Domande che giustamente nessuno ha mai fatto

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Ecco qua...

In sostanza, le fette imburrate cadono sempre dalla parte imburrata, mentre i gatti cadono sempre sulle zampe; unendo la fetta imburrata alla schiena del gatto e lanciando l'insieme in aria, si dovrebbe creare una specie di moto perpetuo...
 
E' possibile realizzare un modello funzionante di motore a gatto imburrato?
E quali limiti avrebbe?

L'immagine di prima non è visibile .
Comunque ,
tutti i motori monofelini sono sorgente di eccessive vibrazioni e per eliminarle sarebbe necessario almeno un motore bifelino , magari a gatti contrapposti di tipo boxxer , anche se elaborati studi di ingegneria veterinaria hanno dimostrato che tutte le forze in gioco vengono equilibrate nei propulsori con 6 gatti oppure 12 gatti a V , come nei modelli sportivi dell' Alfa Romiao .
 

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non si possono accostare due motori burrofelini, altrimenti a un quarto della prima rotazione si avrebbe già un grippaggio, con le zampe del gatto di sx sulla fetta imburrata di dx, ad esempio.
Poi ci sono problemi di trasmissione...

Anzi... a pensarci bene non capisco perché il gatto quando si trova con le zampe in giù non dovrebbe appoggiarsi e fermarsi.

Il modello è sbagliato. Non si deve legare sulla schiena la fetta imburrata, ma mettere il gatto appoggiato sul lato imburrato verso l'alto a contatto con le zampe, in modo che , in condizioni statiche, si possa verificare una sorta di levitazione forzata, tra gatto che tende a stabilizzarsi con le zampe in basso e impossibilità della fetta di atterrare con il lato non imburrato verso il basso.
La condizione è estremamente instabile però, in quanto la fetta tende inesorabilmente a ribaltarsi, creando uno stato di tensione in una coppia di zampe del gatto (non si sa quale, poiché la fetta può ribaltarsi secondo qualsiasi asse non perpendicolare al piano imburrato). Per questo la rotazione non può essere controllate se non incernierando il gatto agli estremi, obbligandone la rotazione intorno a un asse preordinato.

Ma stiamo trascurando la forza che genera tutti questi sforzi, senza la quale non può funzionare il modello, ma cui si manifesta più palesemente l'inefficienza del motore burrofelino: la gravità.
Senza un dislivello, un'energia potenziale, il gatto non tenderà a girarsi e nemmeno la fetta imburrata.
Quindi supponiamo un gatto, incernierato tra bocca e coda ad un carrello verticale, che ne guidi la traiettoria di caduta e trasmetta tramite ingranaggi l'energia cinetica assunta dalla rotazione... una volta arrivato quasi a terra, le forze in gioco (ribaltante della fetta e stabilizzante del gatto) raggiungerebbero valori tali da rompere la fetta imburrata, e smembrare il gatto.
il tappeto quindi si sporcherebbe cmq di briciole, vanificando la teoria della caduta del lato imburrato, che come si sa dal corollario, "una fetta di pane tostato può cadere sul tappeto dal lato non imburratto purché si frantumi in un quantitativo di briciole superiore ai peli del gatto presenti sul tappeto, secondo una legge logaritmica oscillante n° briciole = ln(n) x |sen(n)| + 4 , con n pari al numero di peli".

Altre teorie ritengono che la legge delle briciole abbia un picco dopo i primi 15-20 peli, poi un calo e una successiva crescita esponenziale =A1^(1,3-ARCTAN((2*A1-20)/A1/2))+2*(A1/15)^2
 

Borich

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non si possono accostare due motori burrofelini, altrimenti a un quarto della prima rotazione si avrebbe già un grippaggio, con le zampe del gatto di sx sulla fetta imburrata di dx, ad esempio.
Poi ci sono problemi di trasmissione...

