Giro del cusna e prado

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Chinaski033

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Per evitare di sporcare ancora altre sezioni ne apro direttamente una così da potermi spiegare al meglio.
Mi è già stato dato qualche consiglio molto utile su come avventurarmi sulla cima del gigante reggiano. Essendo che non è un giro a portata di mano, pensavo di unire nello stesso più obiettivi. La cima, che vorrei assolutamente conquistare in mtb e le bellezze di monte Prado (che ho ammirato di recente grazie al giro pubblicato da un utente qui sul forum).
Per comodità partirei da Civago, e qui viene la prima domanda. Il tratto diretto e più panoramico per arrivare alla vetta del cusna sembra essere il sentiero 607 che attraversa tutto il crinale passando per monte Ravino, Alpe di vallestrina, il passone e infine la cima del cusna. Questa sembra una direttissima, impegnativa, certo, ma è fattibile? Allego sotto l'indicazione.
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Poi, una volta in vetta, per accorciare il giro e tornare indietro senza aumentare ulteriormente il dislivello pensavo di scendere dal 627 che sembra una direttissima anche questo.
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Per poi imboccare il 623 in direzione monte Prado, quello che costeggia il cusna però più in basso. Quest'ultimo com'è? Qualcuno lo conosce? 279944
Da qui poi salire al Prado e mi farei tutta la discesa fino a civago per poi tornare all'auto.

So che è duro (mi viene fuori un giro da 30km con 2000 mt di dislivello, circa) però se tutto è "regolare" so di farcela.
Più che altro chiedo se i sentieri sono fattibili, cioè, se sono accessibili, se non sono troppo pericolosi, se sono belli e convenienti o magari ci sono alternative migliori per fare quel tipo di anello. Il portage non mi spaventa.
 
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Ivo

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Da Civago puoi salire a Lama Lite e poi al Passone, arrivarci dal Monte Ravino lo sconsiglio vivamente, lì è già dura scendere perchè molto ripido e quindi vorrebbe dire solo con tanta bici in spalla, poi dal Passone salire al Monte Piella e al Cusna l'ho fatta con e-bike ma con mtb c'è da spingere ma comunque si sale, poi dal Cusna non conosco la discesa verso Costa delle Veline e una volta arrivato sul sentiero non so come sia la pedabilità per tornare verso il Passone, potrebbe essere disturbata dalle sponde del percorso dove talvolta i pedali vanno a toccare. Una volta tornato a Lama Lite per salire sul Monte Prado sconsiglio fortemente di andarci per il Monte Cipolla, anche lì sarebbe con bici in spalla su un sentiero bello ripido mentre salendo al Lago Bargetana e da lì recuperare il crinale andando in direzione sud-ovest si riesce a spingere spesso. Una volta raggiunta la vetta del Prado restano solo alcuni brevi tratti lungo il crinale che costringono il piede a terra per corte salite ma ripide, il lungo crinale che si percorre per raggiungere Passo Forbici è insidioso e impegnativo ma spettacolare e spesso divertente. Da Passo Forbici poi resta solo una discesa molto bella e divertente e adesso anche pulitissima che arriva alla località La Romita che viene chiamata "Margine"
 

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Da Civago puoi salire a Lama Lite e poi al Passone, arrivarci dal Monte Ravino lo sconsiglio vivamente, lì è già dura scendere perchè molto ripido e quindi vorrebbe dire solo con tanta bici in spalla, poi dal Passone salire al Monte Piella e al Cusna l'ho fatta con e-bike ma con mtb c'è da spingere ma comunque si sale, poi dal Cusna non conosco la discesa verso Costa delle Veline e una volta arrivato sul sentiero non so come sia la pedabilità per tornare verso il Passone, potrebbe essere disturbata dalle sponde del percorso dove talvolta i pedali vanno a toccare. Una volta tornato a Lama Lite per salire sul Monte Prado sconsiglio fortemente di andarci per il Monte Cipolla, anche lì sarebbe con bici in spalla su un sentiero bello ripido mentre salendo al Lago Bargetana e da lì recuperare il crinale andando in direzione sud-ovest si riesce a spingere spesso. Una volta raggiunta la vetta del Prado restano solo alcuni brevi tratti lungo il crinale che costringono il piede a terra per corte salite ma ripide, il lungo crinale che si percorre per raggiungere Passo Forbici è insidioso e impegnativo ma spettacolare e spesso divertente. Da Passo Forbici poi resta solo una discesa molto bella e divertente e adesso anche pulitissima che arriva alla località La Romita che viene chiamata "Margine"
Grazie mille Ivo. Auspicava proprio in una risposta chiara ed esaustiva come la tua. Domani, ricalcolerò il percorso con le tue correzioni e poi, eventualmente ti chiederò conferma. Grazie ancora.
 

