Giusto o no che le mountain-bike siano bandite dai sentieri di montagna?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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solo per curiosità, visto che tanto per cambiare si fa un gran parlare di e-bike come origine di tutti i mali, mi spiegate qual'è il nesso tra riuscire ad andare in salita e saper andare in discesa?
Per dire, con fatica ma su salite non troppo ripide riesco a fare anche 2000 metri di dislivello senza motore e infatti per adesso vado ancora su solo a colpi di pedale ( e a spinta quando serve ). Poi in discesa faccio cagare uguale, i sentieri più tecnici li evito proprio, su anche quelli meno tecnici certe volte scendo e faccio a piedi perchè non mi sento sicuro. E il fatto di migliorare in salita non mi ha mai aiutato a migliorare in discesa.
E per quello che vedo molti degli ebikers improvvisati che vedo in giro, se alla malga o al rifugio ci arrivano dalla strada carrozzabile poi scendono di nuovo dalla strada carrozzabile perché a buttarsi su sentieri sterrati che non conoscono c'hanno fifa e spesso scendono più piano e accorti dei campioni di downhill che vedo affrontare curve cieche con la ruota dietro in spazzolata senza curarsi del fatto che ci sia qualcuno dietro l'angolo.

Poi gran parte della spazzatura che vedo sui sentieri in montagna sono robe tipo carte di polase, enervit e vari prodotti specifici per ciclisti, che dubito facciano parte dell'alimentazione tipica degli e-bikers improvvisati.

Non è che stiamo prendendo un facile capro espiatorio per evitare di guardare in faccia le colpe che riguardano i nostri simili?

io credo che il gran problema delle ebikes è che già i bikers in certi posti erano visti come una rottura di palle ma erano pochi, ora diventano semplicemente di più e quindi la rottura di palle diventa maggiore. Non che i bikers erano tutti cavalieri senza macchia rispettosi dell'ambiente e degli escursionisti e gli e-bikers siano arrivati a rovinare la festa.
Anche perchè come tutte le cose, dipende tutto da come vengono viste e gestite. Ci sono un sacco di rifugi in cui si arriva in macchina. A me sia salendo che scendendo rompe molto più i coglioni una macchina che tira su un polverone e mi fa il pelo con lo specchietto sul sentiero stretto che non un e-biker imbranato. Se già ai rifugi arrivasse più gente in e-bikes e meno in macchina lo vedrei come una vittoria.
 
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mach1

Biker superioris
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volete risolvere il problema? patentino da 20 euro che vale 5 anni rilasciato dai negozi di bici autorizzati a seguito di test con istruttore che garantisca la capacità di una persona di andare in mtb e sentieri percorribili unicamente a chi ha il patentino, l'equivalente di una licenza di pesca o un certificato medico di sana costituzione.
Sulla carta funziona.
Problema è, per come si fanno le cose in italia, finisce che se hanno abbastanza richieste tempo 5 anni e il costo del patentino lievita a 100 euro e poi tanto ti trovi il negoziante a Bormio, a Bardonecchia o in Alto adige che "non si preoccupi signore che il patentino glielo rilascio io aumma aumma" perchè poi così ti noleggia la e-bike visto che campa su quello a lui conviene perchè aumenta i clienti e tanto poi nessuno controlla e se uno di quelli s'ammazza dai la colpa a una radice, a un sasso o al fatto che era stanco.
quindi a quel punto meglio la classica italica filosofia del "a non fare nulla non si fa danno".
 

Boro

Biker meravigliosus
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Un sistema tipo patentino o permesso significa "gestire" un fenomeno, normare, controllare, sanzionare, manutenzionare=fatica, problemi, grane e nessun introito o quasi economico e/o elettorale.
Meglio vietare, si fa prima, si fa contenti quelli che contano e c'e' un problema in meno.
Perchè la categoria dei bikers è esattamente come quella dei motociclisti, non conta niente e non è particolarmente ben vista da nessuno a parte dai gestori dei bike park, che dai divieti traggono solo vantaggi.
Il biker libero che si fa la sua escursione in autonomia non lo vuole nessuno. L'obiettivo è metterlo nelle riserve a pagamento o nelle ciclabili da passeggio lungo le valli. Punto.
 
