Inerzia delle ruote [tecnico e lungo]

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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sembola

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Si scusami... avevo letto e interpretato male un tuo intervento precedente.
Tu però poni l'accento sulla velocità dell'insieme bici/biker e quindi sull'energia cinetica da dissipare. Ma l'energia, per quanto grande sia il suo valore, può essere dissipata in un un tempo più o meno lungo. Minore è il tempo impiegato per la dissipazione e maggiore è la potenza richiesta.
In una 29er il tempo di frenata dovrebbe essere più breve rispetto ad una 26er date le maggiori doti di grip della ruota sul terreno.

Peche introduce, credo giustamente, la forza d'impulso. Ma i miei ricordi in merito purtroppo sono lontani...:-(
Ora ho capito...:prost:
L'argomento è interessante e andrebbe sviscerato. Dubito di riuscirci nei prossimi giorni, visto che il monsone se n'è andato e possiamo pedalare di nuovo ;-) ma intanto comincio a studiarci...
 

youbike

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..., il 7% di energia cinetica equivale ad uno zaino da 5.6 kg in spalla all'ipotetico biker del modello: sinceramente con credo che 6 kg in più necessitino di un freno "maggiorato".

Secondo me sì invece, quei kg in più vanno dissipati su una circonferenza da 160 nel peggiore dei casi, che poi l'applicazione diventi critica solo nel caso in cui uno si diverta a fare 2000 m in discesa con staccate all'osso è un altro paio di maniche.
 

sembola

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Secondo me sì invece, quei kg in più vanno dissipati su una circonferenza da 160 nel peggiore dei casi
Se guardiamo solo all'inerzia (sicuramente maggiore sebbene di poco) e ad una possibile maggiore velocità di staccata (plausibile ma da dimostrare) a mio parere la differenza non è tale da giustificare l'adozione di un disco maggiorato. Mi è capitato di fare giri di più giorni anche in montagna con lo zaino da 5-7 kg, e non mi è sembrato che le prestazioni dei freni diminuissero in modo percepibile. Del resto, se fosse necessario passare a dischi da 180 solo per 6 kg in più, non oso pensare cosa dovrebbe montare il mio amico Paolino, 2 metri per 100 kg...

Resta da valutare se, oltre a questo leggero aumento di inerzia, l'impianto frenante sia più affaticato dalle ruote grandi; se c'è una differenza, ho idea che questa sia ben più significativa.


che poi l'applicazione diventi critica solo nel caso in cui uno si diverta a fare 2000 m in discesa con staccate all'osso è un altro paio di maniche.
Ovviamente. L'idea di base di questo post era di fare un discorso generale, è ovvio che le applicazioni "particolari" possono avere esigenze specifiche.
 

youbike

Biker serius
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Se guardiamo solo all'inerzia (sicuramente maggiore sebbene di poco) e ad una possibile maggiore velocità di staccata (plausibile ma da dimostrare) a mio parere la differenza non è tale da giustificare l'adozione di un disco maggiorato. Mi è capitato di fare giri di più giorni anche in montagna con lo zaino da 5-7 kg, e non mi è sembrato che le prestazioni dei freni diminuissero in modo percepibile. Del resto, se fosse necessario passare a dischi da 180 solo per 6 kg in più, non oso pensare cosa dovrebbe montare il mio amico Paolino, 2 metri per 100 kg...

Resta da valutare se, oltre a questo leggero aumento di inerzia, l'impianto frenante sia più affaticato dalle ruote grandi; se c'è una differenza, ho idea che questa sia ben più significativa.



Ovviamente. L'idea di base di questo post era di fare un discorso generale, è ovvio che le applicazioni "particolari" possono avere esigenze specifiche.

