Allora,l'eritropoietina o EPO è un ormone prodotto in parte maggiore dai reni che ha come funzione principale la regolazione della produzione dei globuli rossi.
Agisce nel midollo osseo stimolando le cellule CFU-E e BFU-E il cui risultato è l'aumento della quantità dei globuli rossi e di emoglobina, che è una proteina solubile, presente nei globuli rossi stessi responsabile ,per farla brave, del trasporto dell'ossigeno molecolare.
L'aumento dei globuli rossi e della tensione del O2 ha un effetto logico sul sangue ovvero l'aumento della pressione sull'H2O e, a partità di volume,la presenza di una maggior parte corpuscolare (aumento dei globuli rossi in questo caso) rispetto la condizione iniziale (ovvio aumento del rapporto tra parte corpuscolare e liquida:ematocrito) dando come risultato un ovvio aumento della densità sanguigna e aumento della viscosità rispetto alla situazione iniziale.
In un soggetto anemico, ovvero con una caduta del tasso di emoglobina (e di una quantità insufficente di globuli rossi nel sangue),
la somministrazione dell' ormone di eritopoietina in giuste dosi fa si che si possa raggiungere un livello quasi ottimale di globuli rossi e quindi di emoglobina, in modo da ovviare temporaneamente al suo deficit di trasporto di O2 e dando al sangue delle caratteristiche fisiche pressocchè normali.
In un soggetto sano la somministrazione dell'ormone va ad intaccare un'equilibrio di per se ottimale per la vita (sport compreso).
Nel caso specifico l'aumento di densità e di viscosità rispetto ad un valore fisico NORMALE fa si che l'aumento della produzione dei globuli rossi vada teoricamente ad aumentare la PRESENZA di O2 in un determinato volume di sangue ma ne faccia calare drasticamente il suo TRASPORTO, risultando indubbiamente maggiori i "contro" dei "pro".
L'aumento della pressione sui vasi sanguigni è solo una delle conseguenze di questo eccesso (provate a soffiare dentro un tubicino bello lungo dell'acqua e provate poi con del grasso, e pensate che il sangue già di per se ha una viscosità 4 volte superiore all' H20) che ne compromettono la prestazione sportiva, senza poi parlare delle conseguenze nel tempo sulla salute di chi abusa di questo metodo che possono essere:
1) Tendenza alla trombofilia, indipendente dal valore di ematocrito (inibizione dei fattori della coagulazione del sangue, per esempio la proteina S).
Anche con ematocrito basso si potrebbero verificare dei trombi.
2) Tendenza alla trombofilia, dipendente dal valore dell'ematocrito. Questo punto è ovvio e riconosciuto da tutti; aumentando l'emoconcentrazione,
è ovvio che possono formarsi trombi.
3) Potenziale incremento delle resistenze vascolari nelle zone profonde del cervello, con possibile invecchiamento precoce delle strutture.
4) Ipertensione, con conseguente sclerosi vascolare (nei diversi distretti ed organi corporei, come fegato, reni e polmoni), accresciuto rischio di
infarto e encefalopatia ipertensiva
5) Convulsioni
6) Leucoencefalopatia (modificazioni della sostanza bianca cerebrale)
Penso sia abbastanza chiaro e scritto in maniera semplice.
Queste non sono cose nuove o rivoluzionarie, anzi, ma vi è una grande disinformazione in merito e il più delle volte voluta.
E provate ad indovinare da chi?
Dalle stesse aziende farmaceutiche che attorno all'uso e ABUSO dei farmaci si fanno i miliardi.
Poi come al soltio non si capisce l'importanza nella prestazione della componente psicologica negli sport che è di gran lunga superiore a quella fisica (soprattutto negli sport di resistenza come il ciclismo) e si creano dipendenze oltre che fisiche anche psicologiche (che sono le prime a manifestarsi e le più difficili da debellare).