Ciaspole: richiesta info

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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IddoCop

Biker grossissimus
15/4/07
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Bressanone (BZ)
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Sabato vista l'immensa quantità di neve che c'è, devo rinunciare a fare uno dei due giri in programma verso Brennero, devo ripiegare a fare una salita ad una Malga......naturalmente mangiare e poi discesa in notturna con la slitta!!!! :medita:
 

IddoCop

Biker grossissimus
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Questi consigli non sono una bibbia, né sono scolpiti nella pietra, ma derivano solo dalla mia personale esperienza sul campo.


Abbigliamento per una ciaspolata:
  • giacca impermeabile, magari anti-vento. Leggera, una volta piegata occupa poco spazio nello zaino. Non consiglio la mantella, che, non traspirando, spesso si trasforma in una sauna e che in caso di vento diventa ingovernabile.
    Non consiglio nemmeno il classico piumino, dentro il quale, durante la camminata, si rischia di fare una sauna
  • un pile pesante e uno di medio spessore: la vecchia regola del vestirsi a cipolla, cioè a strati sovrapposti, rimane secondo me validissima
  • due magliette sottili, di cui una a maniche lunghe, da tenere a contatto di pelle. Io uso quelle in materiale sintetico e evito quelle in cotone, che si impregnano di sudore, raffreddano, sono pesanti e ci mettono una vita ad asciugare.
  • pantaloni lunghi: se soffri il freddo vanno bene quelli da sci. In alternativa, per chi comincia e giustamente non vuole investire un capitale, vanno bene anche i classici pantaloni estivi, con sotto una calzamaglia e sopra gli antivento. In caso di troppo caldo sarà sempre possibile togliere gli antivento. Lascia perdere jeans e braghe di velluto: sono pesanti, se si bagnano si inzuppano come spugne e non aiutano il movimento.
  • calze da trekking. Anche in questo caso evito i vecchi calzerotti di lana, che sono pesantissimi e fanno sudare il piede. I nuovi materiali sintetici assolvono egregiamente al compito
  • scarponi. Sono indispensabili gli scarponi alti, che proteggono la caviglia, possibilmente con la fodera in goretex o materiali similari, che aiutano (aiutano, non risolvono completamente) il problema dell'infradiciamento dei piedi.
  • un bel berretto caldo
  • guanti di pile e di lana cotta, questi ultimi sono fantastici in climi rigidi, oppure i vecchi guanti da sci
Materiale per una ciaspolata:
  • zaino di circa 30 litri per le uscite giornaliere, fino a 50-60 litri per i trekking di più giorni, anche se il mio consiglio è di non superare i 45 litri, in modo da essere costretti ad autolimitarsi nelle cose da portare. L'importante è che sia comodo, con buoni spallacci, che non uccida la schiena e che abbia la cintura per caricare i fianchi
  • il coprizaino, nel caso non utilizzi la mantella
  • i bastoncini telescopici (o bacchette) sono indispensabili per la camminata.
  • ovviamente le ciaspole
  • ghette, che impediscono di infradiciarti la parte bassa del corpo, dal ginocchio in giù
  • occhiali e crema da sole, più uno stick per le labbra: più si sale di quota più i raggi UV si fanno micidiali
  • una borraccia da un litro: non dimenticarti che restare senz'acqua è la più grossa tortura che vi possa capitare sia in montagna, che in qualunque altro posto del pianeta. Utili i sali integratori, che aiutano a prevenire la perdita causata dalla sudorazione
  • cibo: senza carburante non si procede. Ognuno ha i suoi gusti e preferenze e la scelta se portare panini e cioccolate o barrette energetiche dipende solo dal voi. L'importante è essere autosufficienti
  • un coltello milleusi può sempre servire
  • kit di pronto soccorso con i farmaci personali. Come accompagnatore porto sempre con me un kit generico con bende, disinfettante, cerotti, analgesici, ma nessuno come te può sapere delle tue necessità in campo medico. Se soffri di patologie particolari (problemi cardiaci, diabete, allergie) ti consiglio di avvisare sempre l'accompagnatore, in modo da prevenire eventuali problemi.
  • cerotti per salvaguardare le parti delicate dei piedi (ottimi quelli in carta) o per proteggere le eventuali vesciche (i Compeed sono fantastici)
  • carta topografica, bussola, altimetro e binocolo completano la dotazione, ma se vai in giro con un accompagnatore non sono indispensabili
  • il sacco lenzuolo per dormire nei rifugi è indispensabile. Una torcia è sicuramente utile, dato che alle 22 normalmente vengono spente le luci
  • la macchina fotografica ti aiuterà non solo a conservare i ricordi della gita, ma per esperienza aumenta anche il livello di attenzione e di interesse nei confronti dell'ambiente. Mi raccomando: non portare treppiede, flash e dotazione completa di obiettivi intercambiabili, molto meglio qualcosa di leggero e maneggevole.
Nota bene: più lo zaino è leggero, più l'escursione ti piacerà... è automatico!!!! Nella mia esperienza evito di partire con più di 5Kg sulle spalle per le uscite giornaliere e con più di 12Kg nei casi di trekking di più giorni.
Un trucchetto: metti gli oggetti delicati (binocolo, cellulare, portafoglio) e gli indumenti all'interno di sacchetti di plastica. In caso di acquazzone salverai così capre e cavoli. La lista è lunga, ma sempre grazie all'esperienza potrai risparmiare qualche chilo sulle spalle e l'emorragia di svariati euro dal portafoglio. Se poi vuoi qualche consiglio, non hai che da contattarmi.


