Provato il percorso per circa il 70%, dal bivio dei percorsi a Dobbiaco (km. 37) fino alla fine (km.120).
Devo dire che il percorso, in confronto agli altri anni, sembra più duro (e non perchè sia più lungo).
I primi 35km. (10km. falsopiano, 5 salita, 7 discesa e il resto in leggera e veloce discesa) si fanno insieme a quelli del corto: si corre il rischio di partire troppo forte x tenere le ruote, poi loro tirano dritti e hanno quasi finito, chi fa il lungo invece deve praticamente ancora cominciare.. si è appena appena scaldato
La salita ai Baranci (dopo 45km.) è in buone condizioni anche se ripida e corta (ma con alcuni tratti in piano dove prender fiato). Poi fino a Sesto/Moso è facile, discesa e poi falsopiano in salita abbordabile.
E qui cominciano i problemi: la salita ai Prati di Croda Rossa è veramente molto dura. Fondo ottimo (a parte il primo km. in single track nel sottobosco - non previsto dal road book, forse è provvisorio x temporanea impraticabilità sull'altra strada x lavori) , presenta pendenze sempre oltre il 10-15% e ogni tanto qualche tratto pianeggiante. Verso la fine in pratica si risale la pista da sci... Poi non si fa il giro dei Prati (molto spettacolare e suggestivo) ma ti fanno "tagliare" per 250m. sotto uno skilift... pendenze sul 25-30%, piede a terra assicurato.
La discesa è abbastanza tecnica, con un tratto centrale dritto e velocissimo un po' + battuto. Si sbuca al Passo M.Croce Comelico e si risale dall'altra parte per 2-3km. facili (6-7%) interrotti da una discesetta. Ultimi 40metri di salita a piedi su pietre e gradoni, quindi single track in pianura insidioso x presenza di sassi, radici e soprattutto rocce appuntite. Si sbuca nella zona delle paludi, in una conca circondata da monti e boschi (un panorama vermente notevole) e le si attraversano su assi di legno (pericolo di cadere xkè scivolose) e si arriva su una larga sterrata.
Ecco, da Moso (km.55) alle paludi (km. 70) è il tratto secondo me più difficile di tutta la corsa... prima il salitone, poi discesa tecnica, quindi tratti dove serve molta concentrazione (e dopo quasi 70km. non è facile). Se si passa bene questo tratto il più è fatto, sennò è difficile arrivare alla fine...
Dallo sterratone dopo le paludi (occhio alle mucche!) velocissimo falsopiano (con qualche contropendenza) fino al Monte Elmo dove si rifà al contrario il giro degli altri anni. La prima parte di discesa (meno di 1km. fino all'asfalto) va fatta con calma: 2 tornanti secchi dopo ripidissimi rettilinei (io ho fatto 2 dritti su 2...) e curve che chiudono all'improvviso sparandoti fuori traiettoria... nel vuoto. Dopo il passaggio nella stalla, la discesa verso San Candido (80°km.): è veloce e insidiosa xkè scivolosa (tanta ghiaia, terriccio e aghi dei pini, ecc... col bagnato diventa difficile) e presenta molte curve cieche e tornanti improvvisi.
Se si arriva a San Candido (84km. e circa 2300m. dislivello) dentro il tempo massimo (6h30m) il più è fatto.... bisogna arrivarci, però.. col mio passo ho fatto i conti che devo arrivare ai piedi della croda rossa (55km.) in al max 4 ore. Poi 1h di salita e 1h30m. fino a san candido.
Da qui qualche km. fino a Versciaco, sottopasso e inizia la salita verso San Silvestro: metà asfaltata; fino al primo tornante è tutta al 10%, poi sale sul 6-7% e dopo il secondo tornante addirittura è pianeggiante. Si passa davanti al ristorante (fontanella e forse ristoro) e si riprende a salire sul 6-8%. Terzo tornante, quindi dopo un po' quarto tornante e si va su sterrato. Pendenze costanti e pedalabili fino in cima (in totale 10 tornanti - senza contare le due curve strette prima e dopo l'8° (verso destra).
