Foto della West TranSardinia in bikepacking

Amos Cardia

Sardinia Biking
16/6/08
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Sinnai
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Trek SuperFly
Ancora pochi posti disponibili per sabato 9 agosto, data di partenza della West TranSardinia in formula bike packing. Martedì 12 agosto si conclude, ovunque saremo arrivati. Si tratta di circa 500 km e 7.000 di dislivello, quindi, essendo il fondo sempre scorrevole e non essendo il dislivello eccessivo, è probabile la riuscita dell’impresa con l’arrivo a Capoterra entro martedì mezzanotte.
Cucina con fornellino e notte in sacco a pelo senza tenda. Se si trovasse caldo eccessivo probabile giornata di marcia con siesta pomeridiana presso le sorgenti e avanzamento in notturna e dalle prime ore del mattino.

Come titolo del prossimo post trovate il link per accedere alla pagina del sito con tutti i dettagli.

Ciao
 

Amos Cardia

Sardinia Biking
16/6/08
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Si è conclusa con successo la West TranSardinia in formula bikepacking (eliminare lo spazio dopo la tripla w: www .sardiniabiking.com/blog/1-agosto-2014-last-minute-partenza-sabato-9-agosto/), partita da Alghero sabato 9 agosto e arrivata a Capoterra martedì 12 agosto alle ore 20, dopo 410 km e 6.100 m di dislivello, con ben quattro ore di anticipo sull’obiettivo di martedì entro le ore 24.

Grazie a tutti e a tutte coloro che ci hanno aiutato in vario modo per la realizzazione dell’impresa, fra queste Claudia Piras per il transfer ad Alghero alla partenza, i forestali di Tresnuraghes che ci hanno aperto l’acqua apposta per farci la doccia e ci hanno offerto le susine, il tecnico di Abbanoa che ci ha dato acqua dalla centrale di irrigazione, la ASD Gennarta di Iglesias (Roberta, Massimo, Marcella…) per i letti l’ultima notte dopo due notti di sacco a pelo, duro terreno e zanzare. Grazie anche ad Andrea Borchi dell’United Italian Bike Adventure per avere supportato la traversata.

Ora una breve rassegna delle situazioni pittoresche vissute da turisti in mountain bike in quell’isola del Terzo Mondo che è la Sardegna. Indico la subregione e il fatto, per i dettagli chi vuole ci scriva in privato.

Planargia 1: compriamo due camere d’aria da 26, semplicissime, roba che ovunque costa 2,50 € l’una. Prezzo a sorpresa: 4 € l’una (la notissima inflazione bosana, studiata in tutte le Facoltà di Economia del mondo).

Planargia 2: in un bar vicino alla spiaggia chiedo dove sia un rubinetto nei paraggi per riempire le borracce, per totali 3 litri. Il barista mi dice che non ci sono rubinetti nei paraggi, malgrado attorno al bar ci siano delle aiuole con fiori e prato verde, e si offre di riempire le borracce dal suo rubinetto del bancone. Finito di riempire ringrazio, saluto per andare via e lui mi chiede: Ma come, non consuma niente? Sbalordito gli rispondo di no e gli chiedo piuttosto di farmi lui il prezzo per 3 litri d’acqua del rubinetto. Credo che la tariffa di Abbanoa sia di 1 € ogni 1000 litri, per la cronaca. Con aria di sfida mi risponde che il costo è di 1 €, ma io non ce l’ho in tasca quindi gli lascio le borracce e vado alla bici a prendere le monete. Quando torno mi dice che non fa niente, di lasciare perdere.

Campidano di Oristano 1: verso le 13.30, completamente a secco e con una temperatura all’ombra di circa 35°, entro in un agriturismo a chiedere se posso riempire le borracce, per totali 3 litri, dai rubinetti del giardino. Anche qui aiuole con fiori e prato verde si sprecano, ma in giardino pare non ci sia acqua.