Le ciaspole... queste sconosciute
In questa foto sono mostrati i principali componenti di una ciaspola:
ciaspole.jpg

  • c'è un corpo principale (spesso in plastiche che non soffrono del freddo), che permette il galleggiamento sulla neve fresca. Maggiori sono le dimensioni, maggiore sarà la galleggiabilità, ma contemporaneamente anche il peso da portare attaccato ai piedi. Tieni presente che ogni ciaspola ha un range di peso corporeo ottimale, range che normalmente è abbastanza vasto, ad esempio da 50 a 80Kg.
  • su questo è montato uno snodo basculabile sul quale va legato lo scarpone. La basculabilità è indispensabile per minimizzare la fatica e rendere la camminata più fluida
  • nei tratti tecnicamente più impegnativi (discese ripide, traversi), dove è bene avere un ottimo controllo della ciaspola, la basculabilità si blocca con un gancio posteriore. In questo modo lo scarpone è maggiormente solidale con la ciaspola
  • l'attacco dello scarpone è regolabile in lunghezza, per poterlo adattare alle diverse misure dei nostri piedi. Normalmente è composto da un'allacciatura anteriore, dove si infila la punta dello scarpone, e da una posteriore che passa sopra la caviglia
  • sotto la ciaspola sono presenti dei puntali metallici, che permettono una buona aderenza anche su nevi dure
  • sotto il puntale che alloggia lo scarpone dovrebbero essere presenti dei ramponcini metallici, che garantiscano la presa su salite ripide
  • nei tratti di salita è bene utilizzare l'alzatacco, che è uno spessore che viene posto sotto il tallone e che permette un minore affaticamento dei polpacci. L'alzatacco deve essere tolto nei tratti pianeggianti e durante le discese
  • utilissimi nei traversi sono i cosiddetti rampanti (terminologia presa dallo scialpinismo), delle lame longitudinali che corrono lungo la parte inferiore della ciaspola, migliorando e di molto la tenuta su terreni scivolosi lateralmente
Le viarie case produttrici di ciaspole (TSR, Baldas, MSR, Tubbs, EDA e sicuramente ne ho dimenticato qualcuna) offrono una vasta serie di prodotti, studiati specificatamente per il loro mercato di riferimento.
Le forme sono diverse e così i materiali utilizzati: solo l'esperienza diretta potrà dirti qual'è la ciaspola ideale per te.
Personalmente preferisco le TSL, perchè oltre ad essere comode e robuste, vanno bene su quasi tutti i tipi di neve.

Tratto dal sito www.zainoinspalla.it
 

aledabomb

Biker meravigliosus
21/4/05
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eupilio CO
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una discussione dedicata alle ciaspole....., cavoli mi era sfuggita...sembre a pensare alla bike, anche se sono un modesto ciaspolatore e le uso solo quando non è possibile pedalare.
 

