La fatica nei metalli: perchè telaio e componenti non possono durare per sempre

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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coredes78

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LA SPEZIA
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:spetteguless:per questo io solo carbonio
:smile:


Se fossi in te mi guarderei bene....Avevo una specialized stumpjumper fsr comp carbon del 2011 comprata nuova e montata al top. Dopo 2 anni e 6 mesi crepa all'altezza del link posteriore....Risultato: bici portata al venditore e specialized ha detto che non è una rottura dovuta ad una mal costruzione! Carbonio o no, tutto può rompersi!!! Ora son passato all'alluminio!!!Anche se a malincuore!!!
 

equadro

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Veneto
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Secondo me un buon testo, anche piuttosto famoso, è l'Ashby "Materiali. Dalla scienza alla progettazione ingegneristica". E' un testo che tratta ampiamente la struttura dei materiali e le loro proprietà (meccaniche, chimiche, termiche, elettriche, di durabilità, ecc), facendo il punto anche sui metodi di selezione.
Per quanto riguarda la processabilità e le tecnologie produttive, invece, è sicuramente di riferimento il Bralla "Handbook of manufacturing processes", ma si tratta di una bibbia di oltre 1000 pag fin troppo dettagliata per un'infarinatura generale.

Grazie! Vedo se riesco a trovarli.
 

ottomilainsu

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15/12/09
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Quindi, le bici in alluminio di 5 anni, possono avere una seconda vita.
Come lattine di birra.
Ci hanno sempre detto che da un tot di lattine riciclate si puo' fare una bici.
Va a finire che e' il contrario! :-)

Non come lattine però.
L'alluminio per le lattine è alluminio primario, raffinato e puro al 99,9% per ragioni alimentari.
Ugualmente l'alluminio dei telai dovrebbe essere alluminio primario, ovvero una lega proveniente dalla raffinazione del minerale.
L'alluminio secondario (riciclato) è adatto per una molteplicità di impieghi ma sconsigliato per tutti quelli soggetti a condizioni gravose o dove è richiesto il rigoroso rispetto di parametri di qualità.
Di solito la lega riciclata trova impiego in fonderia e sempre per particolari idonei.

Alla Ofmega, sebbene si lavorasse non propriamente in maniera impeccabile, l'alluminio per la fabbricazione di pedivelle, corone e mozzi era tutta lega primaria.
Avevano provato ad acquistare leghe secondarie, ma i risultati non erano stati per nulla positivi.
Quando vi arrivai io c'erano a magazzino qualcosa come 100000 mozzi "sbagliati", prodotti con SG-AlSi7MgMn (secondario) che di "danni" (indennizzo ai clienti per le bici da riparare in garanzia per la rottura delle flange, e ne avevano venduti solamente qualche migliaio) erano costati 10 volte il guadagno realizzato; quei mozzi finirono a rottame senza mai aver visto il montaggio su una bici.
Per questo al solo nominare certi fornitori di materiale a qualcuno veniva l'orticaria.

C'è "alluminio" e "alluminio" inteso come lega, da non confondere con il banale "l'uminio" :smile: (come lo chiamano dalle mie parti :rosik: ) che finisce nella campana del riciclo.

Insomma, la storiella della bici fatta con le lattine riciclate è più marketing che altro e non mi pare si tratti di una costosa Santacruz o altra marca esoterica.
 

ottomilainsu

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Fresca di oggi!