Campidano di Oristano 2: arriviamo in una nota spiaggia con una sequenza di bar vicinissimi e tutti aperti e ci fermiamo al primo parcheggiando le bici vicino al nostro tavolino. Il cameriere sollecito ci dice che le bici disturbano e che le dovremmo mettere dietro il bar, dove per noi è impossibile vederle. Le spostiamo subito, le spostiamo fino al bar successivo, venti metri più avanti, dove, come per miracolo, guardacaso, pur nella stessa posizione non disturbano affatto.

Sulcis: il bar ha in bella vista una cesta piena di limoni, ordino un bel bicchiere d’acqua e chiedo al barista se può portarmi anche mezzo limone. Risponde allibito che mi porterà una fetta di limone. Non sia mai che serva qualcosa di diverso dalle sue abitudini.

Ciao
 

emmellevu

FAT-Biker meravigliosus
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Si è conclusa con successo la West TranSardinia in formula bikepacking (eliminare lo spazio dopo la tripla w: www .sardiniabiking.com/blog/1-agosto-2014-last-minute-partenza-sabato-9-agosto/), partita da Alghero sabato 9 agosto e arrivata a Capoterra martedì 12 agosto alle ore 20, dopo 410 km e 6.100 m di dislivello, con ben quattro ore di anticipo sull’obiettivo di martedì entro le ore 24.

Grazie a tutti e a tutte coloro che ci hanno aiutato in vario modo per la realizzazione dell’impresa, fra queste Claudia Piras per il transfer ad Alghero alla partenza, i forestali di Tresnuraghes che ci hanno aperto l’acqua apposta per farci la doccia e ci hanno offerto le susine, il tecnico di Abbanoa che ci ha dato acqua dalla centrale di irrigazione, la ASD Gennarta di Iglesias (Roberta, Massimo, Marcella…) per i letti l’ultima notte dopo due notti di sacco a pelo, duro terreno e zanzare. Grazie anche ad Andrea Borchi dell’United Italian Bike Adventure per avere supportato la traversata.

Ora una breve rassegna delle situazioni pittoresche vissute da turisti in mountain bike in quell’isola del Terzo Mondo che è la Sardegna. Indico la subregione e il fatto, per i dettagli chi vuole ci scriva in privato.

Planargia 1: compriamo due camere d’aria da 26, semplicissime, roba che ovunque costa 2,50 € l’una. Prezzo a sorpresa: 4 € l’una (la notissima inflazione bosana, studiata in tutte le Facoltà di Economia del mondo).

Planargia 2: in un bar vicino alla spiaggia chiedo dove sia un rubinetto nei paraggi per riempire le borracce, per totali 3 litri. Il barista mi dice che non ci sono rubinetti nei paraggi, malgrado attorno al bar ci siano delle aiuole con fiori e prato verde, e si offre di riempire le borracce dal suo rubinetto del bancone. Finito di riempire ringrazio, saluto per andare via e lui mi chiede: Ma come, non consuma niente? Sbalordito gli rispondo di no e gli chiedo piuttosto di farmi lui il prezzo per 3 litri d’acqua del rubinetto. Credo che la tariffa di Abbanoa sia di 1 € ogni 1000 litri, per la cronaca. Con aria di sfida mi risponde che il costo è di 1 €, ma io non ce l’ho in tasca quindi gli lascio le borracce e vado alla bici a prendere le monete. Quando torno mi dice che non fa niente, di lasciare perdere.

Campidano di Oristano 1: verso le 13.30, completamente a secco e con una temperatura all’ombra di circa 35°, entro in un agriturismo a chiedere se posso riempire le borracce, per totali 3 litri, dai rubinetti del giardino. Anche qui aiuole con fiori e prato verde si sprecano, ma in giardino pare non ci sia acqua.

Campidano di Oristano 2: arriviamo in una nota spiaggia con una sequenza di bar vicinissimi e tutti aperti e ci fermiamo al primo parcheggiando le bici vicino al nostro tavolino. Il cameriere sollecito ci dice che le bici disturbano e che le dovremmo mettere dietro il bar, dove per noi è impossibile vederle. Le spostiamo subito, le spostiamo fino al bar successivo, venti metri più avanti, dove, come per miracolo, guardacaso, pur nella stessa posizione non disturbano affatto.

