccia di concludere l’opera:prega:. Altra angioplastica e applicazione di uno stent medicato sperimentale. Nel frattempo però dopo la prima angioplastica avevo iniziato ad andare in bicicletta. I primi tre mesi con un vecchio cancello da supermercato, poi con una bdc usata con cui pian piano avevo iniziato ad allargare il raggio dei miei giri e iniziato ad arrancare sulle prime salite. Dopo il secondo intervento ho immediatamente ripreso la bici e mi ci sono congelato nel primo inverno successivo. La bici era fatica, ma anche senso e misura della ripresa. Voglia di combattere, voglia di non mollare, soddisfazione quando il giro si allungava o una salita veniva superata. Certo spesso mettevo i piedi a terra in salite che oggi considero facilissime.
Dopo quella bici è arrivata una prince e distanze e salite sono gradatamente incrementate. Poi è arrivata una C’dale F800, usata ma in buono stato, con cui ho tentato le prime evasioni dal bitume. All’inizio ero timoroso e diffidente. Complici anche un paio di pedali coda che si sganciavano quando non dovevano e non si sganciavano quando dovevano, continuavo a preferire la bdc. Così è arrivata la dogma. Un vero missile, anche se ci vorrebbe un motore ben diverso dal mio. Poi una vacanza estiva in montagna con la C’dale mi ha portato (rischiando per i pedali) a Prato Piazza, Misurina, Braies, Monte Croce, Val fiscalina, Tre scarperi, Dobbiaco Cortina e ritorno, ecc. e mi ha convinto a passare agli egg beaters. Così mi è cambiata la vita. Il traffico infernale delle mie zone ha fatto il resto. Oggi anche se non ho abbandonato completamente la bdc sono al 70% in MTB. La scale 10, un attrezzo da muri, la genius rc ltd, una gattona polivalente splendida su fondi impegnativi, senza dimenticare il carroarmato C’dale semplice e robustissima. Il mio cardiologo, un emodinamista ben diverso dal laureato a paperopoli già ricordato, anche se all’inizio era un po’ timoroso delle mie iniziative mi ha sempre incoraggiato ed è stato il primo a riconoscere gli effetti terapeutici della sistematica pratica della bicicletta. Devo dire che oggi in fuoristrada 60/70 km con 1000/1300 m di dislivello per me sono normali, come giri di 90/100 km con la bdc. Con la MTB affronto tranquillamente pendenze di ben oltre il 20% per tratti anche piuttosto lunghi. Certo il tutto molto piano. Pazienza se qualche giovanotto sale più veloce, certo mi piacerebbe seguirlo, ma io vado rigorosamente con il passo che mi posso permettere senza strafare. Già salire ai 1750 m. del Col Visentin partendo da casa mia (40 m slm) per me è motivo di soddisfazione :-).
Infine l’opinione di un altro dei cardiologi che mi ha seguito. Secondo lui poiché il cuore è un muscolo e come tale va allenato anche un cardiopatico ischemico può trarre vantaggio dalla salita. Una volta operato il riscaldamento anche se il cuore va sotto sforzo si allena a sostenere piccole ischemie che possono rafforzalo. Non so però quanto si debba seguire questa teorizzazione, perché questo medico è un biker incallito :mrgreen::mrgreen::loll:.
Quoto pienamente bjoma sulla questione psicologica. La malattia cardiaca è devastante sotto il profilo dell’autostima e della voglia di vivere se non si reagisce sul piano fisico. La bici in generale e la MTB ti portano a contatto della natura, in luoghi poco frequentati, con il sole e con il gelo, il fisico si rafforza, la mente si libera e solo chi ha vissuto queste sensazioni e queste emozioni è in grado di capire e di apprezzarne la portata.
Certo per noi è meglio non andare fuori soglia :mrgreen:. Per me, brachicardico, max 120 bpm.
 

marco69

Biker tremendus
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Bike
jhk
Complimenti a tutti e due, soprattutto per la forza di volontà che non vi ha fatto fermare di fronte alla malattia..........
Volevo chiedervi, se vorrete rispondere e lo chiedo ad esclusivo interesse personale, che tipi siete o meglio eravate all'epoca dei sintomi, nel senso delle caratteristiche fisiche e dello stile di vita condotto, cioè età, peso, fumatori, bevitori, ipertesi, ipercolesterolemici o altre caratteristiche che possano essere considerate fattori di rischio per malattie cardio-vascolari..........
 