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Billo

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Nella Fucina di eroi.
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solo per curiosità, visto che tanto per cambiare si fa un gran parlare di e-bike come origine di tutti i mali, mi spiegate qual'è il nesso tra riuscire ad andare in salita e saper andare in discesa?
Per dire, con fatica ma su salite non troppo ripide riesco a fare anche 2000 metri di dislivello senza motore e infatti per adesso vado ancora su solo a colpi di pedale ( e a spinta quando serve ). Poi in discesa faccio cagare uguale, i sentieri più tecnici li evito proprio, su anche quelli meno tecnici certe volte scendo e faccio a piedi perchè non mi sento sicuro. E il fatto di migliorare in salita non mi ha mai aiutato a migliorare in discesa.
E per quello che vedo molti degli ebikers improvvisati che vedo in giro, se alla malga o al rifugio ci arrivano dalla strada carrozzabile poi scendono di nuovo dalla strada carrozzabile perché a buttarsi su sentieri sterrati che non conoscono c'hanno fifa e spesso scendono più piano e accorti dei campioni di downhill che vedo affrontare curve cieche con la ruota dietro in spazzolata senza curarsi del fatto che ci sia qualcuno dietro l'angolo.

Poi gran parte della spazzatura che vedo sui sentieri in montagna sono robe tipo carte di polase, enervit e vari prodotti specifici per ciclisti, che dubito facciano parte dell'alimentazione tipica degli e-bikers improvvisati.

Non è che stiamo prendendo un facile capro espiatorio per evitare di guardare in faccia le colpe che riguardano i nostri simili?

io credo che il gran problema delle ebikes è che già i bikers in certi posti erano visti come una rottura di palle ma erano pochi, ora diventano semplicemente di più e quindi la rottura di palle diventa maggiore. Non che i bikers erano tutti cavalieri senza macchia rispettosi dell'ambiente e degli escursionisti e gli e-bikers siano arrivati a rovinare la festa.
Anche perchè come tutte le cose, dipende tutto da come vengono viste e gestite. Ci sono un sacco di rifugi in cui si arriva in macchina. A me sia salendo che scendendo rompe molto più i coglioni una macchina che tira su un polverone e mi fa il pelo con lo specchietto sul sentiero stretto che non un e-biker imbranato. Se già ai rifugi arrivasse più gente in e-bikes e meno in macchina lo vedrei come una vittoria.
Le bici elettriche hanno massificato la presenza dei ciclisti in montagna. Non conosco la situazione sui prestigiosi comprensori alpini, ma da noi, ed in ogni microcosmo montano vicino ai centri abitati è successo questo. Un bene? Un male? Ognuno la vede ed interpreta a modo suo. Di sicuro la presenza di molti ciclisti in più porta fastidio, confusione, e ne risente tutta la categoria. Con questo non intendo dire che la colpa sia dei fruitori delle bici elettriche, ma che portino molte più persone in posti prima a loro non raggiungibili con una mtb normale è piuttosto indubbio. Quindi, più persone, più casino, più maleducazione etc.

F.A.M.
 

tostarello

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basta cercare qualche luogo meno frequentato dalla massa per stare in montagna in santa pace

spesso giro tutto il giorno senza incontrare nessuno, solo cavalli, mucche e pecore

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ivosavo

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The RIPper, la Shan tosa, the Swiss Rocket ed una bitumiera
solo per curiosità, visto che tanto per cambiare si fa un gran parlare di e-bike come origine di tutti i mali, mi spiegate qual'è il nesso tra riuscire ad andare in salita e saper andare in discesa?
il nesso spesso non c'è, è proprio lì il problema!
se prima non ci si arrivava con le proprie gambe, in certi posti non ci si andava, punto.
Spesso capita che chi adesso possa, aiutato dal motore, sottovalutare la salita, sottovaluti anche la discesa.
Ed il vecchio adagio che dice "in discesa vanno anche i sassi", omette il non trascurabile corollario che i sassi spesso lo facciano rotolando.

