discesa tecnica blocco totale

[Anonybike]

premetto che non sono un esperto di discese e non ho una full ma spesso non mi tiro indietro nei single trek o mulattiere.
quello che mi è successo domenica mi è rimasto impressoe ad oggi sono 5 giorni che ci penso.
un amico mi fa conoscere un single trek che taglia la collina e arriva alla strada di sotto, lo seguo a ruota, il percorso è pesante, ripido con salti, radici passi stretti ma io mi mollo a ruota fino a.........
l'ultima rampa, l'ultima maledettissima rampa.
l'ultima bretella che legava la collina alla strada, ripida si ma nulla di impossibile
liscia in terra battuta senza difficoltà solo la pendenza che comunque non era niente di più di quello che avevamo affrontato.
ma niente, ho piantato i freni e non mi sono scollato da li. il mio amico è risalito e l'ha rifatta per darmi coraggio ma io niente immobile.
l'ho guardata da tutte le prospettive, l'ho fatta a piedi ho preso la rincorsa e di nuovo freni piantati, così ho deciso niente da fare no ci riesco così decido di andare 5 metri più avanti dove c'è un'altra bretella con radice e curva a gomito.....la faccio senza pensarci.
cosa mi è successo?? perchè minuti prima avevo passato punti molto molto più difficili e li mi sono paralizzato per poi scendere da un punto più complicato???
come si superano questi momenti?
non vedo l'ora di tornarci e provare.
dovrei avere una foto del mio amico se la trovo la posto

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[Anonybike]

Il salame sono io l'altro è il mio amico.

 

[emmellevu]

premetto che non sono un esperto di discese e non ho una full ma spesso non mi tiro indietro nei single trek o mulattiere.
quello che mi è successo domenica mi è rimasto impressoe ad oggi sono 5 giorni che ci penso.
un amico mi fa conoscere un single trek che taglia la collina e arriva alla strada di sotto, lo seguo a ruota, il percorso è pesante, ripido con salti, radici passi stretti ma io mi mollo a ruota fino a.........
l'ultima rampa, l'ultima maledettissima rampa.
l'ultima bretella che legava la collina alla strada, ripida si ma nulla di impossibile
liscia in terra battuta senza difficoltà solo la pendenza che comunque non era niente di più di quello che avevamo affrontato.
ma niente, ho piantato i freni e non mi sono scollato da li. il mio amico è risalito e l'ha rifatta per darmi coraggio ma io niente immobile.
l'ho guardata da tutte le prospettive, l'ho fatta a piedi ho preso la rincorsa e di nuovo freni piantati, così ho deciso niente da fare no ci riesco così decido di andare 5 metri più avanti dove c'è un'altra bretella con radice e curva a gomito.....la faccio senza pensarci.
cosa mi è successo?? perchè minuti prima avevo passato punti molto molto più difficili e li mi sono paralizzato per poi scendere da un punto più complicato???
come si superano questi momenti?
non vedo l'ora di tornarci e provare.
dovrei avere una foto del mio amico se la trovo la posto

Beh ... non mi posso esimere dal citare il motto del nostro gruppo: "lasselandaaaaaa" (lasciala andare).
Io l'ho capito da poco che in certe situazioni si rischia molto meno lasciando scorrere la bici spostando il peso al posto giusto. Però io aggiungerei che se uno se la sente di affrontare un passaggio ... la cosa migliore è lasciarla andare. Se uno invece non se la sente ... è meglio fare 2 passi. Arriverà il momento in cui arrivando a quel punto ti sentirai "confident" ... solo a quel punto "lasselandaaaaa" ... prima di allora, prudenza !!! che è meglio !!!

 

[emmellevu]

Il salame sono io l'altro è il mio amico.

Non so chi sia quello che scende (seconda foto) ... ma il peso mi sembra decisamente troppo avanti; se non ha cappottato così ... allora basta sedersi sulla ruota posteriore (senza toccarla ovviamente) e credo che si passi senza grandi problemi.

P.S. anche se un conto è veder le foto ed un conto è esser lì, per essere onesti

 

[Anonybike]

Beh ... non mi posso esimere dal citare il motto del nostro gruppo: "lasselandaaaaaa" (lasciala andare).
Io l'ho capito da poco che in certe situazioni si rischia molto meno lasciando scorrere la bici spostando il peso al posto giusto. Però io aggiungerei che se uno se la sente di affrontare un passaggio ... la cosa migliore è lasciarla andare. Se uno invece non se la sente ... è meglio fare 2 passi. Arriverà il momento in cui arrivando a quel punto ti sentirai "confident" ... solo a quel punto "lasselandaaaaa" ... prima di allora, prudenza !!! che è meglio !!!

quello che non mi da pace è che la discesa che vedi nelle foto non è nulla rispetto a ciò che abbiamo affrontato poco prima
stesse pendenze con scalini e radici ad alto rischio cappotto.
perchè quella no??? fra l'altro era l'unica dove non era necessario toccare i freni visto che arrivava in strada con via di fuga.