bjoma

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Complimenti a tutti e due, soprattutto per la forza di volontà che non vi ha fatto fermare di fronte alla malattia..........
Volevo chiedervi, se vorrete rispondere e lo chiedo ad esclusivo interesse personale, che tipi siete o meglio eravate all'epoca dei sintomi, nel senso delle caratteristiche fisiche e dello stile di vita condotto, cioè età, peso, fumatori, bevitori, ipertesi, ipercolesterolemici o altre caratteristiche che possano essere considerate fattori di rischio per malattie cardio-vascolari..........
salutoni a shoter accidenti che storia ,sicuramente il primo anno tra un infarto e l' altro avrai avuto dei dubbi che la terapia mtb fosse giusta
pero' effettivamente il migliorare giornaliero della propia vita dovuto ad un sensato stile di vita ed all' allenamento fisico e sportivo e' talmente lampante giorno dopo giorno che moralmente ti senti di poterti permettere
una vita migliore addirittura di prima .
in risposta a marco io ho 44 anni al tempo dellì infarto due anni (quasi)fa
ero particolamente iperteso forse piu per problemi personali ,lavorativi,paranoie che fisici
,fumatore e con un lavoro pesante e stressante come il mio (sono un pasticcere con due negozi di cui uno appena aperto da qualche anno)
non ero sovrappeso il mio colesterolo era a 190 ed i trigliceridi pocomeno
tanto che in ospedale dopo i primi esami sanguigni accertato l'infarto si sono spaventati e mi hanno veramente ribaltato in pochi giorni
sicuramente i 6000 metri di dislivello in due ore fatti con la funivia di alagna hanno dato la stura ad una situazione che prima opoi avrei dovuto affrontare anzi mi ritengo veramente fortunato visto che il mio cuore non ha avuto danni ne necrosi .
adesso il mio destino e' nelle mie mani e anche senon riesco ad andare in mtb come vorrei(esco una volta alla settimana normalmente 3/4 volte in estate)cerco di vivere il lavoro e la famiglia con un distacco che prima effettivamente non avevo per me l' ipertensione piu' di un fattore clinico e' un fattore mentale e i silenzi e la fatica della mtb sono forse(per me)la migliore cura della cardiopatia
salutoni cardiosurfista:i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t:
 

shooter

Biker tremendus
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salutoni a bjoma e marco69. Per marco69 al tempo del mio primo infarto (quello non diagnosticato nel 1991) avevo 43 anni e attività e stile di vita abbastanza stressante. Fumatore pesante, non ero nè iperteso ,nè ipercolesterolemico. Ho smesso di fumare nel 1995, per pura scelta personale, ed ho purtroppo preso peso. Al tempo del secondo infarto nel 2001 avevo 53 anni, il colesterolo a 230, ero buoni 12/13 kg sovrappeso (87 kg) e una leggerissima ipertensione, nulla però che ai normali controlli facesse trasparire qualche patologia. Ricordo che il mio elettrocardiogramma, a riposo ,appare del tutto normale.
Dieta più bicicletta mi hanno portato a 72 kg.. Oggi avendo potenziato anche la muscolatura oscillo tra i 74 e i 76. I valori per colesterolo e trigliceridi sono abbontantemente sotto le soglie massime. Quando nel mio post parlavo di ricaduta non intendevo un altro infarto. La ricaduta era riferita ad una rapida evoluzione degenerativa della stenosi che stava occludendo la coronaria. Anche in questo caso la bicicletta è stata preziosa. Nel giro di qualche giorno mi sono reso conto che sentivo come un senso di oppressione mentre pedalavo, anche dopo la classica mezz'ora di riscaldamento iniziale, e le prestazione erano pesantemente scadute di tono. Così ho dato l'allarme ai miei cardiologi e i successivi esami hanno confermato le mie sensazioni. Insomma, se uno impara ad ascoltarsi, la bici è un ottimo monitor sul proprio stato di salute, almeno limitatamente a queste patologie cardiovascolari. Parlo di bici perchè come raccontavo la MTB è venuta dopo.
 

