Il riscaldamento globale è una balla

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Bar O

Biker tremendus
13/9/08
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roma
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Bh
belle giornate giustamente fredde ed ora i minuti di luce aumentano a passo di formica...anche se l'inverno picchierà sarà per soli due mesi e poco più!
Per chi come me si scalda con la stufa a legna va bene così!
:)
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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non so se fa più ridere o più piangere sentire (a fine 2016) ancora qualcuno che nega il riscaldamento globale (per ragioni antropiche)... ma in fondo c'è ancora chi va dietro alle scie chimiche quindi (al netto dei lobbisti palesi e/o mimetizzati profumatamente ricompensati) probabilmente appartengono ad una percentuale fisiologica inestirpabile e refrattaria ad ogni argomentazione fondata su dati scientifici e logica. Del resto questo è un periodo storico in cui la parte del leone la fa la "postverità" (post-truth originariamente)... L'unica scusante o giustificazione (fino ad un certo punto) che posso addurre in difesa di questi "refrattari" è il comportamento schizofrenico dei media mainstream che per due decenni hanno fatto pervicacemente da cassa di risonanza alle tesi negazioniste (che pagavano, in tutti i sensi) per poi (nel giro di pochissime settimane) scaricarle e dare il fatto (cioè il GW) come dato assodato e scontato (embhé!? lo sanno tutti, che ne stamo ancora a parla? uffa...) e non meritorio di approfondimento. Altri media (basti vedere a chi e a quali poteri siano legati) più di nicchia hanno continuato a mistificare (non potendo più negare). Ora con l'arrivo del capellone estroso alla casa bianca determinate tesi (e personaggi) ritrovano forza per mero interesse (diretto ed indiretto).
Giustamente è stato ricordato come il problema (e il dibattito) sia tutto nel campo economico e politico e non certo in quello scientifico.
ps: l'IPCC, lo ricordo solo a scanso equivoci, non fa ricerca, non raccoglie ed elabora dati né effettua monitoraggi. L'IPCC, molto più semplicemente, in base alla letteratura scientifica corrente (opportunamente referata, ma questo è un altro discorso) effettua e produce periodicamente "valutazioni". I rappresentanti degli stati all'IPCC sono di nomina politica e non devono necessariamente avere competenze specifiche.
I "problemi" citati in precedenza in merito all'IPCC erano anch'essi di natura "politica" non certo scientifica, basta approfondire un minimo ed il "gomblotto" assume ben altri contorni...
 
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cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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si, purtroppo siamo proprio lì... e ci siamo andati noi di nostra sponte, non ci ha obbligato nessuno se non il ridicolo dogma economico (vedi alla voce neoliberismo) in cui sembriamo (a dispetto di ogni logica e scienza) "incastrati". Un sistema che fa del profitto l'unico valore e scopo perseguibile con danni sociali ed ambientali facilmente immaginabili. Purtroppo le implicazioni per l'ambiente (e quindi per l'uomo) sono di difficile valutazione complessiva (anche perché non ci siamo mai trovati ad affrontare problematiche tanto cogenti quanto vaste), l'unica cosa certa è che sarà un bel casino e che molti di questi processi non saranno né lineari né graduali. Sai benissimo che quello che non conosciamo è ancora moltissimo e quello che non capiamo (interazioni, biocenosi, ecologie varie) è ancora di più... malgrado il famoso "uomo della strada" sia convinto che non ci sia più nulla da scoprire e capire né tantomeno afferra l'importanza di quel sapere e di quella conoscienza.
Salvo, ovviamente, piagnucolare e lamentarsi (non si capisce di cosa e con chi) quando scopre sulla sua pelle di essere diventato una mera variabile numerica (con cui si può allegramente "giocherellare") nei bilanci aziendali e statali. Chi è causa del suo mal pianga se stesso...
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
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Da che mondo è mondo l'acqua si vuole finisca sempre nel proprio mulino.
Se vuoi davvero capire cosa sta succedendo non accontentarti dei filmatini, vai alle fonti e fatti un'idea, tua. Costa fatica, ma è nulla è scontato.

