Casco obbligatorio: sì o no?

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non sarebbe la soluzione ma parte della soluzione nell'attesa che si compia il miracolo e le citta italiane diventino più sicure e gli automobilisti più civili. per cortesia non facciamo esempi con altre questioni politiche che rischiano di far divampare polemiche che con l'uso del casco centrano ben poco :spetteguless: grazie ciao

Anche questa è una tipica usanza Italiana: il benaltrismo ... atteggiamento che io amo più o meno come una puntina tra la sedia ed il :quinonsp:.
Quando qualcuno non vuol accettare qualcosa, sostiene che il problema è ben altro: il problema degli incidenti mortali dei ciclisti non si risolve con il casco, ma ci vuole ben altro ... migliaia di km di piste ciclabili. Così poi si conclude che non si riesce a farle ... e alla fine non si fa nulla.
 

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Quando però chiunque è in grado di dare un parere, una volta che gli sono state spiegate le motivazioni scientifiche di chi è a favore e di chi è contro ... allora decidono le maggioranze ed il senso comune.
Intanto le motivazioni scientifiche non ci sono, o per lo meno nessuno le ha citate, quindi non non sono stati presentati nè i pro nè i contro.

Ma detto questo, le "maggioranze" ed il "senso comune" possono benissimo scegliere (e quasi sempre lo fanno) contro alle "motivazioni scientifiche", per ignoranza o più spesso per demagogia. Il che significa fare una scelta ideologica, che normalmente comporta un bilancio negativo, cioè conseguenze opposte a quelle che si vorrebbero raggiungere.


Anche questa è una tipica usanza Italiana: il benaltrismo ... atteggiamento che io amo più o meno come una puntina tra la sedia ed il :quinonsp:.
Quando qualcuno non vuol accettare qualcosa, sostiene che il problema è ben altro: il problema degli incidenti mortali dei ciclisti non si risolve con il casco, ma ci vuole ben altro ... migliaia di km di piste ciclabili. Così poi si conclude che non si riesce a farle ... e alla fine non si fa nulla.
Sul benaltrismo la penso come te.
Però che il problema degli incidenti (mortali e non) dei ciclisti si risolva col casco è solo un'opinione, a meno che non sia supportata da evidenze scientifiche. Che temo non ci siano, visto che purtroppo non solo di trauma cranico si muore, in bici :-(
 

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Intanto le motivazioni scientifiche non ci sono, o per lo meno nessuno le ha citate, quindi non non sono stati presentati nè i pro nè i contro.

Ma detto questo, le "maggioranze" ed il "senso comune" possono benissimo scegliere (e quasi sempre lo fanno) contro alle "motivazioni scientifiche", per ignoranza o più spesso per demagogia. Il che significa fare una scelta ideologica, che normalmente comporta un bilancio negativo, cioè conseguenze opposte a quelle che si vorrebbero raggiungere.

Sul benaltrismo la penso come te.
Però che il problema degli incidenti (mortali e non) dei ciclisti si risolva col casco è solo un'opinione, a meno che non sia supportata da evidenze scientifiche. Che temo non ci siano, visto che purtroppo non solo di trauma cranico si muore, in bici :-(

Non per fare il buonista, ma non è sempre un tema di ignoranza o di demagogia. Talvolta è una tema di sensibilità personale ai rischi ed alle opportunità di una scelta; non tutti hanno la stessa sensibilità: io, in generale, per prendere un piccolo rischio devo percepire una grande opportunità, per fare un esempio; il risultato è che prendo pochi rischi ... e magari sfrutto poche opportunità; per altri è il contrario.

P.S. io non parto mai dalla presunzione che chi la pensa diversamente da me è ignorante o demagogo. Magari ha una sensibilità diversa al problema.
 

emmellevu

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Sul benaltrismo la penso come te.
Però che il problema degli incidenti (mortali e non) dei ciclisti si risolva col casco è solo un'opinione, a meno che non sia supportata da evidenze scientifiche. Che temo non ci siano, visto che purtroppo non solo di trauma cranico si muore, in bici :-(

Pur non avendo evidenze scientifiche in merito, sono convinto anche io che molte ciclabili ben fatte avrebbero un impatto ben superiore ad una padella di polistirolo in testa.
Però bisogna essere realisti ... tanto poi le ciclabili non si faranno ... e nel frattempo si sarà smesso di parlare anche del casco obbligatorio. E così non si sarà ottenuto nè l'obiettivo maggiore, nè quello minore.
 