Scusa mi sono spiegato un pò frettolosamente, sul fatto che bisogni dissipare più energia di conseguenza sarebbe necessario un ridimensionamento dei dischi, ma solo nel caso in cui quest'ultimi non siano già abbondantemente sovradimensionati. Da ciò concordo pienamente col fatto che vanno benone quelli che già si adottano in quanto sono ottimi freni (avrei più paura a frenare col vecchio ciao).
L'unico dubbio che mi rimane sono i casi molto stressanti, leggendo tra i vari post si scopre di gente che è riuscita a cuocere dei dischi da 160 (non ho capito come) e mi chiedo come si sarebbe comportato il disco con una 29".
Secondo me comunque 6J per un disco da 160 non sono proprio trascurabili.
 

pecke29

Biker marathonensis
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Gas29
un po' di teoria (nel w-e ho ripassato!!)
se si considera un cilindro di raggio r che ruotando sul terreno trasla vale:
Fm-Fr-Ie/r-ma=0 (principio di d'Alembert)
dove
Fm=forza motrice
Fr=forza resistente
I=momento d'inerzia di massa
e=accelerazioneangolare
m=massa
a=accelerazione (traslazione) (a=er)
quindi nella mtb dobbiamo tener conto dell'inerzia dovuta alla traslazione e a quella dovuta alle ruote.
Nel nostro caso (26vs29) la m è quasi uguale, mentre va valutato bene il fattore Ie/r perchè I e r delle 29 son maggiori ed e è minore.
Rimane da valutare la Fr, che per le 29 dovrebbe essere minore (+facilità a superare gli ostacoli)
Si potrebbe valutare anche la variazione di energia cinetica:
Ec=1/2Iw^2
dove w=è la velocità angolare
per le 29 I è maggiore ma w è minore
 

Crested B

<b>Importatore Niner</b>
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Springfield
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Per Sembola.
E chi poteva mettere in piedi una discussione così? Uno, uno solo.
Notevole, grazie Nicola... è un post da...nomination.
Il suo valore non sta solo nei risultati ma anche nell'avere dati che mostrano chiaramente quanta leggenda esista nelle differenze dinamiche tra ruote e 'ruotine'.
Leggo due cose: la prima è che la differenza di prestazioni generata da una variazione di diametro delle ruote è 'relativa' SE si tiene in considerazione la variazione di peso sul totale (bici più bikers).
Quando si cambia un componente bisognerebbe fare lo stesso ragionamento. Io che per esempio sono ora 88 kg (!) e che ho una bici che ne pesa una dozzina se cambio il manubrio passando da uno da 230 a uno da 180 risparmio 50 grammi su 100.000.
Eppure quando afferro i manubri e li soppeso mi sembra di migliorare tanto!
A giudicare dai calcoli sembra che la mia fissa per il peso delle ruote sia meno 'capitale' di quanto non credessi, però sara' anche effetto placebo (quindi in buona parte psicologico) ma sapere che le mie ruote NON mi penalizzano mi aiuta un sacco. ;-)

L'impressione di una mancanza di accelerazione che spesso molti dicono (è la seconda lamentela generalizzata tra chi la 29er non l'ha mai provata dopo quella che le 29er non girano nello stretto) credo sia in gran parte causata dalla differenza di rapportatura dato che sono molto pochi i biker che provano una 29 e che 'metabolizzano' immediatamente che usare lo stesso rapporto vuol dire usarne uno sensibilmente più lungo.

Penso quindi che la sensazione spesso rilevata di una pedalata 'piu' dura' nei primi 10 colpi di pedale sia forse più dovuta alla rapportatura che alla differenza di peso delle ruote. Possibile?

Sarebbe bello anche che il peso al momento dell'acquisto venisse considerato sotto l'aspetto dinamico, ma spesso chi decide che bici comprare si limita a tirare su la prima e poi la seconda senza considerare il proprio valore ponderale nell'equazione nè la distribuzione dei pesi sulla ruota e la relativa contribuzione al costo energetico generale.

