Le ciaspole o racchette da neve
Evoluzione ed uso
Pionieri a Okanagan nel 1800 (British Colombia, Canada) L'evoluzione delle racchette
A partire dagli anni settanta fino ai nostri tempi vi è stata una costante evoluzione delle racchette da neve. Sono cambiati radicalmente i materiali, l'uso della plastica ha permesso la costruzione di racchette più tecniche, resistenti, leggere ed affidabili, con una manutenzione minima. Oggi ci sono racchette per tutte le esigenze: dalle passeggiate tranquille fino salite estreme in alta montagna. Negli ultimi anni sono tornate in uso anche nell'arco alpino: escursionisti invernali, snowborders, alpinisti e operatori professionali
Una ciaspola moderna con telaio in alluminio
Un altro modello moderno Le racchette moderne
Le racchette moderne sono realizzate con uno stampo in plastica, oppure dispongono di un'intelaiatura in alluminio con la superficie d'appoggio in neoprene o poliuretano. Sono dotate di attacchi snodabili che permettono una camminata abbastanza naturale, in certi modelli lo snodo può essere regolato a seconda del terreno da percorrere. Ci sono delle racchette con un alzatacco che permette di ridurre lo sforzo sul ripido, oppure regolabili nella lunghezza mediante una prolunga adattabile al tipo di terreno ed innevamento. Tutte hanno sotto l'attacco dei ramponcini fissi più o meno larghi, in corrispondenza della punta degli scarponi e del calcagno, che agevolano la tenuta su neve dura o ghiacciata. I costi delle racchette variano da 50 euro, per il modello più semplice "a fagiolo" in legno o alluminio, fino a 2-300 euro per i modelli più tecnici. La scelta del tipo di racchette dipende da alcuni fattori importanti: la frequenza d'utilizzo, il rapporto peso corporeo e dimensione della racchetta, gli itinerari che si intendono percorrere. In neve profonda e terreno per lo più pianeggiante si usano racchette lunghe, in terreno ripido racchette corte e maneggevoli.
Ciaspole moderne Tipi di racchette
I modelli principali sono sostanzialmente tre.
FAGIOLI: sono le racchette tradizionali di vecchia concezione, semplici ed economiche. La struttura esterna è in legno o alluminio e la superficie d'appoggio è realizzata con cordini intrecciati, la scarpa viene fissata con fettucce e cordini. Stanno cadendo in disuso in favore di quelle più moderne e tecniche in plastica o alluminio. CANADESI: sono le racchette più grandi, fino a una metro, e sono spesso dotate di "coda". Nonostante siano ingombranti sono ottime per nevi profonde e presentano vari sistemi di fissaggio. Non sono molto indicate per percorsi ripidi e con neve dura, perciò sulle Alpi non sono molto utilizzate. MODERNE: la forma è intermedia tra le due precedenti e sono realizzate in plastica o alluminio. Avendo attacchi molto tecnici, risultano adatte anche per terreni ripidi.
Gli accessori
Un accessorio complementare delle racchette da neve sono i bastoncini da sci telescopici, che possono essere adattati in lunghezza al tipo di terreno ed al proprio stile. Servono a migliorare l'equilibrio, il ritmo e la progressione dell'andatura. Per calzare le ciaspole non sono necessarie
scarpe particolari: dei buoni scarponi da montagna vanno bene purché siano impermeabili.
Le classiche e tradizionali ciaspole in legno a "fagiolo". Sono cadute in disuso in favore di quelle moderne in plastica o alluminio Con le ciaspole ma con prudenza
E' importante sottolineare che andare in montagna d'inverno senza l'aiuto di una guida può essere un'attività sportiva rischiosa se non si hanno le conoscenze sufficienti. Ci si muove in montagna, talvolta in alta quota, il clima può cambiare rapidamente. Il pericolo più grande è quello delle
valanghe. Chi ha intenzione di fare escursioni serie e senza l'aiuto di una guida deve avere una serie di conoscenze non banale: deve saper leggere una cartina topografica, usare altimetro e bussola; deve informarsi sulle condizioni meteo e saper pianificare la gita in base alle proprie capacità. L'itinerario possibilmente va sempre preparato in anticipo, a tavolino. Se va in zone a rischio deve possedere e saper usare molto bene l'
Arva, l'apparecchio rice-trasmiettente che facilita la ricerca dell'eventuale travolto, da usare sempre in abbinamento con pala (scavo) e sondino (ricerca), ed avere naturalmente l'euqipaggiamento adatto, con un vestiario invernale. Quindi prudenza: se non vi sentite all'altezza rivolgetevi con fiducia alle
guide.
Nei boschi con le ciaspole A chi è consigliato l'uso delle racchette?
Camminare con le racchette da neve non è altro che la prosecuzione dell'escursionismo estivo. Su percorsi facili e sicuri è un'attività alla portata di tutti, anche dei bambini di 8-10 anni. Allacciati gli attacchi, l'avventura può avere inizio per andare alla scoperta di un modo straordinario di vivere la montagna d'inverno. Se ci si limita a percorsi semplici le racchette da neve non richiedono una conoscenza tecnica particolare. Si dice che "Se sai camminare, sai andare con le racchette". Non è necessario salire a grandi quote per godere di emozioni indimenticabili. Basta una coltre nevosa su una strada forestale a mezza montagna per vivere la straordinaria esperienza della natura ammantata di bianco.
Alessandro Ghezzer