dal sito di cecchini
ehhh si un vero ingegnere della pubblicità..
Doping meccanico? Una riflessione sulle bici elettriche
- Creatore Discussione marco
- Data di inizio
Ah ecco, guardacaso, si può fare!
Veramente interessante, mi auguro in un futuro, che la tecnologia permetta di dotare le mtb di chi ama fare lunghe escursioni di questi congegni.
Saranno sicuramente utili, per tutti gli escursionisti che desiderano essere certi di rientrare tranquilli al campo base
e questo è il succo del mio messaggio precedente
Circa l'agonista in questione, lascio agli organi sportivi la conclusione di questa vicenda, ad ogni modo la realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti.
Ringrazio invece i moderatori per aver prontamente eliminato una riga di un mio commento, me ne dispiaccio di non essermene accorto per mio conto e di aver generato un simile trambusto.
Ma ora, ancora una volta, è tornata la pace sulle pagine del forum...
ora scusate, ma vedo a rimettere...
Dubito fortemente che l'abbattimento di un 2% degli attriti complessivi cambi radicalmente le prestazioni di una bici, del tipo senza non ce la faccio, ma se ce l'ho allora sì.Ah ecco, guardacaso, si può fare!
Veramente interessante, mi auguro in un futuro, che la tecnologia permetta di dotare le mtb di chi ama fare lunghe escursioni di questi congegni.
Saranno sicuramente utili, per tutti gli escursionisti che desiderano essere certi di rientrare tranquilli al campo base
A me non sembra che ci sia nessuna realtà assodata, se non che molti parlano di cose che non conoscono.
Stammi bene.
Premetto che non ho letto tutta la discussione, troppo lunga.
Io sono un ingegnere meccanico, ho pure una certa esperienza nella progettazione e costruzione di componenti per biciclette dato che lavorai una decina di anni fa all'Ofmega di Sarezzo (BS), azienda defunta qualche anno fa.
Ho imparato che il marketing ha un potere di persuasione incredibile, le parole giuste possono far sembrare rivoluzionario un prodotto ciofeca...
C'è fin troppa esagerazione in questo campo, la maggior parte delle cose esoteriche sono più per far presa su persone suggestionabili e aumentare i matgini di guadagno che altro.
Si parla di cuscinetti a sostentamento magnetico, belli, attrito zero o quasi, ma li vedo assai inapplicabili alla bici, vanno bene per installazioni fisse e ovviamente di grandi dimensioni dove l'importanza dell'applicazione giustifica l'investimento.
La ceramica fu applicata per superare i limiti del tradizionale acciaio, ovvero la durezza limitata e soprattutto l'elevata densità, quindi per cuscinetti che devono ruotare ad altissima velocità e sopportare elevate temperature.
In una bici si arriva, se va bene, ai 500 - 600 giri/minuto per la ruota (sviluppo 2 metri circa) e si raggiungono i 60 - 70 km/h, qualcosa di più in discesa se si corre.
Quelle velocità qualsiasi cuscinetto a rotolamento di decorosa costruzione le sente appena.
Il problema è semmai quello dei carichi a bassa velocità, degli urti, lì la qualità dei materiali e la costruzione contano eccome... insomma, mi vengono in mente le calotte dei famigerati mozzi a tubetto OMG stampate partendo dagli sfridi di tranciatura delle corone e i coni in acciaio al piombo torniti alla buona che vedevano la cementazione col binocolo... per forza quella roba non girava e si sfondava subito!
Il coefficiente di attrito in un cuscinetto a rotolamento fatto come si deve è così basso che nell'economia della bici è pressochè trascurabile, se si mangia lo 0,001% della potenza del ciclista è tanto, il resto come già detto dipende da pneumatici, cedimenti elastici del mezzo, aerodinamica, un po' anche le varie schermature di tenuta.
Togliete le guarnizioni di tenuta da mozzi e movimenti, vi sembrerà di volare! (ma poi quanto dura? Che succede se la sabbia finisce tra le palline?
)
Per il resto... boh!
Comunque l'idea del motorino nel tubo verticale con coppia conica che ingrana sul perno del movimento non è affatto nuova, la batteria può essere ficcata nella borraccia e non servono nemmeno fili volanti, bastano due banalissimi "contatti" sotto al portaborraccia... ma a che pro?
Io sono un ingegnere meccanico, ho pure una certa esperienza nella progettazione e costruzione di componenti per biciclette dato che lavorai una decina di anni fa all'Ofmega di Sarezzo (BS), azienda defunta qualche anno fa.
Ho imparato che il marketing ha un potere di persuasione incredibile, le parole giuste possono far sembrare rivoluzionario un prodotto ciofeca...
C'è fin troppa esagerazione in questo campo, la maggior parte delle cose esoteriche sono più per far presa su persone suggestionabili e aumentare i matgini di guadagno che altro.
Si parla di cuscinetti a sostentamento magnetico, belli, attrito zero o quasi, ma li vedo assai inapplicabili alla bici, vanno bene per installazioni fisse e ovviamente di grandi dimensioni dove l'importanza dell'applicazione giustifica l'investimento.
