News Integrazione mon amour: Resistance Bikes

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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gancio

Biker superis
4/12/08
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lodi
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MDE Damper-Radon pro 29
Caro Marco, credo che il cambio tradizionale (Campagnolo dal 1949), sia ancora in auge perchè le novità tecniche (validissime) sono realizzate da piccolissime aziende (Pinion e Cavalerie con l'Effigear) e i due colossi (Shimano e SRAM) non hanno nessun interesse a cancellare le loro vendite per sviluppare tecnicamente questi prodotti.
@Fabriziotor
Secondo te non ci avrebbero già messo una pezza, se i vari rohloff e pinion fossero validi? Il punto è che questi sistemi sono
- troppo pesanti
- richiedono telai dedicati
- non cambiano sotto pressione (pinion).

Sono quindi prodotti che neanche si avvicinano all'efficienza e ai pesi di un cambio tradizionale.
Vedere Sram Hammerschmidt, finito in naftalina dopo un paio di anni.
Senza polemica, due dei punti che hai scritto si potrebbero eliminare facilmente con la gestione da parte di un "colosso industriale" che potrebbe utilizzare tecnologie e materiali per diminunire il peso (del pinion, perchè l'effigear pesa molto meno); oltre a migliorare i sistemi ingegneristicamente (vedi la cambiata sotto pressione, che però interessa soltanto chi fa le gare e deve risparmiare anche i centesimi di secondo). Per quanto riguarda il telaio dedicato non è un problema quando il sistema diventa di utilizzo comune, ovvero per tutti.
ti sbagli. Ho provato il Pinion durante una normale uscita, e se per caso pedali anche in salita, dover togliere la pressione dai pedali è una cagata assurda.
Il resto sono sogni e desideri, in realtà non esiste ancora un sistema con pochi attriti come il cambio tradizionale.
Il sistema tradizionale è semplice da costruire ed ancor più da manutenere, costa poco da produrre ed ha un'efficienza difficilmente arrivabile. E anche più leggero e non obbliga a rivoluzionare la configurazione della bici (come in questo caso).
Inoltre i "benefici" di un cambio integrato sono apprezzati e/o richiesti da un numero molto piccolo di biker.
Per cui come chiosa Marco qua sopra, i sogni ed i desideri rimangono tali.
Costa poco produrlo,e poi considerazione a lato quante parti sostitiusci,corone e pacchi pignoni ed altro durante la vita della trasmissione che credo un cambio tipo Pinion non richieda:
 

tappomo

Biker serius
12/5/10
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udine
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Cercare nuove Soluzioni è sempre positivo ma il telaio con l’ammo fisso mi fa pensare che per la scomposizione delle forze provenienti dai foderi alti che cambiano sicuramente angolazione rispetto all’ammo durante la compressione fanno flettere lo stelo dell’ammo che anche se sembra maggiorato non avrà vita facile . Per la trasmissione integrata se si rangingesse l’efficenza del Cambio tradionale sarebbe una gran bella soluzione anche a costo di avere qualche etto in più.
Alla fine funziona come una normale forcella telescopica , che comunque è sottoposta a una marea di forze esterne al suo naturale movimento (basti pensare a una frenata). Tanti hanno provato a fare sistemi alternativi (parallelogrammi o invenzioni simili) ma alla fine è sempre stato il sistema più utilizzato anche in ambito moto.
Non vedo perché non possa funzionare al posteriore.
 

gam0319

Biker serius
27/9/09
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L'integrazione dovrebbe avere una funzione pratica parlando di oggetti sportivi e non di design.
Quella dell'ammortizzatore, come quella dei cavi, ha solo funzione estetica... Per chi piace.
Quella del cambio almeno ha pregi e difetti.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Costa poco produrlo...
Allora non si spiega come mai una trasmissione Rohlhoff va a costare così tanto.

...e poi considerazione a lato quante parti sostitiusci,corone e pacchi pignoni ed altro durante la vita della trasmissione che credo un cambio tipo Pinion non richieda:
Potrebbe essere vero se parlassimo di molti km e molti anni di uso: non è un caso se questi cambi hanno visto una certa (minima) diffusione sulle bici da cicloturismo. Poi però vedi che moltissimi cambiano la bici ogni tre, massimo quattro anni e capisci che la durata dei componenti non è in cima ai desiderata .

Come già detto in precedenza occorre avere la razionalità di separare i desideri e le opinioni, liberi e soggettivi, da quello che invece sono i fatti.
 