Per dire, con fatica ma su salite non troppo ripide riesco a fare anche 2000 metri di dislivello senza motore e infatti per adesso vado ancora su solo a colpi di pedale ( e a spinta quando serve ). Poi in discesa faccio cagare uguale, i sentieri più tecnici li evito proprio, su anche quelli meno tecnici certe volte scendo e faccio a piedi perchè non mi sento sicuro. E il fatto di migliorare in salita non mi ha mai aiutato a migliorare in discesa.
Come dicevo sopra, il tuo non è l'approccio di tanti. Il fatto di abituarsi alla montagna facendo "fatica" (non è un dogma, sia chiaro), almeno a me è servito per conoscere me stesso, per conoscere il mezzo che porto su, per conoscere l'ambiente ed i sentieri che percorro e per avere un approccio graduale alla disciplina.
Svariate migliaia di km di mountain bike fa, certe salite e certe discese mi sembravano imprese epiche. Ora spesso, se ci ripasso mi fanno teneramente sorridere.
Quando ora sei lì a morire su un salitone lungo e ripido ed il tipo male in arnese (no zaino, no protezioni, normali scarpe da ginnastica) ti sorpassa col turbo...glielo leggi negli occhi che il suo pensiero successivo è: "se ce la faccio a fare la stessa cosa che fa lui in salita, riesco sicuro a fare la stessa cosa che fa lui in discesa"
D'altro canto, probabilmente, se avessi furgonato tanto o fatto tanto park con risalite meccanizzate ora sarei molto più forte in discesa, non avendo "perso" tanto tempo a guadagnarmi la salita. Sarebbe stato mio onere comunque valutare i percorsi in base alle mie capacità...cosa che all'e-biker comune (al nuovo arrivato, non a quello che era già biker scafato) spesso sfugge proprio per la facilità con la quale affianca chi fatica per guadagnarsi un sentiero da fare in discesa.
 

ivosavo

Biker superioris
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Brianza "del norde"
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The RIPper, la Shan tosa, the Swiss Rocket ed una bitumiera
Per chiudere e tornare in tema poi, come diceva qualcun altro prima...statisticamente, con l'aumentare dei fruitori della montagna, aumenteranno anche i "poco rispettosi" (per dirla con un eufemismo)
Così a sensazione poi, sebbene gli irrispettosi esistessero anche prima (uno su tutti, l'esempio dei rifiuti lasciati in montagna), probabilmente il fatto di faticartela una cosa, intrinsecamente te la fa rispettare di più:
risparmia faticosamente giorno dopo giorno per comprarti una bici/macchina/moto nuova....sarà molto più probabile che, una volta tua, la tratterai con il massimo rispetto e le dovute cautele.
Alla fine della fiera quindi, se dove ne passavano 10 ora ne passano 100, oltre ad avere 10 volte maggior "consumo della risorsa"...avrai comunque probabilisticamente più impreparati, più pericolosi, più irrispettosi in percentuale addirittura più alta grazie alla facilità con la quale la risorsa diviene sfruttabile.
Dei 10 che prima andavano sui ghiacciai quando non c'erano le funivie quanti si sognavano di andarci in ciabatte?
Ora, purtroppo, capita anche quello
 

nic.ge

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Così a sensazione poi, sebbene gli irrispettosi esistessero anche prima (uno su tutti, l'esempio dei rifiuti lasciati in montagna), probabilmente il fatto di faticartela una cosa, intrinsecamente te la fa rispettare di più:
Che poi è sempre stata una delle principali lezioni della montagna.
Ma oggi quelli come te e me non sono altro che "limitatori di diritti e libertà altrui", quindi quella lezione è ormai bella che andata.
Mi ritengo fortunato ad aver fatto parte di una delle ultime generazioni che quella lezione l'ha potuta almeno ascoltare (imparare sarebbe stato troppo).
 
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Boro

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Io questi discorsi del "si stava meglio quando si stava peggio", "ai miei tempi però", "i giovani d'oggi", "quando c'era lui i treni arrivavano in orario" ecc. non li compatisco molto.
Di maleducati se ne vedono tanti, sempre se ne sono visti da che ricordi e soprattutto sono molto trasversali rispetto a qualunque categoria in cui li si desideri inquadrare.
E' chiaro che fa piacere mettersi dalla parte giusta della barricata coccolandosi nella nostalgia dei "bei tempi". Ma dato che ognuno è molto più indulgente con se stesso che verso gli altri sono argomentazioni che trovano il tempo che trovano.
 