Se alla fine pensi davvero che il riscaldamento porterà più benefici che disagi, perchè nessuno ormai può negare che il riscaldamento ci sia, sei in buona compagnia (petrolifera).

Affermare che nel medioevo ci fu un periodo simile che apportò ricchezza e prosperità è quantomeno singolare: al di la dell'affidabilità dei dati storici (perchè di dati scientifici di quell'epoca non ce ne sono) e anche assumendo la relativa veridicità dell'affermazione (?... i servi della gleba erano entusiasti) non trovi un tantinello fuor luogo paragonare il mondo medievale al mondio attuale? Solo il dato sulla popolazione dovrebbe far sorridere e avere dei dubbi sulla buona fede chi sostiene simili argomentazioni, amenoché non si voglia valutare come positivo il probabile sfoltimento di qualche milioncino di persone, ma appunto è questione di punti di vista.

Rubbia stesso non nega affatto il riscaldamento, afferma solo -e banalmente- che il clima storicamente è sempre cambiato: il fatto è che quei cambiamenti avvenivano per ragioni diverse, parossismi vulcanici, variazioni dell'inclinazione dell'asse terreste, attività solare. E' la correlazione tra immissione di gas serra e variazione della temperatura ad essere preoccupante. Giustamente Rubbia parla di variazione di decine di gradi, quelle che hanno caratterizzato intere ere, quello che non dice è che col trend attuale i modelli previsionali a nostra disposizione mostrano come pochi decimi di grado potranno causare un innalzamento del livello medio dei mari di alcune decine di centimetri: nulla di tragico per il pianeta, forse solo un po' più preoccupante per quelle specie che lungo le coste hanno le tane, colonie, zone di caccia e raccolta e non possiedono branchie. (Notare come Rubbia, essendo in parlamento, viri da considerazioni storico-scientifiche a considerazioni economiche).
Ora, il pianeta faccia un po' quello che vuole, se si vuole riscaldare non possiamo farci molto, ma quel poco, non fosse per il principio di precauzione, personalmente proverei a metterlo in atto, anche solo per guadagnare un po' di tempo.
Ma come la Storia insegna, spesso al buon senso si oppongono interessi di altro tipo e, ripeto, sarà (o è già) una guerra.
 
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matteof93

Biker ciceronis
24/8/10
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Orbea Occam
Che si sia entrati, ormai da tempo, in una fase di riscaldamento molto più rapido di quanto accaduto in passato è assolutamente innegabile.
Che le attività umane abbiano un impatto importante su tutto ciò lo ritengo assolutamente plausibile.

La mia valutazione non è però relativa ad individuare il "colpevole" del global warming quanto piuttosto a capire concretamente cosa si può fare per mitigare questo trend.
Dal mio punto di vista ritengo che nessun governo con grossi interessi economici in ballo abbia intenzione di muovere un solo dito in modo serio per affrontare il problema. Mi riferisco a USA, Russia, Cina, India, Brasile e tutti gli altri Paesi di grosso peso sulla scena internazionale (per economia o popolazione) o di rilievo nell'ambito petrolio\gas.

Al contrario Paesi più piccoli (più che altro a livello di popolazione) sono più gestibili ed in questo senso mi pare che nel nord Europa (Scandinavia e Olanda per il momento) si stia facendo veramente qualcosa di concreto.

A mio modo di vedere solo i primi eventi davvero catastrofici (tipo la scomparsa di isole come le Maldive o l'allagamento di parte della Florida) porteranno i governi citati in precedenza a valutare di prendere seriamente provvedimenti.

Se avessi la bacchetta magica imporrei, per lo meno in Italia, di coprire almeno il 30% di tutti i tetti idonei (a livello strutturale ed a livello di resa energetica) con pannelli fotovoltaici. In secondo luogo una bella legge per vietare la vendita di auto a benzina\gasolio (con un dovuto lasso di tempo per l'adeguamento, tipo 3 anni) congiuntamente ad una norma per uniformare le batterie per propulsori elettrici suddividendole in categorie (tipo 50CV - 70CV - 90CV ecc) così saranno intercambiabili tra le varie auto appartenenti allo stesso segmento. Tutto ciò andrebbe accompagnato dalla modifica delle stazioni di servizio (togli la benzina e ci metti le batterie).

