Casco obbligatorio: sì o no?

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Se leggi quello che ho scritto ho parlato di vantaggi sulla salute e di rischi relativi all'uso di mezzi alternativi.
Ma in ogni caso(pur non avendo io fatto riferimento agli "Euro") la locuzione"costi sociali" ha un significato molto preciso che include sia costi monetari che non monetari. :prost:

Hai parlato di benefici di una vita attiva in effetti.
Cosa che il casco non pregiudica.
Mentre una vita in carrozzella o sfondato in un letto limita certamente...
 

Raph69

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Quando parlo di costo sociale ... intendo qualcosa che non si misura in Euro :spetteguless:
Emmellevu leggendo il tuo post dove parlavi di costo sociale invece pensavo proprio parlassi in euro, e anzi se ne deve parlare anche in euro visto che in italia (il minuscolo è voluto), a meno di smentite, la sanità pubblica è a carico dei cittadini quindi ogni ciclista che si sfascia la testa e si fa un mese in coma ha un costo anche in termini economici sulla collettività che si sarebbe potuto tranquillamente evitare con una semplice scodella di polistirolo da 10 euro.

Riguardo l'obbligatorietà ho messo anch'io un netto SI in quanto ritengo in primis che sia importante per la sicurezza di chi fa un uso anche saltuario della bicicletta e penso che alla fin fine non sarà l'obbligo di un casco a far diminuire detto uso (e sinceramente uno stato che faccia veramente l'interesse dei cittadini non deve neanche pensare di anteporre l'economia alla salute).
 
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1986

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Luglio 1991. Giravo in cortile con un go kart per bambini.
Non so come ho fatto mi sono infilato sotto un ferro (ho rimosso tutto dalla memoria, quello che ricordo è perchè mio padre me lo racconta).
Respiro bloccato, schiacciato dalla trave, con la testa ho rotto la cendela e mi sono tagliato con la ceramica (19 punti di sutura) e con il calore ho un "buco" in testa da 45mm. Letteralmente pelle e capelli sciolti (ora che ho 30 anni ancora i capelli non crescono).
A settembre iniziavo la prima elementare.

Mi porto ancora i postumi ora.
Non posso indossare cappelli, che sfrgando dove la pelle è assottigliata causa bruciatura, appena li appoggio mi danno fastidio. Se insisto a tenerli, la sera mi sanguina in quella zona.
Posso solo indossare cose rigide (ad esempio il casco), se appoggia in quelle zone.

NON AVEVO IL CASCO.


Giugno-luglio 1993.
Primi approcci con i pedali look.
Caduta da fermo nel tentativo di sganciare.
Ho rotto il casco sul bordo del marciapiede. Mi sono rialzato come nulla fosse.

Inverno 2000 (14 anni).
Motorino, fondo ghiacciato facevamo i deficienti.
Mi parte mica su un lastrone di ghiaccio il conquantino mentre ci divertivamo a derapare (in un parcheggio), salto il canale e mi rirovo abbracciato ad un palo delle viti?
Avevo il casco, ho solamente sostituito il manubrio alla moto (oltre al casco).

Dal 2002 al 2006 (età 125).
Li ho perso il conto delle cadute.
Ricordo che in 4 anni ho sostituito 2 caschi però.
Uno nello scavalcare una roccia bagnata (enduro) ci sono finito sopra.
Ho sentito la botta sulla testa, per fortuna che eravamo in compagnia, perchè anche li ricordo solo che eravamo usciti, poi che la vista è diventata nera.
Dopo mezz'ora a riprendermi, siamo tornati sull'asfalto e abbiamo fatto rientro a casa. Gli ho rovinato l'uscita, ho buttato il casco ma sono ancora qui per raccontarlo.

Pista da motocross (un fettucciato semipermanente).
Cado da un salto cieco e quello dietro di me, saltando non può far altro che cadermi addosso.
Mi è passato con la ruota posteriore sopra il casco, sopra la moto ed è caduto anche lui.
Casco sbriciolato, nessun danno se non una facciata per terra con circa 2 quintali sopra (la moto e il pilota).
Come nulla fosse.

estate 2010 MTB, stiamo salendo un sentiero, endurista della domenica che scende a cannone dallo stesso sentiero.
Lo sentiamo scendere, nel frattempo che realizzo il tuto ed inizio a spostarmi per fargli strada (ero quello che conosce il sentiero, ero davanti) la vista mi diventa completamente nera.
Resto cosciente, ricordo tutto. Ascoltavo, rispondevo, anche se con fatica, ma non vedevo più nulla. Sono stato trasportato in eliambulanza in ospedale a Parma.
Esco il giorno dopo un po rin--------to, con qualche taglio, ma con nulla di rotto.
La bici l'ho buttata. Si è accartocciata talmente tanto che la ruota anteriore era più indietro di quella posteriore. Di conseguenza vi lascio immaginare il casco.


