Riporto qui un argomento emerso in un post della sezione Veneto, che magari può interessare più persone.
Attualmente in Veneto vige la Legge Regionale 31 MARZO 1992, N. 14 "DISCIPLINA DELLA VIABILITÀ SILVO-PASTORALE" che in tema di circolazione di "velocipedi" prevede quanto segue:
6. I velocipedi possono circolare sulle strade silvopastorali e sulle aree assimilate di cui all'art. 2 ad eccezione dei prati, dei pratipascoli, dei boschi, dei tracciati delle piste da sci, degli impianti di risalita e dei sentieri alpini come definiti all'art. 9 della legge regionale 18 dicembre 1986, n. 52. ( )
In pratica consente alle biciclette di circolare solo sulle strade boschive, e non sui sentieri. In realtà all'atto pratico questa legge non è mai stata applicata, se non altro per un mero fatto di possibilità. Però ufficialmente le biciclette non potrebbero circolare sui così definiti "sentieri alpini".
Qui sul forum se ne è discusso già ampiamente (grazie a Sembola per i link)
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=131595
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=77098
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?p=3093806
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=158075
Tuttavia sembra che le cose possano cambiare: è di pochi giorni fa infatti la notizia che al Consiglio Regionale del Veneto è allo studio una variante a tale legge, soprattutto per favorire il turismo cicloescursionistico e riconvertire gli impianti sciistici in bike park nei mesi estivi.
La notizia è apparsa sul Corriere delle Alpi del 4 Ottobre scorso:
http://corrierealpi.gelocal.it/cron...ke-sulle-piste-da-sci-la-legge-avanza-5083726
La proposta arriva da Matteo Toscani, Vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto nonché già sindaco del comune di Valle di Cadore, che all'epoca fu principale promotore della ciclabile Cortina-Calalzo (fu il primo a completare il rispettivo tratto di competenza, a dispetto dei numerosi detrattori): uno che, a conti fatti, sembra tenerci particolarmente alle due ruote.
Il testo completo della proposta di legge lo trovate qui:
"Prime disposizioni in materia di cicloescursionismo”
http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pdf/pratiche/9/pdl/PDL_0147/1000_5Ftesto_20presentato.pdf
Il testo più o meno spiega che quanto attualmente previsto dalla legge 14/1992 dovrebbe venire sostituito da:
"6. I velocipedi possono circolare sulle strade silvo-pastorali e sulle aree
assimilate di cui ali 'articolo 2, comma 2.
L'articolo 2 comma 2 dice che:
2. Sono assimilate alle strade silvopastorali:
a) le piste forestali;
b) le piste di esbosco;
c) i piazzali di deposito di legname a esclusione di quelli situati lungo la viabilità ordinaria;
d) i sentieri e le mulattiere;
e) i tracciati delle piste da sci e i tracciati degli impianti di risalita;
f) i prati, i pratipascoli e i boschi.
Direi che forse il problema di fondo, cioè la circolazione delle bici sui "sentieri alpini", potrebbe essere risolto.
Poi però la nuova proposta aggiunge:
Gli enti locali competenti in materia di viabilità silvo-pastorale possono individuare sulle strade silvo-pastorali e sulle aree assimilate, ad eccezione di quelle individuate all'articolo, comma 2, lettera e), specifici percorsi ciclo-escursionistici. Nei sentieri alpini, disciplinati dagli articoli 111 e seguenti della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 "Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo" e successive modificazioni, tale individuazione compete alle comunità montane di concerto con le sezioni del Club alpino italiano (CAI) operanti nel territorio regionale, sentita la commissione regionale per i problemi del turismo di alta montagna di cui all'articolo 123 della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33. I percorsi ciclo-escursionistici devono essere adeguatamente segnalati e provvisti di indicazioni in loco circa i limiti al loro utilizzo anche al fine del rispetto dell'ambiente e della sicurezza delle persone. ".
Questa parte finale è destinata alla nascita e sviluppo di ponteziali bike park e percorsi permanenti, da studiare di concerto con comunità montane, enti locali, CAI e commissione regionale turismo.
Per il momento è solo una proposta di legge: nel caso dovesse passare forse qualcosa potrebbe cambiare...