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Ivo, giusto per sicurezza, evitando il monte ravino, come mi consiglieresti di arrivare a lama lite da civago?
Da Civago puoi salire a Lama Lite e poi al Passone, arrivarci dal Monte Ravino lo sconsiglio vivamente, lì è già dura scendere perchè molto ripido e quindi vorrebbe dire solo con tanta bici in spalla, poi dal Passone salire al Monte Piella e al Cusna l'ho fatta con e-bike ma con mtb c'è da spingere ma comunque si sale, poi dal Cusna non conosco la discesa verso Costa delle Veline e una volta arrivato sul sentiero non so come sia la pedabilità per tornare verso il Passone, potrebbe essere disturbata dalle sponde del percorso dove talvolta i pedali vanno a toccare. Una volta tornato a Lama Lite per salire sul Monte Prado sconsiglio fortemente di andarci per il Monte Cipolla, anche lì sarebbe con bici in spalla su un sentiero bello ripido mentre salendo al Lago Bargetana e da lì recuperare il crinale andando in direzione sud-ovest si riesce a spingere spesso. Una volta raggiunta la vetta del Prado restano solo alcuni brevi tratti lungo il crinale che costringono il piede a terra per corte salite ma ripide, il lungo crinale che si percorre per raggiungere Passo Forbici è insidioso e impegnativo ma spettacolare e spesso divertente. Da Passo Forbici poi resta solo una discesa molto bella e divertente e adesso anche pulitissima che arriva alla località La Romita che viene chiamata "Margine"

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Ivo, giusto per sicurezza, evitando il monte ravino, come mi consiglieresti di arrivare a lama lite da civago?

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Mi risulta sempre difficile dare consigli riguardo ad itinerari, l'interpretazione della mtb ha ormai mille sfaccettature spesso inconciliabili e c'è chi ama fare cose che altri non sopportano. L'Alto Appennino Reggiano è uno dei luoghi più belli che conosca e che (secondo me) merita anche qualche sforzo per fare qualche tratto che poco si presta all'uso della mtb. Ti allego le tracce che potrebbero servirti nel tuo giro, di poco pedalabile c'è dal Passone al Monte La Piella, dal Rifugio Emilia 2000 (cioè dall'arrivo della seggiovia) al Cusna, non conosco il sentiero che scende alla Costa Delle Veline ma per pendenza temo sia poco fattibile, la Costa delle Veline l'ho fatta oltre 10 anni fa nell'altro senso e non so quanto si pedali, la pendenza non è tanta ma se è molto scavato si fa fatica a far girare i pedali, poi divertimento alto dal Passone a Lama Lite e si sta in bici fino a quando si lascia la sterrata per salire al Lago Bargetana, da lì alla cima del Prado si pedala quasi nulla ma si spinge e non è quasi mai necessaria caricarla in spalla (anche quella è una interpretazione soggettiva) dalla cima in poi solo brevi tratti a piedi per qualche decina di metri in salita ripida, il crinale presenta insidie per il fatto che il rischio di toccare i pedali è sempre alto per cui o si va in bici o si guarda il panorama ma conviene fermarsi spesso per guardarsi intorno, quando poi si entra nel bosco comincia un tratto bello scorrevole molto gratificante e al Passo Forbici molto bella ma non banale è la discesa che scende a Civago passando per la Romita, che ho visto che ora chiamano "Margine".
 