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E intanto la maggioranza si è stabilizzata: 3 biker su 4 vorrebbero il casco obbligatorio. :medita:

Però, leggendo i commenti, il quarto biker nella stragrande maggioranza dei casi il casco lo mette, pur non volendo l'obbligatorietà. E allora siamo a posto. Tutti con il casco ... e via andare. Buone pedalate gente.
 

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non sarebbe la soluzione ma parte della soluzione nell'attesa che si compia il miracolo e le citta italiane diventino più sicure e gli automobilisti più civili.

Guarda, io abito lungo la Cristoforo Colombo, strada ad alto scorrimento che collega Roma con il mare...basta fare una ricerchina con google per notare la strage annuale di ciclisti, per lo più stradisti con regolare caschetto (che ovviamente nella gran parte dei casi non serve assolutamente a nulla).

Adesso ritorna la bella stagione e aumenterà ancora il traffico e i ciclisti specie il fine settimana...ovviamente la "soluzione" a costo zero (politico ed economico) per te sarebbe l'obbligo del casco, per me sarebbe un placebo e una scusa per non realizzare la pista ciclabile che collega Roma al mare (se ne parla da anni, lo spazio c'è, in più per gran parte pianura) e non potenziare i servizi pubblici (la ferrovia è da sempre identificata dai servizi giornalistici come una delle peggiori e portata ad esempio dei disservizi delle FFSS, autobus pochi e poco frequenti).

Lo stesso sindaco Marino pare che dovesse portare qualche novità, in pratica è riuscito a pensare solo e male al centro storico...:omertà:

Nonostante questo io uso giornalmente la bici per lavoro e per portare mio figlio a scuola, ma anche nel mio quartiere che in teoria sarebbe perfetto per le bici (pianura, poco traffico, larghi spazi) una edilizia abbandonata a se stessa e schiava del motore ha partorito veri mostri urbanistici.
 
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Pur non avendo evidenze scientifiche in merito, sono convinto anche io che molte ciclabili ben fatte avrebbero un impatto ben superiore ad una padella di polistirolo in testa.
La prevenzione e la protezione dovrebbero andare di pari passo. Una volta che hai eliminato i rischi riducibili allora puoi e devi usare dispositivi di protezione.

Però bisogna essere realisti ... tanto poi le ciclabili non si faranno ... e nel frattempo si sarà smesso di parlare anche del casco obbligatorio. E così non si sarà ottenuto nè l'obiettivo maggiore, nè quello minore.
Il punto però è che senza una valutazione approfondita e ragionata si corre il rischio di fare una scelta che potrebbe non ottenere neppure l'obiettivo minore. Potrebbe capitare, ad esempio, che i costi sociali risparmiati per minori danni fisici potrebbero essere superati da quelli relativi all'inquinamento e la minor salute di quelli che smettessero e/o usassero mezzi a motore...
 

emmellevu

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... Potrebbe capitare, ad esempio, che i costi sociali risparmiati per minori danni fisici potrebbero essere superati da quelli relativi all'inquinamento e la minor salute di quelli che smettessero e/o usassero mezzi a motore...

In teoria è possibile ... ma sinceramente ne dubito ... e tutte le statistiche che ho letto in merito non mi convincono per nulla.
 

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Ma da dove scaturirebbe l'idea che un (eventuale) obbligo del casco porti a una diminuzione delle biciclette circolanti?

Non è avvenuto nulla del genere per altri veicoli.
Nè tantomeno per altre normative che prescrivevano altri obblighi.

Per un po' si brontola. Poi ci si abitua.
Entro nell'uso comune e nessuno se ne ricorda più
 

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In teoria è possibile ... ma sinceramente ne dubito ... e tutte le statistiche che ho letto in merito non mi convincono per nulla.

Io non ho letto alcuna statistica che dica quante vite e quante conseguenze invalidanti si risparmierebbero con il casco, se esistono le leggerei volentieri.