Altri provvedimenti indispensabili secondo me sono la riduzione per legge degli allevamenti di bovini (produrre carne rossa ha un impatto ambientale enormemente superiore rispetto alla carne bianca) e la sostituzione di olio di palma con qualcosa di meno invasivo a livello ambientale (nella zona equatoriale si bruciano km e km quadrati di foresta per far spazio a queste coltivazioni).


Permettetemi un'ultima considerazione: su questo pianeta siamo in troppi e soprattutto cresciamo con il mantra che ognuno può avere tutto ciò che vuole. Non è un ragionamento sostenibile, ma per questo punto andrebbe rivoltato il sistema socio-economico.
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Picola ma carattarastica...
si, purtroppo siamo proprio lì... e ci siamo andati noi di nostra sponte, non ci ha obbligato nessuno se non il ridicolo dogma economico (vedi alla voce neoliberismo) in cui sembriamo (a dispetto di ogni logica e scienza) "incastrati". Un sistema che fa del profitto l'unico valore e scopo perseguibile con danni sociali ed ambientali facilmente immaginabili. Purtroppo le implicazioni per l'ambiente (e quindi per l'uomo) sono di difficile valutazione complessiva (anche perché non ci siamo mai trovati ad affrontare problematiche tanto cogenti quanto vaste), l'unica cosa certa è che sarà un bel casino e che molti di questi processi non saranno né lineari né graduali. Sai benissimo che quello che non conosciamo è ancora moltissimo e quello che non capiamo (interazioni, biocenosi, ecologie varie) è ancora di più... malgrado il famoso "uomo della strada" sia convinto che non ci sia più nulla da scoprire e capire né tantomeno afferra l'importanza di quel sapere e di quella conoscienza.
Salvo, ovviamente, piagnucolare e lamentarsi (non si capisce di cosa e con chi) quando scopre sulla sua pelle di essere diventato una mera variabile numerica (con cui si può allegramente "giocherellare") nei bilanci aziendali e statali. Chi è causa del suo mal pianga se stesso...


Ci stiamo avviando verso...una cosa del genere...anzi siamo già a buona strada anche se è un 'innocuo' video musicale,che poco a che fare con l'argomento del thread,ma che in qualche modo potrebbe entrarci di straforo...;-)

https://www.google.it/url?sa=t&rct=...dzOeysSmV5kVm4yG4hzqXQ&bvm=bv.142059868,d.ZWM
 

nemox

Biker velocissimus
28/10/06
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Salvo, ovviamente, piagnucolare e lamentarsi (non si capisce di cosa e con chi) quando scopre sulla sua pelle di essere diventato una mera variabile numerica (con cui si può allegramente "giocherellare") nei bilanci aziendali e statali. Chi è causa del suo mal pianga se stesso...

Francamente più che una "scoperta" questa mi sembra una mancanza di consapevolezza. Consapevolezza cioè che una società con livelli accettabili di benessere e diritti, qual'è quella che abbiamo potuto sperimentare noi occidentali fino a questo momento, sia una esperienza molto breve e circoscritta all'interno della storia umana. Queste condizioni si sono realizzate solo dopo la seconda guerra mondiale, solo grazie allo sfruttamento di risorse energetiche sconosciute in epoche precedenti e solo quando tutto questo era riservato al 20% della popolazione mondiale.
Non penso infatti che aziende o le elite a capo degli Stati possano/vogliano determinare le esistenze degli individui sottoposti, semplicemente credo che quando vengono a mancare le condizioni che consentono la creazione di ricchezza in sufficiente sovrabbondanza (da sopperire all'incapacità del nostro genere di distribuire uniformemente le risorse), allora la società comincia una inevitabile un'involuzione e bye bye diritti economici, sociali e umani.
 
