...e la bici sta in piedi da sola..monte magno - gavardo - BS

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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sembola

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e… mi sa che non parlavo del pandino (ma che simpatico…), ma del VM… hai presente?:spetteguless:
Qui non sono d'accordo. Non si può mettere sullo stesso piano chi lavora e chi si diverte, un danno inevitabile ed uno facilmente evitabile. Ma sopratutto è fuori discussione che per un mezzo della Forestale in giro per servizio ce ne siano migliaia che provocano danni per divertimento. Vediamo di distinguere tra travi e pagliuzze...
 
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e… mi sa che non parlavo del pandino (ma che simpatico…), ma del VM… hai presente?:spetteguless:

Ah Italia paese di… :nunsacci:
Qui non sono d'accordo. Non si può mettere sullo stesso piano chi lavora e chi si diverte, un danno inevitabile ed uno facilmente evitabile. Ma sopratutto è fuori discussione che per un fuoristrada della Forestale in giro (lo ripeto, per servizio) ce ne siano almeno 1000 di cacciatori o "appassionati" che sfondano per divertimento. Vediamo di distinguere tra travi e pagliuzze...anche se in Italia, paese dove la colpa del furto non è del ladro ma delle guardie, sembra di chiedere l'impossibile.


Mi ripeto: rimaniamo in topic, la questione riguarda i danni alla viabilità forestale ad opera dei mezzi a motore, non la gestione dei boschi cedui ;-)
 

cesare RBO

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Qui non sono d'accordo. Non si può mettere sullo stesso piano chi lavora e chi si diverte, un danno inevitabile ed uno facilmente evitabile. Ma sopratutto è fuori discussione che per un fuoristrada della Forestale in giro (lo ripeto, per servizio) ce ne siano almeno 1000 di cacciatori o "appassionati" che sfondano per divertimento. Vediamo di distinguere tra travi e pagliuzze...anche se in Italia, paese dove la colpa del furto non è del ladro ma delle guardie, sembra di chiedere l'impossibile.


Mi ripeto: rimaniamo in topic, la questione riguarda i danni alla viabilità forestale ad opera dei mezzi a motore, non la gestione dei boschi cedui

le due cose (danni alla viabilità forestale e gestione del patrimonio boschivo) mi paiono se non indissolubilmente legate almeno molto legate... anche perché prima ancora che una questione meramente tecnica è una questione culturale... il tipo di fruizione di un bene è giocoforza legato agli aspetti di gestione del bene stesso che a loro volta discendono dall'approccio e dalla "sensibilità" che una data società ha nei confronti di certe tematiche e problematiche. I suppose....

attenzione, non ho equiparato i danni fatti dalla Forestale con quelli fatti da altri e nemmeno ho lanciato un "grido di allarme sui danni fatti dalla stessa durante i pattugliamenti/controlli periodici"... ho semplicemente riportato due casi limite (VM della Forestale e cavalli), documentabili, in due situazioni di mia conoscenza (Orbai e Villasimius, che si verificano con condimeteo diametralmente opposte tra loro)...
ho fatto notare poi a Satyr (che faceva lo "spiritoso") che non trattavasi di pandini ma di mezzi "grossi" davvero come i VM...
spero di aver chiarito il mio pensiero su questo punto...
ciao
 

cesare RBO

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anche se in Italia, paese dove la colpa del furto non è del ladro ma delle guardie, sembra di chiedere l'impossibile

ti prego, non infilarmi a forza in un contesto "culturale" ed in un modus pensandi con cui non ho nulla, ma proprio nulla, a che spartire... il tenore e le modalità dei miei interventi (ti direi la mia vita intera ma non ci conosciamo personalmente...) nel corso degli anni penso lo testimonino abbastanza fedelmente...
ciao
 

Carlo il dentista

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Hp letto con attenzione tutto il topic; non mi piace andare per categorie e far di tutte l'erbe un fascio; mi pare ovvio che il problema sia imputabile alla mancanza di cultura, rispetto ed educazione dell'italiano medio, che abbia sotto il popò una moto, una 4x4, un cavallo o una bici. Per fortuna in tutte queste categorie di sportivi (+o-) ci sono anche persone per bene, che si prodigano nel mantenere in sesto i sentieri.
Vorrei ricordare che anche le mtb, soprattutto quelle da "gravity", creano danni ai sentieri e passano su percorsi vietati dalle leggi locali. Cito ad esempio la zona dell'Alto Garda (222, 422...). Avevo già lamentato il dissesto di questi sentieri e la mancanza di manutenzione soprattutto da parte di chi ci lucra (vedi ditte che portano la gente in quota coi furgoni); quindi mi parrebbe equo non demonizzare gli enduristi che fanno danni quanto altri fruitori di sentieri (avete mai visto come si concia un sentiero in questi periodi piovosi dopo che sono passati 4 o 5 cavalli?)
Sembola, scusa ma non mi sembra giusto dare del lo sgradito a chi ha un'opinione diversa.
Carlo.
 

sembola

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Sembola, scusa ma non mi sembra giusto dare del lo sgradito a chi ha un'opinione diversa.
Carlo.
Evidentemente hai letto male i miei interventi.