Purtroppo quando un'auto ti falcia o quando cadi a 60-70 all'ora e picchi con la testa avere o non avere il casco fa poca differenza. Weilandts il casco ce l'aveva, così come Demoitiè.

Detto questo, io il casco lo metto sempre, non perchè "forse" salvi la vita in caso di grave incidente * , quanto perchè "sicuramente" protegge da conseguenze spiacevoli in caso di piccoli e medi incidenti, che sono tra l'altro quelli più probabili e frequenti. Dopo aver assaggiato la terra e donato un po' di sangue dal naso su un sentiero, nei giri più tecnici ne uso anche uno con mentoniera.



* è stato ipotizzato che in caso di incidenti gravi il casco non solo non sia in grado di proteggere in modo adeguato ma possa aggravare alcune lesioni http://www.cyclehelmets.org/1039.html
 

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Ma da dove scaturirebbe l'idea che un (eventuale) obbligo del casco porti a una diminuzione delle biciclette circolanti?
Non è avvenuto nulla del genere per altri veicoli.

Se ti riferisci a motocicli e ciclomotori, forse perchè non c'era alternativa al loro uso in area urbana.

Uno dei pochissimi paesi in cui il casco è obbligatorio è l'Australia, e nonostante venticinque anni di esperienza e di studi scientifici non c'è consenso sull'efficacia della norma.

Ripeto, io il casco lo metto sempre, per cui a me cambierebbe poco o nulla. Le mie sono obiezioni di metodo :prost:

A chi fosse interessato ad approfondire consiglio di leggere le pagine di Wikipedia dedicate all' argomento https://en.wikipedia.org/wiki/Bicycle_helmet_laws e, possibilmente, le fonti citate.
 

Ronin1975

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Io non ho letto alcuna statistica che dica quante vite e quante conseguenze invalidanti si risparmierebbero con il casco, se esistono le leggerei volentieri.

Purtroppo quando un'auto ti falcia o quando cadi a 60-70 all'ora e picchi con la testa avere o non avere il casco fa poca differenza. Weilandts il casco ce l'aveva, così come Demoitiè.

Detto questo, io il casco lo metto sempre, non perchè "forse" salvi la vita in caso di grave incidente * , quanto perchè "sicuramente" protegge da conseguenze spiacevoli in caso di piccoli e medi incidenti, che sono tra l'altro quelli più probabili e frequenti. Dopo aver assaggiato la terra e donato un po' di sangue dal naso su un sentiero, nei giri più tecnici ne uso anche uno con mentoniera.



* è stato ipotizzato che in caso di incidenti gravi il casco non solo non sia in grado di proteggere in modo adeguato ma possa aggravare alcune lesioni http://www.cyclehelmets.org/1039.html

Ma infatti di partd da un presupposto sbagliato dicendo che il casco in testa al ciclista gli salva la vita, portando poi esempi di situazioni estreme. Il casco sulla bici, allo stesso modo di quello su ciclomotore (che da CdS deve viaggiare ad una velocità massima di 45 Km/h) e delle cinture di sicurezza sull'auto, serve a ridurre drasticamente il numero di persone che riportano lesioni in seguito ad una caduta. Badate bene, anche banali lesioni che ci si può procurare cadendo da fermi. Queste lesioni "banali" rappresentano un costo sociale particolarmente elevato, in quanto riempono i pronto soccorso, i reparti degli ospedali e causano danni economici dovuti al mancato profitto dovuto all'assenza del lavoratore. Maggiore incidenza avranno quelle che causano lesioni permanenti.
Quindi non è assolutamente corretto dire che il casco non serve a nulla se ti falciano a 60 Km/h sulla ciclabile, perché allo stesso modo sono inutili le cinture di sicurezza e l'airbag se mi infilo con l'auto sotto un semirimorchio in piazzola. Ma allo stesso modo tutti i DPI obbligatori per il lavoratore mitigano i rischi, ma non proteggono da situazioni estreme.
 
