Beh io non ho seguito i tuoi precedenti threads, e me ne importa anche il giusto, per cui rispondo a questo con l'idea che una discussione iniziata da Caio possa risultare utile anche per altri.
Le esigenze di un utilizzo tipicamente gravel (sempre che esista un "tipicamente") si differenziano nettamente da quelle di un utilizzo cx. Mentre una ciclocross ha bisogno di essere agile e scattante per rendere al meglio in gare brevi e nervose, una bici da gravel si trova solitamente ad affrontare lunghe percorrenze e spesso velocità più alte.
Un mezzo adatto a questo tipo di utilizzo avrà quindi una serie di accorgimenti miranti ad ottenere comfort e stabilità, sia a livello di telaio (carro e interasse più lunghi, bb più basso, sterzo più alto, telaio complessivamente meno "rigido" e più comodo...) che di allestimento (gomme più cicciotte e scorrevoli, rapportatura ampia, spesso manubri slargati del tipo dirty drop...). Questo sta portando ad una definizione di "gravel bike" sempre più precisa, così da poter identificare una categoria esatta di cui creare il desiderio.
Ma al di là di queste manovre di mercato, ci sono infinite sfumature. In fin dei conti stiamo parlando del tipo di bici più vecchio del mondo: se ci pensate, la bicicletta è nata su polverose strade sterrate! Ciò che oggi va definendosi come "fenomeno gravel", e che nel mentre che si definisce riduce sempre più la sua varietà e fantasia, è quella zona grigia compresa tra la mtb e la bdc, creata in primo luogo dalla sempre maggior specializzazione di queste ultime. Per cui una bici da gravel può essere esattamente come il marketing ci propone, ma può anche prendere la declinazione di una "monstercross" con telaio in acciaio, gomme da 2" e trasmissione da mtb, o di una bdc il cui telaio e forcella consentono di montare gomme da 28-30mm...
E anzi, c'è dell'altro. A mio modo di vedere, l'essenza di questo tipo di ciclismo non si trova nel mezzo ma nell'attitudine. Ecco perchè alcuni -me compreso- con la bici da gravel fanno anche buona parte di quello che fino a poco tempo fa facevano con la mtb, oppure si avventurano in lunghi viaggi durante i quali potersi concedere qualche divagazione off-road... Ed ecco perchè non è per forza necessaria una Salsa Warbird, ma può andar benissimo un vecchio telaio touring aani '90 riadattato con i giusti accorgimenti. Per i miei gusti e percorsi, gli accorgimenti imprerscindibili sono gomme poco tassellate (magari davanti un po' di più) da 35-40mm, manubrio "flared" o dirty drop e trasmissione ibrida bdc/mtb, ma questi sono i miei gusti.
Mi piace pensare che gravel:bdc (o forse, a ciclismo in generale)=freeride:mtb. Proprio come il freeride, è un'esplosiva riscoperta delle libere e scoppiettanti origini dello sport, prontamente scoperta, codificata, commercializzata e quindi soffocata dell'industria.
...non che per questo debba morire anche nei cuori di chi ne è rimasto fulminato...!