forse mi sono espresso male. Si rifanno alla legislazione nel senso che non possono essere contrari alle norme vigenti. Ma resta il fatto che molti regolamenti aggiungono "limiti".
Anch'io probabilmente non mi sono spiegato bene. Il concetto non è immediato, lo riconosco, provo a spiegarlo meglio.
Nelle "norme vigenti" in senso lato rientra il principio di gerarchia delle fonti e di competenza. Nel nostro caso, le Regioni hanno la competenza esclusiva in tema di gestione ambientale, per cui possono decidere di limitare l'accesso dei veicoli in aree specifiche in base per esempio al tipo di veicolo e/o al tipo di percorso. Non possono però creare una loro definizione dei veicoli o dei percorsi, perchè su quello la competenza è della legge dello Stato, nel caso in questione il Codice della Strada. Non solo, ma trattandosi la legge regionale (o il regolamento del parco/area protetta) appunto una limitazione rispetto alla norma generale, è necessario che la restrizione sia adeguatamente segnalata sempre a norma del Codice della Strada: in mancanza di questa segnalazione (banalmente, i cartelli di divieto) eventuali sanzioni sono annullabili in via giurisdizionale.