Si arriva al piazzale (km.100) quindi discesone lungo Valle San Silvestro: ZERO tornanti e tutte curve veloci... ho preso i 60 all'ora e rischiato di essere investito da una mucca, non vi dico altro...
L'ultimo strappo (lungo circa 2-3km.) è micidiale, sia perchè arriva con oltre 105km. nelle gambe, sia perchè è ripido (10%). Lo sterrato c'è solo nell'ultima rampa, quindi ci si ricongiunge con il percorso corto e si fanno i saliscendi che caratterizzavano i primi km. gli anni scorsi. L'incubo arriva al km. 110: 100m. in salita su radici.... poi però si gira a destra ed ecco gli ultimi 300m. di salita.... è fatta!
Eehehehe... NO! discesa su asfalto e poi single track (non provato xkè sbagliato strada), quindi 800m. in leggera salita (ancora... però si vede bene Villabassa poco più sotto, con l'arrivo e la zona della festa.. ci si prepara pesicologicamente ) e ultimo schuss nel bosco (questo provato: è bello, però dopo 120 km. non te lo godi xkè sei finito, e rischi di farti male perchè credi di essere arrivato e molli i freni...) Si sbuca in centro a Villabassa e dopo 500m. ecco l'arrivo.
In pratica, se gli altri anni dopo Prato Piazza (km. 95) la corsa era pratiamente finita (tutta discesa), adesso c'è da faticare fin negli ultimi km....
Speriamo bene.... :-P
Ciao!
PS: questione gomme: io ho montato davanti un artigliato michelin XCR Mud molto consumato, dietro uno scorrevole Maxxis Larsen quasi nuovo. Ho avuto qualche problema nelle discese più tecniche (primi 500m. dei Baranci e tutta la Croda Rossa) e, soprattutto, nella discesa verso San Candido. Chi corre con la filosofia "Respiro in salita, spingo in discesa", secondo me potrebbe montare un artigliato anche dietro.
Devo dire che il percorso, in confronto agli altri anni, sembra più duro (e non perchè sia più lungo).
I primi 35km. (10km. falsopiano, 5 salita, 7 discesa e il resto in leggera e veloce discesa) si fanno insieme a quelli del corto: si corre il rischio di partire troppo forte x tenere le ruote, poi loro tirano dritti e hanno quasi finito, chi fa il lungo invece deve praticamente ancora cominciare.. si è appena appena scaldato
La salita ai Baranci (dopo 45km.) è in buone condizioni anche se ripida e corta (ma con alcuni tratti in piano dove prender fiato). Poi fino a Sesto/Moso è facile, discesa e poi falsopiano in salita abbordabile.
E qui cominciano i problemi: la salita ai Prati di Croda Rossa è veramente molto dura. Fondo ottimo (a parte il primo km. in single track nel sottobosco - non previsto dal road book, forse è provvisorio x temporanea impraticabilità sull'altra strada x lavori) , presenta pendenze sempre oltre il 10-15% e ogni tanto qualche tratto pianeggiante. Verso la fine in pratica si risale la pista da sci... Poi non si fa il giro dei Prati (molto spettacolare e suggestivo) ma ti fanno "tagliare" per 250m. sotto uno skilift... pendenze sul 25-30%, piede a terra assicurato.
La discesa è abbastanza tecnica, con un tratto centrale dritto e velocissimo un po' + battuto. Si sbuca al Passo M.Croce Comelico e si risale dall'altra parte per 2-3km. facili (6-7%) interrotti da una discesetta. Ultimi 40metri di salita a piedi su pietre e gradoni, quindi single track in pianura insidioso x presenza di sassi, radici e soprattutto rocce appuntite. Si sbuca nella zona delle paludi, in una conca circondata da monti e boschi (un panorama vermente notevole) e le si attraversano su assi di legno (pericolo di cadere xkè scivolose) e si arriva su una larga sterrata.