Riki174

Biker urlandum
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Santa Cruz Hightower "vecchia"
Secondo me al concetto di gearbox o scatola cambio tipo Pinion manca attualmente uno step, ovvero il passaggio da "ingranaggi" a coppie coniche con cinghia per farne un cambio a variazione continua. Mi auguro che prima o poi qualcuno lo proponga.
Potrebbe pure essere più leggero di quanto sul mercato adesso, e decisamente di poca manutenzione.
sì e poi ci aggiungi un motore per vincere gli attriti! Il sistema a variazione continua funziona perchè la cinghia fa attrito sulle pareti inclinate, sulle bici sarebbe improponibile.
E' attrito statico, dovrebbe incidere quanto il trascinamento della catena.
Comunque, nonostante ci siano diverse interpretazioni possibili di CVT, se nessuno lo ha fatto delle difficoltà ci saranno...dicevo solo che sarebbe un'idea interessante.
 

marpa

Biker dantescus
29/12/08
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TYEE CF 29
Cercare nuove Soluzioni è sempre positivo ma il telaio con l’ammo fisso mi fa pensare che per la scomposizione delle forze provenienti dai foderi alti che cambiano sicuramente angolazione rispetto all’ammo durante la compressione fanno flettere lo stelo dell’ammo che anche se sembra maggiorato non avrà vita facile . Per la trasmissione integrata se si rangingesse l’efficenza del Cambio tradionale sarebbe una gran bella soluzione anche a costo di avere qualche etto in più.
Alla fine funziona come una normale forcella telescopica , che comunque è sottoposta a una marea di forze esterne al suo naturale movimento (basti pensare a una frenata). Tanti hanno provato a fare sistemi alternativi (parallelogrammi o invenzioni simili) ma alla fine è sempre stato il sistema più utilizzato anche in ambito moto.
Non vedo perché non possa funzionare al posteriore.
Le forcelle hanno steli lunghi con due boccole per resistere a flessione . Se poi avessi letto bene ho scritto che mi sembra molto più sollecitato che un normale ammortizzatore , non ho scritto che non funziona . Il solo fatto che ha lo stelo con diametro maggiore che i normali ammortizzatori non fa che confermare quanto ho scritto . Maggiore diametro delle boccole per ridurre l’usura e maggiore capacità di contrastare la flessione
 
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brubikeboard

Biker popularis
22/12/07
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Bmc
http://corriereinnovazione.corriere.it/coverstory/2015/30-marzo-2015/nasce-bici-senza-raggi-che-si-piega-si-mette-zaino-2301183340530.shtml
Di porcherie in giro se ne vedono tante..
Comunque stiamo discutendo di un mezzo pesce d'aprile: è sicuramente una qualche bella tesi x ingegneria meccanica (il cambio, di cui pare esistano solo le flange esterne incollate ad un telaio segato, pagato dal MIUR), non un progetto x una bici completa.
Con un CAD 3d puoi disegnare qualunque cagata. Anche un carro posteriore a forma di fallo..
 

tappomo

Biker serius
12/5/10
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udine
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Cercare nuove Soluzioni è sempre positivo ma il telaio con l’ammo fisso mi fa pensare che per la scomposizione delle forze provenienti dai foderi alti che cambiano sicuramente angolazione rispetto all’ammo durante la compressione fanno flettere lo stelo dell’ammo che anche se sembra maggiorato non avrà vita facile . Per la trasmissione integrata se si rangingesse l’efficenza del Cambio tradionale sarebbe una gran bella soluzione anche a costo di avere qualche etto in più.
Alla fine funziona come una normale forcella telescopica , che comunque è sottoposta a una marea di forze esterne al suo naturale movimento (basti pensare a una frenata). Tanti hanno provato a fare sistemi alternativi (parallelogrammi o invenzioni simili) ma alla fine è sempre stato il sistema più utilizzato anche in ambito moto.
Non vedo perché non possa funzionare al posteriore.
Le forcelle hanno steli lunghi con due boccole per resistere a flessione . Se poi avessi letto bene ho scritto che mi sembra molto più sollecitato che un normale ammortizzatore , non ho scritto che non funziona . Il solo fatto che ha lo stelo con diametro maggiore che i normali ammortizzatori non fa che confermare quanto ho scritto . Maggiore diametro delle boccole per ridurre l’usura e maggiore capacità di contrastare la flessione
Ho letto bene, non ho inteso che tu dicessi che non funziona...
A guardare le immagini mi dava l'idea che nel tubo orizzontale tutto il sistema entrasse un bel pezzo permettendo alle boccole di essere sufficientemente distanti per reggere la flessione.
In ogni caso anche le mie sono supposizioni...
 

rico

Biker popularis
27/2/06
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Padova
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Caro Marco, credo che il cambio tradizionale (Campagnolo dal 1949), sia ancora in auge perchè le novità tecniche (validissime) sono realizzate da piccolissime aziende (Pinion e Cavalerie con l'Effigear) e i due colossi (Shimano e SRAM) non hanno nessun interesse a cancellare le loro vendite per sviluppare tecnicamente questi prodotti.
@Fabriziotor
Secondo te non ci avrebbero già messo una pezza, se i vari rohloff e pinion fossero validi? Il punto è che questi sistemi sono
- troppo pesanti
- richiedono telai dedicati
- non cambiano sotto pressione (pinion).