Anzi... a pensarci bene non capisco perché il gatto quando si trova con le zampe in giù non dovrebbe appoggiarsi e fermarsi.

Il modello è sbagliato. Non si deve legare sulla schiena la fetta imburrata, ma mettere il gatto appoggiato sul lato imburrato verso l'alto a contatto con le zampe, in modo che , in condizioni statiche, si possa verificare una sorta di levitazione forzata, tra gatto che tende a stabilizzarsi con le zampe in basso e impossibilità della fetta di atterrare con il lato non imburrato verso il basso.
La condizione è estremamente instabile però, in quanto la fetta tende inesorabilmente a ribaltarsi, creando uno stato di tensione in una coppia di zampe del gatto (non si sa quale, poiché la fetta può ribaltarsi secondo qualsiasi asse non perpendicolare al piano imburrato). Per questo la rotazione non può essere controllate se non incernierando il gatto agli estremi, obbligandone la rotazione intorno a un asse preordinato.

Ma stiamo trascurando la forza che genera tutti questi sforzi, senza la quale non può funzionare il modello, ma cui si manifesta più palesemente l'inefficienza del motore burrofelino: la gravità.
Senza un dislivello, un'energia potenziale, il gatto non tenderà a girarsi e nemmeno la fetta imburrata.
Quindi supponiamo un gatto, incernierato tra bocca e coda ad un carrello verticale, che ne guidi la traiettoria di caduta e trasmetta tramite ingranaggi l'energia cinetica assunta dalla rotazione... una volta arrivato quasi a terra, le forze in gioco (ribaltante della fetta e stabilizzante del gatto) raggiungerebbero valori tali da rompere la fetta imburrata, e smembrare il gatto.
il tappeto quindi si sporcherebbe cmq di briciole, vanificando la teoria della caduta del lato imburrato, che come si sa dal corollario, "una fetta di pane tostato può cadere sul tappeto dal lato non imburratto purché si frantumi in un quantitativo di briciole superiore ai peli del gatto presenti sul tappeto, secondo una legge logaritmica oscillante n° briciole = ln(n) x |sen(n)| + 4 , con n pari al numero di peli".
Esimio collega questa teoria è completamente errata e fuorviante.
Si tralasciano troppi particolari affrettando conclusioni.
In un mio recente studio di meccanicafelinouqnatisticaenergetica infatti,
sono arrivato alla conclusione che il metodo del pane imburrato unito al felino animale è solamente un invenzione delle multinazionalii del pane e del burro.
Come infatti è facilmente intuibile il burro è il pane durante un fantomatico moto perpetuo che si viene a creare produrrebbero del calore generato dagli attriti che farebbe, in concomitanza con il moto rotatorio, colare il burro sulla parte inferiore del pane.
Di conseguenza il moto perpetuo svanirebbe in poco tempo e non avrebbe nulla di perpetuo.
Ordunque dove voglio arrivare?
E' presto detto:
al posto di prendere il gatto e pane e burro, bisogna prendere 2 gatti.
Con l'ausilio di una piccola imbragatura di facile costruzione in materiale termoplastico (o meglio carbonio), bisogna tenere i gatti in posizione schiena contro schiena.
E' facilmente intuibile ciò che accadrà:
i due gatti tenderebbero a cadere in piedi e nello stesso tempo le forze in gioco sarebbero molto simili, garantendo un ottimo funzionamento del moto perpetuo.
I più attenti di voi obbietteranno che il moto non sarebbe perpetuo visto che i gatti morirebbero dopo un certo tempo nell'impossibiltà di nutrirsi.
Bene questo non è vero infatti (e con questo so che mi inimichero i filofelini)non è scritto da nessuno parte che un gatto morto non cada in piedi e le prove in laboratorio confermano questa tesi.
In ultima istanza vorrei sottolineare però che sempre in laboratorio non siamo in grado di riprodurre gli effetti del tempo sul corpo dei gatti e stabilire se una volta disgregato l'ammasso organico la regola e di conseguenza il moto funzioni ancora o almeno per quanto tempo.
in sincerità
Dott. Borich
ps: è una breve sintesi della teoria,
espressa in modo molto elementare.
Se vuole approfondire non si faccia problemi.
 