Sulcis: il bar ha in bella vista una cesta piena di limoni, ordino un bel bicchiere d’acqua e chiedo al barista se può portarmi anche mezzo limone. Risponde allibito che mi porterà una fetta di limone. Non sia mai che serva qualcosa di diverso dalle sue abitudini.

Ciao

Insomma, per usare una sintesi giornalistica, mi pare che abbiate discusso animatamente per un pò d'acqua in lungo e in largo per la Sardegna.:smile:

Sto scherzando, non ti arrabbiare. :spetteguless:

Devo dire che proprio per evitare discussioni di questo genere, quando faccio giri superiori a 50 km, mi fermo a metà del giro e cerco un bar: compro una bottiglia grande d'acqua fredda da frigorifero. Bevo, riempio le 2 borraccie e sono a posto anche per il ritorno; costo circa 2 Euro per uscita ... ce la posso fare !!!:smile:

P.S. litigare tutti i giorni per una (pur giusta) questione di principio, non vale la pena. D'altra parte, qualcosa devono guadagnare anche loro.
 

anidrid

Biker novus
2/8/14
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Ogni tanto una bottiglia d'acqua si può anche comprare, senza pretendere che un commerciante stia li ad esaudire ogni nostra richiesta di beni "non pregiati" come la semplice acqua di rubinetto. Non per criticare ma non pensare solo alla tua richiesta, ma ti posso assicurare per esperienza che durante un intera giornata di lavoro commercianti e gestori di strutture ricettive in particolare ricevono dozzine di richieste "a gratis" e dato che sono li per lavorare quello è tempo sotttratto al lavoro. Se il favore ci viene fatto ok, ma se il titolare non è di quell'idea credo sia molto più "signorile" (passatemi il termine, lo so che è odioso...) acquistare due fucking bottiglie d'acqua per qualche euro senza fare troppo i susunchi
 

Amos Cardia

Sardinia Biking
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1. In ogni nazione civile in ogni centro abitato dovrebbero esserci fontanelle pubbliche funzionanti. In molti comuni della Sardegna ci sono, in altri no. Questione di civiltà e anche di fede, per chi ce l'ha: Dio fa piovere per tutti e l'acqua a tutti deve tornare.

2. Tra gli impegni di ogni cittadina/o responsabile c'è quello di limitare il consumismo e la produzione di rifiuti, anche se riciclabili, quindi anche la vendita e l'acquisto di acqua in bottiglia. Questione di valori.

3. Nessuno ha litigato, diciamo che abbiamo aggiornato il database delle - numerose - strutture in cui non mandare turisti in bici. Le stesse che poi sono in prima fila a lamentarsi della crisi e dei costi alti dei traghetti. Questione di intelligenza commerciale.

4. A proposito del "fare troppo i susunchi" preciso che il bar-ristorante di "Planargia 2" è lo stesso che due anni fa ci vendette 2 insalate di verdure e mozzarella alla modica somma di 22 €. Questione di coerenza dell'impresa.

5. Quando gli operai che fanno qualche lavoro nella strade di Sinnai (da poco la rete del gas) suonano nelle case per avere dell'acqua non mi sono mai sentito disturbato né si sono mai sentiti disturbati i miei vicini. Questione di calore mediterraneo e di solidarietà operaia.

6. Continuiamo così e fra qualche anno andremo tutti a fuoco perché nessuno vorrà aprire il proprio rubinetto per aiutare a spegnere l'incendio nel giardino del vicino.

Ciao.
 

emmellevu

FAT-Biker meravigliosus
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1. In ogni nazione civile in ogni centro abitato dovrebbero esserci fontanelle pubbliche funzionanti. In molti comuni della Sardegna ci sono, in altri no. Questione di civiltà e anche di fede, per chi ce l'ha: Dio fa piovere per tutti e l'acqua a tutti deve tornare.

