Ciao mi chiamo Ugo De Cresi.
Vivo (prevalentemente) a Genova.
Ho cominciato a praticare Mountain Bike nel 1987 acquistandone due: una Airlog Top Gun ed una Bianchi Touring.
Freni URSUSS ovviamente.
Dopo due anni mi sono avvicinato alla DH , cominciando con una Kastle.
Ho praticato MTB agonistica cross country sino al 1996.
A causa del fatto che lavorando anche in discoteca, terminavo alle cinque, una mattina di maggio mi sono addormentato sul sagrato di una chiesa prima della partenza.
Lì ho meditato su due fattori:
a) chiudere con l'agonismo, reso impossibile dalla discoteca del sabato sera:
b) rimediare ad una generale tristezza che si respirava alle gare, apportando un clima più festoso con musica ed animazione.
Ho quindi messo mani al portafoglio ed ho acquistato un impianto audio, microfoni, e tutta la strumentazione.
Prima gara della mia vita il Raid d'Inverno a Crema/Pavia.
Inventai il termine e l'attività di " sports presenter ".
Un pò più dello speaker , un pò meno del dj, e tanta animazione radiofonica.
Gli anni sono passati ma non ho mai smesso di andare in bici, e di partecipare ogni tanto a qualche gara.
In vita mia non ho mai nè visto, nè partecipato, nè commentato una sola gara di Enduro.
Della disciplina me ne parlò duecento anni fa, l'amico Enrico Guala.
E siccome Enrico è anche speaker, io nell'universo Enduro non ci ho mai messo il naso.
Un mese fa, mi contattano gli amici della ProLoco di Savignone.
Poche parole, anzi solo un ordine, la verità.
Tieniti libero il 27 ottobre.
Ed una locandina.
Non mi è stato detto se mi vogliono come scemo che parla o come marshall o come (scusa) atleta, o come -presumibile-lavabici.
Sta di fatto che per la prima volta sento quel brividello.
Sarà perchè è gratis, o perchè avrò vicino persone che di me hanno una pessima reputazione ( ampiamente giustificata ), ma la cosa mi attizza.
Non sarà la consapevolezza di avere 200 km nelle gambe dalla scorsa estate, è nemanco il fatto che al momento ho due mezzi (anzi tre contando la Scout di mio figlio pagata 20 euri) che con l'enduro poco hanno a che fare, a potermi fermare.
IO VOGLIO FARLO.
Ho due bici.
Vi prego di indicarmi qual'è la migliore per l'induzione al suicidio.
A) GT Aggressor. Frontina con 60/80 mm di escursione, gomme semislick che sulla roccia bagnata del percorso dovrebbero farmi defraggare in 2 nanosecondi.
B) Diamond Back DH 18 kg di bici , angoli strachiusi , ideale per l'angina pectoris nel primo trasferimento.
Godiate della mia grassezza.
Domenica corro.
E lunedi vi racconto dalla corsia.
n.b.
Dite a Enrico che tanti anni fa aveva ragione lui. L'Enduro è il futuro.
Vivo (prevalentemente) a Genova.
Ho cominciato a praticare Mountain Bike nel 1987 acquistandone due: una Airlog Top Gun ed una Bianchi Touring.
Freni URSUSS ovviamente.
Dopo due anni mi sono avvicinato alla DH , cominciando con una Kastle.
Ho praticato MTB agonistica cross country sino al 1996.
A causa del fatto che lavorando anche in discoteca, terminavo alle cinque, una mattina di maggio mi sono addormentato sul sagrato di una chiesa prima della partenza.
Lì ho meditato su due fattori:
a) chiudere con l'agonismo, reso impossibile dalla discoteca del sabato sera:
b) rimediare ad una generale tristezza che si respirava alle gare, apportando un clima più festoso con musica ed animazione.
Ho quindi messo mani al portafoglio ed ho acquistato un impianto audio, microfoni, e tutta la strumentazione.
Prima gara della mia vita il Raid d'Inverno a Crema/Pavia.
Inventai il termine e l'attività di " sports presenter ".
Un pò più dello speaker , un pò meno del dj, e tanta animazione radiofonica.
Gli anni sono passati ma non ho mai smesso di andare in bici, e di partecipare ogni tanto a qualche gara.
In vita mia non ho mai nè visto, nè partecipato, nè commentato una sola gara di Enduro.
Della disciplina me ne parlò duecento anni fa, l'amico Enrico Guala.
E siccome Enrico è anche speaker, io nell'universo Enduro non ci ho mai messo il naso.
Un mese fa, mi contattano gli amici della ProLoco di Savignone.
Poche parole, anzi solo un ordine, la verità.
Tieniti libero il 27 ottobre.
Ed una locandina.
Non mi è stato detto se mi vogliono come scemo che parla o come marshall o come (scusa) atleta, o come -presumibile-lavabici.
Sta di fatto che per la prima volta sento quel brividello.
Sarà perchè è gratis, o perchè avrò vicino persone che di me hanno una pessima reputazione ( ampiamente giustificata ), ma la cosa mi attizza.
Non sarà la consapevolezza di avere 200 km nelle gambe dalla scorsa estate, è nemanco il fatto che al momento ho due mezzi (anzi tre contando la Scout di mio figlio pagata 20 euri) che con l'enduro poco hanno a che fare, a potermi fermare.
IO VOGLIO FARLO.
Ho due bici.
Vi prego di indicarmi qual'è la migliore per l'induzione al suicidio.
A) GT Aggressor. Frontina con 60/80 mm di escursione, gomme semislick che sulla roccia bagnata del percorso dovrebbero farmi defraggare in 2 nanosecondi.
B) Diamond Back DH 18 kg di bici , angoli strachiusi , ideale per l'angina pectoris nel primo trasferimento.
Godiate della mia grassezza.
Domenica corro.
E lunedi vi racconto dalla corsia.
n.b.
Dite a Enrico che tanti anni fa aveva ragione lui. L'Enduro è il futuro.