Il foglio elettronico che ci hai girato è fantastico e credo davvero che, proprio per la sua 'sublime eccessività' possa aiutare molti scettici a cominciare a pensare.
Non parlo di dilettanti ma di professionisti. Intendo dire che non pretendo che siano gli utilizzatori ad approfondire l'aspetto ma sarebbe fantastico che lo facessero i negozianti.

Sembola, sarebbe possibile calcolare l'inverso? Ovvero verificare quale possa essere il vantaggio di 'attrito utile' nell'esecuzione di una staccata tipo? Definendo come limite alla decelerazione non la potenza di frenata ma la perdita di aderenza.

Magari anche lì viene fuori che le differenze sono quasi insignificanti...o magari no... sono davvero curioso anche se non saprei neppure da dove partire per generare un modello che definisca in modo coerente il limite di slittamento in frenata di una ruota sullo sterrato.

Ultima cosa. Un 14% in meno di velocità sulle sospensione è una ENORMITA'.
Significa che le forcelle e i carri allontanano di moltissimo i limiti dell'idraulica degli ammortizzatori migliorando la qualità di sospensione a parità di lavoro.

Molto interessante... e mi scuso nei confronti di tutti quelli che cominciavano a sperare che questa discussione non riemergesse più... effettivamente non è tra le più digeribili e colloquiali. :-) però è interessante!
 

sembola

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Crested ha scritto:
Leggo due cose: la prima è che la differenza di prestazioni generata da una variazione di diametro delle ruote è 'relativa' SE si tiene in considerazione la variazione di peso sul totale (bici più bikers).
Quando si cambia un componente bisognerebbe fare lo stesso ragionamento. Io che per esempio sono ora 88 kg (!) e che ho una bici che ne pesa una dozzina se cambio il manubrio passando da uno da 230 a uno da 180 risparmio 50 grammi su 100.000.
Eppure quando afferro i manubri e li soppeso mi sembra di migliorare tanto!
A giudicare dai calcoli sembra che la mia fissa per il peso delle ruote sia meno 'capitale' di quanto non credessi, però sara' anche effetto placebo (quindi in buona parte psicologico) ma sapere che le mie ruote NON mi penalizzano mi aiuta un sacco.
Lungi da me l'intenzione di sostenere che ruote leggere e dotate di minore inerzia rotazionale non siano superiori. Però tutti i fenomeni vanno inquadrati all'interno del contesto in cui si verificano, e questo vale non solo per la fisica...
L'aumento di inerzia con le ruotone (e quindi un'accelerazione più lenta) indiscutibilmente c'è, ma a giudicare dai numeri si direbbe che stiamo parlando di un fenomeno abbastanza piccolo.



Crested ha scritto:
L'impressione di una mancanza di accelerazione che spesso molti dicono (è la seconda lamentela generalizzata tra chi la 29er non l'ha mai provata dopo quella che le 29er non girano nello stretto) credo sia in gran parte causata dalla differenza di rapportatura dato che sono molto pochi i biker che provano una 29 e che 'metabolizzano' immediatamente che usare lo stesso rapporto vuol dire usarne uno sensibilmente più lungo.

Penso quindi che la sensazione spesso rilevata di una pedalata 'piu' dura' nei primi 10 colpi di pedale sia forse più dovuta alla rapportatura che alla differenza di peso delle ruote. Possibile?
Possibile e probabile. Come ho scritto poco fa in altro topic, a meno di essere dotati di una grossa sensibilità e/o esperienza è difficile "prendere la misura" ad una bici in pochi km. Personalmente se volessi convincere uno scettico gli darei una bici solo se munita di rapporti 20/30/40 ;-)