nic.ge

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Io questi discorsi del "si stava meglio quando si stava peggio", "ai miei tempi però", "i giovani d'oggi", "quando c'era lui i treni arrivavano in orario" ecc. non li compatisco molto.
Di maleducati se ne vedono tanti, sempre se ne sono visti da che ricordi e soprattutto sono molto trasversali rispetto a qualunque categoria in cui li si desideri inquadrare.
E' chiaro che fa piacere mettersi dalla parte giusta della barricata coccolandosi nella nostalgia dei "bei tempi". Ma dato che ognuno è molto più indulgente con se stesso che verso gli altri sono argomentazioni che trovano il tempo che trovano.
Però non tutto ciò che viene dal nostro passato è per definizione superato.
Anche la rimozione delle regole in nome dei "diritti" è un modo di coccolarsi nel proprio egoismo.
Ma qui si finirebbe troppo OT.
 

Boro

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Però non tutto ciò che viene dal nostro passato è per definizione superato.
Anche la rimozione delle regole in nome dei "diritti" è un modo di coccolarsi nel proprio egoismo.
Ma qui si finirebbe troppo OT.
Assolutamente, siamo sicuramente di fronte a un periodo di cambiamenti che ha fatto perdere nei più quel minimo di senso di comunità e di slancio verso una visione del futuro comune, che permette ad un paese di essere un entità socialmente sufficientemente coesa.
Quando si vive solo nel presente si pensa solo al proprio orticello, è inevitabile.
Ma a onor del vero questa dimensione, anche se meno diffusa e accentuata, è sempre esistita e ho l'impressione che segua i cilci storici di decadenza e sviluppo delle società da sempre.
 
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MTB (RockRider ST 520)
Commento anch'io da persona che si è avvicinata da appena pochi giorni al mondo delle bici e, in particolare, delle MTB. Da camminatore, è ormai da qualche anno che darei fuoco al 90% dei "ciclisti" che incontro sui sentieri, e in effetti la maggior parte hanno il motore elettrico. Purtroppo, e parlo appunto da quello che è stato il mio - ignorante - punto di vista fino all'altro ieri, l'escursionista che non ha e quindi non conosce le bici vede TUTTI quelli su due ruote come la stessa identica cosa... insomma, di tutta l'erba un fascio, includendovi anche quel 10% educato con gli altri e rispettoso della montagna. Confermo che sulle Dolomiti i tedeschi fanno peggio di molti italiani, ma questo da sempre: vengono a far da noi quello che a casa loro non si azzarderebbero mai a fare. Devo dire però una cosa: nazionalità a parte, darei sì fuoco al 90% dei "ciclisti", ma la percentuale di gente a piedi che incendierei volentieri non è tanto inferiore. Il problema è che sì, le e-bike hanno portato su in montagna tanti mollaccioni da spiaggia che altrimenti non farebbe 50 metri di dislivello, ma questo è solo lo specchio della vera questione alla base di tutto (almeno dal mio punto di vista): è cambiato il target turistico. Fino a non molti anni fa, la montagna era snobbata dalle masse e si stava da dio. In montagna non trovavi una spa ad ogni angolo o l'aperitivino figo per VIP in rifugio; la montagna era più spontanea, più rustica. Oggi tra serie TV, ultralusso (e ultraprezzi), e-bike e altro, in montagna purtroppo vengono masse di gente profondamente ignoranti della montagna, gente che è sempre andata in vacanza al mare e che si comporta esattamente allo stesso modo come se fosse sempre a Rimini: urla che spaventano stambecchi e marmotte, bambini maleducati che corrono e saltano ovunque peggio che se fossero a casa loro, spazzatura OVUNQUE, sentieri semplificati per il turista improvvisato che va a fare una ferrata con le infradito (visto anche questo fin troppo spesso) e col maltempo, rumore e schiamazzi ovunque (la montagna è/era bella soprattutto per l'immenso SILENZIO). Insomma... mi piacerebbe che bastasse bandire le e-bike per risolvere questa spiacevolissima situazione, ma purtroppo temo che non sia così semplice. Dal canto mio, mi sto orientando verso nuove valli, dove il turismo ancora non è arrivato... e spero solo che continui a girarci al largo. Amen
 