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E' chiaro che permane il problema gravitazionale. Un gatto tende a raddrizzarsi solo se sta cadendo, non potendo permettere una caduta infinita, la tendenza a raddrizzarsi si esaurisce prima ancora che il motore possa produrre l'energia necessaria a portare i gatti in quota.
Sicuramente cmq un motore felino a 3 o più gatti radiali è più efficacie che a due, legandoli non solo l'un l'altro ma attorno ad un asse in grado di trasmettere poi il moto prodotto ad un organo meccanico.

Supponendo di legare i gatti ad un magnete cilindrico, sospeso da terra sfruttando le polarità in una gabbia magnetica, e ponendo sotto ai gatti un monitor che proietta una simulazione di caduta, questi potrebbero davvero continuare a cercare di cadere dritti e provocare il moto rotatorio.

Ma prima ancora del problema dell'alimentazione sorge il problema di bilancio energetico. La dispersione d'energia è tale da non rendere il motore felino vantaggioso.
 

Borich

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E' chiaro che permane il problema gravitazionale. Un gatto tende a raddrizzarsi solo se sta cadendo, non potendo permettere una caduta infinita, la tendenza a raddrizzarsi si esaurisce prima ancora che il motore possa produrre l'energia necessaria a portare i gatti in quota.
Sicuramente cmq un motore felino a 3 o più gatti radiali è più efficacie che a due, legandoli non solo l'un l'altro ma attorno ad un asse in grado di trasmettere poi il moto prodotto ad un organo meccanico.

Supponendo di legare i gatti ad un magnete cilindrico, sospeso da terra sfruttando le polarità in una gabbia magnetica, e ponendo sotto ai gatti un monitor che proietta una simulazione di caduta, questi potrebbero davvero continuare a cercare di cadere dritti e provocare il moto rotatorio.

Ma prima ancora del problema dell'alimentazione sorge il problema di bilancio energetico. La dispersione d'energia è tale da non rendere il motore felino vantaggioso.
Questa è ancora una reniniscenza del passato.
Prestigiosi studi condotti non solo da me provano che il problema gravitazionale è appunto un problema solo all'inizio.
Inaftti i gatti una volta raggiunta una certa distanza dal terreno quantificabile in circa 1,5 metri in un sistema isolato, innnescano una forza di tipo centripeto e centrifugo che è molto potente.
Purtroppo è molto radicato il preconcetto che debba avvenire una rotazione.
Questo perche nel felino+burro (che da ora chiamerò FB) la scarsa forza prodotta dalla fetta di burro innescava una rotazione.
Oggi alla luce dei nuovi studi si è visto che la nuova teoria bifelinica non produce un moto perpetuo rotatorio ma una semplice oscillazione riconducibile ad una sinusoide sin(x+2/lnx) con x->0.
Da questo si evince che tutti i problemi scatenati dalla rotazione sono annullati.
per quanto riguarda il bilancio energetico credo sia del tutto favorevole in quanto il potere calorico di un gatto è di poco superiore alle 3000 calorie mentre l'energia prodotta è esponenzialmente più grande, nell'ordine del milione.
riguardo al multifelino è in fase i studio un quadrifelinico che produrrebbe molta più energia ma per ora è tutto molto instabile.
cordiali saluti.
 

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eh no, mi spiace contraddirLa, ma il motore bifelino è sicuramente più efficacie nella rotazione di un FB, proprio in virtù dell'omogeneità delle spinte. La differenza tra burro e gatto induce una oscillazione che tende asistoticamente a smorzarsi fino quasi a fermarsi in un "punto di minimo". L'equilibrio tensionale generato dai gatti radiali permette la perpetuazione del moto, applicato da una lieve spinta esterna.
Diventa una specie motore a sospensione magnetica...