Insomma, tutte cadute a velocità "da fermo".
Tutte potenzialmente letali.
Per fortuna che avevo il casco.
Posso dire che non era la mia ora.

Casco obbligatorio in bicicletta?
per me si. Sempre, visto quello che mi è successo nel tempo.


E se la vecchietta che vuole andare in bici a comprare il pane non lo mette?
Multa, o altrimenti lascia a casa la bicicletta e ci va a piedi.
Mio nonno (oramai ha 90 anni, fatti a gennaio), il cinquantino non lo usa più dal 2000. Anno in cui è diventato d'obbligo anche per i maggiorenni sui cinquantini. Perchè "lui" deve mettersi in testa una "scodella" del genere?
Bene, allora piuttosto esco a piedi.... (ora non più, data l'età, ma all'epoca era ancora "un giovincello").
 

emmellevu

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Emmellevu leggendo il tuo post dove parlavi di costo sociale invece pensavo proprio parlassi in euro, e anzi se ne deve parlare anche in euro visto che in italia (il minuscolo è voluto), a meno di smentite, la sanità pubblica è a carico dei cittadini quindi ogni ciclista che si sfascia la testa e si fa un mese in coma ha un costo anche in termini economici sulla collettività che si sarebbe potuto tranquillamente evitare con una semplice scodella di polistirolo da 10 euro.

Riguardo l'obbligatorietà ho messo anch'io un netto SI in quanto ritengo in primis che sia importante per la sicurezza di chi fa un uso anche saltuario della bicicletta e penso che alla fin fine non sarà l'obbligo di un casco a far diminuire detto uso (e sinceramente uno stato che faccia veramente l'interesse dei cittadini non deve neanche pensare di anteporre l'economia alla salute).

Questo è il lato più sgradevole della discussione, perchè parlare di soldi quando c'è in ballo la vita della gente non è edificante.
Però indubbiamente c'è anche questo aspetto: la mia opinione (in generale, non solo per la bici) è che se qualcuno non rispetta le norme di sicurezza ... poi i danni se li paga da sè (anche per questo dovrebbe essere obbligatorio il casco, oltre che per lo scopo primario di salvare la pelle alla gente); mi spiego con un esempio in un altro campo: quando leggo di qualcuno che, nonostante fosse esperto e conoscesse la pericolosità e il fatto che erano vivamente sconsigliate escursioni in quota per problemi meteo ecc ecc ... si è avventurato ugualmente ... se poi per salvarlo servono un elicottero con equipaggio, l'ambulanza, il medico e quant'altro ... prima ovviamente si fa tutto il possibile per soccorrerlo ... e poi (superata l'emergenza) gli si manda a casa il conto di 18.757 Euro (o quel che è). :medita:
 
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Ciddafazzu

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Hai parlato di benefici di una vita attiva in effetti.
Cosa che il casco non pregiudica.
Mentre una vita in carrozzella o sfondato in un letto limita certamente...

Non si parlava di caschi in quel post, si rispondeva a questa affermazione sentenziosa e inesatta a mio avviso:
"Il costo sociale degli infortuni in bici e' molto superiore al danno della scarsa diffusione delle bici. Meglio vivi ... anche se a piedi."
Detto questo, passo e chiudo su questa parentesi perchè è tutto molto chiaro (e ho ragione :mrgreen:).

Sul casco obbligatorio io non sono favorevole, per i motivi già detti da altri, potrebbe essere un deterrente all'uso che invece andrebbe incentivato proprio perchè porta grandi vantaggi sociali.
Chi non usa il casco per fare attività sportiva in bici è un incosciente, ma "per fortuna" le morti che si sono susseguite negli anni (a partire da Casartelli) ci hanno educato a dovere.
Per mia esperienza gli sportivi che girano in mtb o bdc senza casco sono davvero pochi, almeno dalle mie parti potrei stimare qualcosa come 1%.
Per le bici da passeggio il risultato è ovviamente diverso, ma è molto diversa anche l'esposizione al pericolo, ciò non toglie che un uso più diffuso sarebbe molto positivo e bisogna fare qualcosa per educare i cittadini a questo.
 

