La zona di Vedorcia è molto bella e merita di sicuro una visita
dal rifugio Tita Barba si gode di uno splendido panorama da una parte sul centro Cadore, dall'altra su Spalti di Toro e Monfalconi
La salita dal lago è ripida su asfalto (15%) fino a quota 1200 circa, poi da lì continua su sterrato costruito di recente fino a Tamarì. Questo tratto non è ancora sulle carte e passa all'incirca sopra il rosso tratteggiato, presenta anche esso pendenze sopra il 10% e un paio di rampe al limite del pedalabile. Da qui al rifugio Tita Barba sempre sul 350, una vecchia mulattiera anche essa con qualche rampetta tosta.
Da qui, volendo andare verso rifugio Padova, si scende a Casera Vedorcia e poi giù per rosso tratteggiato, ripido sassoso, man mano sempre più tecnico con passaggi difficili fino al bivio col 352.
Il 352 è a spinta fino a Collalto, poi ripido sassoso fino al rifugio Padova.
Altrimenti girando a sinistra si scende su single track con alcuni passaggi e un breve tratto esposto da fare a piedi, si può poi risalire al rifugio Padova su asfalto.
Dal rifugio Padova è bello il tratto in discesa nero continuo e poi, volendo faticare ancora, da Cercenà salita su rosso continuo con tratti a spinta e discesa per 345
Una discesa alternativa è, da Vedorcia il nero tratteggiato fino a Tamarì, poi 343 fino a Vallesella. All'inizio un difficile canalone ripido fangoso e sassoso che poi si trasforma in mulattiera
Se decidi di venire a fare un giro, fammi sapere che ci mettiamo d'accordo!