2. Tra gli impegni di ogni cittadina/o responsabile c'è quello di limitare il consumismo e la produzione di rifiuti, anche se riciclabili, quindi anche la vendita e l'acquisto di acqua in bottiglia. Questione di valori.

3. Nessuno ha litigato, diciamo che abbiamo aggiornato il database delle - numerose - strutture in cui non mandare turisti in bici. Le stesse che poi sono in prima fila a lamentarsi della crisi e dei costi alti dei traghetti. Questione di intelligenza commerciale.

4. A proposito del "fare troppo i susunchi" preciso che il bar-ristorante di "Planargia 2" è lo stesso che due anni fa ci vendette 2 insalate di verdure e mozzarella alla modica somma di 22 €. Questione di coerenza dell'impresa.

5. Quando gli operai che fanno qualche lavoro nella strade di Sinnai (da poco la rete del gas) suonano nelle case per avere dell'acqua non mi sono mai sentito disturbato né si sono mai sentiti disturbati i miei vicini. Questione di calore mediterraneo e di solidarietà operaia.

6. Continuiamo così e fra qualche anno andremo tutti a fuoco perché nessuno vorrà aprire il proprio rubinetto per aiutare a spegnere l'incendio nel giardino del vicino.

Ciao.

No, scusa eh ... ma io avevo inviato una risposta semplicemente scherzosa e non era certo mia intenzione scatenare una polemica.

Se però per contro-risposta devo leggere una "lezione moralistica sull'iniquità della società consumistica" sinceramente non ci sto ... e mi innervosisco anche un poco.

Se un commerciante vuole fornirti un servizio gratuito è senz'altro una persona cortese ed apprezzabile; se però non intende fornire un servizio gratuito, questo non autorizza nessuno a considerarlo un cittadino poco responsabile o una persona che sta contribuendo al declino dell'umanità. E io non sono un commerciante (giusto per essere chiari e per evitare che qualcuno pensi che sto difendendo la categoria). Ma per piacere ...

Tu stesso fornisci un servizio (anche se di tipo diverso) e non credo saresti contento se qualcuno ti chiedesse di erogarlo gratuitamente, per non essere catalogato tra i biechi capitalisti che portano l'umanità nel baratro del consumismo.
 

anidrid

Biker novus
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1. In ogni nazione civile in ogni centro abitato dovrebbero esserci fontanelle pubbliche funzionanti. In molti comuni della Sardegna ci sono, in altri no. Questione di civiltà e anche di fede, per chi ce l'ha: Dio fa piovere per tutti e l'acqua a tutti deve tornare.

2. Tra gli impegni di ogni cittadina/o responsabile c'è quello di limitare il consumismo e la produzione di rifiuti, anche se riciclabili, quindi anche la vendita e l'acquisto di acqua in bottiglia. Questione di valori.

3. Nessuno ha litigato, diciamo che abbiamo aggiornato il database delle - numerose - strutture in cui non mandare turisti in bici. Le stesse che poi sono in prima fila a lamentarsi della crisi e dei costi alti dei traghetti. Questione di intelligenza commerciale.

4. A proposito del "fare troppo i susunchi" preciso che il bar-ristorante di "Planargia 2" è lo stesso che due anni fa ci vendette 2 insalate di verdure e mozzarella alla modica somma di 22 €. Questione di coerenza dell'impresa.

5. Quando gli operai che fanno qualche lavoro nella strade di Sinnai (da poco la rete del gas) suonano nelle case per avere dell'acqua non mi sono mai sentito disturbato né si sono mai sentiti disturbati i miei vicini. Questione di calore mediterraneo e di solidarietà operaia.

6. Continuiamo così e fra qualche anno andremo tutti a fuoco perché nessuno vorrà aprire il proprio rubinetto per aiutare a spegnere l'incendio nel giardino del vicino.

Ciao.

