Prima di descrivere le circostanze che mi hanno portato a scrivere sull’angolo della verità, vorrei che due presupposti fossero ben precisi:
- Uso la MTB per andare in montagna e per scendere su ogni tipo di single track;
- Ho sempre messo in conto la possibilità di prendere “sassate”, subire colpi accidentali e cadere;
- In un anno di utilizzo - acquisto maggio 2017 - non ricordo sassate colpi così evidenti, ne cadute rocambolesche;
Ciò premesso, a seguito di un rumore proveniente dal movimento centrale, ho scoperto che il mio telaio (SCOTT SPARKE 930 2017) era danneggiato, così come si evince dalle foto
Il 7 giugno 2018, dopo aver attivato la garanzia, la Scott risponde, tra l’altro, che “…non vi è dubbio sulla natura traumatica del danno…” e ancora “…non risulta perciò ipotizzabile attribuire l’accaduto ad un difetto del prodotto, ma è riconducibile ad un trauma subito dal materiale in un punto che risulta essere particolarmente esposto nell’utilizzo in fuoristrada…”, di fatto non accettando la richiesta di sostituzione/riparazione in garanzia.
Ciò nonostante Scott, seppur non garantendo il danno al triangolo, mi fa sapere tramite il rivenditore che è disposto a venirmi incontro operando uno sconto del 20% sul prezzo del triangolo 2017.
Accetto e il 19 giugno, sempre tramite il rivenditore ordino il nuovo triangolo che arriva il giorno 26 giugno.
Purtroppo, durante il lavoro di rimontaggio di tutti i pezzi tolti dal triangolo danneggiato per assemblarli su quello nuovo, il personale autorizzato si accorge di un difetto non determinabile se di verniciatura o se strutturale sul carbonio, in prossimità di uno su uno dei due alloggi per i perni del mono.
L’inconveniente determina l’ordine di un nuovo telaio. Mio malgrado, riesco a risolvere il problema a più di 40 giorni dall’inizio della vicenda.
In considerazione di quanto descritto, premesso che io per primo sono convinto che il danno sia stato causato da un impatto, atteso che non ricordo un colpo così forte o una caduta tale da collegare il danno all’evento, mi chiedo:
- quando per definizione una MTB Scott Spark 930 è ingegnata e posta nel sito Scott sotto la sezione XC -
che senso ha parlare di garanzia di 2 - 5 - 10 anni o addirittura per tutta la vita su pezzi in carbonio (nel mio caso il triangolo), quando poi, un “…un impatto…” causa “…un difetto visibile e non visibile, creando situazioni potenzialmente pericolose alla guida” tanto da “...consigliare vivamente di sostituire il telaio, oppure di farlo riparare da uno specialista in riparazione di telai in carbonio…”, ?
La conclusione è che, a prescindere dalla data di acquisto della mtb, ad ogni sassata sfortunata bisogna ricomprare il telaio?
p.s. Shelter o para colpi vari a volte non sono garanzia totale di protezione
Grazie per le vostre considerazioni e critiche.
- Uso la MTB per andare in montagna e per scendere su ogni tipo di single track;
- Ho sempre messo in conto la possibilità di prendere “sassate”, subire colpi accidentali e cadere;
- In un anno di utilizzo - acquisto maggio 2017 - non ricordo sassate colpi così evidenti, ne cadute rocambolesche;
Ciò premesso, a seguito di un rumore proveniente dal movimento centrale, ho scoperto che il mio telaio (SCOTT SPARKE 930 2017) era danneggiato, così come si evince dalle foto
Il 7 giugno 2018, dopo aver attivato la garanzia, la Scott risponde, tra l’altro, che “…non vi è dubbio sulla natura traumatica del danno…” e ancora “…non risulta perciò ipotizzabile attribuire l’accaduto ad un difetto del prodotto, ma è riconducibile ad un trauma subito dal materiale in un punto che risulta essere particolarmente esposto nell’utilizzo in fuoristrada…”, di fatto non accettando la richiesta di sostituzione/riparazione in garanzia.
Ciò nonostante Scott, seppur non garantendo il danno al triangolo, mi fa sapere tramite il rivenditore che è disposto a venirmi incontro operando uno sconto del 20% sul prezzo del triangolo 2017.
Accetto e il 19 giugno, sempre tramite il rivenditore ordino il nuovo triangolo che arriva il giorno 26 giugno.
Purtroppo, durante il lavoro di rimontaggio di tutti i pezzi tolti dal triangolo danneggiato per assemblarli su quello nuovo, il personale autorizzato si accorge di un difetto non determinabile se di verniciatura o se strutturale sul carbonio, in prossimità di uno su uno dei due alloggi per i perni del mono.
L’inconveniente determina l’ordine di un nuovo telaio. Mio malgrado, riesco a risolvere il problema a più di 40 giorni dall’inizio della vicenda.
In considerazione di quanto descritto, premesso che io per primo sono convinto che il danno sia stato causato da un impatto, atteso che non ricordo un colpo così forte o una caduta tale da collegare il danno all’evento, mi chiedo:
- quando per definizione una MTB Scott Spark 930 è ingegnata e posta nel sito Scott sotto la sezione XC -
che senso ha parlare di garanzia di 2 - 5 - 10 anni o addirittura per tutta la vita su pezzi in carbonio (nel mio caso il triangolo), quando poi, un “…un impatto…” causa “…un difetto visibile e non visibile, creando situazioni potenzialmente pericolose alla guida” tanto da “...consigliare vivamente di sostituire il telaio, oppure di farlo riparare da uno specialista in riparazione di telai in carbonio…”, ?
La conclusione è che, a prescindere dalla data di acquisto della mtb, ad ogni sassata sfortunata bisogna ricomprare il telaio?
p.s. Shelter o para colpi vari a volte non sono garanzia totale di protezione
Grazie per le vostre considerazioni e critiche.