Crested ha scritto:
Sembola, sarebbe possibile calcolare l'inverso? Ovvero verificare quale possa essere il vantaggio di 'attrito utile' nell'esecuzione di una staccata tipo? Definendo come limite alla decelerazione non la potenza di frenata ma la perdita di aderenza.
Premetto che non mi ci sono ancora applicato per cui non escludo di scrivere qualche castroneria nelle prossime righe... Ci sono due aspetti da considerare, la potenza di frenata e l'aderenza del pneumatico a terra. L'argomento della potenza di frenata è già stato accennato nei post precedenti: la mia opinione è che non sia particolarmente rilevante visto che l'energia cinetica complessiva cambia di poco e se è vero cha aumenta il braccio della forza è anche vero che la rotazione è più lenta a parità di velocità: insomma credo che gli impianti frenanti siano pienamente in grado di fornire la potenza di cui una 29er necessita per fermarsi. L'aderenza a terra è un po' più complicata da valutare, sia perchè il terreno è disomogeneo e non uniforme, sia perchè le gomme non sono rotonde ma dotate di tasselli che si aggrappano al terreno creando un mix di attrito volvente e radente di difficile modellizzazione, forse ci si potrebbe arrivare per via empirica. Sempre utilizzando lo spannometro, penso di poter dire che una gomma da 29 "mettendo a terra" più tasselli di una da 26 dovrebbe avere un'aderenza maggiore: l'esperienza conferma questa sensazione, ma non sono in grado di quantificare la differenza in via teorica.

Crested ha scritto:
Ultima cosa. Un 14% in meno di velocità sulle sospensione è una ENORMITA'.
Significa che le forcelle e i carri allontanano di moltissimo i limiti dell'idraulica degli ammortizzatori migliorando la qualità di sospensione a parità di lavoro.
Attenzione, la cifra che citi non riguarda la velocità delle sospensioni, ma l'accelerazione verticale impressa alla ruota dal passaggio su un ostacolo, cioè il tasso di cambiamento della velocità per ogni secondo. Se il tempo che ci mette la ruota per "salire" sull' ostacolo è lo stesso, e solo in questo caso, possiamo dire che anche la velocità impressa dall'ostacolo alla ruota (e quindi e trasmessa alla sospensione) è inferiore del 14%.
 

pietroballini

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prato
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bellissimo argomento in cui purtroppo mi imbatto solo adesso!!
Vorrei cmq fare delle precisazioni perchè purtroppo siamo nel classico problema fisico praticamente impossibile da risolvere con un modello semplicemente teorico e soprattutto trascurando molte cose invece fondamentali quali la deformabilità dei corpi in gioco, l'attrito statico e dinamico, il superamento degli ostacoli e soprattutto la metodologia con cui si trasmette energia alla ruota ovvero la trasmissione. provo a sintetizzare:

1) la differenza di energia calcolata è piccola, così come lo è piccola se si paragonano ruote dello stesso diametro ma di pesi diversi. Va però detto che in mtb le situazioni in cui si deve accelerare la bici sono moltissime, ad esempio ad ogni urto con ostacoli piccoli o grandi che siano, il fango, l'acqua, il fogliame ecc..quindi a fine giro la differenza può diventare un sostanziale risparmio di energia per il nostro fisico.

2) ad ogni ostacolo le 29" sono avvantaggiate perchè rispetto al punto di contatto l'asse di rotazione della ruota èpiù distante e quindi a parità di massa e di velocità il momento che si crea e che tende a far salire la ruota sull'ostacolo è maggiore. a parità di diametro invece le ruote pesanti ( peso biker + bici rimangono gli stessi nei due casi) arrivano ad impattare con maggior energia la quale tende quindi a deformare maggiormente la copertura nel'urto anelastico con l'ostacolo, ovvero rimane molta meno energia a disposizione per far salire la ruota e oltrepassare l'ostacolo stesso.

3) Da quanto detto sopra segue che l'effetto impuntamento è più sentito per ruote pesanti a parità di diametro, e per ruote più piccole a parità di massa.

4) il sistema di trasmissione rocchetto-ruota è più svantaggioso con ruote di diametro maggiore che con ruote di diametro minore ( sembola sarebbe sfizioso calcolare anche questa cosa, adesso vista l'ora non ne ho voglia ma magari nei prox giorni mi ci metto e vediamo realmente quanta sia la differenza.)

