News Fontana chiude con le gare e diventa Ebiker

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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mauretto

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Chi lo dice che son cose diverse? Il fatto che io non spenderei 3-4Keuro per una cosa che non so se mi piacerà? Eppure c'è un sacco di gente che lo fa, come ce n'è che compra l' "ultima novità" per poi magari svenderla, evidentemente c'è chi può permetterselo. Il marketing è marketing, sia quando promuove l'AXS che quando vende la bici "da prima comunione" :spetteguless:


Farti decidere "per un motivo o per l'altro" è esattamente il compito del marketing: ti dà un sacco di possibilità di attività nel tempo libero, la corsa, la pesca, la bici, il softair...tutto purchè tu apra il portafogli.
Ripeto, lo dico senza nessunissima accezione negativa, è solo il riconoscimento di uno stato di fatto.

Parliamo di cose diverse. Tu dicevi che la spinta iniziale viene dal marketing (es chi vede una tappa del tour in tv e poi invogliato compra la bdc) e io sostengo che ciò non sia corretto, non sempre per lo meno. Io ho iniziato a arrampicare perchè mi è stato proposto da un amico, l'attrezzatura me l'ha procurata lui, i rudimenti me li ha insegnati lui, io l'ho seguito e basta. Mesi e mesi dopo ho scoperto l'esistenza di tutta l'industria che sta dietro al mondo dell'arrampicata sportiva, l'esistenza di competizioni eccetera. Il mio amico non è un maestro di arrampicata, non fa parte di nessuna associazione, non lavora per nessuna industria del settore. Non puoi sostenere che nel mio caso (e come me ce ne sono tantissimi) la spinta me l'abbia data il marketing.
Poi mi potrai dire che man mano che passavano gli anni e mi sono appassionato sempre di più all'arrampicata, ho iniziato a informarmi su tecniche e materiali, a scegliere le scarpette marca X piuttosto che marca Y perchè avevano la suola vibram anzichè stealth ,ad andare ad assistere alle competizioni pagando il biglietto d'ingresso ecc ecc ecc...e qui il discorso marketing ci sta ovviamente. Ma a monte di tutto no
 

MaxSantucci

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Parliamo di cose diverse. Tu dicevi che la spinta iniziale viene dal marketing (es chi vede una tappa del tour in tv e poi invogliato compra la bdc) e io sostengo che ciò non sia corretto, non sempre per lo meno. Io ho iniziato a arrampicare perchè mi è stato proposto da un amico, l'attrezzatura me l'ha procurata lui, i rudimenti me li ha insegnati lui, io l'ho seguito e basta. Mesi e mesi dopo ho scoperto l'esistenza di tutta l'industria che sta dietro al mondo dell'arrampicata sportiva, l'esistenza di competizioni eccetera. Il mio amico non è un maestro di arrampicata, non fa parte di nessuna associazione, non lavora per nessuna industria del settore. Non puoi sostenere che nel mio caso (e come me ce ne sono tantissimi) la spinta me l'abbia data il marketing.
Poi mi potrai dire che man mano che passavano gli anni e mi sono appassionato sempre di più all'arrampicata, ho iniziato a informarmi su tecniche e materiali, a scegliere le scarpette marca X piuttosto che marca Y perchè avevano la suola vibram anzichè stealth ,ad andare ad assistere alle competizioni pagando il biglietto d'ingresso ecc ecc ecc...e qui il discorso marketing ci sta ovviamente. Ma a monte di tutto no
beh la prima volta che sono entrato in un negozio di bici e mi dissero che se ne volevo una buona dovevo spendere 400 mila lire mi è preso un colpo e cosi andai alla standa e presi una a 80 mila lire......poi è successo che mi è piaciuto e da li come in ogni sport cominci a capire che c'è differenza tra un tipo di attrezzatura ed un'altra....certo diverso è per tanti che non avendo problemi a spendere entrano in negozio e scelgono la migliore pensando che sia la scelta più giusta così come avviene per chi compra sci da gara o chi compra attrezzatura da pesca in apnea senza saper distinguere un sarago da una perchia ecc....
E' normale è il mercato che gira così....è innegabile però che il 95 % delle persone in ambito bike gira con bici che potrebbero andare molto più forte....ma è anche bello possedere un oggetto esclusivo per chi ha la possibilità, certo sarebbe più bello se lapossibilità la avessi io ma non ci lamentiamo anzi...
 
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Frontino basco
La vedo un po' come quando i calciatori a fine carriera o giù di lì se ne vanno a giocare in Cina.

Non ci scordiamo che noi, almeno penso la gran parte, in bici ci andiamo dopo lavoro.

Quelli come lui, purché sia sempre una passione, ci vanno per lavoro.
 

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A quei livelli o stai al passo o smetti o fai altro (come del resto qualcun'altro dovrebbe fare , smettere )
MAF ha avuto il coraggio di fare una scelta .. ma attenzione sono professionisti e mentre noi tutti qui sopra facciamo un lavoro per campare questi personaggi devono restare nell'ambiente e portare la pagnotta a casa , quindi che fare ? non si spezza in 2 di allenamenti , si diverte e potrà avere la possibilità di avere sponsor tecnici occhiali scarpe caschi e tester per riviste del settore , e-bike è un fenomeno sempre in aumento e comunque mancava un punto di riferimento in questo senso ...
 