 

[emmellevu]

quello che non mi da pace è che la discesa che vedi nelle foto non è nulla rispetto a ciò che abbiamo affrontato poco prima
stesse pendenze con scalini e radici ad alto rischio cappotto.
perchè quella no??? fra l'altro era l'unica dove non era necessario toccare i freni visto che arrivava in strada con via di fuga.

Non te la prendere. Una delle prossime volte che ci passerai (non so se la prossima o tra 10 volte) ti sentirai sicuro nell'affrontarla ... e probabilmente da quella volta non avrai più problemi. Fino ad allora, secondo me, meglio non prendere alcun rischio. Io se non me la sento metto giù il piede. La pelle è una sola.

 

[N!ck]

A me capitava di non riuscire a fare un tratto in discesa con curva a sx e radici alte, nemmeno seguendo la linea di quello che mi precedeva.....arrivavo già con i freni in mano e scendevo a piedi..... ogni volta che prendevo quel sentiero, automaticamente iniziavo a pensare a quel tratto senza riuscire ad affrontarlo.

Alla fine ho lasciato passare un po' di tempo ... per resettare un po' la paura... quindi ci sono tornato (da solo) ..... arrivato a quel punto senza troppi pensieri ho scelto dove passare e....... via tutta d'un fiato...









... lo stesso giorno l'ho rifatta 3 volte di seguito, tanto ci avevo preso gusto!!

 

[sembola]

Si guida con la testa. E quando la testa non sente ragioni, meglio dargli retta. Gli alpini del mulo si fidavano, per dire

 

[Bed]

...
come si superano questi momenti?

Riprovando. Studiarla da fermo come hai fatto senza ritentare peggiora la situazione: l'errore è stato fermarsi sul ciglio, riprendila da 10 o 15 metri sopra,
non ti fermare, rallenta ma non ti fermare, bello centrale e giuuuuuùùùù!

[non vedo l'ora di tornarci e provare.

Questa è la cosa più sensata che pui fare e restaci finchè non la superi, anche solo un metro alla volta dopo dirai checa77ata!

 

[Anonybike]

A me capitava di non riuscire a fare un tratto in discesa con curva a sx e radici alte, nemmeno seguendo la linea di quello che mi precedeva.....arrivavo già con i freni in mano e scendevo a piedi..... ogni volta che prendevo quel sentiero, automaticamente iniziavo a pensare a quel tratto senza riuscire ad affrontarlo.

Alla fine ho lasciato passare un po' di tempo ... per resettare un po' la paura... quindi ci sono tornato (da solo) ..... arrivato a quel punto senza troppi pensieri ho scelto dove passare e....... via tutta d'un fiato...









... lo stesso giorno l'ho rifatta 3 volte di seguito, tanto ci avevo preso gusto!!

esattamente quello che è sucesso a me , e quello che voglio fare.
tornare (rigorosamente da solo) e provare.

 

[thiphino]

Il salame sono io l'altro è il mio amico.

Tu e il tuo amico fatevi un reggisella telescopico!

 

[sembola]

Tu e il tuo amico fatevi un reggisella telescopico!

Vero, ma acquisire una corretta tecnica e supportarla con l'esercizio è altrettanto se non più importante...

 

[Anonybike]

Tu e il tuo amico fatevi un reggisella telescopico!

no, avevo il collarino con sgancio rapido così ho abbassato il cannotto.
non è cambiato nulla.

Vero, ma acquisire una corretta tecnica e supportarla con l'esercizio è altrettanto se non più importante...

infatti, per questo nella mia testa non è cambiato nulla.

 

[sembola]

no, avevo il collarino con sgancio rapido così ho abbassato il cannotto.
non è cambiato nulla.

infatti, per questo nella mia testa non è cambiato nulla.

Il problema è appunto nella testa, perchè a sella bassa le difficoltà legate alla posizione elevata scompaiono.

Si tratta di provare, possibilmente in maniera graduale, e fare esperienza in mo.do da capire cosa si può fare e come lo si può fare. Il ripido è un terreno che non ho a portata di mano, per imparare a gestirlo in sicurezza ho dovuto fare diverse uscite in una zona dove ci sono molti tratti in compagnia di gente del posto ed ora riesco in genere a superarlo senza grosse difficoltà.

 

[Danixele]

premetto che non sono un esperto di discese e non ho una full ma spesso non mi tiro indietro nei single trek o mulattiere.
quello che mi è successo domenica mi è rimasto impressoe ad oggi sono 5 giorni che ci penso.
un amico mi fa conoscere un single trek che taglia la collina e arriva alla strada di sotto, lo seguo a ruota, il percorso è pesante, ripido con salti, radici passi stretti ma io mi mollo a ruota fino a.........
l'ultima rampa, l'ultima maledettissima rampa.
l'ultima bretella che legava la collina alla strada, ripida si ma nulla di impossibile
liscia in terra battuta senza difficoltà solo la pendenza che comunque non era niente di più di quello che avevamo affrontato.
ma niente, ho piantato i freni e non mi sono scollato da li. il mio amico è risalito e l'ha rifatta per darmi coraggio ma io niente immobile.
l'ho guardata da tutte le prospettive, l'ho fatta a piedi ho preso la rincorsa e di nuovo freni piantati, così ho deciso niente da fare no ci riesco così decido di andare 5 metri più avanti dove c'è un'altra bretella con radice e curva a gomito.....la faccio senza pensarci.
cosa mi è successo?? perchè minuti prima avevo passato punti molto molto più difficili e li mi sono paralizzato per poi scendere da un punto più complicato???
come si superano questi momenti?
non vedo l'ora di tornarci e provare.
dovrei avere una foto del mio amico se la trovo la posto

Due cose.