bjoma

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salutoni a bjoma e marco69. Per marco69 al tempo del mio primo infarto (quello non diagnosticato nel 1991) avevo 43 anni e attività e stile di vita abbastanza stressante. Fumatore pesante, non ero nè iperteso ,nè ipercolesterolemico. Ho smesso di fumare nel 1995, per pura scelta personale, ed ho purtroppo preso peso. Al tempo del secondo infarto nel 2001 avevo 53 anni, il colesterolo a 230, ero buoni 12/13 kg sovrappeso (87 kg) e una leggerissima ipertensione, nulla però che ai normali controlli facesse trasparire qualche patologia. Ricordo che il mio elettrocardiogramma, a riposo ,appare del tutto normale.
Dieta più bicicletta mi hanno portato a 72 kg.. Oggi avendo potenziato anche la muscolatura oscillo tra i 74 e i 76. I valori per colesterolo e trigliceridi sono abbontantemente sotto le soglie massime. Quando nel mio post parlavo di ricaduta non intendevo un altro infarto. La ricaduta era riferita ad una rapida evoluzione degenerativa della stenosi che stava occludendo la coronaria. Anche in questo caso la bicicletta è stata preziosa. Nel giro di qualche giorno mi sono reso conto che sentivo come un senso di oppressione mentre pedalavo, anche dopo la classica mezz'ora di riscaldamento iniziale, e le prestazione erano pesantemente scadute di tono. Così ho dato l'allarme ai miei cardiologi e i successivi esami hanno confermato le mie sensazioni. Insomma, se uno impara ad ascoltarsi, la bici è un ottimo monitor sul proprio stato di salute, almeno limitatamente a queste patologie cardiovascolari. Parlo di bici perchè come raccontavo la MTB è venuta dopo.
salutoni la mia stenosi al 5o% (scoperta dalla coronografia)e' dalla nascita e fino ad allora non mi aveva dato nessun problema addirittura anni fino a pochi anni fa insieme ad un gruppo di allegroni di alagna facevo snowbord estremo in assoluta tranquillita' nonostante un fiatone da fumatore che soltanto dopo aver smesso mi sono reso conto di avere.
gia soltanto tre mesi dopo aver smesso di fumare avevo un fiato che mi ero scordato0 dalla giovinezza.
e' incredibile la differenza di prestazioni e di resistenza alla fatica (anche sul lavoro) dopo aver smesso di fumare .
purtroppo anchio ho preso 12 chili in poco tempo ,6 li ho gia persi ,gli altri effettivamente sto faticando molto
a perderli mi ritrovo con un fisico asciutto e con una pancetta veramente imbarazzante ma tante'
dieci mesi dopo l'infarto sono tornato in montagna con un poco di preoccupazione e fornito di cardio e ho scoperto di non soffrire l'altitudine
almeno non oiu di prima (sono arrivato a 3500)ho il dubbio sugli impianti funiviari ultraveloci moderni ,certi salti di di 800/1000 metri in poco piu di 4/5 minuti li provero prossimamente ,naturalmente con la nuova flemma che cerco di seguire giornalmente anche nella vita normale
salutoni cardiosurfista
:i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t:
 

squarez

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10/4/07
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Complimenti per la grande forza di volonta' e di carattere dimostrata.
Mi incuriosiscono sempre questi racconti , forse perche' ho anche io una piccola disfunzione che,fortunatamente, tutti i cardiologi dicono essere davvero ridicola.Si tratta di un prolasso mitralico lieve.Sara' anche una cosa ridicola ma appena scoperta mi ha fatto abbandonare la bici, poi piano piano ho ripreso.
Certo in confronto a quello che avete passato e' davvero una stupidata.

La cosa piu' preoccupante e' stata di certo la risposta che il grande medico di Paperopoli ha dato.Spesso , e la cosa mi fa incazzare parecchio, si nascondono dietro a parole tipo "E' lo stress, cosa ci vuole fare".
Sara' anche vero pero' la gente,in alcuni casi, per diagnosi cosi' affrettate ci ha rimesso la pelle.

Beh, che dire, buone pedalate a tutti :i-want-t:
 

shooter

Biker tremendus
23/11/07
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Vorrei rilanciare questo 3d. Possibile che solo bjoma ed io abbiamo queste problematiche? Insomma è un invito a chi ha questo tipo di problemi a parlarne. Sicuramente ci possiamo aiutare e magari dare una mano agli altri ad evitare errori o a cadere in troppo scontati luoghi :-).
 
