Come trattare l'infiammazione della cartilagine rotulea

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Cercherò di essere breve e generico in modo che l'argomento possa essere di aiuto anche ad altre persone.

Premessa: A gennaio 2014 mi sono lesionato il crociato anteriore con gli sci, dopo una terapia riabilitativa presso un centro specializzato, ho ripreso una buona funzionalità e stabilità dell'articolazione tanto che i vari ortopedici mi hanno quasi sconsigliato un intervento chirurgico.

Da aprile 2014 però è insorto un altro problema: un forte dolore dietro la rotula che si manifestava prevalentemente salendo le scale o facendo movimenti tipo squat e chiaramente spingendo sui pedali energicamente.
Dopo varie consultazioni di specialisti, risonanze magnetiche negative (a parte un leggero pirncipio di tendinosi al tendine rotuleo), tutti mi hanno diagnosticato, più per esclusione che altro, una infiammazione della cartilagine rotulea.
La terapia è stata quella di fare una cura di condoitin solfato e glucosamina (500mg/g x 20gg) e della laser terapia (10 sedute). Complice un po' di riposo, la fase acuta del dolore si è risolta in qualche mese, ma appena sforzavo un po' i dolori tornavano e rimanevano evidenti per qualche settimana. Ad Agosto non riuscivo ancora a saltare con il kitesurf per il dolore.

A Novembre 2014 ho fatto un ulteriore vista da un ortopedico che dopo un analisi delle varie RM e dei test sul mio ginocchio mi ha rassicurato dicendomi che è "solo" una infiammazione della cartilagine. Terapia: riposo 30gg, integratori, eventualmente laser, in ultima (ma abbastanza remota) ipotesi, infilatrazioni di acido ialuronico.

Ad oggi, dopo aver raddoppiato la dose giornaliera di glucosamina e condoitin solfato, appena faccio uno sforzo (es sciare), il dolore si ripresenta e per i giorni successivi avverto ancora un evidente fastidio a salire le scale.

A questo punto ho qualche dubbio sull'efficiacia della terapia, e mi domando se sia il caso di saltare lo step delle sedute di laser, peraltro già fatte con limitati risultati, e andare direttamente alle infiltazioni... ammesso che queste possano risolvere il problema e non siano solo un tamponare una situazione che mi si ripresenterà più avanti.

Ringrazio per qualsiasi indicazione o suggerimento.
 

GPA

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Sulla terapia per bocca mi sono già espresso più volte: ne serve una quantità industriale per far arrivare un minimo all'articolazione,ma,soprattutto,andrebbe fatta a vita e sempre con modesto risultato. L'infiltrazione fornisce grande riscontro immediato ma è un palliativo della durata,quando va bene,di qualche mese. La condropatia va studiata ed inquadrata per bene e se giudicata di IV grado può essere trattata in vario modo a seconda dell'ortopedico cui ti rivolgerai
 

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Per la cronaca, ad oggi posso dire di essere guarito quasi completamente!
Ad inizio marzo avevo ancora dolori dopo lunghi sforzi (uscite di 5-6h), poi è andato via via migliorando tanto che ad inizio Aprile ho smesso di assumere pastiglie di condroitin solfato e glucosamina. Non so se siano quest'ultime la causa del miglioramento o la diversificazione dell' allenamento (arrampicata, mtb, sci backcountry, camminate). Sta di fatto che adesso non ho sintomi limitanti. (speriamo che duri!) :-)
 

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