Nel consueto ma sempre apprezzabile modo di esporre un argomento di Ser Pecora, fatto di spunti, di rimandi, di paralleli , e soprattutto di stimoli alla riflessione, io ne ho trovato uno che forse me lo sonon sognato, perché non è stato affrontato finora.
Tutti ci siamo concentrati sul doping degli atleti, e quindi via di fatalismo, EPO, CERA, tolleranza zero, liberalizzazione.
Invece io ho letto nel suo topic un'altra cosa che può sintetizzarsi nella constatazione che tutto è doping, e niente.
Era doping (o non lo era) la mela per Adamo ed Eva, e Eva non pensava ad affrontare meglio il dislivello dell'Ararat quando l'ha colta, ed era doping (e non lo era) una birra per allattare meglio un neonato.
Allora ho avuto una mini-illuminazione.
E' doping anche l'università, se non esistesse nessuno avrebbe modo di avvantaggiarsi rispetto ad un altro studiando sui libri grazie alla connivenza di professori dopati e biblioteche piene di sostanze illecite.
E' dopato chi porta gli
occhiali, bella forza, vediamo se ci vedi bene senza!
E via di seguito, sono dopati i ricchi (questo l'ho sempre pensato) perché hanno più soldi, chi usa la scala per cambiare una lampadina, il poliziotto che ha la pistola.
Stai estremizzando, direte voi.
Certo, ma a che bicchiere un alcolizzato è alcolizzato?
O quando il fumatore cronico è un drogato, se si devasta più di un drogato?
A proposito, non mi direte che per quelle 4 canne che mi sono fatto da piccolo ero un tossico?
Allora mi direte, sì, va bene, ma nel doping quello di cui parliamo ci si fa male, mentre chi va all'università o chi porta gli occhiali no.
Ancora, dov'è questo confine tre male o bene, voi lo riuscite a vedere?
Io no, penso al figlio di papà zappa come un mulo che si laurea e al figlio del luogocomune-contadino potenzialmente intelligente ma destinato a restare in mezzo ai campi, mi sembra che il primo ce l'ha fatta grazie al doping.
E l'occhialuto, se ha gli occhiali perché ha trascurato una congiuntivite, se li merita?
Questo ho capito dal topic di Ser Pecora, che il lecito o l'illecito è soggettivo, funzionale al contesto storico e geografico, e che viene convenzionalmente fissato dalle leggi dell'uomo.
Altro non c'è.
Claudio