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cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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è il modello sociale (e quindi quello economico di riferimento) che (come avvenuto in altre occasioni e come avviene di solito) ha determinato quel benessere non certo la sovrabbondanza di risorse...
così come in questo momento i problemi non sono certo legati alla "scarsezza" di risorse disponibili.
Da allora (cioé dalla fine della II guerra mondiale) sono proprio cambiati i paradigmi (in generale rovesciandosi o invertendosi che dir si voglia) di riferimento nel rapporto tra sociale ed economico.
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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[FONT=Verdana, sans-serif]forse in precedenza l'ho messa giù un po troppo "colta", forse non mi sono spiegato nel migliore dei modi o forse l'analfabetismo funzionale imperante e/o lo scarso (molto scarso, purtroppo) livello generale di consapevolezza (sociale, politica, scientifica ecc) hanno contribuito a non far ben comprendere non tanto quanto vado dicendo io (che non mi invento nulla, cose note e assodate da tempo) ma la effettiva situazione nel suo complesso, le reali e complesse interazioni ecologico ambientali interessate da questi fenomeni così come le reali cause dell'empasse (ed il GW è solo uno dei tanti aspetti) che da un ventennio (in campo economico e di riflesso politico, sociale e ambientale) stiamo vivendo. [/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]E senza individuare le cause che ci impacciano, rallentano ed ostacolano mi pare un po' complicato migliorare la nostra situazione e quella del pianeta, mi sembra difficile (o forse impossibile sarebbe meglio dire) creare una consapevolezza maggiore negli umani tale da porre basi concrete che possano essere prodromiche ad un ripensamento generale del “sistema” con una maggiore sensibilità e comprensione dei fenomeni e quindi comportamenti virtuosi e necessari cambi (radicali) di rotta.
Ripeto nuovamente che il problema (che causa l'empasse e genera e diffonde dietro compenso inesistenti dubbi) riguarda aspetti economici (cioé coloro che dallo status quò traggono profitto) non la comunità scientifica (che ne ha altri di problemi, non meno seri...).
Non vi sono dubbi sul fatto che il GW sia in atto. [/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Non vi sono dubbi che i fattori macroscopici scatenanti siano di natura antropica.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Più del 97% degli studiosi del campo (ed é un campo piuttosto vasto e che sta sempre più facendo ricorso, come giusto, alla interdisciplinarità e multidisciplinarità) sono concordi su questo, c'è poco da raccontarsi storie o da menare il can per l'aia.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Coloro che affermano cose diverse evitano accuratamente di passare per i canali scientifici usuali (quindi sottoposti a referaggio e revisione tecnico-scientifica) ma preferiscono (non hanno altra scelta sarebbe più corretto dire) utilizzare “vettori” (mediatici) generalisti più “disponibili” (rispondono unicamente agli interessi dell'editore e del gruppo di riferimento), con diffusione di gran lunga maggiore (quanti leggono pubblicazioni scientifiche? Quanti sanno che esistono, cosa sono e come funzionano? Appunto...) e con una grande capacità di “penetrazione” nell'immaginario collettivo.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]A chi dice che “il pianeta sopravviverà” chiedo solo (evito di chiedere cosa ne sappiate perché la risposta sarebbe univoca e scontata... più nulla che poco) ma cosa intendete? Che la palla di roccia, terra, sabbia e acqua resterà al suo posto e continuerà a ruotare attorno al sole? Ah beh, ma questo non era in dubbio o in discussione (forse non ve n'eravate accorti...). Il dramma sarà (ed anzi, è già) per gli esseri viventi che lo popolano e lo abitano.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Solo una suprema ignoranza e spregio della logica (nonché un serio e grave sprezzo del ridicolo) può far “secernere” simili vuote, inutili e prive di senso affermazioni. Chiedo venia ma il non conoscere o l'ignorare questi meccanismi, queste interazioni, questi legami, gli ambienti e le biocenosi, ed il non comprenderne l'importanza (cosi come quelli relativi alle scienze sociali ed economiche che ben aiutano a capire “il momento” che stiamo vivendo e le sue “ragioni”) non giustifica in alcun modo ed in nessun momento l'emissione scomposta di suoni (come di letterine su uno schermo) dal dubbio significato che qualcuno vorrebbe far passare per opinioni (insultando il concetto stesso di Opinione). [/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Ma se persino le stesse basi (l'ABC) del pensiero e del processo scientifico (ed il funzionameno del mondo scientifico) vengono bellamente e beatamente ignorate dal cosiddetto “uomo della strada” poi anche volendo... ma di che vuoi parlare o addirittura discutere.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Ho fatto riferimento all'ambito scientifico ma lo stesso (anzi, anche più importante) vale per quello sociale ed economico (e quindi politico), mi pare ovvio.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Un conto è il porsi domande ed il cercare risposte (cosa sacrosanta), altra cosa è lo sparare raffiche di amenità (gentile eufemismo) nel vuoto cosmico del web (anche perché è l'unico posto dove non si paga mai dazio per quello che si dice e che si è...).[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Se è vero che “più sai e più sai di non sapere” allora è altrettanto vero (proprietà transitiva) che meno sai meno sai di non sapere...[/FONT]
 