IddoCop

Biker grossissimus
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17°onda;2615422 ha scritto:
grazie iddocop per le info...comprate oggi 2 tsl per me e la mia ragazza..non vedo l'ora di posarle sulla neve e ripercorrere i sentieri fatti in estate!!!

Qui nei prossimi due giorni sono previsti dai 30 ai 70 cm di neve fresca, dove la mettiamo?????? Mai vista tanta neve cosi.....mi sto facendo il giro di tutte le valli ed è uno splendore!!!!:celopiùg:
 

IddoCop

Biker grossissimus
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Le ciaspole o racchette da neve
Evoluzione ed uso
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Pionieri a Okanagan nel 1800 (British Colombia, Canada) L'evoluzione delle racchette

A partire dagli anni settanta fino ai nostri tempi vi è stata una costante evoluzione delle racchette da neve. Sono cambiati radicalmente i materiali, l'uso della plastica ha permesso la costruzione di racchette più tecniche, resistenti, leggere ed affidabili, con una manutenzione minima. Oggi ci sono racchette per tutte le esigenze: dalle passeggiate tranquille fino salite estreme in alta montagna. Negli ultimi anni sono tornate in uso anche nell'arco alpino: escursionisti invernali, snowborders, alpinisti e operatori professionali

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Una ciaspola moderna con telaio in alluminio
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Un altro modello moderno Le racchette moderne

Le racchette moderne sono realizzate con uno stampo in plastica, oppure dispongono di un'intelaiatura in alluminio con la superficie d'appoggio in neoprene o poliuretano. Sono dotate di attacchi snodabili che permettono una camminata abbastanza naturale, in certi modelli lo snodo può essere regolato a seconda del terreno da percorrere. Ci sono delle racchette con un alzatacco che permette di ridurre lo sforzo sul ripido, oppure regolabili nella lunghezza mediante una prolunga adattabile al tipo di terreno ed innevamento. Tutte hanno sotto l'attacco dei ramponcini fissi più o meno larghi, in corrispondenza della punta degli scarponi e del calcagno, che agevolano la tenuta su neve dura o ghiacciata. I costi delle racchette variano da 50 euro, per il modello più semplice "a fagiolo" in legno o alluminio, fino a 2-300 euro per i modelli più tecnici. La scelta del tipo di racchette dipende da alcuni fattori importanti: la frequenza d'utilizzo, il rapporto peso corporeo e dimensione della racchetta, gli itinerari che si intendono percorrere. In neve profonda e terreno per lo più pianeggiante si usano racchette lunghe, in terreno ripido racchette corte e maneggevoli.

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Ciaspole moderne Tipi di racchette

I modelli principali sono sostanzialmente tre.
FAGIOLI: sono le racchette tradizionali di vecchia concezione, semplici ed economiche. La struttura esterna è in legno o alluminio e la superficie d'appoggio è realizzata con cordini intrecciati, la scarpa viene fissata con fettucce e cordini. Stanno cadendo in disuso in favore di quelle più moderne e tecniche in plastica o alluminio. CANADESI: sono le racchette più grandi, fino a una metro, e sono spesso dotate di "coda". Nonostante siano ingombranti sono ottime per nevi profonde e presentano vari sistemi di fissaggio. Non sono molto indicate per percorsi ripidi e con neve dura, perciò sulle Alpi non sono molto utilizzate. MODERNE: la forma è intermedia tra le due precedenti e sono realizzate in plastica o alluminio. Avendo attacchi molto tecnici, risultano adatte anche per terreni ripidi.

Gli accessori

Un accessorio complementare delle racchette da neve sono i bastoncini da sci telescopici, che possono essere adattati in lunghezza al tipo di terreno ed al proprio stile. Servono a migliorare l'equilibrio, il ritmo e la progressione dell'andatura. Per calzare le ciaspole non sono necessarie scarpe particolari: dei buoni scarponi da montagna vanno bene purché siano impermeabili.