Punto 1: al limite rivolgersi al sindaco e alla giunta o ad Abbanoa, non certo recriminare contro un commerciante per la carenza di fontane pubbliche;
Punto 2: forse il commerciante nella sua veste di cittadino l'acqua te l'avrebbe anche data, a casa sua. Ma se deve stare dietro a tutti i ciclisti che chiedono acqua, e probabilmente ai camperisti che chiedono acqua e scarico, e alle signore che chiedono il bagno per cambiare i pannolini sporchi dei bambini etc... tutti senza consumare per diverse ore al giorno, magari dopo 2 mesi ha chiuso, e l'acqua non la trovi più neanche a pagamento. Tra gli impegni dei cittadini c'è anche quello di rispettare il lavoro altrui.
punto 3: l'oste ne prenderà atto
punto 4: dovevate ricordarglielo di aver gia preso un pacco, magari dopo due anni si è dimenticato di voi.
punto 5: da noi in provincia di Oristano gli operai non suonano nelle case a chiederci l'acqua, solitamente si portano le loro belle borse frigo. Io quando posso gli offro anche il caffè, con la differenza che voi non siete operai e non stavate lavorando sotto il sole cocente per necessità ma eravate in giro per vostro esclusivo diletto e non è detto che qualcuno, tanto meno un commerciante, debba sforzarsi di venire incontro ai bisogni di chicchessia;
punto 6: non mischiamo Gesù Cristo con un mazzo di ravanelli (proverbio sardo che sicuramente conoscerai, ma che scrivo in italiano perchè purtroppo non so scrivere il sardo correttamente) Noi qui, zona duramente colpita dall'alluvione di novembre, magari non assecondiamo tutte le richieste dei ciclisti, ma in caso di emergenza abbiamo aperto rubinetti, case, magazzini per prendere le pale e aiutare anche i paesi vicini, tutto a spese nostre, altro che due bottiglie d'acqua.
Con rispetto
 
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Amos Cardia

Sardinia Biking
16/6/08
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Sinnai
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In attesa delle foto, che spero arrivino domani, consiglio ad Anidrid e a Emmellevu di leggere attentamente il post originario. Proprio per non disturbare il suo lavoro, proprio per rispettare il suo lavoro, ho scritto in apertura che io gli ho chiesto dove fosse un rubinetto NEI PARAGGI, cioè all'esterno, non gli ho certo chiesto di riempire dal bancone. IL PROBLEMA è CHE LUI SI è OFFERTO DI RIEMPIRE DAL BANCONE, salvo poi cercare di passare all'incasso SENZA AVERLO PRECISATO PRIMA.

L'anno scorso ero nelle Alpi (www. comunecagliarinews.it/news.php?pagina=10288) e proprio per non essere disturbati da "ciclisti in giro per loro esclusivo diletto" i gestori delle strutture ricettive segnalano sul muro esterno un rubinetto, con tanto di cartello per essere bene identificato, dal quale ci si serve senza problemi. Tutto questo per "ciclisti in giro per loro esclusivo diletto", che altrove sono invece considerati un soggetto dell'economia. Poi noi sardi ci lamentiamo della crisi e chiediamo alla Regione i soldi facili per lo sviluppo del cicloturismo.

Io vendo servizi di guida turistica ma se una persona mi chiede un'informazione la cui risposta mi occupa un minuto, esattamente lo stesso tempo per riempire tre litri d'acqua, rispondo eccome e mai mi sognerei di chiedere dopo: "Ma come, e non compra un'escursione neanche di un'ora?". Piuttosto saluto con un sorriso e lascio il mio biglietto da visita. Questione di intelligenza commerciale, ripeto.

Per il resto non ho altro da aggiungere in questa sede, rimango al tema del turismo in mountain bike in Sardegna e sui valori delle imprese locali che lo incentivano o lo ostacolano.