Vado dal mio sivende di fiducia e che ti trovo?
Un telaio di bici da DH rotto per fatica.
Dall'aspetto, molto usurato, della vernice e dei forcellini, butto là una "età" per quel telaio.
Errore, non ha parecchi anni d'uso, come immaginavo, ma solo, SOLO, 10 mesi di vita.
In quei 10 mesi è stato usato da uno che ad ogni occasione, praticamente ogni fine settimana (sabato+domenica) e giorno di ferie, è in bike park per divertirsi.
Mi ha detto che fa, in media, dalle 15 alle 20 discese a giornata, il tipo è alquanto scatenato.
Il che significa circa 30 discese a settimana, 120 al mese, in 10 mesi sarebbero oltre un migliaio.
La bici gli è durata quindi soli 10 mesi.
Il telaio è stato sostituito, senza fiatare, in garanzia.
Chiosa finale del biker: "mi sa che ci rivediamo fra 10 mesi..." :duello:

La cricca è partita quasi sicuramente al piede della saldatura del fazzoletto di rinforzo al nodo del tubo sterzo, nella parte inferiore.
Mentre sul tubo superiore non si nota nulla, segno che gli impatti tendono a far "aprire" il telaio della bici.
La rottura è propagata a quasi tutto il tubo obliquo, ad una ispezione generale il telaio non presenta altri segni di rottura in altri punti.
Per come la vedo io, questo è un tipo che salta parecchio e sollecita la bici di conseguenza.
Ecco le foto della rottura:

fatica_grsz_1.jpg



fatica_grsz_2.jpg



fatica_grsz_3.jpg


Naturalmente senza una analisi della superficie di rottura e del materiale non si può dire se la causa sia al 100% imputabile a sola fatica o non ci sia di mezzo qualche difetto locale di materiale, saldatura e/o trattamento termico; vedremo fra 10-11 mesi quali saranno le condizioni della sostituta...
Comunque ho un caso che ha tutti gli elementi per essere candidato come prova a favore di [MENTION=3504]Danybiker88[/MENTION] rispetto a quanti lo hanno "accusato" per il tono del precedente articolo sulla durata dei componenti.
Se stressata e usata a dovere anche la migliore bici da DH (o altro) dura pochino...
 

lokis

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Mi quoto

Ebbene si terzo telaio nuovo appena ricevuto, ma non ce la faccio a sapere che tra 10 mesi si romperà ancora o si romperà ad agosto il giono prima delle ferie , allora che ho combinato?

L'ho portato da un saldatore a TIG bravo che inserisce delle piastrine di metallo negli incavi "del cazzo" causa della rottura (quegli incavi sui foderi superiori dove si attacca al leveraggio dell'ammo nella seconda foto)e salda il tutto apportando altro metallo, sostanzialmente dovrebbe quadruplicare il metallo in quel punto. Appena lo ritiro (oggi) posto foto del rattoppo . . . .

Lo so che mi avevate suggerito di non farlo . .. ma che volete . . .

Ora non saprei se a casa riscaldarlo per bene con una saldatrice a fiamma e poi immergere il pezzo in acqua fredda . . . sostanzialmente temprarlo oppure metterlo in forno alla temperatura max per 4-5 ore e poi raffreddarlo . . . .

Prove empiriche da alchimista? si decisamente

ma scommetto che non si rompe più!
 

ottomilainsu

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Ebbene si terzo telaio nuovo appena ricevuto, ma non ce la faccio a sapere che tra 10 mesi si romperà ancora o si romperà ad agosto il giono prima delle ferie , allora che ho combinato?

L'ho portato da un saldatore a TIG bravo che inserisce delle piastrine di metallo negli incavi "del cazzo" causa della rottura (quegli incavi sui foderi superiori dove si attacca al leveraggio dell'ammo nella seconda foto)e salda il tutto apportando altro metallo, sostanzialmente dovrebbe quadruplicare il metallo in quel punto. Appena lo ritiro (oggi) posto foto del rattoppo . . . .

Lo so che mi avevate suggerito di non farlo . .. ma che volete . . .

Ora non saprei se a casa riscaldarlo per bene con una saldatrice a fiamma e poi immergere il pezzo in acqua fredda . . . sostanzialmente temprarlo oppure metterlo in forno alla temperatura max per 4-5 ore e poi raffreddarlo . . . .

Prove empiriche da alchimista? si decisamente

ma scommetto che non si rompe più!