bgcarlo

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Commento anch'io da persona che si è avvicinata da appena pochi giorni al mondo delle bici e, in particolare, delle MTB. Da camminatore, è ormai da qualche anno che darei fuoco al 90% dei "ciclisti" che incontro sui sentieri, e in effetti la maggior parte hanno il motore elettrico. Purtroppo, e parlo appunto da quello che è stato il mio - ignorante - punto di vista fino all'altro ieri, l'escursionista che non ha e quindi non conosce le bici vede TUTTI quelli su due ruote come la stessa identica cosa... insomma, di tutta l'erba un fascio, includendovi anche quel 10% educato con gli altri e rispettoso della montagna. Confermo che sulle Dolomiti i tedeschi fanno peggio di molti italiani, ma questo da sempre: vengono a far da noi quello che a casa loro non si azzarderebbero mai a fare. Devo dire però una cosa: nazionalità a parte, darei sì fuoco al 90% dei "ciclisti", ma la percentuale di gente a piedi che incendierei volentieri non è tanto inferiore. Il problema è che sì, le e-bike hanno portato su in montagna tanti mollaccioni da spiaggia che altrimenti non farebbe 50 metri di dislivello, ma questo è solo lo specchio della vera questione alla base di tutto (almeno dal mio punto di vista): è cambiato il target turistico. Fino a non molti anni fa, la montagna era snobbata dalle masse e si stava da dio. In montagna non trovavi una spa ad ogni angolo o l'aperitivino figo per VIP in rifugio; la montagna era più spontanea, più rustica. Oggi tra serie TV, ultralusso (e ultraprezzi), e-bike e altro, in montagna purtroppo vengono masse di gente profondamente ignoranti della montagna, gente che è sempre andata in vacanza al mare e che si comporta esattamente allo stesso modo come se fosse sempre a Rimini: urla che spaventano stambecchi e marmotte, bambini maleducati che corrono e saltano ovunque peggio che se fossero a casa loro, spazzatura OVUNQUE, sentieri semplificati per il turista improvvisato che va a fare una ferrata con le infradito (visto anche questo fin troppo spesso) e col maltempo, rumore e schiamazzi ovunque (la montagna è/era bella soprattutto per l'immenso SILENZIO). Insomma... mi piacerebbe che bastasse bandire le e-bike per risolvere questa spiacevolissima situazione, ma purtroppo temo che non sia così semplice. Dal canto mio, mi sto orientando verso nuove valli, dove il turismo ancora non è arrivato... e spero solo che continui a girarci al largo. Amen

...credo che non sia una questione di categoria, ma di ignoranza, maleducazione, strafottenza in senso trasversale. Sincero? Mi vergogno di essere italiano con tutto quello che vedo in giro ogni giorno. I problemi del pianeta? Il cosiddetto essere umano... se si estingue l’umanità, la natura ritrova il suo equilibrio ed il pianeta è salvo. Scusate lo sfogo, ma ogni giorno che passa aumenta la sensazione di vomito.


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Tc70

Entomobiker
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Picola ma carattarastica...
Commento anch'io da persona che si è avvicinata da appena pochi giorni al mondo delle bici e, in particolare, delle MTB. Da camminatore, è ormai da qualche anno che darei fuoco al 90% dei "ciclisti" che incontro sui sentieri, e in effetti la maggior parte hanno il motore elettrico. Purtroppo, e parlo appunto da quello che è stato il mio - ignorante - punto di vista fino all'altro ieri, l'escursionista che non ha e quindi non conosce le bici vede TUTTI quelli su due ruote come la stessa identica cosa... insomma, di tutta l'erba un fascio, includendovi anche quel 10% educato con gli altri e rispettoso della montagna. Confermo che sulle Dolomiti i tedeschi fanno peggio di molti italiani, ma questo da sempre: vengono a far da noi quello che a casa loro non si azzarderebbero mai a fare. Devo dire però una cosa: nazionalità a parte, darei sì fuoco al 90% dei "ciclisti", ma la percentuale di gente a piedi che incendierei volentieri non è tanto inferiore. Il problema è che sì, le e-bike hanno portato su in montagna tanti mollaccioni da spiaggia che altrimenti non farebbe 50 metri di dislivello, ma questo è solo lo specchio della vera questione alla base di tutto (almeno dal mio punto di vista): è cambiato il target turistico. Fino a non molti anni fa, la montagna era snobbata dalle masse e si stava da dio. In montagna non trovavi una spa ad ogni angolo o l'aperitivino figo per VIP in rifugio; la montagna era più spontanea, più rustica. Oggi tra serie TV, ultralusso (e ultraprezzi), e-bike e altro, in montagna purtroppo vengono masse di gente profondamente ignoranti della montagna, gente che è sempre andata in vacanza al mare e che si comporta esattamente allo stesso modo come se fosse sempre a Rimini: urla che spaventano stambecchi e marmotte, bambini maleducati che corrono e saltano ovunque peggio che se fossero a casa loro, spazzatura OVUNQUE, sentieri semplificati per il turista improvvisato che va a fare una ferrata con le infradito (visto anche questo fin troppo spesso) e col maltempo, rumore e schiamazzi ovunque (la montagna è/era bella soprattutto per l'immenso SILENZIO). Insomma... mi piacerebbe che bastasse bandire le e-bike per risolvere questa spiacevolissima situazione, ma purtroppo temo che non sia così semplice. Dal canto mio, mi sto orientando verso nuove valli, dove il turismo ancora non è arrivato... e spero solo che continui a girarci al largo. Amen