La ceramica fu applicata per superare i limiti del tradizionale acciaio, ovvero la durezza limitata e soprattutto l'elevata densità, quindi per cuscinetti che devono ruotare ad altissima velocità e sopportare elevate temperature.
In una bici si arriva, se va bene, ai 500 - 600 giri/minuto per la ruota (sviluppo 2 metri circa) e si raggiungono i 60 - 70 km/h, qualcosa di più in discesa se si corre.
Quelle velocità qualsiasi cuscinetto a rotolamento di decorosa costruzione le sente appena.
Il problema è semmai quello dei carichi a bassa velocità, degli urti, lì la qualità dei materiali e la costruzione contano eccome... insomma, mi vengono in mente le calotte dei famigerati mozzi a tubetto OMG stampate partendo dagli sfridi di tranciatura delle corone e i coni in acciaio al piombo torniti alla buona che vedevano la cementazione col binocolo... per forza quella roba non girava e si sfondava subito!
Il coefficiente di attrito in un cuscinetto a rotolamento fatto come si deve è così basso che nell'economia della bici è pressochè trascurabile, se si mangia lo 0,001% della potenza del ciclista è tanto, il resto come già detto dipende da pneumatici, cedimenti elastici del mezzo, aerodinamica, un po' anche le varie schermature di tenuta.
Togliete le guarnizioni di tenuta da mozzi e movimenti, vi sembrerà di volare! (ma poi quanto dura? Che succede se la sabbia finisce tra le palline?
)Per il resto... boh!
Comunque l'idea del motorino nel tubo verticale con coppia conica che ingrana sul perno del movimento non è affatto nuova, la batteria può essere ficcata nella borraccia e non servono nemmeno fili volanti, bastano due banalissimi "contatti" sotto al portaborraccia... ma a che pro?
In quanto la frase "realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti." può avere più interpretazioni:
1 è evidente che c'è l'aiuto di qualche cosa (un'accellerazione così è umanamente impossibile)
2 é evidente che c'è stato lo scatto poi la progressione in accellerazione veramente strepitosa
Ecc...
Dipende solo da chi o da come la vede.....
"chi vivrà vedrà"
1 è evidente che c'è l'aiuto di qualche cosa (un'accellerazione così è umanamente impossibile)
2 é evidente che c'è stato lo scatto poi la progressione in accellerazione veramente strepitosa
Ecc...
Dipende solo da chi o da come la vede.....
"chi vivrà vedrà"
tornando al "motorino" di Cancellara concordo con questa opinione ed è la prima cosa che ho pensato: "ma guarda che roba intelligente, perchè non vendono normalmente delle bici così invece di quei cosi da 20-30 chili elettro-assistite che sembrano un motorino Ciao, tra pacco batteria, motore al mozzo e altri orpelli ?
forse perchè quella delle bici con servo elettrico oggi già in vendita è la dimensione minima per garantire una certa durata e robustezza da utente urbano
invece probabilmente l'aggeggio geniale e supermaneggevole di Cancellara offre un'autonomia di un paio di centinaia di secondi al massimo (giusto per qualche strappetto quà e là) e probabilmente è anche una cosa fragilina se non addirittura usa-e-getta, quindi difficilmente applicabile commercialmente alle citybike
qualcuno ne sa di più?
(nopperchè sennò corro a comprarmelo e basta scooter per andare in ufficio!)
ottomilainsù;3957137 ha scritto:
ecco appunto: ad esempio andare in ufficio con la city bike invece che con lo scooter, senza dover far la doccia e cambiarti quando arrivi, specie in estate o se ci sono salite sul percorso (a milano sono sufficienti i bastioni di porta venezia per sudare in bici, in questo periodo, salvo andare a 6 km/h)
Copio e incollo dall'articolo:
....Recentemente un noto fabbricante di abbigliamento ciclistico ha raccontato di aver saputo da testimoni oculari di strane manovre all'arrivo di Cancellara presso il pullman della squadra....
Lungi da me da fare il difensore di Cancellara, ma siamo sempre al livello di un anonimo seppur noto che ha saputo da altri. Qualcuno a filmato qualcosa? Vi è una prova ?
forse non colgo il giusto senso del tuo commento, ma non è pensabile di utilizzare il cuscinetto magnetico per le bici.Ah ecco, guardacaso, si può fare!
