Kona Coilair

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Zergio

Redazione
12/12/05
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lago di como
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Magic Link, Kona: sistema fuori dai classici schemi di sospensione che "istintivamente" varia il travel disponibile della ruota posteriore quando si passa dalla fase di in cui è presente il tiro catena alla fase di discesa per gravità. Già provato da noi sulla MTB dedicata all'AllMountain Abracadabra, ora lo troviamo sulla sorella maggiore Coilair, con circa 190 mm di escursione posteriore posizionata sul sito web Kona nella cartella FreeRide/Park.
Se volete saperne di più sulla cinematica del magic link vi rimandiamo al precedente test Kona (Abracadabra).


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Kona Coilair

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Magic link in primo piano

I due telai hanno molte similitudini (ovviamente, oltre al sistema ammortizzante magic-link): tubi idroformati, sloping accentuato del tubo orizzontale, serie sterzo con cuscinetti da 1 1/8" e 1,5" per tubo sterzo conico e drop-out per quick release fissati con quattro viti (una sul fodero alto e tre su quello basso).

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Giunto tra foderi bassi, alti e drop out. L'insieme non ci è parso particolarmente rigido.

Anche il materiale usato è il medesimo; nelle specifiche sul sito Kona alla voce "frame" troviamo "Alluminium 7005" mentre sul telaio è riportato un adesivo "Light Scandium butted" come per l'AbraCadabra.

In termini di sospensioni il mezzo è ben armato con forcella Fox 36 Float R da 160mm e, sempre della medesima casa, ammortizzatore principale posteriore Float RP23. L'ammortizzatore secondario è una semplice molla che permette di guadagnare circa 40 mm di escursione (fino a circa 190 mm totali).
Gli altri componenti sono stati presi dalla medio/bassa gamma delle relative casa produttrici.

Test Kona Coilair on Vimeo
Zergio testa la Coilair sui sentieri dell'Alto Lario


Salita
Anche se la Coilair sfoggia una motricità ed agilità davvero sorpendenti, non manifesta fastidiosi fenomeni di pedal kickback e supera gli ostacoli con gran facilità (presumibilmente anche grazie al Magic Link), all'aumentare della pendenza la bici diventa molto faticosa, forse troppo.
Il peso generale e soprattutto quello del set ruote elevato, abbinato a coperture che non fanno della scorrevolezza la loro peculiarità, sarebbero da soli sufficienti a rendere ostica la salita con qualsiasi bici.
Nel caso della Coilair si aggiunga un carro che fatica a star fermo persino con il propedal chiuso in posizione 3; il comportamento del Magic Link dal punto di vista del bobbing ci ha lasciati abbastanza perplessi, anche perché in occasione del test della Abra Cadabra avevamo avuto impressioni migliori (pur necessitando anche in quel caso dell’itervento del Pro Pedal).
Un vero peccato, perchè basta fermarsi e riprendere un po' di fiato per rendersi conto che la Coilair permette di superare sezioni dove bici dalla maggior vocazione di scalatrici (almeno sulla carta) costringono alla resa.
Un'ultima nota riguardo la forcella a travel fisso: la Coilair la "digerisce" abbastanza bene anche sulle pendenze accentuate e l'avantreno diventa solo parzialmente ingovernabile; è infatti richiesta un po' d'attenzione nel bilanciamento dei pesi, cosa che porta ad un ulteriore dispendio energetico e non aiuta quando il fiato è già corto.

Discesa veloce/sconnessa
Interasse relativamente lungo, angolo sterzo rilassato, carro “superplush” ed escursione posteriore abbondante: gli ingredienti necessari ci sono tutti e la Coilair non smentisce affatto le aspettative. Il comportamento in velocità sui fondi più sconnessi trasmette sicurezza totale e la capacità del carro di sfruttare appieno l'abbondante travel disponibile ingurgitando in tanquillità anche gli ostacoli più grossi fa sì che siano i limiti della pur ottima forcella Fox 36 Float ad emergere per primi (o quelli del pilota).
Considerate le caratteristiche del mezzo, chi volesse ulteriormente esaltarne le prestazioni discesistiche a costi tutto sommato contenuti potrebbe valutare un paio di upgrade quali il tendicatena e soprattutto una piega più larga.