Ciao
 

bakunin

Biker superis
30/5/12
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Gavoi
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beh nei paesi intorno al mio e nel mio ci sono bellissime fontane in granito, per la maggior parte funzionanti, alcune fuori paese.. una bella idea sarebbe segnalarle sulle mappe più utilizzate. certo la cura delle stesse spetta ai comuni, ma in favore dei residenti in primis non solo per gli ospiti
 

uta75

Biker tremendus
7/2/13
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solaro
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Merida
In attesa delle foto, che spero arrivino domani, consiglio ad Anidrid e a Emmellevu di leggere attentamente il post originario. Proprio per non disturbare il suo lavoro, proprio per rispettare il suo lavoro, ho scritto in apertura che io gli ho chiesto dove fosse un rubinetto NEI PARAGGI, cioè all'esterno, non gli ho certo chiesto di riempire dal bancone. IL PROBLEMA è CHE LUI SI è OFFERTO DI RIEMPIRE DAL BANCONE, salvo poi cercare di passare all'incasso SENZA AVERLO PRECISATO PRIMA.

L'anno scorso ero nelle Alpi (www. comunecagliarinews.it/news.php?pagina=10288) e proprio per non essere disturbati da "ciclisti in giro per loro esclusivo diletto" i gestori delle strutture ricettive segnalano sul muro esterno un rubinetto, con tanto di cartello per essere bene identificato, dal quale ci si serve senza problemi. Tutto questo per "ciclisti in giro per loro esclusivo diletto", che altrove sono invece considerati un soggetto dell'economia. Poi noi sardi ci lamentiamo della crisi e chiediamo alla Regione i soldi facili per lo sviluppo del cicloturismo.

Io vendo servizi di guida turistica ma se una persona mi chiede un'informazione la cui risposta mi occupa un minuto, esattamente lo stesso tempo per riempire tre litri d'acqua, rispondo eccome e mai mi sognerei di chiedere dopo: "Ma come, e non compra un'escursione neanche di un'ora?". Piuttosto saluto con un sorriso e lascio il mio biglietto da visita. Questione di intelligenza commerciale, ripeto.

Per il resto non ho altro da aggiungere in questa sede, rimango al tema del turismo in mountain bike in Sardegna e sui valori delle imprese locali che lo incentivano o lo ostacolano.

Ciao

ai pienamente ragione io vado con la famiglia in trentino da 3 anni sul lago di ledro e i ciclisti sono rispettati e tutti gli alberghi e anche i privati che affittano hanno sia attrezzi e posti dove mettere e tenere le bici e fontane in tutti i paesi e in tutti i tragitti per le bici e ben segnalatti
 

wheelove

Biker serius
1/3/12
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cala gonone
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No, scusa eh ... ma io avevo inviato una risposta semplicemente scherzosa e non era certo mia intenzione scatenare una polemica.

Se però per contro-risposta devo leggere una "lezione moralistica sull'iniquità della società consumistica" sinceramente non ci sto ... e mi innervosisco anche un poco.

Se un commerciante vuole fornirti un servizio gratuito è senz'altro una persona cortese ed apprezzabile; se però non intende fornire un servizio gratuito, questo non autorizza nessuno a considerarlo un cittadino poco responsabile o una persona che sta contribuendo al declino dell'umanità. E io non sono un commerciante (giusto per essere chiari e per evitare che qualcuno pensi che sto difendendo la categoria). Ma per piacere ...

Tu stesso fornisci un servizio (anche se di tipo diverso) e non credo saresti contento se qualcuno ti chiedesse di erogarlo gratuitamente, per non essere catalogato tra i biechi capitalisti che portano l'umanità nel baratro del consumismo.
Amico mio stiamo parlando di acqua solo acqua non di commercianti e di servizi ma di uomini, semmplici uomini e acqua solo acqua......se è polemica spero almeno che sia acqua fresca.......Ciao. Gigi.
 

Amos Cardia

Sardinia Biking
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Sinnai
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Trek SuperFly
Ecco finalmente le foto:

http: //www.sardiniabiking.com/blog/24-agosto-2014-foto-della-west-transardinia-in-bikepacking/

Copiate l'indirizzo e poi togliete lo spazio dopo i : e prima del doppio //

Ciao
 

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