...
un cuscinetto magnetico funziona così: ci sono alcuni elettromagneti, diciamo 4 per comodità, sopra, sotto, destra e sinistra.
tutti e quattro respingono l'albero che sta loro in mezzo, quindi l'albero galleggia.
quando applico un carico radiale, ad es. un ciclista che sale sulla bici, l'albero tende a scendere. per contrastarlo il magnete sotto deve aumentare la sua potenza. questo avviene perchè ci sono dei sensori che "sentono" il campo magnetico e un pc che li gestisce.
aumentando la potenza del magnete questo respinge l'albero che "rimbalza" verso l'alto. a questo punto deve intervenire il magnete superiore per respingere l'albero. di nuovo il pc deve gestire questa variazione.
la processo continua finchè non si riottiene l'equilibrio, ma essendo una macchina l'equilibrio non si ottiene mai.
ora, mettici che l'albero non va solo su e giù ma anche avanti e indietro, a destra e a sinistra e puoi capire che genere di gestione elettronica sia necessaria.
per concludere, gli elettromagneti vanno a corrente (come il pc necessario), senza energia elettrica, e tanta, non funziona niente.
ergo, sulla bici a pedali (giusta precisazione, visto l'argomento) non ce li metti.
p.s.: sono anni che i produttori di cuscinetti stanno sviluppando cuscinetti a corpi volventi che non risentano dei campi magnetici perchè, i campi magnetici, sono dannosi al funzionamento. questi invece vanno in direzione opposta magnetizzandoli...
congenio utilissimo, per tutte quelle persone che con la bici vorranno andare al lavoro..e una valida alternativa all'utilizzo dello scooter 50cc in ambito cittadino o in zone tipo centri storici e poi figata per chi fa AM FR...dove il punto debole è la salita..così facendo si possono fare più discese e lo spauracchio delle salita è quasi tolto...
Poi certo se usato in mala fede è un doping tecnologico a tutti gli effetti....lo stesso vale per l'epo..se usato da persone malate salva la vita..e usato impropriamente da sportivi è doping..e tante altre cose!!!
non penso che sfonderà legalmente in ambito road e xc...perchè il bello di queste discipline è pedalare e far fatica....
Poi certo se usato in mala fede è un doping tecnologico a tutti gli effetti....lo stesso vale per l'epo..se usato da persone malate salva la vita..e usato impropriamente da sportivi è doping..e tante altre cose!!!
non penso che sfonderà legalmente in ambito road e xc...perchè il bello di queste discipline è pedalare e far fatica....
Il nuovo sponsor di molti team professionistici:
http://www.grace.de/#/main/home/http://www.grace.de/#/main/home/
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Osservazioni di un semplice appassionato di MTB and Road cycling.
L'impresione e forte ma consideriamo gli aspetti da diverse angolazioni.
1) Amatoriale: nessuna competizione, liberi di fare ciò che riteniamo per noi utile senza limitare la libertà altrui. Regole del buon senso sociale.
2) L'agonsmo è tale per il proprio senzo della competixione. Peso della bici associato a controllo visivo ai nastri eviteranno queste infiltrazioni nel modo amatoriale. Evitiamo di trascendere nella piaga delle assunzioni indiscriminate di sostanze dubbie.
3) Professionismo: qui la regola di peso della bici e punzonatura (accade anche nella F1) al momento della registrazione, verifica ai nastri associato ad un controllo visivo dovrebbere scongiurare illeciti nell'esito della prestazione! Anche qui evitere la polemica sull'efficacia del chimico in squadra.
Resta il fatto che piace a tutti scovare e/o dichiarare inganni per darne e farne notizia trascurando l'impegno dell'atleta. Una nuova caccia alle streghe ma i veri fantasmi si annidano nel nostro mondo amatoriale, purtroppo.
L'impresione e forte ma consideriamo gli aspetti da diverse angolazioni.
1) Amatoriale: nessuna competizione, liberi di fare ciò che riteniamo per noi utile senza limitare la libertà altrui. Regole del buon senso sociale.
2) L'agonsmo è tale per il proprio senzo della competixione. Peso della bici associato a controllo visivo ai nastri eviteranno queste infiltrazioni nel modo amatoriale. Evitiamo di trascendere nella piaga delle assunzioni indiscriminate di sostanze dubbie.
3) Professionismo: qui la regola di peso della bici e punzonatura (accade anche nella F1) al momento della registrazione, verifica ai nastri associato ad un controllo visivo dovrebbere scongiurare illeciti nell'esito della prestazione! Anche qui evitere la polemica sull'efficacia del chimico in squadra.
Resta il fatto che piace a tutti scovare e/o dichiarare inganni per darne e farne notizia trascurando l'impegno dell'atleta. Una nuova caccia alle streghe ma i veri fantasmi si annidano nel nostro mondo amatoriale, purtroppo.
Quoto alla grande... ci sta che dopo un infortunio la ripresa anche assistita meccanicamente puo' solo che giovare, sperando sempre che non crei danni ulteriori visto che in effetti la spinta che dà sembra essere importante anche per ciclisti professionisti...
Dunque calibrandola correttamente la pedalata assistita, utilizzata fuori da contesti competitivi/professionali, darebbe la possibilità a persone con problemi fisici di raggiungere obiettivi altrimenti improbabili!
a me invece codesto commento pare decisamente qualunquista e populista
una bici con installato il grueber assist non diventa una moto
Qui un interessante servizio televisivo sul "caso Cancellara" trasmesso dalla TV svizzera italiana RSI: http://la1.rsi.ch/falo/welcome.cfm?idg=0&ids=0&idc=41041