Singletrack guidato
La Coilair non è quella che si definirebbe una bici “giocherellona”. Finchè si può lasciar correre non c’è nessun problema, la Coilair è agile e precisa e le ottime prestazioni sfoderate sui sentieri più “DH style” sono totalmente confermate. Quando però si tratta di rilanciare o di alzare volutamente le ruote, il peso si fa nuovamente sentire ed è richiesta una buona preparazione fisica. L’ottima motricità ed il movimento centrale abbastanza alto permettono di pedalare con tranquillità anche sui fondi sconnessi.
In caso di salti o drop la sospensione posteriore estremamente confortevole mostra il rovescio della medaglia. Pur posizionando l’ammortizzatore secondario sul foro che dovrebbe garantire una maggior resistenza e adottando un valore di sag al minimo del range consigliato, bastano drop di piccola entità per raggiungere il finecorsa facilmente. Troppo, se si pensa che l’uso indicato per questa bici è “freeride/bike park”. Inoltre non ci ha ancora pienamente convinti l'impossibilità di regolare il ritorno sull'ammortizzatore secondario; si può innescare un ondeggiamento del carro posteriore che deve essere immediatamente dominato dal biker, pena la perdita di controllo del mezzo.
Anche per questo campo di utilizzo un upgrade da noi consigliato è la revisione del cockpit (manubrio più largo e pipa più corta).

Discesa tecnica
La teoria secondo la quale angolo sterzo rilassato ed interasse lungo mal si sposano con le discese più tecniche e tortuose, ha preso nel corso di questo test l’ennesima smentita (vedere anche le prove della Rose Beef Cake, della Frantik Devinci o della GT Sanction, tanto per fare qualche esempio).
Abbiamo infatti trovato la Coilair ottima sui percorsi più duri. La spiegazione crediamo vada ricercata in un mix di fattori, ma se dovessimo puntare su un paio di essi diremmo la facilità con cui il carro assorbe le asperità anche a velocità moderata e la rigidità delle ruote.
Per poter essere sfruttata al meglio, la Coilair richiederebbe però un paio di upgrade, vale dire dei freni più performanti (o quantomeno un disco di diametro maggiore all’anteriore) ed un bashring (qui abbastanza inutile la tripla). Ottima l'accoppiata Maxxis delle coperture utilizzate: High Roller al posteriore e Minion DH all'anteriore.

Conclusioni
La Coilair potrebbe essere definita una “enduro con un’anima freeride”. In salita è infatti più ostica di tutte le enduro da noi provate, ma in discesa regala belle soddisfazioni soprattutto su terreni veloci e particolarmente accidentati.
Qualche perplessità ci è invece rimasta per quanto riguarda l’utilizzo in bikepark a causa della scarsa resistenza al finecorsa della sospensione e dagli accorgimenti utilizzati come quick release sulla ruota posteriore e l'assenza di un guida/tendi catena.



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L'impianto frenante Shimano Deore con dischi da 180 mm si è dimostrato non all'altezza delle prestazioni discesistiche del mezzo: insufficiente la potenza frenante, ma soprattutto troppo stancante per le mani sulle discese più lunghe a causa dell'elevata forza richiesta sulle leve.


Scheda tecnica:

Forcella: Fox, 36 Float R 160mm tapered
Travel dichiarato: 190 mm
Ammortizzatore: Fox, Float RP23
Serie sterzo: Gravity, SXE
Attacco manubrio: Kona, 75 mm, 6°
Curva manubrio: Kona, Riser, lunghezza 680 mm
Freni: Shimano, M575 con disco front rear 180 mm
Comandi cambio: Shimano, Deore
Cambio posteriore: Shimano, SLX
Deragliatore centrale: Shimano, Deore
Guarnitura: FSA, Comet, 44/32/22
Sella: WTB, Kona
Reggisella: Kona
Collarino: Kona
Cassetta pignoni: Shimano, Deore
Catena: Shimano, Deore
Ruote: Sun Ringlè, Equalizer 2.9
Coperture: Maxxis, rear High Roller 2.35”, front Minion DH 2.5”
Sistema ISCG: presente
Attacco borraccia: presente