E' normale che la prima/e volte che si affronta un tracciato nuovo ci siano delle remore e magari si preferisce non affrontare un passaggio, che poi col tempo sembra quasi banale, il tuo amico ha già affrontato il tracciato più volte sicuramente se ti ha fatto da "lepre".
Non ti fidare poi dei video promozionali che vedi in rete, dove sembra che uno prende la bici e via, va a cannone nei boschi alla prima, è solo il tentativo riuscito del percorso (o il collage di tentativi) dopo innumerevoli prove o anche soste per vedere la linea migliore.

Aggiungo poi che la foto del tuo amico è storta e da radrizzare (lo si vede dagli alberi), se fosse la reale pendenza sarebbe già capottato da come si vede dalla foto.

 

[Anonybike]

Due cose.

E' normale che la prima/e volte che si affronta un tracciato nuovo ci siano delle remore e magari si preferisce non affrontare un passaggio, che poi col tempo sembra quasi banale, il tuo amico ha già affrontato il tracciato più volte sicuramente se ti ha fatto da "lepre".


Aggiungo poi che la foto del tuo amico è storta e da radrizzare (lo si vede dagli alberi), se fosse la reale pendenza sarebbe già capottato da come si vede dalla foto.

1) si, mi ha portato lui li perchè lo conosceva.
2) neanch'io avevo notato gli alberi, che occhio!
3) visto come hai fotografato la situazione, secondo te perchè dopo il netto rifiuto di fare quella rampa, poi sono sceso da un punto più difficile con radice e curva????
forse una questione di prospettiva? la curva ha smorzato l'impatto del dislivello?

 

[thiphino]

Vero, ma acquisire una corretta tecnica e supportarla con l'esercizio è altrettanto se non più importante...

'anfatti, mica volevo dire che con il reggisella si risolve tutto. Siccome i consigli sulla tecnica e sull'esercizio gliel'avevate già dati, ho solo voluto aggiungere un consiglio in più per migliorare la tecnica in discesa.

 

[Danixele]

3) visto come hai fotografato la situazione, secondo te perchè dopo il netto rifiuto di fare quella rampa, poi sono sceso da un punto più difficile con radice e curva????
forse una questione di prospettiva? la curva ha smorzato l'impatto del dislivello?

Si probabilmente da come descrivi è appunto una visione "prospettica", i ripidoni rettilinei incutono più timore perchè lo vedi tutto dall'inizio alla fine.
E' come in salita (spesso si sente anche nelle corse a tappe in bdc), dove rettilinei anche non lunghissimi ma tutti in salita incutono molto più timore rispetto a strade magari con la stessa pendenza ma a curve, proprio perchè il raggiungimento dell'obbiettivo ti sembra molto più distante.

Scommetto, ad esempio, che se il tratto fosse stato uguale identico in tutto, ma invece che essere largo 20 cm fosse stato 2 m, avresti avuto molti meno problemi e magari non te ne saresti manco accorto.

 

[Somis]

Aggiungo poi che la foto del tuo amico è storta e da radrizzare (lo si vede dagli alberi), se fosse la reale pendenza sarebbe già capottato da come si vede dalla foto.

Non è facile capire come raddrizzare la foto, ho provato a raddrizzarla mettendo verticali gli alberi al centro, ma quelli ai lati risultano ancora storti. Probabilmente una via di mezzo tra la foto originale e quella ruotata rispecchierebbe meglio la realtà, l'unico che può dirlo è [MENTION=110698]Anonybike[/MENTION] che l'ha vista nella realtà.
La foto originale mi faceva un bruttissimo effetto, non capivo come avesse fatto il suo amico a non cadere. Modificando la foto la cosa cambia parecchio, e mi spiego anche il non arretramento in sella senza conseguenze.

 

[Danixele]

Non è facile capire come raddrizzare la foto, ho provato a raddrizzarla mettendo verticali gli alberi al centro, ma quelli ai lati risultano ancora storti. Probabilmente una via di mezzo tra la foto originale e quella ruotata rispecchierebbe meglio la realtà, l'unico che può dirlo è @Anonybike che l'ha vista nella realtà.
La foto originale mi faceva un bruttissimo effetto, non capivo come avesse fatto il suo amico a non cadere. Modificando la foto la cosa cambia parecchio, e mi spiego anche il non arretramento in sella senza conseguenze.

Si così è già più coerente con l'impostazione del biker o-o