Io ho scritto che non è gradito chi minimizza i danni provocati dalle moto, che esistono e che sono di un ordine di grandezza non paragonabile a quelli delle bici. Questi per esempio non li hanno fatti le bici, per di più all'interno di un'area di riserva completamente tabellata.

Bici che, sia chiaro, come qualsiasi altra attività umana hanno un impatto sull'ambiente. Alcuni impatti sono sostenibili, altri no. Le attività che hanno un impatto sostenibile sono ammissibili, le altre no.

Chi gira in moto senza fare solchi e rendere impercorribili i sentieri per me può farlo, non ne faccio una questione morale. Quando si danneggia un bene di tutti e per di più si nega l'evidenza e si sbertuccia chi si lamenta le cose cambiano.
 
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Picola ma carattarastica...
Hp letto con attenzione tutto il topic; non mi piace andare per categorie e far di tutte l'erbe un fascio; mi pare ovvio che il problema sia imputabile alla mancanza di cultura, rispetto ed educazione dell'italiano medio, che abbia sotto il popò una moto, una 4x4, un cavallo o una bici. Per fortuna in tutte queste categorie di sportivi (+o-) ci sono anche persone per bene, che si prodigano nel mantenere in sesto i sentieri.
Vorrei ricordare che anche le mtb, soprattutto quelle da "gravity", creano danni ai sentieri e passano su percorsi vietati dalle leggi locali. Cito ad esempio la zona dell'Alto Garda (222, 422...). Avevo già lamentato il dissesto di questi sentieri e la mancanza di manutenzione soprattutto da parte di chi ci lucra (vedi ditte che portano la gente in quota coi furgoni); quindi mi parrebbe equo non demonizzare gli enduristi che fanno danni quanto altri fruitori di sentieri (avete mai visto come si concia un sentiero in questi periodi piovosi dopo che sono passati 4 o 5 cavalli?)
Sembola, scusa ma non mi sembra giusto dare del lo sgradito a chi ha un'opinione diversa.
Carlo.


Ciao Carlo mi dici perfavore in Mp dov'è che sono questi sentieri...:nunsacci:...grazie...scusate l' OT....:celopiùg:
 

Carlo il dentista

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Evidentemente hai letto male i miei interventi.

Io ho scritto che non è gradito chi minimizza i danni provocati dalle moto, che esistono e che sono di un ordine di grandezza non paragonabile a quelli delle bici. Questi per esempio non li hanno fatti le bici, per di più all'interno di un'area di riserva completamente tabellata.

Bici che, sia chiaro, come qualsiasi altra attività umana hanno un impatto sull'ambiente. Alcuni impatti sono sostenibili, altri no. Le attività che hanno un impatto sostenibile sono ammissibili, le altre no.

Chi gira in moto senza fare solchi e rendere impercorribili i sentieri per me può farlo, non ne faccio una questione morale. Quando si danneggia un bene di tutti e per di più si nega l'evidenza e si sbertuccia chi si lamenta le cose cambiano.
Ho letto bene e non sono del tutto convinto che i danni causati dal passaggio delle moto siano meno sostenibili di altri; trovo spesso sentieri di collina, devastati dai cavalli o di montagna, cancellati dal passaggio delle mandrie che vanno in alpeggio; certo, il discorso che quelli in moto o in jeep o in bici stanno cazzeggiando e i mandriani no è giusto ma il danno c'è.
Più che insistere sulla liceità di un gruppo di fruire di sentieri di tutti, batterei molto di più sulla necessità di creare "cultura dell'ambiente". Credo che i divieti in Trentino e in Veneto nei confronti della MTB nascano proprio dalla mancanza di educazione e rispetto da parte di alcuni(molti?) bikers.
Chiarisco il mio pensiero, onde non creare fraintendimenti. Nonostante i miei trascorsi di endurista (ero uno di quelli che andava in giro a chiudere le buche con picco e badile e che alle riunioni faceva prediche agli altri associati perchè ci si comportasse sempre correttamente onde evitare di restare senza sentieri su cui girare!), quando sento le moto un po' mi preoccupo e un po' mi girano; a volte passano a canna e, se riesco, ne becco uno e lo cazzio di brutto;ma altre volte trovo persone decenti che rallentano e salutano. Purtroppo gli stupidi sono dappertutto, le regole nel nostro paese sono quasi sempre disattese... Il mio pensiero è che noi mountain bikers non possiamo ergerci a giudici del comportamento di altri gruppi se parte di noi commette le stesse cazzate, che vanno da un utilizzo inappropriato del mezzo all'alterazione di sentieri per trarne più divertimento; come alcuni, qui, scrivono agli enduristi di andare in pista di motocross, con lo stesso diritto, in qualche altro forum, che ne so, di trekker, qualcuno scriverà che noi si debba andare a girare nei bike park e pretenderà di aver ragione... E' il cane che si morde la coda! Civiltà e rispetto sono gli unici ingredienti utili, per quanto rari e di difficile reperibilità!
 