Head angle: 65.6° (dichiarato 66°)
WB: 1165 mm
Altezza MC: 360 mm

Peso bici completa senza pedali: 15,75 kg
Peso ruota anteriore completa: 2471 g
Peso ruota post completa: 2981 g

Prezzo: 2699 Euro

Links utili:
Settaggio Magic Link: http://www.mtb-forum.it/community/fo...d.php?t=156472
Kona World: http://www.konaworld.com/


Problemi durante il test:

- il cavo freno posteriore va a sfregare sul top tube quando la sospensione si comprime, con il risultato che in breve tempo la vernice si rovina. Mancando del tutto le protezioni adesive sul telaio, è meglio provvedere in tal senso in tutti i punti critici prima di cominciare ad utilizzare la bici.
- i cuscinetti della ruota posteriore si sono allentati
 

Nikere

Biker serius
Possiedo il modello 2008 e confermo quanto riportoto nel test,in salite impegnative si fa sentire oltre che al peso anche l'ammo che nn rimane completamente bloccato(nel "mio" caso un rp2),in discesa se la cava bene un pò dappertutto.
Nel complesso la trovo un ottima bici che ti permette di fare un pò tutto e ti fa togliere belle soddisfazioni.
 

Giacomo

Biker urlandum
5/5/03
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Marmirolo (Mantova)
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chissà, nonostante questi interventi, non sia diventata ancor più fruibile.
l'utilizzo della Talas 180, in questo senso, potrebbe essere un'indizio di una enduro cattivissima ma al contempo ancora pedalabile.

Si infatti...quello che volevo dire appunto...molto più cattiva... mi piace un sacco...magari nn sarà leggerissima come quella degli anni prima, però è molto più FR con la possibilità di pedalare abbastanza agevolmente!!! Perchè nn un test sulla 2011?!!?
Ah domanda... al posteriore il modello 2011 ha il perno passante da 12 mm?!?!?
 

anima.salva

Biker perfektus
11/4/07
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Genova
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Bel test, e video spaziale... prob il modello 2011 con fox da 180 é più indicato...

Come é stata regolata la fox float r? con tanta aria? Oppure é un pelo più sostenuta della talas?
 

leovink

Biker popularis
23/4/08
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genova
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Bike
canyon
parlando del modello 2011 (ke pare montata meglio) ,al posteriore avrei visto bene 1 bel ammo a molla no ??????????????????? bik.bik.bik
 

nicosacco

Biker extra
19/8/06
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Parma
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Ma montare componentistica di livello più alto? vabbè,complimenti per il test..
piccolo O.T., la canzone del video di chi è che l'ho già sentita tempo fa ma ho un vuoto..
 

gianspecial

Biker serius
30/1/10
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Terni
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Bike
specialized sequoia e trek slash 9.8
io ho una colair del 2008, montata con forcella marzocchi 55 ata,gran bel mezzo, molto divertente, è vero in salita un po faticosa , ma con la giusta andatura ho scalato salite anche di percorsi gara. Bel test complimenti .
 

anima.salva

Biker perfektus
11/4/07
2.713
-1
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Genova
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ma la pressione che usi nella talas é la stessa suggerita dal manuale? Mi pare di ricordare di aver letto che la gonfi di più (solitamente si legge il contrario..)..
cmq grazie della risposta..

chiedo perché ne ho provata una.. e mi sono trovato bene solo con una pressione circa 5 psi sopra di quella del manuale... ma così facendo gli ultimi 3 cm murava anche con colpi belli tosti (che mandavano a pacco la mia lirik o quasi..).. ho provato ad abbassare la pressione 5 psi sotto il consigliato.. con il risultato che murava a 2,5 cm dalla fine (praticamente come prima) con la differenza che era così cedevole che era quasi inguidabile...
 

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