Attualmente in Veneto vige la Legge Regionale 31 MARZO 1992, N. 14 "DISCIPLINA DELLA VIABILITÀ SILVO-PASTORALE" che in tema di circolazione di "velocipedi" prevede quanto segue:
6. I velocipedi possono circolare sulle strade silvopastorali e sulle aree assimilate di cui all'art. 2 ad eccezione dei prati, dei pratipascoli, dei boschi, dei tracciati delle piste da sci, degli impianti di risalita e dei sentieri alpini come definiti all'art. 9 della legge regionale 18 dicembre 1986, n. 52. ( )
In pratica consente alle biciclette di circolare solo sulle strade boschive, e non sui sentieri. In realtà all'atto pratico questa legge non è mai stata applicata, se non altro per un mero fatto di possibilità. Però ufficialmente le biciclette non potrebbero circolare sui così definiti "sentieri alpini".
Qui sul forum se ne è discusso già ampiamente (grazie a Sembola per i link)
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=131595
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=77098
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?p=3093806
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=158075
Tuttavia sembra che le cose possano cambiare: è di pochi giorni fa infatti la notizia che al Consiglio Regionale del Veneto è allo studio una variante a tale legge, soprattutto per favorire il turismo cicloescursionistico e riconvertire gli impianti sciistici in bike park nei mesi estivi.
La notizia è apparsa sul Corriere delle Alpi del 4 Ottobre scorso:
http://corrierealpi.gelocal.it/cron...ke-sulle-piste-da-sci-la-legge-avanza-5083726
La proposta arriva da Matteo Toscani, Vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto nonché già sindaco del comune di Valle di Cadore, che all'epoca fu principale promotore della ciclabile Cortina-Calalzo (fu il primo a completare il rispettivo tratto di competenza, a dispetto dei numerosi detrattori): uno che, a conti fatti, sembra tenerci particolarmente alle due ruote.
Il testo completo della proposta di legge lo trovate qui:
"Prime disposizioni in materia di cicloescursionismo”
http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pdf/pratiche/9/pdl/PDL_0147/1000_5Ftesto_20presentato.pdf
Il testo più o meno spiega che quanto attualmente previsto dalla legge 14/1992 dovrebbe venire sostituito da:
"6. I velocipedi possono circolare sulle strade silvo-pastorali e sulle aree
assimilate di cui ali 'articolo 2, comma 2.
L'articolo 2 comma 2 dice che:
2. Sono assimilate alle strade silvopastorali:
a) le piste forestali;
b) le piste di esbosco;
c) i piazzali di deposito di legname a esclusione di quelli situati lungo la viabilità ordinaria;
d) i sentieri e le mulattiere;
e) i tracciati delle piste da sci e i tracciati degli impianti di risalita;
f) i prati, i pratipascoli e i boschi.
Direi che forse il problema di fondo, cioè la circolazione delle bici sui "sentieri alpini", potrebbe essere risolto.
Poi però la nuova proposta aggiunge:
Gli enti locali competenti in materia di viabilità silvo-pastorale possono individuare sulle strade silvo-pastorali e sulle aree assimilate, ad eccezione di quelle individuate all'articolo, comma 2, lettera e), specifici percorsi ciclo-escursionistici. Nei sentieri alpini, disciplinati dagli articoli 111 e seguenti della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33 "Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo" e successive modificazioni, tale individuazione compete alle comunità montane di concerto con le sezioni del Club alpino italiano (CAI) operanti nel territorio regionale, sentita la commissione regionale per i problemi del turismo di alta montagna di cui all'articolo 123 della legge regionale 4 novembre 2002, n. 33. I percorsi ciclo-escursionistici devono essere adeguatamente segnalati e provvisti di indicazioni in loco circa i limiti al loro utilizzo anche al fine del rispetto dell'ambiente e della sicurezza delle persone. ".
Questa parte finale è destinata alla nascita e sviluppo di ponteziali bike park e percorsi permanenti, da studiare di concerto con comunità montane, enti locali, CAI e commissione regionale turismo.
Per il momento è solo una proposta di legge: nel caso dovesse passare forse qualcosa potrebbe cambiare...