sembola

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Ho letto bene e non sono del tutto convinto che i danni causati dal passaggio delle moto siano meno sostenibili di altri; trovo spesso sentieri di collina, devastati dai cavalli o di montagna, cancellati dal passaggio delle mandrie che vanno in alpeggio; certo, il discorso che quelli in moto o in jeep o in bici stanno cazzeggiando e i mandriani no è giusto ma il danno c'è.
Più che insistere sulla liceità di un gruppo di fruire di sentieri di tutti, batterei molto di più sulla necessità di creare "cultura dell'ambiente". Credo che i divieti in Trentino e in Veneto nei confronti della MTB nascano proprio dalla mancanza di educazione e rispetto da parte di alcuni(molti?) bikers.
Chiarisco il mio pensiero, onde non creare fraintendimenti. Nonostante i miei trascorsi di endurista (ero uno di quelli che andava in giro a chiudere le buche con picco e badile e che alle riunioni faceva prediche agli altri associati perchè ci si comportasse sempre correttamente onde evitare di restare senza sentieri su cui girare!), quando sento le moto un po' mi preoccupo e un po' mi girano; a volte passano a canna e, se riesco, ne becco uno e lo cazzio di brutto;ma altre volte trovo persone decenti che rallentano e salutano. Purtroppo gli stupidi sono dappertutto, le regole nel nostro paese sono quasi sempre disattese... Il mio pensiero è che noi mountain bikers non possiamo ergerci a giudici del comportamento di altri gruppi se parte di noi commette le stesse cazzate, che vanno da un utilizzo inappropriato del mezzo all'alterazione di sentieri per trarne più divertimento; come alcuni, qui, scrivono agli enduristi di andare in pista di motocross, con lo stesso diritto, in qualche altro forum, che ne so, di trekker, qualcuno scriverà che noi si debba andare a girare nei bike park e pretenderà di aver ragione... E' il cane che si morde la coda! Civiltà e rispetto sono gli unici ingredienti utili, per quanto rari e di difficile reperibilità!

La questione è estremamente semplice, come ho scritto in precedenza: ci sono attività sostenibili ed altre che non lo sono. Dipende da tipo di attività, caratteristiche dell' ambiente, periodo dell'anno, valore naturalistico dell'ambiente, e non ultimo dalla necessità e da quanti praticano l'attività. Per cui a seconda della somma di tutti questi parametri si va dalle zone di riserva integrale, dove non puoi entrare neppure a piedi, alle aree a numero chiuso come il Parco dell' Uccellina, le aree dove non puoi entrare in auto ma magari portarci le vacche col camion, quelle dove non si può andare coi cani e così via fino ai luoghi dove per conformazione o scarso valore ambientale non ci sono limiti di alcun genere.

Queste valutazioni sono alla base delle regole in ambito ambientale, e dovrebbero esserlo anche del buonsenso. Lo ripeto, sfondare i sentieri e renderli impercorribili agli altri utenti non è nè civile nè rispettoso, è solo una prepotenza che non si può giustificare in nessun modo.
 