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cesare RBO

Biker perfektus
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[FONT=Verdana, sans-serif]E per la cronaca... leviamoci dalla testa che il problema (GW) investirà solo le aree costiere (m'hai detto niente...), riguarderà ogni ambiente ed ambito naturale o antropizzato che sia. Uno degli ambiti che più mi piacciono e che reputo tra i più interessanti per la comprensione di certi fenomeni è quello della zoogeografia (interdisciplinare per definizione) ed è interessantissimo ripercorrere la storia delle popolazioni animali e vegetali nell'arco dei milioni di anni seguendo i cambiamenti occorsi in campo geologico e climatologico per capire e spiegare come siamo arrivati all'oggi.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Per fare un esempio concreto: gli ambienti di transizione e quelli “residuali” (vedi ad esempio quelli in quota) saranno (e già sono in parte) letteralmente spazzati via con danni alla biodiversità incalcolabili ed irreversibili.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Inoltre le modificazioni di questo tipo (clima su scala planetaria) hanno un peso ed una inerzia notevoli, una volta innescati, anche apportando cambiamenti drastici nel breve periodo le alterazioni prodotte (e gli effetti a cascata, spesso ancora ignoti o non pienamente compresi, che ne derivano) continueranno la loro “corsa” per un lungo lasso di tempo prima di trovare un nuovo punto di equilibrio.[/FONT]
[FONT=Verdana, sans-serif]Vi è una assoluta mancanza di consapevolezza sul fatto che in natura (e noi viviamo qui, non su Saturno) “tutto si tiene” ed ogni specificità è intimamente legata ed interconnessa con quelle limitrofe... noi compresi.[/FONT]
 

Shogun

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di cosa vi lamentavate, del caldo anomalo?

Accontentati:
183017-img1972.png


Con questa 2 metri di neve in Sicilia, costa adriatica bombardata dal freddo

Alpi secco, ma freddo intenso:

1200m intorno ai -22

1800m sui -28
 

muldox

Biker nirvanensus
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Con questa 2 metri di neve in Sicilia, costa adriatica bombardata dal freddo

Alpi secco, ma freddo intenso:

1200m intorno ai -22

1800m sui -28

Sono le previsioni di Frate Indovino o del Divino Otelma? Perchè Meteo CH parla di -12 °C a 2000 m di quota, temperatura tutt'altro che eccezionale per il mese di gennaio sulle Alpi.
In ogni caso continui a non cogliere la differenza fra un evento occasionale e/o geograficamente circoscritto ed una media che riguarda l'intero pianeta.
 

Shogun

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Per me sei tu che non capisci o non sai leggere la carta che ho postato e ti affidi di siti meteo di nazioni che risentiranno in minima parte di questo evento.

Visto che sei Valtellinese, ti posso dire con certezza al 100% che Bormio venerdì si sveglierà con -22 e livigno con -27.

