Hero 2018

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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BlackBug

Biker serius
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lombarida
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Cube Reaction SL 29 GTC Carbon
Grazie... ho aggiunto anche la foto per dare idea dello sfogo a fine gara. :)
Stupendo racconto, hai reso l'idea di quanto è dura, è una sfida con se stessi ! Mi sale sempre di più la voglia di provarci...... Complimenti sei un Hero ..... Anzi per questioni di sponsor sei un BMW Hero :-))))))

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dolcevita

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Viganò
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GHOST Lector
From Zero to Hero


Di solito non sono avvezzo a post di questo tipo ma questa volta mi sento proprio di buttare giù due righe in merito a questa gara,a cui ho partecipato il 16/06/’18.

Con i suoi 86km e 4500m di dislivello,la Hero Sudtirol Dolomites,ribattezzata da poco BMW HERO,è considerata una delle gare più dure al mondo,lo spauracchio di molti ciclisti che praticano MTB.

Tutto è cominciato per colpa o merito ,di alcuni amici che l’hanno affrontata qualche anno fa,il loro entusiasmo e il racconto di quanto fosse dura stuzzicano la voglia di sfida e di poter dire: l’ho fatta anche io.

Così,dopo un timido approccio a 2-3 gare nel 2017,provo ad pensare di poter partecipare anche io e tento un allenamento più intenso durante l’inverno 2017/18,durante il quale mi iscrivo insieme a Lupo e altri 4016 partecipanti;il tempo e la salute però non sono dalla mia parte,con il risultato di arrivare in primavera 2018 con meno km nelle gambe della precedente stagione.

Per cercare di migliorare un pò il quadro generale,tento di limare,con componenti adeguati,7-800 g alla mia non più fresca Specy Epic in alluminio,ottenendo un 12 chili e qualcosa di peso,non proprio una piuma,ma ci si accontenta.

Inizia la stagione agonistica e partecipo a qualche gara XC e qualche GF della Coppa Piemonte con risultati imbarazzanti ma con la soddisfazione di riuscire a terminarle tutte, non avendo mai fatto agonismo in tutta la mia vita.

Intanto il tempo passa e La Hero si avvicina,la tensione sale sempre di più insieme con l’ansia,continuo ad allenarmi ma,a 15 giorni dalla gara,la mia schiena dice basta e da li l’umore va a terra, inizio a curarmi e prendere farmaci,sedute di osteopatia e tecar;penso a rinunciare,due giorni prima della gara si rompe pure il cavo del cambio e corro a far riparare la bici,scoprendo che pure la ruota libera era svitata.

Siamo ormai nella settimana della gara,sono fermo da troppi giorni,tento un’uscita poco intensa e qualche nuotata in piscina per sondare lo stato della mia schiena,sembra andare meglio,decido di partecipare comunque: mal che vada mi fermo dopo la prima salita,penso.

La partenza è prevista per il venerdi,direzione Selva di Valgardena,per affrontare la gara il sabato.

Giovedi sera non chiudo occhio,la schiena torna a farsi sentire,idem il venerdi mattina e poco prima della partenza,sono ancora li che mi chiedo che diavolo ho in testa,dovrei starmene a casa.

Combatto contro me stesso e parto,vada come vada.

5 ore di auto non sono certo una toccasana per la mia lombalgia,ma arrivo a destinazione incontrandomi a metà strada con i miei compagni di avventura,un tappa in B&B e via a Selva a prendere il numero di gara e pacco gara,l’aria che si respira è fantastica,gente ovunque,bici ovunque,qualsiasi cosa è brandizzata Hero,stand di ogni tipo,c’è entusiasmo misto a terrore palpabile,il tempo è stupendo.

Cena leggera,si va a letto presto,la mia griglia parte alle 07:40 e per arrivare a Selva servono 30 minuti e bisogna trovare posteggio.

Sveglia puntata alle 05:30 per colazione adeguata ma non chiudo occhio,dormo un’ora scarsa per l’ansia,la schiena però sembra andare meglio..si sarà arresa?

Sabato 16/06 - 05:30: mi alzo,la testa ormai è per la gara..ma la schiena? Sembra sparita! Ma come?

Il tempo? Stupendo!

Partiamo un pò in ritardo dal B&B ,arrivo al posteggio giusto per cambiarmi e via,verso la griglia,il termometro segna 9 gradi.

Ed è a questo punto che non ci sono più scuse,penso per un attimo alla mia schiena,sento un leggero fastidio ma è oro colato,ormai la mia testa dura ha preso il sopravvento sul resto del fisico,il lato Piemontese,più saggio,che mi suggeriva fino al giorno prima di restare a casa,è stato completamente sostituito e represso dal lato Sardo,quello tenace,quello con le palle.