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Ho letto bene e non sono del tutto convinto che i danni causati dal passaggio delle moto siano meno sostenibili di altri; trovo spesso sentieri di collina, devastati dai cavalli o di montagna, cancellati dal passaggio delle mandrie che vanno in alpeggio; certo, il discorso che quelli in moto o in jeep o in bici stanno cazzeggiando e i mandriani no è giusto ma il danno c'è.
Più che insistere sulla liceità di un gruppo di fruire di sentieri di tutti, batterei molto di più sulla necessità di creare "cultura dell'ambiente". Credo che i divieti in Trentino e in Veneto nei confronti della MTB nascano proprio dalla mancanza di educazione e rispetto da parte di alcuni(molti?) bikers.
Chiarisco il mio pensiero, onde non creare fraintendimenti. Nonostante i miei trascorsi di endurista (ero uno di quelli che andava in giro a chiudere le buche con picco e badile e che alle riunioni faceva prediche agli altri associati perchè ci si comportasse sempre correttamente onde evitare di restare senza sentieri su cui girare!), quando sento le moto un po' mi preoccupo e un po' mi girano; a volte passano a canna e, se riesco, ne becco uno e lo cazzio di brutto;ma altre volte trovo persone decenti che rallentano e salutano. Purtroppo gli stupidi sono dappertutto, le regole nel nostro paese sono quasi sempre disattese... Il mio pensiero è che noi mountain bikers non possiamo ergerci a giudici del comportamento di altri gruppi se parte di noi commette le stesse cazzate, che vanno da un utilizzo inappropriato del mezzo all'alterazione di sentieri per trarne più divertimento; come alcuni, qui, scrivono agli enduristi di andare in pista di motocross, con lo stesso diritto, in qualche altro forum, che ne so, di trekker, qualcuno scriverà che noi si debba andare a girare nei bike park e pretenderà di aver ragione... E' il cane che si morde la coda! Civiltà e rispetto sono gli unici ingredienti utili, per quanto rari e di difficile reperibilità!
Per cui cosa suggerisci a livello pratico?
Credi che in questi topic non ci sia già chi denuncia, a prescindere dalla categoria, taluni comportamenti?
Vedere i trail disintegrati a me, che faccio km di trailcare all'anno, fa incazzare. Se sono biker ancora di +. Ma la realtà è ben distante da quella che tu denunci e alla fine dove vado a richiudere con la zappa talune canaline sono per di + mezzi motorizzati.
Cè una bella differenza tra sapere e/o non sapere (come per gli animali allo stato brado o semi-brado) che si può creare un danno facendo una determinata azione in un determinato luogo.
 

nemox

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Inutile Sembola, in questo paese ci sono e ci saranno sempre un "ma" e un "però" e di conseguenza ci sarà sempre qualcuno a subirli e qualcun'altro a trarne vantaggio.
E il nostro dannato destino di italiani ci permette solo di scegliere da quale delle due parti stare... :-(
 
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Inutile Sembola, in questo paese ci sono e ci saranno sempre un "ma" e un "però" e di conseguenza ci sarà sempre qualcuno a subirli e qualcun'altro a trarne vantaggio.
E il nostro dannato destino di italiani ci permette solo di scegliere da quale delle due parti stare... :-(

C' è un fantastico monologo di Gioele Dix sui divieti apposti in treno e sul modo di presentarli in lingue diverse ed a popoli diversi ;-)

Gioele Dix - Targhetta F.S. - YouTube

Il pezzo che ci interessa è dal minuto 8 in poi, ma guardatelo tutto ;-)
 
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Picola ma carattarastica...
Riporto in auge il post,non tanto per polemizzare o quant'altro...,ma oggi proprio oggi,giorno di Pasquetta,un motoendurista del posto esperto,nella zona citata all'inizio del post,ci ha lasciato la vita...22 anni...nonostante tutto,non si può e non si deve morire cosi...non dimentichiamolo mai,nemmeno noi che pur non avendo motore,molte volte scendiamo per gli stessi sentieri...:medita:
 
B

barth

Ospite
I coglioni ci sono in tutte le categorie, è un dato di fatto.

Ma è un dato di fatto anche che i coglioni non sono tutti uguali.

Un c......e in mtb non è in grado di distruggere una strada, un c......e con la jeep sì.

Un c......e a piedi non è in grado di buttare giù un bosco e poi lasciare i rami in terra impedendo l'uso dello stradello a tutti gli altri.

Un c......e in mtb non è in grado di svuotare l'olio della motosega o del trattore per terra.

Oppure, ancora, un c......e a piedi non ha il fucile in mano, e per quante coglionate possa fare non può ammazzare nessuno neppure per sbaglio.

L'escursionismo, a piedi a cavallo o in mtb, non è un' attività angelica cui tutto è permesso, ed è lecito e doveroso porsi delle domande sulla sua sostenibilità. Altra cosa è mettere sullo stesso piano attività diverse con diversi impatti, con la solita logica italiana del "tutti ladri, nessun ladro".
...grande, aggiungo anche il modo, esseri umani trasformati in mostri dal rumore dei motori, fuori dalle montagne subito.

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Cosa sarebbe E?


Hai presente la ''moda'' del momento in mtb?...Bici da 22/25kg circa con gomme 2,35/40 e giù a cannone in posti non consentiti...magari sudando poco per arrivarci in salita...''pongi pongi pon pon pon''...io sono delle zone,con un paio( che avevan più di 20 anni meno di me...) ho avuto uno screzio,risolto nel migliore dei modi,ma resta sempre l'amaro in bocca...che se ne dica...:omertà:
 

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