La media del pianeta, non fatemi ridere, come dice bene Rubbia le oscillazioni di temperatura sono sempre esistite sul nostro pianeta. E lui porta come esempio l'epoca romana.

Non so magari lavorate nel campo delle rinnovabili,solari ed eolico in primis e cercate di portare fieno alle vostre prese per il culo tecnologiche( E prima di accusare che sono ignorante,vi posso dire che ho un dottorato di ricerca in Ing. Meccanica in Termofluido dinamica e per me tecnologie che hanno un rendimento max del 16% e che tra produzione e smaltimento producono più CO2 rispetto al fossile in base a quanto producono di energia mi fanno ridere)

Visto che vi basate sulla vostra esperienza,quello che avete vissuto sulla pelle.

Vi suggerisco di guardare l'indice AMO(Che cos'è? E' un indice che controlla le temperatura superficiali dell'oceano atlantico) Vi posto anche le sue oscillazioni.
__071988___img1.gif


Chi dice,mi ricordo anni più freddi e magari porta come esempio gli anni 70/80 può ben vedere che il grafico era sottomedia, e un oceano atlantico sottomedia comporta un clima più freddo.

Queste oscillazioni sono cicliche, un ciclo dura 20-30 anni, ed influenzano la temperatura dell'intero globo. Ormai dovremmo essere all'apice e quindi ridiscendere complice anche una diminuzione dell'attività solare.

L'andamento,ipotizzato, nei prossimi anni
__071989___img2.png



Poi non vi basate su altri dati, il 2016 può essere stato caldo, ma si è assistito ad un evento fortissimo ed unico nel suo genere, un Nino così forte mai si era assistito e guardate cosa è il Nino e da cosa è provocato, prima che si dica che è un effetto del GW (https://it.wikipedia.org/wiki/El_Niño)

Ed ora ecco che si sta formando la nina
sst_anom.gif


https://www.youtube.com/watch?v=IdsD4X1eqQc
[MENTION=20]muldox[/MENTION] io ti porto dati,grafici. Mi sa che quello che si affida a Frate indovino sei tu, anzi al tuo sentito sulla pelle
 
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muldox

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@muldox io ti porto dati,grafici. Mi sa che quello che si affida a Frate indovino sei tu, anzi al tuo sentito sulla pelle

Sì, il ritiro/scomparsa dei ghiacciai, l'assottigliamento della calotta polare, i periodi siccitosi sempre più lunghi e gli eventi meteo sempre più violenti sono tutti una mia invenzione. Idem il fatto che l'attuale fase di riscaldamento stia avvenendo ad un ritmo mai registrato in passato.

Che Livigno e Bormio registreranno delle minime basse venerdì mattina non mi pare una gran rivelazione, lo dice persino il sito meteo della sciura Maria: http://www.ilmeteo.it/meteo/Bormio

A te sembrano così fuori dal mondo temperatura di quel genere a gennaio sulle Alpi? A me sembra più anomala la pressochè totale mancanza di neve sotto i 2000 m (facciamo pure 2300 m), evento che ormai si ripete con frequenza sempre maggiore.

EDIT: In quanto all'AMO, si tratta di un fenomeno probabilmente esistente da almeno un millennio, che a seconda delle fasi non fa altro che attenuare o amplificare ciò che è ormai universalemente riconosciuto, vale a dire il Global Warming:

Is the AMO a natural phenomenon, or is it related to global warming?

Instruments have observed AMO cycles only for the last 150 years, not long enough to conclusively answer this question. However, studies of paleoclimate proxies, such as tree rings and ice cores, have shown that oscillations similar to those observed instrumentally have been occurring for at least the last millennium. This is clearly longer than modern man has been affecting climate, so the AMO is probably a natural climate oscillation. In the 20th century, the climate swings of the AMO have alternately camouflaged and exaggerated the effects of global warming, and made attribution of global warming more difficult to ascertain.

Fonte: atlantic oceanographic and meteorological laboratory
 

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