5) l'effetto giroscopico delle ruote aumenta con il diametro e con il peso, quindi la ruota leggera e piccola è più precisa e manovrabile , mentre in discesa ruotone grandi e pesanti vanno come un treno!!


Tutti questi motivi mi hanno fatto prendere la decisione proprio ieri di passare da delle ruote vuelta pesissime ( ruota anteriore + camera+ copertone 3,2 kg!!!) alle fulcrum red metal 5 ( ruota anteriore + camera + copertone 2,2 kg) e vi assicuro che la differenza l'ho sentita eccome, sia in termini di guidabilità ce in termini di fatica:-?.


:yeah!: Propongo comunque di completare questo interessantissimo post e di farne poi un riassunto a disposizione di tutti gli utenti. sembola se sei daccordo posso darti una mano a sviluppare ulteriori calcoli. :i-want-t:
 

marcopelle75

Biker ciceronis
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mariano comense
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bellissimo argomento in cui purtroppo mi imbatto solo adesso!!
Vorrei cmq fare delle precisazioni perchè purtroppo siamo nel classico problema fisico praticamente impossibile da risolvere con un modello semplicemente teorico e soprattutto trascurando molte cose invece fondamentali quali la deformabilità dei corpi in gioco, l'attrito statico e dinamico, il superamento degli ostacoli e soprattutto la metodologia con cui si trasmette energia alla ruota ovvero la trasmissione. provo a sintetizzare:

1) la differenza di energia calcolata è piccola, così come lo è piccola se si paragonano ruote dello stesso diametro ma di pesi diversi. Va però detto che in mtb le situazioni in cui si deve accelerare la bici sono moltissime, ad esempio ad ogni urto con ostacoli piccoli o grandi che siano, il fango, l'acqua, il fogliame ecc..quindi a fine giro la differenza può diventare un sostanziale risparmio di energia per il nostro fisico.

2) ad ogni ostacolo le 29" sono avvantaggiate perchè rispetto al punto di contatto l'asse di rotazione della ruota èpiù distante e quindi a parità di massa e di velocità il momento che si crea e che tende a far salire la ruota sull'ostacolo è maggiore. a parità di diametro invece le ruote pesanti ( peso biker + bici rimangono gli stessi nei due casi) arrivano ad impattare con maggior energia la quale tende quindi a deformare maggiormente la copertura nel'urto anelastico con l'ostacolo, ovvero rimane molta meno energia a disposizione per far salire la ruota e oltrepassare l'ostacolo stesso.

3) Da quanto detto sopra segue che l'effetto impuntamento è più sentito per ruote pesanti a parità di diametro, e per ruote più piccole a parità di massa.

4) il sistema di trasmissione rocchetto-ruota è più svantaggioso con ruote di diametro maggiore che con ruote di diametro minore ( sembola sarebbe sfizioso calcolare anche questa cosa, adesso vista l'ora non ne ho voglia ma magari nei prox giorni mi ci metto e vediamo realmente quanta sia la differenza.)

5) l'effetto giroscopico delle ruote aumenta con il diametro e con il peso, quindi la ruota leggera e piccola è più precisa e manovrabile , mentre in discesa ruotone grandi e pesanti vanno come un treno!!


Tutti questi motivi mi hanno fatto prendere la decisione proprio ieri di passare da delle ruote vuelta pesissime ( ruota anteriore + camera+ copertone 3,2 kg!!!) alle fulcrum red metal 5 ( ruota anteriore + camera + copertone 2,2 kg) e vi assicuro che la differenza l'ho sentita eccome, sia in termini di guidabilità ce in termini di fatica:-?.