Rimane la suspicione sulla caduta libera, poiché non è chiaro come le forze centripete e centrifughe possano contrastare la forza di gravità... data al massa del motore polifelinico... è impossibile fermare la caduta, senza ausili gassosi/magnetici.
 

Borich

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eh no, mi spiace contraddirLa, ma il motore bifelino è sicuramente più efficacie nella rotazione di un FB, proprio in virtù dell'omogeneità delle spinte. La differenza tra burro e gatto induce una oscillazione che tende asistoticamente a smorzarsi fino quasi a fermarsi in un "punto di minimo". L'equilibrio tensionale generato dai gatti radiali permette la perpetuazione del moto, applicato da una lieve spinta esterna.
Diventa una specie motore a sospensione magnetica...

Rimane la suspicione sulla caduta libera, poiché non è chiaro come le forze centripete e centrifughe possano contrastare la forza di gravità... data al massa del motore polifelinico... è impossibile fermare la caduta, senza ausili gassosi/magnetici.
evidentemente non sono stato sufficientemente chiaro e me ne scuso.
le forze centripete e centrifughe sono una semplificazione esagerata.
in ogni caso cercherò di chiarire l'equivoco.
il bifelino in caduta segue un moto rettilineo uniforme che possiamo chiamare V1.
possiamo tranquillamente approssimare che le forze perpendicolari al bifelino in caduta (verticale, cioè con un feliono in posizione di atterraggio e l'altro in opposizione) siano = a v2.
quando il Bifelino (da ora Bf) raggiunge l'altezza x1 le forze provocate dalla ricerca di un assetto dal felino superiore inducono una rotazione dando un valore positivo ad uno dei due vettori v2.
la rotazione che viene impressa ha come asse la mediana tra i due felini.
grazie alla "prodigiosa"(mi si passi il termine non rigoroso) della rotazione al gatto inferiore in risalita viene impressa una forza che é > di 9,81*il peso totale di 1 unita.
Ordunque è come se il sistema avesse uan forza intriseca che gli permette di galleggiare nell'aria.
il sistema rimane stabile grazie al fatto che sebbene il bf tenda a risalire esiste sempre un punto morto nel quale la forza di gravità respinge in basso i felini.
In conclusione quindi le 2 forze si alternano producendo una quasi impensabile oscillazione verticale del bf che nello stesso momento continua a muoversi del moto sopradescritto.
come lei ben capisce non è il principio in dubbio ma la sua imbrigliazione per un utilizzo di tipo energetico.
cordiali saluti.
 

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a soffietto???
e poi è comandata da pistoni idraulici o è scorrevole a cremagliera o da un meccanismo tipo avvolgitore di serranda????

e soprattutto se la porta dell'inferno è FAAC dietro il leone non avrà caldo????
il leone si sta trombando la lonza lussuriosa, mentre la lupa guardona cerca distrattamente di dividere due bambini che si accapigliano per due pezzi di stoffa azzurro e bianco... e rosso e giallo...
Quindi la porta dell'inferno FAAC è incustodita.
Il cancello è bloccato aperto e ci potrebbe entrare e uscire chiunque, ma ricordatevi che c'è virgilio vestito da poliziotto aeroportuale che ti blocca se hai speranze.
 

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il leone si sta trombando la lonza lussuriosa, mentre la lupa guardona cerca distrattamente di dividere due bambini che si accapigliano per due pezzi di stoffa azzurro e bianco... e rosso e giallo...
Quindi la porta dell'inferno FAAC è incustodita.
Il cancello è bloccato aperto e ci potrebbe entrare e uscire chiunque, ma ricordatevi che c'è virgilio vestito da poliziotto aeroportuale che ti blocca se hai speranze.
E cerbero?
Abbandonato sull'autostrada Salerno-RC?
 

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