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Tu purtroppo (mi scuserai) hai una percezione sbagliata dei rischi.

Ma sembra che ci sia anche poca confidenza con i principi di un dibattito democratico.
Se vuoi avere ragione a priori, sempre e comunque, difficile discutere con gli altri.

Ti consiglio di farlo allo specchio.
 

Ciddafazzu

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Tu purtroppo (mi scuserai) hai una percezione sbagliata dei rischi.

Ma sembra che ci sia anche poca confidenza con i principi di un dibattito democratico.
Se vuoi avere ragione a priori, sempre e comunque, difficile discutere con gli altri.

Ti consiglio di farlo allo specchio.

In un dibattito si ascolta quello che viene detto prima di rispondere, se non lo si fa ovviamente si fraintende tutto e si porta un contributo inutile alla discussione.
Non è che ho ragione a priori è che ti sei proprio perso qualche passaggio.
Capita eh, pure a me ovviamente, mi scuso se ti sono sembrato arrogante ma ti invito a rileggere gli interventi e vedrai che siamo d'accordo su quasi tutto :prost:
 

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Biker nirvanensus
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Voglio evitare di saltare a conclusioni errate.
Quindi accolgo il consiglio e mi rileggerò i post di questo topic con attenzione.

Ma di solito capisco bene alla prima lettura :-)
 

emmellevu

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Non si parlava di caschi in quel post, si rispondeva a questa affermazione sentenziosa e inesatta a mio avviso:
"Il costo sociale degli infortuni in bici e' molto superiore al danno della scarsa diffusione delle bici. Meglio vivi ... anche se a piedi."
Detto questo, passo e chiudo su questa parentesi perchè è tutto molto chiaro (e ho ragione :mrgreen:).

Se affermare che il costo sociale dei morti per incidente in bici è superiore al danno di aver ridotto il mercato delle bici è sentenzioso, allora mi vanto di essere sentenzioso.:celopiùg: Ma se è inesatto ... allora credo che dobbiamo assolutamente cambiare qualcosa nella morale comune. :omertà:
 

Ciddafazzu

Biker serius
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Se affermare che il costo sociale dei morti per incidente in bici è superiore al danno di aver ridotto il mercato delle bici è sentenzioso, allora mi vanto di essere sentenzioso.:celopiùg: Ma se è inesatto ... allora credo che dobbiamo assolutamente cambiare qualcosa nella morale comune. :omertà:
Se parlassimo in termini assoluti ti darei ragione, però se utilizziamo la bici come mezzo di locomozione al posto di mezzi più pericolosi tipo l'automobile il discorso viene stravolto.
 

basinga

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Ogni volta che si propone una legge del genere sembra che debba finire il mondo. È successo per le cinture di sicurezza per il casco obbligatorio, perfino per il divieto di fumare nei locali pubblici , invece la gente si abitua e i vantaggi per la salute di tutti sono notevoli
 

Sam Cooper

Biker grossissimus
Non capisco perché in Italia si debba sempre passare per un "obbligo di legge" invece di insegnare (in primis ai più giovani) il valore del senso civico e del buon senso in generale.
Nelle nazioni nord europee il casco in bici NON é obbligatorio, eppure soprattutto i più giovani pedalano allegramente in città con il caschetto leggero per portarselo poi a scuola o al lavoro.
In alcuni stati USA il casco non é obbligatorio nemmeno in moto, eppure la maggior parte dei motociclisti lo adotta (ovviamente).
Qui, invece, si parte dal progetto di legge (e relative sanzioni), senza preoccuparsi minimamente di re-istituire l'ora di educazione civica a scuola o oltre forme di insegnamento.
Senza considerare che ogni bici in più in circolazione significa quasi un auto in meno per strada, quindi più ecologia, più benessere, ecc ecc
Un'obbligatorietà senza preventiva educazione potrebbe ridurre il numero di bici in circolazione a favore di un aumento delle automobili..... Ci avete pensato?
 
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Minitrek

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Siamo italiani, gente incivile, ignorante, che ha bisogno delle coercizioni. Non abbiamo rispetto per niente e soprattutto di noi stessi. Se lo avessimo non staremmo in queste condizioni.
 