Vero,pero' anche lo sciacquio delle onde sarebbe bello da ascoltare in silenzio,(ormai lo sento solo su ''Summer on a solitary beach'' del grande maestro),la brezza che alza l'ombrellone,i gabbiani in lontananza,il vecchio pescatore felice dell'orata...e invece...tunz tunz e via con gli aperitivi,gli apericena,gli apericervelli e vai col tunz tunz tunz...fino a mattina...,ma lo han sempre fatto anche in montagna dai tempi della bella vita degli anni 50,solo che le località eran poche e per facoltosi,ora il targhet si è abbassato e a Cortina (esempio a caso) ci vanno anche coloro che mangian pane e cipolle per 9 mesi l'anno e fanno gli sboroni giusto nel periodo invernale...hararara...e questo l'han capito i montanari,chi glielo fa più fare di alzarsi alle 5 per andar a mungere,in tanti han già rinunciato...
 
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Boro

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Una fortuna. Da noi se non si sta attenti si viene travolti. Così come i pedoni possono esser travolti dalle bici...


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Veramente le moto le senti con largo anticipo e ti puoi fermare ad aspettarle a lato, le bici invece te le trovi in faccia all'improvviso. Ho il terrore di bici e caprioli, anche quelli escono fuori all'improvviso e se sei sfortunato fai la frittata.
 

Boro

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Vero,pero' anche lo sciacquio delle onde sarebbe bello da ascoltare in silenzio,(ormai lo sento solo su ''Summer on a solitary beach'' del grande maestro),la brezza che alza l'ombrellone,i gabbiani in lontananza,il vecchio pescatore felice dell'orata...e invece...tunz tunz e via con gli aperitivi,gli apericena,gli apericervelli e vai col tunz tunz tunz...fino a mattina...,ma lo han sempre fatto anche in montagna dai tempi della bella vita degli anni 50,solo che le località eran poche e per facoltosi,ora il targhet si è abbassato e a Cortina (esempio a caso) ci vanno anche coloro che mangian pane e cipolle per 9 mesi l'anno e fanno gli sboroni giusto nel periodo invernale...hararara...e questo l'han capito i montanari,chi glielo fa più fare di alzarsi alle 5 per andar a mungere,in tanti han già rinunciato...
E' un mondo piccolo e affollato... :loll:
 
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Boro

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...credo che non sia una questione di categoria, ma di ignoranza, maleducazione, strafottenza in senso trasversale. Sincero? Mi vergogno di essere italiano con tutto quello che vedo in giro ogni giorno. I problemi del pianeta? Il cosiddetto essere umano... se si estingue l’umanità, la natura ritrova il suo equilibrio ed il pianeta è salvo. Scusate lo sfogo, ma ogni giorno che passa aumenta la sensazione di vomito.


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Il pianeta non è in pericolo, tranquillo, è l'homo "sapiens" ad esserlo. Quando arriveremo al dunque, e ci arriveremo perchè siamo lanciati a tavoletta verso il baratro, sarà la lotta tutti contro tutti e ne rimaranno pochi.
E personalmente ormai, Italiani o no, per me non ci sono distinzioni. L'unica vera differenza è quanto viene permesso e tollerato.
Gli esteri paiono più civili, a volte, solo perchè da loro se sgarri non la passi liscia. Ma quando possono...sono come gli altri se non peggio.
 

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