:yeah!: Propongo comunque di completare questo interessantissimo post e di farne poi un riassunto a disposizione di tutti gli utenti. sembola se sei daccordo posso darti una mano a sviluppare ulteriori calcoli. :i-want-t:

Straquoto tutto dalla prima all'ultima parola!!!
 

sembola

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Hai perfettamente ragione: del resto l'obiettivo del topic era di fornire un ordine di grandezza del fenomeno per avere dei parametri su cui ragionare.

1) la differenza di energia calcolata è piccola, così come lo è piccola se si paragonano ruote dello stesso diametro ma di pesi diversi. Va però detto che in mtb le situazioni in cui si deve accelerare la bici sono moltissime, ad esempio ad ogni urto con ostacoli piccoli o grandi che siano, il fango, l'acqua, il fogliame ecc..quindi a fine giro la differenza può diventare un sostanziale risparmio di energia per il nostro fisico.
Sì e no. Sì, nel senso che quello che dici è vero; no, nel senso che la differenza percentualmente rimane quella. Se vai al casino, giochi sul numero secco e lo azzecchi la vincita è percentualmente la stessa sia giocando un euro che mille...;-)

2) ad ogni ostacolo le 29" sono avvantaggiate perchè rispetto al punto di contatto l'asse di rotazione della ruota èpiù distante e quindi a parità di massa e di velocità il momento che si crea e che tende a far salire la ruota sull'ostacolo è maggiore. a parità di diametro invece le ruote pesanti ( peso biker + bici rimangono gli stessi nei due casi) arrivano ad impattare con maggior energia la quale tende quindi a deformare maggiormente la copertura nel'urto anelastico con l'ostacolo, ovvero rimane molta meno energia a disposizione per far salire la ruota e oltrepassare l'ostacolo stesso.
Senz'altro vero, a patto che la "risposta elastica" della copertura sia identica. Ho però il sospetto che qualche differenza ci sia, visto che riscontrato una differenza notevole tra gomme latticizzate da 29 e da 26 (le prime non "spanciano").

4) il sistema di trasmissione rocchetto-ruota è più svantaggioso con ruote di diametro maggiore che con ruote di diametro minore ( sembola sarebbe sfizioso calcolare anche questa cosa, adesso vista l'ora non ne ho voglia ma magari nei prox giorni mi ci metto e vediamo realmente quanta sia la differenza.)
Verissimo, e già dibattuto in numerosi topic. Problema comunque facilmente risolvibile montando corone e pignoni dal numero di denti adeguati.
 

gas29

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Dopo circa un anno di 29 pollici montando ruotazze (Dt EX 470, camere, Panaracer Rampage), ho montato ruotine ( Ztr355, sapim laser, Racing Ralph).
Beh, la bici VOLA, non vi è altro modo di descrivere la differenza.
ma questo non contraddice la teoria di Sembola, anzi la rafforza. Se cambiate i parametri nel file excell (lo posterò stasera) , la differenza tra le 2 ruote sopra riportate è del 15% circa.
Questa è la vera differenza, non tanto a parità di montaggio tra 26 e 29.
La differenza tra 29 pollici leggere e pesanti è decisamente sensibile e misurabile, sarebbe bello che chi prova una 29" la prioma volta potesse provarla con le ruote giuste o meglio provare 2 bici con ruote differenti per capirne potenzialità e limiti
 

sembola

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Dopo circa un anno di 29 pollici montando ruotazze (Dt EX 470, camere, Panaracer Rampage), ho montato ruotine ( Ztr355, sapim laser, Racing Ralph).
Beh, la bici VOLA, non vi è altro modo di descrivere la differenza.
ma questo non contraddice la teoria di Sembola, anzi la rafforza. Se cambiate i parametri nel file excell (lo posterò stasera) , la differenza tra le 2 ruote sopra riportate è del 15% circa.
Questa è la vera differenza, non tanto a parità di montaggio tra 26 e 29.
La differenza tra 29 pollici leggere e pesanti è decisamente sensibile e misurabile, sarebbe bello che chi prova una 29" la prioma volta potesse provarla con le ruote giuste o meglio provare 2 bici con ruote differenti per capirne potenzialità e limiti