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gattomiau

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Sono daccordo ... e visto che fino ad ora siamo il 75% dei votanti, direi che si potrebbe lanciare una "petizione provocatoria": se tutti noi (quelli del 75%) ci rifiutassimo di uscire con chi non indossa il casco ... :medita:

Approvo incondizionatamente, anzi rilancio: non uscire con chi ti sta affiancato su una strada aperta al traffico che comunque mette in pericolo anche te.

Oltre rilanciare apro anche ad un'idea: perché non mettere in prima pagina su MTB MAG sondaggio e petizione? :idea:
 

emmellevu

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Alle volte bisogna sorridere per non piangere:

Quattroruote (il giornale degli automobilisti) propone il casco obbligatorio per i ciclisti ... Fiab risponde
http://www.fiab-onlus.it/no_casco_obb_4ruote_2012.htm

In sostanza gli automobilisti propongono il casco per i ciclisti ed i ciclisti rispondono con millemila argomentazioni statistiche sul perchè non va fatto.

Sono certo che se Fiab proponesse a Quattroruote di ridurre di 10 km/h la velocità consentita sulle strade con alta percorrenza di ciclisti (tanto per fare il primo esempio che mi viene in mente) ... Quattroruote risponderebbe con millemila argomentazioni statistiche sul perchè non va fatto.

Della serie: siamo tutti interessati alla sicurezza, basta che non mi rompete le :celopiùg: a me !!!
 

Ronin1975

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Sardegna
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Già parlarne su questo forum, dove si dibattono tranquillamente le due opinioni, è farne cultura. Perché comunque c'è chi legge e si fa una propria idea. La diffusione deve partire da noi stessi, dall'indossarlo e consigliare di farlo ai nostri amici. Di fatto vedo che è già indicato obbligatorio in molti raduni o ciclopedalate, indipendentemente dalla lunghezza del percorso e dalla difficoltà. E poi, una volta che ci si abitua e se ne utilizza uno comodo e della taglua corretta ad uscire senza ci si sente nudi.
 
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basinga

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6/3/15
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Le nazioni nord europee hanno un educazione che ,purtroppo, è molto più avanti rispetto alla nostra. anche a me piacerebbe bastasse il buon senso del singolo a far indossare il casco a tutti. Temo che in Italia sia un utopia , se domani abolissero la legge del fumo nei locali pubblici , ad esempio, tempo due settimane e tutti di nuovo a fumare al ristorante
 

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Non capisco perché in Italia si debba sempre passare per un "obbligo di legge" invece di insegnare (in primis ai più giovani) il valore del senso civico e del buon senso in generale.
Nelle nazioni nord europee il casco in bici NON é obbligatorio, eppure soprattutto i più giovani pedalano allegramente in città con il caschetto leggero per portarselo poi a scuola o al lavoro.
In alcuni stati USA il casco non é obbligatorio nemmeno in moto, eppure la maggior parte dei motociclisti lo adotta (ovviamente).
Qui, invece, si parte dal progetto di legge (e relative sanzioni), senza preoccuparsi minimamente di re-istituire l'ora di educazione civica a scuola o oltre forme di insegnamento.
Senza considerare che ogni bici in più in circolazione significa quasi un auto in meno per strada, quindi più ecologia, più benessere, ecc ecc
Un'obbligatorietà senza preventiva educazione potrebbe ridurre il numero di bici in circolazione a favore di un aumento delle automobili..... Ci avete pensato?


Bisogna certamente "far cultura". Insegnare, diffondere la conoscenza
E' necessario far sì che le persone prendano coscienza dei rischi.
E' opportuno che se ne parli, che se ne discuta e che tutti capiscano cosa vuole dire.
Ma secondo me questo "liberalismo" è assolutamente ipocrita (non prendetevela).
Su tantissimi argomenti l'introduzione di una precisa normativa si è rilevata la sola possibilità che portasse a risultati.
Da decenni lavoro per aziende multinazionali e ho visitato, per lavoro, quasi tutti i paesi europei e tanti altri.
Siamo, inevitabilmente, un paese caratterizzato da un livello di senso civico che potremmo definire ridicolo, vergognosamente basso.

Il futuro passa per l'istruzione, certo. Forse tra vent'anni andrà meglio...
Ma non possiamo permetterci di attendere tanto... e senza garanzia alcuna che potrà andare meglio (temo invece che si peggiori giorno per giorno)
 

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