[FOTO] in azione delle nostre enduro/AM, parte quinta

xad

Biker novus
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Terracina
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YT CAPRA AL
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Terracina // trail POIANA // photo: https://www.instagram.com/glucaros/
 
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miciolo

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MONTI GALBIGA E CROCIONE SUI LAGHI DI LUGANO E DI COMO (CO)

Nel giro di ieri c'è un pò di tutto, salite tranquille, discese tranquille, discese un po' meno tranquille, discese esposte, ripidi, un' infinità di tornantini x gli appassionati del nose press ma soprattutto panorami da urlo una volta raggiunto il Rifugio Venini.

Il ritrovo è ad Argegno, paesino sul lato occidentale del Lago di Como e subito Ila si accorge che la sera prima ho caricato in macchina le scarpe da bici prelevandone due paia delle mie e lasciando a casa le sue.
Panico:maremmac:
Peccato che io non abbia un piede tanto piccolo e la taglia 46 1/2 le sta un pelo .....abbondante :rosik:
Ila decide che farà superpippo e parte con le mie scarpe.........

Il giro prevede di risparmiare un po' di salita prendendo la funivia che da Argegno sale a Pigra. Con i suoi 950 mt lineari, ci fa superare un dislivello di 650 mt. E' una delle funivie + ripide d'Italia (se non la + ripida).

Da Pigra su comoda strada prima asfaltata e poi sterrata ci leviamo subito quasi tutta la salita raggiungendo il Rifugio Venini.

Appena dietro al Rifugio parte un sentiero che in 15 minuti ti porta sulla sommità del Monte Galbiga (molto frequentato dai radioamatori x la sua ottima posizione).



Ottime vedute sul sottostante Lago di Lugano e sul non troppo lontano Gruppo del Rosa:



Ritorniamo al Venini x percorrere la sterrata con vedute sul Lago di Como (purtroppo c'è foschia):



Il traverso che segue la Linea Cadorna sino al Monte Crocione è vero AM:





Con cinque minuti di bici a spinta raggiungiamo anche la sommità del Monte Crocione:



dove subito stringo amicizia con un'affettuosa local:



Su le protezioni, caschi ben allacciati e inizia il divertimento:





adrenalinica discesa freeride su pratoni x raccordarsi con il sentiero sottostante:



Il primo tratto di discesa è semplice, lunghi rettilinei quasi in piano; successivamente troviamo stretti tornantini:



...sempre vista Lago:



Ci sono anche tratti nel bosco:



e su sassaia:



Dopo aver percorso una ripida mulattiera che taglia la sterrata principale raggiungiamo le Bocchette di Nava da dove parte il sentiero + bello del giro anche se occorre prestare attenzione x qualche tratto un po' esposto:













Arrivati a Tremezzo, un po' stanchi, evitiamo la più faticosa strada Regina, per un rientro palloso, ma più lineare di quasi 10 km lungo la Statale 340.

Consigliato il gelato artigianale nella Piazzetta di Argegno!!!:sbavon:

Grazie, come sempre ai compagni di avventura, x aver condiviso con noi il giro :yeah!::yeah!:

Tutte le foto sono ai link sottostanti:

https://www.flickr.com/photos/140136664@N04/albums/72157702405408525/page1

https://www.flickr.com/photos/140136664@N04/albums/72157702405408525/page2
 

miciolo

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MONTE ZATTA (PR/GE)

E' dal Natale 2017 che Gigi, una settimana si e una no, mi pungola con questo nome: Zatta, Zatta.
Il Monte Zatta si trova sulla spartiacque tra la Val Taro, la Val Graveglia e la Val di Vara e con i suoi 1404 mt fa parte di diversi itinerari escursionistici nel Parco dell'Aveto.
Itinerari che si potranno fare anche in bici? In rete tracce recenti non se ne trovano ed il giro viene in parte costruito sulla carta utilizzando tracce di vecchi sentieri.
...non resta che andare a provare!!:free:

Dopo quasi due ore di macchina arriviamo al Passo del Bocco da dove parte il nostro itinerario:



Si sale su una comoda sterrata sino alla Colonia Devoto, un imponente edificio in stato di abbandono nel cuore della faggeta.
Sulla Colonia Devoto ci sono storie inquietanti di orrori, fantasmi e messe nere, luogo alla Shining....



la sterrata si trasforma in sentiero con bici a spinta sino al Faggio 40, pianta "monumentale" bicentenaria abbattuta da una tempesta nel 2005.
Questo albero pare debba il suo nome al fatto che, durante un temporale, offrì riparo a 40 contadini, ...anche se di campi non ne abbiamo visto nemmeno uno.....



Siamo nel Parco ed è frequente trovare bacheche con utili informazioni sul territorio:



Alternando tratti pedalati a tratti a piedi arriviamo nel punto + bello del giro, sulla cresta strapiombante del Monte Zatta:











Ila si diverte a fotografare colchici dal pistillo colorato (zafferano???):



In prossimità di Prato Monte Pinello:



Inizia ora la discesa dove si alternano tratti a piedi a tratti dove riusciamo a stare in sella:













Ora ci spostiamo verso il Monte Chiappozzo:



un pò troppo sassoso :!:



una volta raggiunta la civiltà percorriamo una tranquilla sterrata che tra sali-scendi ci riconduce sotto il Monte Zatta.

Ora non ci resta che affrontare l'ultimo sentiero che con 350 mt di dislivello ci riporta in quota e alle macchine.
X la quasi sua totalità spingiamo e spalliamo, sotto un sole estivo finiamo tutti l'acqua, ...un delirio!!! :soffriba:



Appena svalichiamo in Val Taro il sentiero ritorna ciclabile e in poco tempo chiudiamo il giro riuscendo a placare l'arsura al Rifugio al Passo del Bocco.

Nel complesso un giro in Appennino molto panoramico ma ho avuto la risposta al perchè non ci fossero tracce in rete x le mtb.... :rosik:

Tutte le foto sono al link qui sotto:

https://www.flickr.com/photos/140136664@N04/albums/72157674723908548/with/45415046452/

Grazie a a x la compagnia e alla prossima. :}}}:
 

Classifica mensile dislivello positivo