Lo speaker parla,incita di brutto,7:40 si parte,ci siamo!!

Poche centinaia di metri di asfalto e si curva a sinistra ed ecco il primo muro.

DANTERCIPIES 2272m:

Prima rampa,sono 5 km di strada bianca,con circa 700m di dislivello e pendenza media intorno al 14%,ma io sono in modalità turismo/recovery e con il mio 30-46 salgo una pedalata dopo l’altra sempre in sella se non per pochi metri sparsi a causa di quelli che mi precedono a cui può capitare di perdere l’equilibrio, d’altronde siamo un fiume di persone ammassate su pochi metri di ghiaione pendente.

Arrivo in cima,mi fermo,mangio qualcosa per reintegrare e aspetto qualche minuto per abbassare la soglia dei battiti e ammiro il panorama a 360° sulle Dolomiti,comincia a fare caldo.

Inizia la discesa di 7-8 km verso Corvara,bella e divertente,peccato si creino tappi e imbuti e in molti punti bisogna andare piano e fermarsi.

A Corvara mi fermo nuovamente al primo ristoro dove me la prendo con calma e recupero.

PRALONGIA’ 2157m:

Da Corvara inizia la strada in salita verso il secondo passo,per quasi 6km e 350m di dislivello con pendenza media del 6,5% ,la faccio tutta in sella,l’ultimo tratto sono 600 m con il 20% di pendenza,in molti spingono la bici,io decido di continuare in Sella,il tizio davanti a me metti i piedi a terra,di conseguenza anche io ma tento subito la ripartenza,la pendenza estrema e il fondo impediscono lo spunto,il tizio,dispiaciuto,si scusa sportivamente,mi aiuta e riparto.

Ci siamo,anche la seconda è andata,altra barretta energetica,quache scatto al panorama stupendo e si riparte,ora si scende e dopo saranno cazzi miei,si va verso il punto più impegnativo di tutta la gara.

14 km di discesa con viste mozzafiato,me la godo,anche se in mezzo c’è qualche strappetto ,arrivo ad Arabba: aiuto!

SOURASS/PASSO ORNELLA 2359m:

Arrivato ad Arabba,c’è il secondo ristoro e da qui parte una salita devastante che include il passo dell’Ornella.

Mi fermo mangio un bel pò e mi concentro,riparto,affronto il primo strappo poi c’è una bella discesa dove mi accorgo di aver finito le pastiglie anteriori e sento la pinza strisciare rumorosamente sul disco ma fa niente,pietà l’è morta!

Finita la discesa incomincia la rampa asfaltata di 2-3km che si immette nella mulattiera dell’Ornella,per un totale di 12 km di fottutissima salita di cui un paio minimo si fanno a piedi,solo i Pro riescono a salire senza scendere dalla Sella e sono davvero,davvero pochi.

Lungo tutta la salita siamo a centinaia ma nessuno proferisce parola,solo un religioso silenzio,ognuno chiuso sulla propria sofferenza e determinato a proseguire,pendenze che sfiorano anche il 30% ad occhio.

Insistendo e pedalando arrivo in cima al Sourass il punto più alto,bellissimo!

Altro ristoro ma solo idrico,vedo ciclisti provati che vomitano l’anima.

Riposo adeguatamente e riparto per la meritata discesa con qualche tratto innevato,dove si prosegue a piedi per qualche metro,soliti tappi nei single track ma non importa,siamo qui per tentare di finirla non certo per fare classifiche,la schiena ormai ha deciso di reggere e penso solo a quello,siamo appena a metà d'altronde.


PASSO PORDOI:

Altri 5 km di salita mista a single track di falsopiano e asfalto finale,nessun problema particolare,tanto il rapporto è sempre 30-46 o al massimo 30-40

Arrivati in cima comincia il tratto in discesa forse più tecnico ma anche più divertente,nemmeno è iniziato che poco più avanti un signore cade brutalmente,non si rialza,si è fatto male,si sono fermati già in 5,controllo e riparto.

Mi godo la lunga discesa,di circa 12-13 km verso Canazei,con tratti al -15/-20%,peccato i soliti imbuti,io e un Romano scendiamo praticamente senza quasi mai mettere i piedi a terra a parte un punto in cui la mia boraccia salta via per le vibrazioni.

Ci siamo,a Canazei altro ristoro,mi fermo,reintegro e attendo un attimo per poi affrontare la penultima fatica,siamo a quasi 60 km percorsi,le forze sono quasi ultimate.