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@mauretto non metto in dubbio quanto dici, ma mi permetto di farti notare che siamo tutti esposti ad una pletora di "informazioni" esterne, e che a meno di vivere in una caverna è un po' difficile sostenere di non essere mai stati esposti a nessuna forma di "comunicazione commerciale". Nel tuo caso, immagino che una qualche volta sarai entrato in un negozio per comperare un qualsiasi oggetto per arrampicare: ed ecco che in quel momento sei entrato in contatto con il marketing. Che non è, come qualcuno crede, solo la "promozione", ma tutto l'insieme delle attività che portano a poter creare valore (banalmente: vendere...), dall'individuazione di un potenziale mercato all'identificazione del possibile acquirente, dall'ideazione di un prodotto (sia a livello funzionale che di forma) alla definizione della fascia di prezzo, dalla promozione (anche attraverso "testimonial" alla distribuzione ed infine alla vendita.
Mi ripeto, da questo punto di vista non c'è alcuna differenza tra chi compera una bici da millemila euro e chi va al Deca più vicino: promuovere un marchio con il campione è una modalità di marketing tanto quanto la catena di grande distribuzione. Non è che la prima è cattiva e la seconda buona, anche perchè l'obiettivo finale è esattamente lo stesso, ciòè convincerci a spendere ;-)

Il discorso iniziale però verteva sull'influenza dell'agonismo nel nostro ambiente. Influenza che esiste e che è forte, altrimenti non si spiegano gli investimenti praticamente generalizzati di tutti i marchi (perfino Decathlon a suo tempo). Ed anzi oggi l'influenza dell'agonismo è minore rispetto ad anni fa, è la Bianchi nel 1946 strappò Coppi alla Legnano (capitanata da Bartali) proprio per recuperare quote di mercato: eppure all'epoca le bici venivano vendute praticamente solo come mezzi di trasporto...
 

mauretto

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@mauretto non metto in dubbio quanto dici, ma mi permetto di farti notare che siamo tutti esposti ad una pletora di "informazioni" esterne, e che a meno di vivere in una caverna è un po' difficile sostenere di non essere mai stati esposti a nessuna forma di "comunicazione commerciale". Nel tuo caso, immagino che una qualche volta sarai entrato in un negozio per comperare un qualsiasi oggetto per arrampicare: ed ecco che in quel momento sei entrato in contatto con il marketing. Che non è, come qualcuno crede, solo la "promozione", ma tutto l'insieme delle attività che portano a poter creare valore (banalmente: vendere...), dall'individuazione di un potenziale mercato all'identificazione del possibile acquirente, dall'ideazione di un prodotto (sia a livello funzionale che di forma) alla definizione della fascia di prezzo, dalla promozione (anche attraverso "testimonial" alla distribuzione ed infine alla vendita.
Mi ripeto, da questo punto di vista non c'è alcuna differenza tra chi compera una bici da millemila euro e chi va al Deca più vicino: promuovere un marchio con il campione è una modalità di marketing tanto quanto la catena di grande distribuzione. Non è che la prima è cattiva e la seconda buona, anche perchè l'obiettivo finale è esattamente lo stesso, ciòè convincerci a spendere ;-)

Il discorso iniziale però verteva sull'influenza dell'agonismo nel nostro ambiente. Influenza che esiste e che è forte, altrimenti non si spiegano gli investimenti praticamente generalizzati di tutti i marchi (perfino Decathlon a suo tempo). Ed anzi oggi l'influenza dell'agonismo è minore rispetto ad anni fa, è la Bianchi nel 1946 strappò Coppi alla Legnano (capitanata da Bartali) proprio per recuperare quote di mercato: eppure all'epoca le bici venivano vendute praticamente solo come mezzi di trasporto...
Si sono d'accordo, come ho scritto in uno dei post iniziali, sulla maggior parte di chi ha un interesse gia appena più che discreto per un qualsiasi hobby/sport la leva del marketing agisce inesorabilmente sulle sue scelte, è un dato di fatto
 

fafnir

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hai ragione ....gente del tipo Nico Voilloz (10wc dh), Fabien Barrel (3mondiali dh).....
Con tutto il rispetto che posso portare per quei due e i loro titoli, quando un calciatore famoso va a giocare in America nessuno si azzarda a dire che non è un campionato di classe inferiore perché ci sono stati Nesta o Henry, semplicemente perché è effettivamente (per il momento) un campionato inferiore e i grandi nomi coi molti tituli ci sono andati a giocare a fine carriera, per raggranellare gli ultimi soldoni insomma.
Quindi dicendo"pensionati" credo intendesse gli ex campioni che hai nominato [emoji28]
 

marco

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Diverse
10° posto in classifica finale alla prima tappa del emtb enduro ad Alassio, certo che questi ebikers non devono essere proprio dei fermoni

Non sono mica tutti enduristi anche senza motore? In ogni caso non ci fa una grande figura. Da medaglia olimpica a decimo in una gara ebike....

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R I E L

Biker tremendus
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nelle gare normali di enduro che ha fatto la guida ce la ha, magari non al 100% come un'endurista puro ma il mollare freni lo faceva bene, aggiungici poi che nei tratti pedalati era senza paragoni ed ecco che nella classifica si trovava nella parte alta... ora con la ebike la sua dote di pedalatore viene messa in secondo piano dalla dote di guida... e da quanto uno conosce a memoria le speciali.. quindi non è un risultato che mi sorprende... semmai possono fare davvero bene i vecchi dhillers che venendo meno cmq alla potenza pura possono compensare con la guida.
 

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