Non farlo!
La saldatura ancora può essere "accettata", a patto che abbia fatto un lavoro corretto, il trattamento termico "casereccio" (edit) è del tutto sconsigliabile.
Primo, perché serve scaldare la lega ad una temperatura dell'ordine dei 500°C, ma ciascuna lega necessita dell'esatto valore, pena la "distruzione" della struttura cristallina, ovvero bisogna buttare tutto perché o diventa tenero come il burro o diventa così fragile da rompersi al primo colpo.
Secondo, perché deve seguire l'invecchiamento, ma è efficace solo se la tempra è stata fatta come si deve, altrimenti è come fare un po' doi caldo e poi un po' di freddo, ma nulla più.
Comunque la stessa saldatura potrebbe aver compromesso tutto, perché dipende dalla lega con cui è fatto il telaio.
Se è un 7005/7020 dopo saldatura le caratteristiche originali si recuperano un po', se è un 6061/6082/60xx dopo saldatura è come il burro e serve la tempra, obbligatoriamente.
Infine, se con il pezzo sostituito avevi ancora diritto alla garanzia, adesso non puoi più far niente, se non buttare tutto se e quando dovesse rompersi.
 
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lokis

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ottomilainsù;6489567 ha scritto:
Non farlo!
La saldatura ancora può essere "accettata", a patto che abbia fatto un lavoro corretto, il trattamento termico è del tutto sconsigliabile.
Primo, perché serve scaldare la lega ad una temperatura dell'ordine dei 500°C, ma ciascuna lega necessita dell'esatto valore, pena la "distruzione" della struttura cristallina, ovvero bisogna buttare tutto perché o diventa tenero come il burro o diventa così fragile da rompersi al primo colpo.
Secondo, perché deve seguire l'invecchiamento, ma è efficace solo se la tempra è stata fatta come si deve, altrimenti è come fare un po' doi caldo e poi un po' di freddo, ma nulla più.
Comunque la stessa saldatura potrebbe aver compromesso tutto, perché dipende dalla lega con cui è fatto il telaio.
Se è un 7005/7020 dopo saldatura le caratteristiche originali si recuperano un po', se è un 6061/6082/60xx dopo saldatura è come il burro e serve la tempra, obbligatoriamente.
Infine, se con il pezzo sostituito avevi ancora diritto alla garanzia, adesso non puoi più far niente, se non buttare tutto se e quando dovesse rompersi.

Grazie mille
incrocio le dita, se il saldatore è bravo quanto mi stà facendo aspettare è un genio . . . .
 

lokis

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puoi anche sentire chi i telai li fa , tipo vetta, e cosa ti consigliano, loro fanno i trattamenti termici, ma non so dirti per il tuo caso.

Vetta chi?
Ormai è saldata e penso che sarà l'unica parte del telaio che resisterà per 10 anni . . .

Comunque se hai un contatto fammi sapere che non si sà mai . . .
Grazie
 

lokis

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:fatti-so::roll:
Consiglio l'uso del casco integrale e delle protezioni.:spetteguless:
da subito

Come è che si dice?

non ricordo comunque il tuo post "allunga la vita" e mi tocco pure

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ieri l'ho rimontata appena ho le foto le pubblico, comunque non ho dubbi sulla tenuta, i foderi originali si congiungevano al link dell'ammo con 4 pezzetti di alluminio, due lato dx due lato sx, lunghi 20 mm, larghi 10 mm e spessi 4 mm, guarda la fotografia (chi l'ha disegnata è un deficente! non ho dubbi).

Ora ci sono due monoliti di metallo di 20 mm (la lunghezza chiaramente è quella), larghi 12 mm (apportato metallo 2 mm) e spessi 30 mm (contro i 4+4 di prima)

Già tenendo in mano i foderi rinforzati si percepisce quanto più rigidi son diventati

escludo rotture in quel punto :il-saggi:
 

lokis

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Ecco il risultato della saldatura di rinforzo, testata ieri su sentiero tossico e tutto ok
dopo: bello massiccio
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prima: evidente l'incavo e lo spessore ridottissimo

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