PASSO DURON 2180m:

Devastante,oltre 10 km,forse di più,con un dislivello di 670m e pendenza media intorno al 7%,la prima salita è durissima,la faccio tutta in sella,arrivo al falsopiano di 4 km,non sento già più il sedere,le gambe sono morte,raggiungo l’ultimo tratto di salita,mi fermo e mangio un’altra barretta prima di affrontarlo,rifletto un attimo e poi via,in sella verso una straziante salita che a velocità lumaca zoppa,riesco a terminare, il Polar mi segnala batteria scarica ☹

Ci siamo,ultima discesa di riposo e poi via verso l’ultimo passo.

RIFUGIO ZALLINGER 2.075m:

Mi fermo all’ultimo ristoro al fondo della discesa,le gambe sono andate,il culo idem,mangio e mi riposo come fatto fin’ora e penso solo agli ultimi 2,4km di salita impegnativa,con 250m di dislivello e pendenza media del 10%,parto e soffro tantissimo,il sole è alto la sella impossibile da tenere ma stringo i denti e arrivo alla famosa chiesetta,quella che so essere in cima all’ultima vetta,poche centinaia di metri e vedo il cartello con scritto: 10km to finish.

Il Polar smette di gestire il segnale GPS e mi dice ciao.

10Km TO FINISH:

da quel cartello si inizia a scendere,ci sente leggeri,non si sente più dolore,la gioia comincia a pervardermi ma sono scaramantico e sto ben attento a dove metto le ruote,a un paio di km dall’arrivo c’è un piccolo strappetto intorno al 5% ,sembra eterno ma ormai la testa è verso il traguardo.

Ad un certo punto leggo: 1 km to finish e da li comincia a crescere la felicità,siamo in fila in 6 o 7 ciclisti,con un tappo davanti,ci incitiamo con dei sonori: dai che è finita!

Salitina,da cui si vede già il pubblico e il traguardo più in basso,piccola discesa e ultimi 400m di asfalto.

Il pubblico è li da ore ma accoglie chiunque come fosse il campione del mondo,tutti applaudono e arrivo urlando anche io… Cazzo, Siiiiii! Mi fermo sotto il traguardo e piango per un bel po di gioia,ce l’ho fatta!!!

Il mio tempo è stato quello di un ciclononno,con 9 ore e 56 totali ma la soddisfazione è enorme.

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Se il post dà fastidio,lo tolgo ;)
GRANDISSIMO! Descrizione commovente!! Che sport fantastico!
 

Sonic_ITA

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Qualcuno sa qualcosa del ragazzo caduto intorno al km 54, forse un km prima di Canazei, dove c'era una esse cieca in discesa con un roccione all'esterno? Aveva gli occhi chiusi, non rispondeva e si muoveva appena. Qualcuno ha fatto il 112, qualcuno ha rallentato chi sopraggiungeva (a proposito, grazie a chi ha fermato me e quello che mi precedeva, stavamo scendendo forte e se non fosse stato per lui avremmo certamente investito l'infortunato...). Io, dopo essermi fermato per qualche momento, ho proseguito fino al paese ed ho allertato l'ambulanza che si trovava lì ed uno dell'organizzazione con la radio.
Ho provato a chiedere notizie all'organizzazione, ma non mi hanno risposto...
 

Sonic_ITA

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Idem e siamo in buona compagnia.... lo trovo assurdo francamente... e oltre a quella dell'arrivo ne mancano tante altre all'appello....

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Strano, io ne ho circa 120 in totale, almeno il triplo rispetto agli anni passati...
 

marco

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Argomento CRAMPI

all'arrivo ho sentito tantissima gente che ne è stata afflitta.
Anch'io sono uno di questi. Premetto che non mi capita mai, ho bevuto molto, mi sono ben alimentato con gel e barrette, ho integrato con magnesio e potassio il giorno prima, faccio gare di endurance non da ieri; ho ragione di pensare che sia legato ad un fatto specifico visto che il problema ha messo a KO forse più gente del solito.
Il caldo inconsueto ? Sbalzo termico ? I gel dei ristori ?
Non so cosa pensare, ma pochi minuti dopo il ristoro di Arabba mi sono bloccato, mi veniva da piangere tanto era il dolore (e l'incazzatura). Poi continuando a spingere sono pian piano ripartito. Sta di fatto che salendo, ho incontrato molta gente con lo stesso problema. In anni di gare non ne avevo mai incontrata così tanta.
Cosa può esser stato ?

Le salite tutte ripide e il ritmo gara, oltre al nervosismo pre gara, a cui ci aggiungerei il caldo e la conseguente perdita di sali.
 
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