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Mi sono consultato anche con un mio amico e alla fine è venuto fuori più o meno lo stesso tracciato. Questo mi rincuora. Almeno so che è difficile che faccia qualche sciocchezza. Ci tengo ad informarmi bene, anche a costo di diventare noioso, perché l'anno scorso ho avuto una brutta esperienza sul cusna e non voglio assolutamente ripeterla.
Per il discorso del portage, ti dico, non mi fa paura anche perché io, solitamente, faccio in sella solo le prime salite e poi, più si va avanti col giro e più spingo, anche se non è strettamente necessario; un po' perché non sono un gran pedalatore e un po' perché preferisco prenderla con leggerezza e risparmiarmi per le discese.
Detto questo, ho capito che alcuni tratti di cui vi ho chiesto info non sono frequentati spesso e già questa è una risposta ma, come spesso accade, capirò direttamente sul luogo se sono fattibili o meno. Per ora ti ringrazio per avermi "indicato la via".
Poi, al massimo, come mi ha suggerito il mio amico, potrei fare più giri per dividere le vette e i posti.

Solo un'ultima cosa, qualcuno mi ha parlato di un grande classico da fare quando si è lì ma non ho capito dov'è. Qualcuno di voi ha mai sentito parlare della terrarossa freeride?
Mi risulta sempre difficile dare consigli riguardo ad itinerari, l'interpretazione della mtb ha ormai mille sfaccettature spesso inconciliabili e c'è chi ama fare cose che altri non sopportano. L'Alto Appennino Reggiano è uno dei luoghi più belli che conosca e che (secondo me) merita anche qualche sforzo per fare qualche tratto che poco si presta all'uso della mtb. Ti allego le tracce che potrebbero servirti nel tuo giro, di poco pedalabile c'è dal Passone al Monte La Piella, dal Rifugio Emilia 2000 (cioè dall'arrivo della seggiovia) al Cusna, non conosco il sentiero che scende alla Costa Delle Veline ma per pendenza temo sia poco fattibile, la Costa delle Veline l'ho fatta oltre 10 anni fa nell'altro senso e non so quanto si pedali, la pendenza non è tanta ma se è molto scavato si fa fatica a far girare i pedali, poi divertimento alto dal Passone a Lama Lite e si sta in bici fino a quando si lascia la sterrata per salire al Lago Bargetana, da lì alla cima del Prado si pedala quasi nulla ma si spinge e non è quasi mai necessaria caricarla in spalla (anche quella è una interpretazione soggettiva) dalla cima in poi solo brevi tratti a piedi per qualche decina di metri in salita ripida, il crinale presenta insidie per il fatto che il rischio di toccare i pedali è sempre alto per cui o si va in bici o si guarda il panorama ma conviene fermarsi spesso per guardarsi intorno, quando poi si entra nel bosco comincia un tratto bello scorrevole molto gratificante e al Passo Forbici molto bella ma non banale è la discesa che scende a Civago passando per la Romita, che ho visto che ora chiamano "Margine".

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Mi sono consultato anche con un mio amico e alla fine è venuto fuori più o meno lo stesso tracciato. Questo mi rincuora. Almeno so che è difficile che faccia qualche sciocchezza. Ci tengo ad informarmi bene, anche a costo di diventare noioso, perché l'anno scorso ho avuto una brutta esperienza sul cusna e non voglio assolutamente ripeterla.
Per il discorso del portage, ti dico, non mi fa paura anche perché io, solitamente, faccio in sella solo le prime salite e poi, più si va avanti col giro e più spingo, anche se non è strettamente necessario; un po' perché non sono un gran pedalatore e un po' perché preferisco prenderla con leggerezza e risparmiarmi per le discese.
Detto questo, ho capito che alcuni tratti di cui vi ho chiesto info non sono frequentati spesso e già questa è una risposta ma, come spesso accade, capirò direttamente sul luogo se sono fattibili o meno. Per ora ti ringrazio per avermi "indicato la via".
Poi, al massimo, come mi ha suggerito il mio amico, potrei fare più giri per dividere le vette e i posti.

