cercato opinioni al riguardo in altri topic:
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=130595
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=89723
ma non ho trovato post significativi al riguardo
e nemmeno altrove su internet nè nelle istruzioni del ck e/o della ruote
insomma sembra proprio che la distanza mozzo-magnete sia indifferente
invece pensandoci credo che sia consigliabile montare il magnete del ck il più vicino possibile al mozzo, compatibilmente con la distanza massima di trasmissione magnete-ricevitore sul manubrio (nel mio caso 60 cm, Ciclosport CM4.4)
perchè:
- a parità di velocità angolare della ruota (e quindi della velocità della bici) la velocità lineare del magnete è inferiore, quindi è maggiore il tempo di esposizione durante il transito davanti all'ancoretta del sensore (quella che fa clic quando passa il magnete) a favore di una lettura più "certa" del passaggio
(o è un problema che potrebbe porsi solo oltre - chenesò - gli ottomila giri/min... cioè i 400 km/h...?)
- più il magnete dista dal terreno nel semigiro inferiore, più è distante da ostacoli rami sassi fango immersione in guadi ecc.... e minore quindi il rischio che venga spostato urtato strappato, magari danneggiando il raggio su cui è montato
(o non s'è mai visto che accadesse una roba del genere?)
insomma mi chiedo se sto facendo come il mitico Furio di Verdone o se il consiglio ha senso
YouTube - Bianco Rosso e Verdone - Torino
welcome comments!
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ma non ho trovato post significativi al riguardo
e nemmeno altrove su internet nè nelle istruzioni del ck e/o della ruote
insomma sembra proprio che la distanza mozzo-magnete sia indifferente
invece pensandoci credo che sia consigliabile montare il magnete del ck il più vicino possibile al mozzo, compatibilmente con la distanza massima di trasmissione magnete-ricevitore sul manubrio (nel mio caso 60 cm, Ciclosport CM4.4)
perchè:
- a parità di velocità angolare della ruota (e quindi della velocità della bici) la velocità lineare del magnete è inferiore, quindi è maggiore il tempo di esposizione durante il transito davanti all'ancoretta del sensore (quella che fa clic quando passa il magnete) a favore di una lettura più "certa" del passaggio
(o è un problema che potrebbe porsi solo oltre - chenesò - gli ottomila giri/min... cioè i 400 km/h...?)
- più il magnete dista dal terreno nel semigiro inferiore, più è distante da ostacoli rami sassi fango immersione in guadi ecc.... e minore quindi il rischio che venga spostato urtato strappato, magari danneggiando il raggio su cui è montato
(o non s'è mai visto che accadesse una roba del genere?)
insomma mi chiedo se sto facendo come il mitico Furio di Verdone o se il consiglio ha senso
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