Il “proffe” Veronesi lancia un appello perché venga incentivata la ricerca su nuove fonti energetiche con particolare attenzione al nucleare... Più o meno è quanto ho sentito oggi in un TG.
Dopo l'incidente di Fukushima, sostiene il “proffe” ha avuto grande slancio la ricerca verso soluzioni che garantiscano un elevato grado di sicurezza... Quindi vvvaaaiiiii!
Non che io voglia manifestare particolare disaccordo con il “proffe” Veronesi, il quale è già stato intelligentemente selezionato quale estensore di demenzialità, candidato principe per il ruolo di “elemento di innesco” nella discussione sul nucleare.
Questa non vuole essere una metastasi (e non voglio urtare la suscettibilità di alcun benpensante in termini di malattie del secolo con tutto il rispetto dovuto, Oh Guido si scherza!) bensì un piccolo momento di cervellotica riflessione... Che non fa mai male.
In sintesi:
emerge chiaramente che, al verificarsi di determinate circostanze nella vita di un individuo baciato dal successo, lo stesso vada alla deriva in una sorta di "delirio esistenziale euforico", ovvero “parta sulla tangente”, probabilmente per risultato di somma e sottrazione tra il vissuto ed il residuo da esistere (nel caso specifico), ritenendo, deduco ed è mia opinione, di poter capitalizzare i successi trascorsi trasponendoli quale garanzia di credibilità su esternazioni di “cazzate” che, a suo parere, altri potrà mai essere in grado di giudicare.
Si innesca così il perverso ciclo per cui il soggetto in questione, sparata la prima “cazzata” e vistosi creduto si trova legittimato a spararne di più grosse in sequenza ravvicinata, ma non solo... Spesso coinvolge anche i suoi adepti a tale pratica perversa.
Capita anche tra noi qui sul forum... Ci mancherebbe altro, mica siamo immuni, ed io per primo. Spesso, sul forum, conviene “chetarsi” al momento che si arriva a percepire saturo il volume cerebrale deputato alla cognizione della scimmia che si contrappone.
Nella vita invece la cosa è diversa, sto parlando di delirio di onnipotenza e “ingiudicabilità”, qualunque esso sia... Filosofico, scientifico, tecnico o sociale... Assai manifesto in talune esternazioni di scienziati, tecnici, opinionisti, filosofi oppure politici.
Legittimare ciò ha ricadute pesanti... Proviamo a pensarci tra una pedalata e l'altra.
Dopo l'incidente di Fukushima, sostiene il “proffe” ha avuto grande slancio la ricerca verso soluzioni che garantiscano un elevato grado di sicurezza... Quindi vvvaaaiiiii!
Non che io voglia manifestare particolare disaccordo con il “proffe” Veronesi, il quale è già stato intelligentemente selezionato quale estensore di demenzialità, candidato principe per il ruolo di “elemento di innesco” nella discussione sul nucleare.
Questa non vuole essere una metastasi (e non voglio urtare la suscettibilità di alcun benpensante in termini di malattie del secolo con tutto il rispetto dovuto, Oh Guido si scherza!) bensì un piccolo momento di cervellotica riflessione... Che non fa mai male.
In sintesi:
emerge chiaramente che, al verificarsi di determinate circostanze nella vita di un individuo baciato dal successo, lo stesso vada alla deriva in una sorta di "delirio esistenziale euforico", ovvero “parta sulla tangente”, probabilmente per risultato di somma e sottrazione tra il vissuto ed il residuo da esistere (nel caso specifico), ritenendo, deduco ed è mia opinione, di poter capitalizzare i successi trascorsi trasponendoli quale garanzia di credibilità su esternazioni di “cazzate” che, a suo parere, altri potrà mai essere in grado di giudicare.
Si innesca così il perverso ciclo per cui il soggetto in questione, sparata la prima “cazzata” e vistosi creduto si trova legittimato a spararne di più grosse in sequenza ravvicinata, ma non solo... Spesso coinvolge anche i suoi adepti a tale pratica perversa.
Capita anche tra noi qui sul forum... Ci mancherebbe altro, mica siamo immuni, ed io per primo. Spesso, sul forum, conviene “chetarsi” al momento che si arriva a percepire saturo il volume cerebrale deputato alla cognizione della scimmia che si contrappone.
Nella vita invece la cosa è diversa, sto parlando di delirio di onnipotenza e “ingiudicabilità”, qualunque esso sia... Filosofico, scientifico, tecnico o sociale... Assai manifesto in talune esternazioni di scienziati, tecnici, opinionisti, filosofi oppure politici.
Legittimare ciò ha ricadute pesanti... Proviamo a pensarci tra una pedalata e l'altra.