Solo un'ultima cosa, qualcuno mi ha parlato di un grande classico da fare quando si è lì ma non ho capito dov'è. Qualcuno di voi ha mai sentito parlare della terrarossa freeride?

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A parte Costa delle Veline e il sentiero che scende per andare a prenderlo, il resto, nelle scorse settimane l'ho fatto più volte sia in solitaria che in compagnia e sono luoghi e percorsi che meritano, conosco in zona altri sentieri ma "terrerossa freeride" non l'avevo mai sentito, dopo una breve ricerca l'ho trovato, è nel versante toscano, dove arriva questo itinerario: https://www.danielesaisi.com/2018/07/il-cusna-e-monte-prado-in-mtb.html
 

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Ivo, stavo riflettendo su una cosa. Se oaecheggiassi a Ligonchio e da lì ci dirigessimo fino a rescadore a prendere la seggiovia che ci porta praticamente sulla vetta e da lì poi scendessimo nuovamente verso Ligonchio? Giusto per non ammazzarci di fatica...
Che dici?
A parte Costa delle Veline e il sentiero che scende per andare a prenderlo, il resto, nelle scorse settimane l'ho fatto più volte sia in solitaria che in compagnia e sono luoghi e percorsi che meritano, conosco in zona altri sentieri ma "terrerossa freeride" non l'avevo mai sentito, dopo una breve ricerca l'ho trovato, è nel versante toscano, dove arriva questo itinerario: https://www.danielesaisi.com/2018/07/il-cusna-e-monte-prado-in-mtb.html

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Ivo, stavo riflettendo su una cosa. Se oaecheggiassi a Ligonchio e da lì ci dirigessimo fino a rescadore a prendere la seggiovia che ci porta praticamente sulla vetta e da lì poi scendessimo nuovamente verso Ligonchio? Giusto per non ammazzarci di fatica...
Che dici?

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E' una possibilità, c'è il 625 che dal Cusna scende a Casalino e poi a Ligonchio ma se non disdegni gli impianti allora sono tante le cose che si possono fare, anche perchè da Ligonchio a Rescadore non c'è molto di gustoso e i crinali più belli sono in senso ovest-est quindi potresti partire da Civago poi per Case Cattalini e per il sentiero 609 detto La Maremmana (https://www.trailforks.com/trails/map/?activitytype=1&z=13.7&lat=44.28272&lon=10.44672) vai a Rescadore, lì sali sul crinale presso il Rifugio Emilia 2000 e ti fai tutto il crinale (spettacolare) del La Piella fino al Passone poi Lama Lite e su al Lago Bargetana e poi al Monte Prado, dal Prado il lungo crinale (fantastico) di Monte Vecchio, Monte Cella, Le Forbici fino al Passo Forbici dal passo l'ultima guduriosa discesa a La Romita e quindi Civago, giro bellissimo da fare con buone condizioni meteo.
Se ti servono le tracce gps fai un fischio
 

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Bene, ti allego il giro che ho fatto sabato 20, è un doppio anello di cui tu ignorerai quello più piccolo e cioè quando sei sul crinale giri a sinistra. A differenza della traccia, ti consiglio di seguire una variante che mi è stata suggerita da una guida locale e che dalla sterrata che sale da Civago anzichè raggiungere Rescadore per Pian Vallese che è sempre un tratto un po' scomodo, hanno pulito e sistemato un percorso parallelo (chiamato la Maremmana) ma più gratificante, in buona parte su un vecchio sentiero (il 609).
 

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Si beh, in pratica faccio tutto il 609,giusto?
Bene, ti allego il giro che ho fatto sabato 20, è un doppio anello di cui tu ignorerai quello più piccolo e cioè quando sei sul crinale giri a sinistra. A differenza della traccia, ti consiglio di seguire una variante che mi è stata suggerita da una guida locale e che dalla sterrata che sale da Civago anzichè raggiungere Rescadore per Pian Vallese che è sempre un tratto un po' scomodo, hanno pulito e sistemato un percorso parallelo (chiamato la Maremmana) ma più gratificante, in buona parte su un vecchio sentiero (il 609).

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