come affrontare le salite???

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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supermd

Biker serius
23/12/08
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Prov.BS
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Io invece se non faccio salite durante il giro non mi sento soddisfatto.. almeno qualche salita di un paio di Km ci vuole.. Mi allena nel ritmo e nel fiato, inoltre quella sensazione di sfida con se stessi, magari da soli è una sensazione impagabile..:celopiùg:
 

resok

Biker popularis
7/8/09
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Friuli
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Io ho cominciato da un paio di mesi con 2 uscite a settimana e non ero per nulla in forma. Senza troppe, scusate il termine, seghe mentali tra stare a calcolare i battiti, misurare la cadenza, etc. ho cercato semplicemente di pianificarmi un giro d'allenamento da fare una volta a settimana per controllare i miglioramenti, ed un altro nuovo ogni volta per godermi un po' quel sentimento di escursionismo che mi prende ogni volta che esco a farmi un giro.

Il giro d'allenamento è strutturato prevalentemente su asfalto in modo da non avere troppe variabili tra fango, umido, secco etc. Su questo giro ho 2 belle salite, una comunque su sterrato 180 metri di dislivello con pendenza media 10% di salita continua dove la pendenza scende fino ad un 6%. La seconda è su asfalto con 220 metri di dislivello, i primi 160 tutti in una volta con una pendenza media del 8% dopodichè un tratto che sarà al 1/2 % per concludere con gli ultimi 50 di dislivello con la salitona finale al 18%.
Le prime volte mi sono dovuto fermare a prender fiato con diverse soste e sullo sterrato sono anche andato a piedi in alcuni tratti, anche perchè mi bloccavo su qualche sasso e a causa del rapporto troppo morbido mi impennavo. Adesso dopo un po' di allenamento in più e soprattutto di esperienza nel conoscere il percorso ed il mio fisico, riesco a superare entrambe le salite senza mai fermarmi, anche se ammetto che sono comunque una sofferenza, che viene ampliamente ripagata dalla soddisfazione di arrivare in cima.

Di solito riuscivo sempre a migliorarmi prendendo un punto della salita come check point, che di solito era un punto che riuscivo a vedere da dove partivo e tenevo sott'occhio durante tutto il tracciato, può essere anche solo 100 metri più avanti, ovviamente dipende tutto dal nostro stato fisico. Potendo vedere sempre il check point designato riuscivo a determinare la distanza e a capire se potevo tenere lo stesso rapporto o meno. Una volta partito cercavo di arrivare fino a quel punto senza mai fermarmi, anche se le gambe cominciavano a farmi male. Ad ogni uscita allungavo di un po' il check point, e finalmente dopo diverse uscite sono riuscito a spostare il check point fino all'arrivo in cima.

Con questo voglio dirti che l'allenamento è del tutto personale, sta a te prefissarti un obbiettivo (che può essere un check point come ho fatto io) e pian piano migliorarlo. Se come me ti fai un giro d'allenamento che sia sempre lo stesso, o comunque se esci una sola volta a settimana e quindi vuoi cambiare, cerca di far in modo che il giro comprenda sempre la stessa salita variando il resto del percorso, la salita diventa meno frustrante perchè ogni volta noterai un leggero miglioramento che sicuramente ti darà una soddisfazione tale da ripagare i tuoi sforzi e non vedrai l'ora di provare di nuovo per migliorarti ancora. O almeno così è successo a me.

Ti auguro buone pedalate
 

WryNail

Biker popularis
28/9/09
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Ercolano (NA)
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Racconto anche la mia..premettendo che sono un pivello, e vado in bici da poco + di due mesi...All'inizio subito passivamente una salita (per chi è Partenopeo, la mia salita è quella che porta dal lungomare fin su Posillipo, cosa facile insomma), sel senso che partivo sconfitto, mettendo sin da subito rapporti bassissimi...Beh, arrivavo in cima distrutto. Da un pò di uscite invece, sto mettendo rapporti medio-bassi, affinchè "accusi" un pò la fatica, al patto che sia sopportabile. Così facendo ottengo risultati migliori, e solo alla fine della salita mi decido a mettere un rapporto decisamente basso...Ho così la sensazione di "attaccare" la salita, di mangiarmela, e non la subisco più passivamente...Certo, se il tratto da fare è enormemente lungo, allora sconsiglio vivamente di fare così, ma per salite di 20-30 minuti....meglio attaccare....IMHO!
 

Classifica mensile dislivello positivo