Ecco, da Moso (km.55) alle paludi (km. 70) è il tratto secondo me più difficile di tutta la corsa... prima il salitone, poi discesa tecnica, quindi tratti dove serve molta concentrazione (e dopo quasi 70km. non è facile). Se si passa bene questo tratto il più è fatto, sennò è difficile arrivare alla fine...
Dallo sterratone dopo le paludi (occhio alle mucche!) velocissimo falsopiano (con qualche contropendenza) fino al Monte Elmo dove si rifà al contrario il giro degli altri anni. La prima parte di discesa (meno di 1km. fino all'asfalto) va fatta con calma: 2 tornanti secchi dopo ripidissimi rettilinei (io ho fatto 2 dritti su 2...) e curve che chiudono all'improvviso sparandoti fuori traiettoria... nel vuoto. Dopo il passaggio nella stalla, la discesa verso San Candido (80°km.): è veloce e insidiosa xkè scivolosa (tanta ghiaia, terriccio e aghi dei pini, ecc... col bagnato diventa difficile) e presenta molte curve cieche e tornanti improvvisi.
Se si arriva a San Candido (84km. e circa 2300m. dislivello) dentro il tempo massimo (6h30m) il più è fatto.... bisogna arrivarci, però.. col mio passo ho fatto i conti che devo arrivare ai piedi della croda rossa (55km.) in al max 4 ore. Poi 1h di salita e 1h30m. fino a san candido.
Da qui qualche km. fino a Versciaco, sottopasso e inizia la salita verso San Silvestro: metà asfaltata; fino al primo tornante è tutta al 10%, poi sale sul 6-7% e dopo il secondo tornante addirittura è pianeggiante. Si passa davanti al ristorante (fontanella e forse ristoro) e si riprende a salire sul 6-8%. Terzo tornante, quindi dopo un po' quarto tornante e si va su sterrato. Pendenze costanti e pedalabili fino in cima (in totale 10 tornanti - senza contare le due curve strette prima e dopo l'8° (verso destra).
Si arriva al piazzale (km.100) quindi discesone lungo Valle San Silvestro: ZERO tornanti e tutte curve veloci... ho preso i 60 all'ora e rischiato di essere investito da una mucca, non vi dico altro...
L'ultimo strappo (lungo circa 2-3km.) è micidiale, sia perchè arriva con oltre 105km. nelle gambe, sia perchè è ripido (10%). Lo sterrato c'è solo nell'ultima rampa, quindi ci si ricongiunge con il percorso corto e si fanno i saliscendi che caratterizzavano i primi km. gli anni scorsi. L'incubo arriva al km. 110: 100m. in salita su radici.... poi però si gira a destra ed ecco gli ultimi 300m. di salita.... è fatta!
Eehehehe... NO! discesa su asfalto e poi single track (non provato xkè sbagliato strada), quindi 800m. in leggera salita (ancora... però si vede bene Villabassa poco più sotto, con l'arrivo e la zona della festa.. ci si prepara pesicologicamente ) e ultimo schuss nel bosco (questo provato: è bello, però dopo 120 km. non te lo godi xkè sei finito, e rischi di farti male perchè credi di essere arrivato e molli i freni...) Si sbuca in centro a Villabassa e dopo 500m. ecco l'arrivo.
In pratica, se gli altri anni dopo Prato Piazza (km. 95) la corsa era pratiamente finita (tutta discesa), adesso c'è da faticare fin negli ultimi km....
Speriamo bene.... :-P
Ciao!
PS: questione gomme: io ho montato davanti un artigliato michelin XCR Mud molto consumato, dietro uno scorrevole Maxxis Larsen quasi nuovo. Ho avuto qualche problema nelle discese più tecniche (primi 500m. dei Baranci e tutta la Croda Rossa) e, soprattutto, nella discesa verso San Candido. Chi corre con la filosofia "Respiro in salita, spingo in discesa", secondo me potrebbe montare un artigliato anche dietro.