Sono quindi prodotti che neanche si avvicinano all'efficienza e ai pesi di un cambio tradizionale.
Vedere Sram Hammerschmidt, finito in naftalina dopo un paio di anni.
Senza polemica, due dei punti che hai scritto si potrebbero eliminare facilmente con la gestione da parte di un "colosso industriale" che potrebbe utilizzare tecnologie e materiali per diminunire il peso (del pinion, perchè l'effigear pesa molto meno); oltre a migliorare i sistemi ingegneristicamente (vedi la cambiata sotto pressione, che però interessa soltanto chi fa le gare e deve risparmiare anche i centesimi di secondo). Per quanto riguarda il telaio dedicato non è un problema quando il sistema diventa di utilizzo comune, ovvero per tutti.
ti sbagli. Ho provato il Pinion durante una normale uscita, e se per caso pedali anche in salita, dover togliere la pressione dai pedali è una cagata assurda.
Il resto sono sogni e desideri, in realtà non esiste ancora un sistema con pochi attriti come il cambio tradizionale.
Il sistema tradizionale è semplice da costruire ed ancor più da manutenere, costa poco da produrre ed ha un'efficienza difficilmente arrivabile. E anche più leggero e non obbliga a rivoluzionare la configurazione della bici (come in questo caso).
Inoltre i "benefici" di un cambio integrato sono apprezzati e/o richiesti da un numero molto piccolo di biker.
Per cui come chiosa Marco qua sopra, i sogni ed i desideri rimangono tali.
Costa poco produrlo,e poi considerazione a lato quante parti sostitiusci,corone e pacchi pignoni ed altro durante la vita della trasmissione che credo un cambio tipo Pinion non richieda:
Hanno pro e contro entrambi, il cambio integrato è sicuramente più complicato ma è più resistente (anche per il fatto di essere integrato nel telaio) del cambio classico, purtroppo non ci fai tu manutenzione ma corone e catena sono meno soggetti a usura e sballottamenti. Per ora credo che ai due colossi non interessi per via che avrebbero meno introiti con i ricambi.
Ps. Anche la Nicolai anni fa produsse una bici da DH con il cambio integrato, a parte il peso la soluzione non era davvero male per essere molto in erba con i tempi
 

marpa

Biker dantescus
29/12/08
4.726
973
0
Poirino (TO) Piemonte
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Bike
TYEE CF 29
Cercare nuove Soluzioni è sempre positivo ma il telaio con l’ammo fisso mi fa pensare che per la scomposizione delle forze provenienti dai foderi alti che cambiano sicuramente angolazione rispetto all’ammo durante la compressione fanno flettere lo stelo dell’ammo che anche se sembra maggiorato non avrà vita facile . Per la trasmissione integrata se si rangingesse l’efficenza del Cambio tradionale sarebbe una gran bella soluzione anche a costo di avere qualche etto in più.
Alla fine funziona come una normale forcella telescopica , che comunque è sottoposta a una marea di forze esterne al suo naturale movimento (basti pensare a una frenata). Tanti hanno provato a fare sistemi alternativi (parallelogrammi o invenzioni simili) ma alla fine è sempre stato il sistema più utilizzato anche in ambito moto.
Non vedo perché non possa funzionare al posteriore.
Le forcelle hanno steli lunghi con due boccole per resistere a flessione . Se poi avessi letto bene ho scritto che mi sembra molto più sollecitato che un normale ammortizzatore , non ho scritto che non funziona . Il solo fatto che ha lo stelo con diametro maggiore che i normali ammortizzatori non fa che confermare quanto ho scritto . Maggiore diametro delle boccole per ridurre l’usura e maggiore capacità di contrastare la flessione
Ho letto bene, non ho inteso che tu dicessi che non funziona...
A guardare le immagini mi dava l'idea che nel tubo orizzontale tutto il sistema entrasse un bel pezzo permettendo alle boccole di essere sufficientemente distanti per reggere la flessione.
In ogni caso anche le mie sono supposizioni...
Si, possiamo solo fare supposizioni guardando la foto della bici . Il mio dubbio su una eventuale durata deriva dal fatto che normalmente gli ammo lavorano a pressioni ben più alte delle forcelle per cui sono molto più stressati e basta poco perché inizino a perdere pressione..
 

The_Farmer

Biker velocissimus
Caro Marco, credo che il cambio tradizionale (Campagnolo dal 1949), sia ancora in auge perchè le novità tecniche (validissime) sono realizzate da piccolissime aziende (Pinion e Cavalerie con l'Effigear) e i due colossi (Shimano e SRAM) non hanno nessun interesse a cancellare le loro vendite per sviluppare tecnicamente questi prodotti.
Per il futuro, forse un cambio epicicloidale "tipo rohloff" alla pedaliera?
Non avrebbe tutti gli svantaggi del rohloff:
la ruota dietro avrebbe un mozzo semplice ed estremamente leggero (senza cassetta enorme), il peso in più sarebbe concentrato al centro e in basso, trasmissione finale possibile a catena o a cinghia.
Però vuole un telaio dedicato.
:-) Probabilmente, la soluzione al momento più efficiente e "innovativa", è la vecchia soluzione del deragliatore. :-)
 

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