Solo tra Rampage e RacingRalph ci sono 500 grammi di differenza, senza contare la diversa resistenza al rotolamento... lo credo bene che sembrano più scorrevoli, lo sono! ;-)
 

yayayaya

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roma lido
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una prova per essere attendibile dovrebbe essere ripetibile, nel senso fondo più o meno uguale(sperando nel metro) sullo stesso percorso e con la stessa frequenza cardiaca.
dovresti farti un paio di salite prima e dopo la "dieta".
cambiando anche solo la tassellatura con una più scorrevole falzeresti molto il test molto di più di una sola riduzione di peso come ad esempio da 4 a 3kgcome ho potuto provare tra muletto e mtb buona..anche se ce poi una differenza di altri 3kg sul totale.
 

sembola

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quoto e rincaro: per avere una validità dal punto di vista metodologico dovrebbero essere fatte più prove con più rider, usando non solo il cardiofrequenzimetro ma anche un misuratore di potenza.
 
ragazzi.....e un sono la McLaren che fa i test in pista....la salitella in questione la conosco come le mie tasche, con il secco o con il bagnato non cambia nulla, io l'SRM non ce l'ho (me l'hanno fatto provare, un c'ho capito una sega, l'ho riportato....e poi non si poteva vedere, rovinava la bici....), ma il cardio sempre, e sempre fuori soglia, of course!!!
Io vi potrei fare questo: il tempo col setup attuale l'ho fatto più volte ed è 3:10......se col setup alleggerito calo anche d qualcosina, vuol dire che il vantaggio, soprattutto sulle lunghe distanze, può amplificarsi....
 

pecke29

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mettiamo su un test team?
con un circuito di riferimento...direi il mugello...
l'ideale sarebbe mettere la pedalata assistita e vedere dopo quanto si scaricano le batterie con i due set di gomme...naturalmente in salita...
se no non vale
 

sembola

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...io l'SRM non ce l'ho (me l'hanno fatto provare, un c'ho capito una sega, l'ho riportato....e poi non si poteva vedere, rovinava la bici....)
:smile: E' proprio vero, me lo merito di essere un "cartesiano"!!! :smile:

Io vi potrei fare questo: il tempo col setup attuale l'ho fatto più volte ed è 3:10......se col setup alleggerito calo anche d qualcosina, vuol dire che il vantaggio, soprattutto sulle lunghe distanze, può amplificarsi....
Falla la prova, che diamine! Però da cartesiano, dico che per prendere il risultato per buono dovremmo seguire una procedura un po' più "scientifica": due salite per setup con due diversi rider, per esempio. Inoltre una salita così corta se da una parte è ripetibile più volte e consente di essere conosciuta "sasso per sasso" rischia di "nascondere" i risultati. Poniamo che la differenza sia (faccio un numero a caso) dell' 1%, su 3'10" sono 1"90/100, che rischia di essere minore della variazione media tra una prova e l'altra.

mettiamo su un test team?
con un circuito di riferimento...direi il mugello...
l'ideale sarebbe mettere la pedalata assistita e vedere dopo quanto si scaricano le batterie con i due set di gomme...naturalmente in salita...
se no non vale
Al Mugello non manca, stai tranquillo...;-)
 
il vantaggio è però che sul corto trovi meno inconvenienti, reggi meglio botta fisicamente e poi, nel caso specifico, è traguardata benissimo da 2 cartelli, quindi si può essere decisamente abbastanza insomma più o meno precisi....Di certo il test andrebbe ripetuto più volte, anche perchè devo trovare la pressione giusta sui tubolari nuovi, che non sono più enormi come i precedenti...poi insomma, anche per fare una media sui passaggi...appena arrivano foto e test...Sembolino, ma visto che faccio il tester crono, alla partenza un'ombrellina passerona me la rimedi te? possibilmente orientale grazie!! ;-)
 

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