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bjoma

Biker superis
19/7/07
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Vorrei rilanciare questo 3d. Possibile che solo bjoma ed io abbiamo queste problematiche? Insomma è un invito a chi ha questo tipo di problemi a parlarne. Sicuramente ci possiamo aiutare e magari dare una mano agli altri ad evitare errori o a cadere in troppo scontati luoghi :-).

effettivamente tutto questo silenzio non mi sembra credibile
lo spiegherei con uno strano segno di vergogna che colpisce quelli che come noi colpiti non da una malattia ma piu da un accidente meccanico
(cose' il cuore se non un mezzo meccanico del corpo come le gambe o le braccia)difficilmente mettono in pubblico le loro impressioni o paure
salutoni cardiosurfista:i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t:
 

shooter

Biker tremendus
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effettivamente tutto questo silenzio non mi sembra credibile
lo spiegherei con uno strano segno di vergogna che colpisce quelli che come noi colpiti non da una malattia ma piu da un accidente meccanico
(cose' il cuore se non un mezzo meccanico del corpo come le gambe o le braccia)difficilmente mettono in pubblico le loro impressioni o paure
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oppure hanno strappato di straforo il certificato medico di idoneità agonistica ed hanno paura di farsi beccare :smile::smile::smile:. Scherzi a parte so di un paio di personaggi più avanti di me negli anni:vecio::vecio:, pieni di bypass che si fanno le GF da strada :spetteguless:. Un pò mi fanno invidia :rosik: però debbo accontentarmi di quel che riesco a fare :i-want-t:. Speriamo che qualcuno si faccia avanti.
 
Volevo intervenire solo per farvi i complimenti...o-oo-oo-oo-o
Cosi' si fa mai mollare....o-o


Ma infatti, mi accodo al vostro entusiasmo e alla vostra forza di vplontà. Sicuramente avrete bisogno di un po piu' di attenzione nel fare attività agonistica ma se i medici hanno detto che va bene cosi' allora nessun problema.

Ci sta gente che invece schiatta di salute e si fa' dicimila problemi, i cosiddetti ipocondriaci. Ne conosc un paio che per ogni minima sciocchezza vanno un giorno si ed uno pure dal medico per farsi trovare qualche falsa patologia.......

Cmq onde evitare di fare un O.T.
vi faccio anche io gli auguri di una lunghissima carriera sportiva e che il vostro esempio possa servire a far schiodare le chiappe dalle sedie a coloro che per un niente decidono di mollare tutto e chiudersi come ricci, non riuscendo a capire che cosi' le eventuali malattie, magari pure banali, possono diventare ben piu' peggiori dal punto di vista non solo fisico ma soprattutto psicologico:il-saggi:

BRAVI, ANZI BRAVISSIMI, CONTINUATE COSI'!!!!!!:celopiùg:
 

shooter

Biker tremendus
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e mo usciamo in coppia cardiopatici
trovato conoscente 4 by pass e43 anni convertito a mountain bike da bici da strada
al massimo trovano due cadaveri invece che uno
figata
ciao bjoma sono lieto che tu abbia fatto proseliti. Fai entrare anche il tuo amico nel forum così fondiamo la sezione rottami semoventi :smile::smile::smile:. Scherzi a parte credo che la nostra esperienza serva a dimostrare come sia utile lo sport in generale e la bici in particolare per sostenere una buona qualità della vita. Al di là delle nostre performances, magari modeste in termini assoluti, ma per noi piene di soddisfazione perchè ogni passo, ogni salita superata, ogni vetta raggiunta, ogni panorama o paesaggio incantato che scoviamo in mezzo ai monti o in qualche valle più o meno nascosta e poco battuta ci danno il senso che ci sei ancora e che te la puoi giocare. Certo volate allo spasimo e tirate in salita da fuori soglia non fanno per noi, ma da biker tutti capite la gioia di affrontare una salita lunga, con tratti anche ben oltre il 20% e piano piano macinarla senza cedere.
Un grazie ai forumendoli per le loro parole di incoraggiamento (@squarez, @marco69, @Metanolo, @Il Capocomitiva). Fanno sentire un grande senso di amicizia e di accoglienza nella comunità a cui noi possiamo dare un piccolo contributo di testimonianza positiva nel senso che la malattia cardiaca può anche essere combattuta, divertendosi, con la bici.
 

Classifica mensile dislivello positivo