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Le classiche e tradizionali ciaspole in legno a "fagiolo". Sono cadute in disuso in favore di quelle moderne in plastica o alluminio Con le ciaspole ma con prudenza

E' importante sottolineare che andare in montagna d'inverno senza l'aiuto di una guida può essere un'attività sportiva rischiosa se non si hanno le conoscenze sufficienti. Ci si muove in montagna, talvolta in alta quota, il clima può cambiare rapidamente. Il pericolo più grande è quello delle valanghe. Chi ha intenzione di fare escursioni serie e senza l'aiuto di una guida deve avere una serie di conoscenze non banale: deve saper leggere una cartina topografica, usare altimetro e bussola; deve informarsi sulle condizioni meteo e saper pianificare la gita in base alle proprie capacità. L'itinerario possibilmente va sempre preparato in anticipo, a tavolino. Se va in zone a rischio deve possedere e saper usare molto bene l'Arva, l'apparecchio rice-trasmiettente che facilita la ricerca dell'eventuale travolto, da usare sempre in abbinamento con pala (scavo) e sondino (ricerca), ed avere naturalmente l'euqipaggiamento adatto, con un vestiario invernale. Quindi prudenza: se non vi sentite all'altezza rivolgetevi con fiducia alle guide.

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Nei boschi con le ciaspole A chi è consigliato l'uso delle racchette?

Camminare con le racchette da neve non è altro che la prosecuzione dell'escursionismo estivo. Su percorsi facili e sicuri è un'attività alla portata di tutti, anche dei bambini di 8-10 anni. Allacciati gli attacchi, l'avventura può avere inizio per andare alla scoperta di un modo straordinario di vivere la montagna d'inverno. Se ci si limita a percorsi semplici le racchette da neve non richiedono una conoscenza tecnica particolare. Si dice che "Se sai camminare, sai andare con le racchette". Non è necessario salire a grandi quote per godere di emozioni indimenticabili. Basta una coltre nevosa su una strada forestale a mezza montagna per vivere la straordinaria esperienza della natura ammantata di bianco.

Alessandro Ghezzer
 

IddoCop

Biker grossissimus
15/4/07
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Bressanone (BZ)
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Salve, ieri in serata nuove esperienze...partenza ore 16,30 con meta malga Prantner mt. 1800 circa. Salita di un'ora e mezza circa su strada forestale innevata. Nevicata in corso con annessa bufera di neve, a momenti la visibilità non superava i 20 metri!!!! ....l'altezza della neve supera i due metri, la sensazione di essere nei paesi nordici è molto forte e bella. Tutt'attorno la neve la fa da padrona e la piccola malga illuminata che si intravede in lontananza nei momenti in cui la tormenta cala ci fa felici. Si arriva alla malga e dopo aver abbondantemente mangiato e bevuto, inizia la fase vestitura per la discesa con la slitta. Si spera che il gatto delle nevi, che nel frattempo che noi si mangiava, è sceso per assestare il fondo, ci permetta di scendere bene. Ai lati della pista ci sono muri di neve fresca, cosi siamo sicuri di non uscire dalla pista. Comincia la discesa sotto la neve, si attraversa un tratto un pò sconnesso dove nella mattinata è sces una valanga di medie ddimensioni e poi giù per la discesa con la pila frontale illuminando la neve che scende inesorabile e tutto il bianco della neve che ci circonda. E' spettacolare, ci divertiamo come bambini. Alla fine si arriva in fondo e la giornata è finita.

Ora siamo qui a raccontarvi le emozioni provate.




Questo è quello che si vedeva camminando-......​
 

zeromeno

Biker paradisiacus
31/5/04
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Vicino a Padova
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quest' inverno ho cominciato a ciaspolare anch'io:celopiùg:
e -meraviglia delle meraviglie:cucù:-ho coinvolto anche la mogliettina
giri facili e molto panoramici ma ci siamo divertiti entrambi.
che bella attivita'! :il-saggi:
 

GB

Biker cesareus
13/10/04
1.770
65
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60
Milano
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Bike
Specialized Enduro

nippo

Biker superis
Ieri per la prima volta ho provato le ciaspole e me ne sono subito innamorato! Non voglio toglier nulla a chi fa sci alpino ma camminare nella neve fresca nel silenzio è qualcosa di incredibile... sapete se c' è un sito ufficiale dove segnano i percorsi, magari nella mia zona?
Grazie
 

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