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Ma infatti di partd da un presupposto sbagliato dicendo che il casco in testa al ciclista gli salva la vita....
Semmai è un presupposto sbagliato di chi lo vorrebbe obbligatorio a prescindere, quand'anche "salvasse una sola vita" come scritto sull'altra discussione :spetteguless:


...serve a ridurre drasticamente il numero di persone che riportano lesioni in seguito ad una caduta. Badate bene, anche banali lesioni che ci si può procurare cadendo da fermi.
Che è esattamente quello che ho scritto in precedenza. Se non credessi che serve non lo metterei ;-)


Ma allo stesso modo tutti i DPI obbligatori per il lavoratore mitigano i rischi, ma non proteggono da situazioni estreme.
Prova a dare un DPI piuttosto che a eliminare un rischio possibile dentro l'azienda di cui sei responsabile...e poi raccontaci come finisce se capita l'infortunio :spetteguless:
La protezione è necessaria, ma non può e non deve servire a coprire mancanze di prevenzione. Questo sui posti di lavoro come per strada.
 

Navarre

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Qui ero uscito per comperare il pane, hai visto mai...
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Ronin1975

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Ma non bisogna trasformare il salvare almeno una vita con un discorso prettamente filosofico, che nulla apporterebbe alla discussio (Ocio! Non è cinismo!) Questo perché la ratio di una norma di legge che ne preveda l'utilizzo è quanto sopra abbiamo esposto e sul quale siamo perfettamente d'accordo. D'altronde il succo del discorso è l'obbligatorietà per legge, perché a prescindere da essa pare che il 99.9% di noi lo indossi regolarmente.

Per quanto riguarda il paragone con i DPI, il mio voleva essere un accostamento molto più semplice e privo del coinvolgimento di terze parti, anche perché su strada sarebbe difficile individuare con certezza la figura del datore di lavoro. Volevo solo prendere ad esempio quella moltitudine di dispositivi che servono esclusivamente a prevenire l'infortunio, quali scarpe, guanti, occhiali etc. e che pur non proteggendo dal rischio morte sono comunque obbligatori ed utilizzati.

Non ho quotato, perché da mobile rischio di fare un pastrocchio, ma spero sia comunque chiaro.
 
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gattomiau

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Sei stato chiarissimo :prost:

Ma ripeto il punto: non vedo traccia di un'analisi costi/benefici che vada al di là delle legittime e condivisibili convinzioni personali.

Scusa non mi è chiaro che tipo di analisi vorresti, magari hai qualche suggerimento più preciso ed eventualmente farci sapere dove reperire i dati per stilare costi/benefici.
 

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A parte che io lo metto.
Il mio precedente intervento era pro l'obbligatorietà (nel senso che sarei daccordo se diventasse legge).

Cerco di spiegare un attimo con un (ennesimo) aneddoto.
Oramai, viviamo in una società dove tutti siamo di fretta. Diciamocelo chiaro e tondo, chi di noi in auto non va mai sopra i 50 in centro abitato?
Io per esempio cerco di restarci, ma non nego che a volte senza accorgermene arrivo anche a 55, 60...
Ecco, gli utenti deboli (anche i pedoni ci metto) oramai più che guardare cosa fanno loro, devono imparare, quando girano per strada a "guardarsi attorno" e cercare di capire in anticipo cose può succedere.

Faccio un esempio pratico che penso sia capitato a tutti noi.
Inizio un sorpasso (non c'è nessuno oltre noi ed il veicolo da soprassare) perchè il veicolo che ci precede decelera (senza frenare).
Quando oramai gli sono "nel cul@", freno, freccia a sinistra e sterzata tutto insieme e..... Bammm!!!! Bella macchinata.
Ho imparato (continuo con l'esempio) a "guardarmi attorno e cercare di capire in anticipo cosa può succedere per strada". La prossima volta inizio il sorpasso dopo l'incrocio.

Ecco, io il casco, così come le cinture di sicurezza li considero DPI (visto che li avete citati) al momento non obbligatori.
Sarebbe un po come fiondarsi a cannone giù per un single track in bermuda e infradito e sperare di arrivare in fondo tutti interi.
Probabilmente ci si arriva, ma se malauguratamente (evento esterno) ci attraversa la strada un cinghiale (o anche una lepre che è più piccola) forse riescono a raccoglierci con un cucchiaio...
 

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