volevo ringraziarvi tutti, grazie alle informazioni che mi avete dato sono riuscito a portare a casa questo giro che avevo cerchiato in rosso da diverso tempo e ne è valsa decisamente la pena, è un giro meraviglioso, se uno è in vena di panorami e di qualcosa di non troppo tecnico è qualcosa assolutamente da fare. Servono giusto un po' di gambe perchè è comunque un continuo sali scendi e sono una 60 di chilometri totali ma non è un percorso massacrante e il fondo è sempre pedalabilissimo e scorrevole.
Sono arrivato in treno a Oulx, salito in bici fino a Sauze d'Oulx, qui ho approfittato dell'impianto di risalita che mi avete segnalato e che mi ha fatto risparmiare circa 1000 metri di dislivello: aperto dalle 10 alle 17 ( credo questa sia l'ultima settimana d'apertura per l'estate ), 8 euro corsa semplice incluso il trasporto della bici e poi fa tutta una serie di abbonamenti perchè serve il bike park sottostante.
Arrivato a Sportinia/Jovenceaux sono risalito ancora per qualche centinaio di metri di dislivello fino a imboccare l'inizio della dorsale dell'assietta vera e propria che prosegue senza interruzioni fino a pian dell'alpe, una 30 di chilometri dopo. Ho visto anche l'imbocco, ben segnalato, della strada dei cannoni che dicevate, ma visto che si trattava della prima volta all'assietta volevo riuscire a vederla tutta mentre la strada dei cannoni è quasi a metà strada.
Da pian dell'alpe ho affrontato l'ultima fatica chiudendo l'ultimo dislivello anche qui di qualche centinaio di metri e preso il colle delle finestre, che è comunque una strada non impegnativa ma divertente da fare visto che almeno per metà è sterrata ed è quasi tutta alpeggio/bosco, si fa una gran velocità si prendono i 50 all'ora come niente.
in totale una 60 di chilometri di strada stupenda, tutta tra i 2300 e 2600 metri, panorami indescrivibili, tantissime mucche e pecore al pascolo e molta fauna selvatica, marmotte, aquile che ti volano letteralmente di fianco e ho persino visto un grifone.
l'unico rammarico è non essere riusciti a fare la deviazione per il forte del Serin, ero in ritardo sulla tabella di marcia essendomela presa comoda e ho preferito non rischiare di perdere più di mezzora tra raggiungerlo, girarlo e fare foto e alla fine si è rivelata la scelta giusta, sono arrivato a Meana di susa che erano quasi le sei.
Ribadisco, il giro è bellissimo, secondo me è il giro perfetto in cui portarsi qualche amico ( o amica ) che non abbia mai pedalato e che voglia provare il gusto della montagna, magari con una e-bike per farli innamorare di questo tipo di attività.