Hai già un piano?Domani pomeriggio mini Lagorai da Vetriolo?...vediamo.
Punt Lagorai, nei contorni e nei dintorni
- Creatore Discussione 1maggio
- Data di inizio
Mah, niente di particolare...forse sarò ripetitivo...tipo Vetriolo, La Bassa, sentiero I guerra mondiale, Forcella Fravort, Passo della Portela, 371 a scendere verso Malga Presa, traverso 372 e ritorno a La Bassa, risalita a Cima Panarotta e discesa dal 309.
Se mi o ti viene in mente qualcos'altro di più originale ben venga.
...oppure un Costalta in senso orario da S.Orsola Terme...salendo dal Doss dei Pini, collegamento explo su traverso per la forestale che sale da Miola di Pinè, Dosso di Costalta, sentiero 404, Malga Cambroncoi, Malga Pez, traverso per Mas Boller e rientro.
Domenica bellissimo giro di 20 km e 1100 D+ sul Dosso di Costalta (TN)
Partenza da Sant'Orsola Terme (parcheggio campo da calcio sulla sx ) , passo Redebus, Malga Cambroncoi, Dosso Costalta e discesa 404-405, molto interessante
Partenza da Sant'Orsola Terme (parcheggio campo da calcio sulla sx ) , passo Redebus, Malga Cambroncoi, Dosso Costalta e discesa 404-405, molto interessante
Bravi Giacomo, discesa dal crinale sempre top..anche noi mercoledì l'abbiamo fatta una parte..poi siamo tornati sul versante di Pinè per fare el sinter dei russi, molto bello, fino alla Cambroncoi.
Avevo detto a @Jacque di scendere dal sentiero dei russi per poi tornare su alla cima per il bellissimo single track tecnico in salita....forse era un pò cotto dal giro della Marzola del giorno primaBravi Giacomo, discesa dal crinale sempre top..anche noi mercoledì l'abbiamo fatta una parte..poi siamo tornati sul versante di Pinè per fare el sinter dei russi, molto bello, fino alla Cambroncoi.
Avevo detto a @Jacque di scendere dal sentiero dei russi per poi tornare su alla cima per il bellissimo single track tecnico in salita....forse era un pò cotto dal giro della Marzola del giorno prima
ho visto la traccia, da fare prossima volta volnetieri, domenica sono voluto andare sul "sicuro"
...occhio però che il primo traverso non è ciclabile...si porta per una ventina di minuti...
GRAN TRAVERSATA PER I MONTI DELLA VAL DEI MOCHENI
(CATENA DEL LAGORAI)
Giovedì 21 Settembre 2017
prima manche...
Che girone infrasettimanale ragazzi...più conosco l'amico @cer-mtb e più vengo spronato a proporre uscite fuori dall'ordinario per le mie potenzialità.
Questa attraversata sui crinali dei monti che fanno da anfiteatro alla Valle dei Mocheni la dicono tutta.
La prima parte, fino a Passo Palù, è collaudatissima...abbiamo perfino i tempi di percorrenza per cui siamo in una botte di ferro.
La seconda parte, invece, potrebbe essere un terno al lotto e di dubbia interpretazione.
Poco male alle 07.30 e con soli 4 gradi io e @cer-mtb partiamo, in sella delle nostre bike, da Palù del Fersina.
In circa un'oretta percorriamo la Val Cava e imbocchiamo la forestale alta dei Prati Imperiali.
Superata Malga Stoana in breve tempo guadagniamo la bella sella prativa de La Bassa fra la Panarotta e il Monte Fravort.
Seguito ora il sentiero della prima guerra mondiale, in direzione nord, si apre finalmente lo scenario...ambiente d'alta montagna.
(foto di @cer-mtb)
Giunti al bivio sotto Forcella Fravort la raggiungiamo "spallando" per circa quindici minuti.
(foto di @cer-mtb)
Siamo ora in quota sulla direttrice per Passo della Portela...la giornata è stupenda e il traverso è, come sempre, una favola.
(foto di @cer-mtb)
Da Passo della Portela alla Forcella del Lago si pedala meno ma il paesaggio è strabiliante, diversi passaggi sono da cartolina
...attenzione ai tratti esposti. 
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
Forcella del Lago.
La prima vera discesa della lunga giornata ha inizio...
...il Lago d'Erdemolo, o quel che ne resta, ci attende lì sotto...con buona tecnica, nonostante il fondo, si riesce a stare in sella pressoché per l'intera discesa.
Dopo una rapida sosta riprendiamo la nostra cavalcata andando ad innestarci sul sentiero - traverso segnavia 324...con diversi tratti a spinta ma molto interessante per i veri estimatori dell'all-mountain.
Bel successivo tratto in discesa fino al bivio per il Rifugio Sette Selle dove imbocchiamo per qualche metro il sentiero delle miniere.
Sulla destra si stacca una traccia di sentiero che taglia la valletta sotto il rifugio e, rimanendo in quota, si collega con un altro bel traverso alla comoda forestale per Passo Palù.
... e qui la bella sorpresa della giornata ...il velociraptor @dcorradini salito nel pomeriggio da Palù, ci sta aspettando su un tornante della forestale dopo aver raggiunto anzitempo il passo omonimo ed essere ridisceso per un tratto lungo il sentiero 370 in attesa del nostro ricongiungimento.
(foto di @cer-mtb)
...fine prima manche.
(CATENA DEL LAGORAI)
Giovedì 21 Settembre 2017
prima manche...
Che girone infrasettimanale ragazzi...più conosco l'amico @cer-mtb e più vengo spronato a proporre uscite fuori dall'ordinario per le mie potenzialità.
Questa attraversata sui crinali dei monti che fanno da anfiteatro alla Valle dei Mocheni la dicono tutta.
La prima parte, fino a Passo Palù, è collaudatissima...abbiamo perfino i tempi di percorrenza per cui siamo in una botte di ferro.
La seconda parte, invece, potrebbe essere un terno al lotto e di dubbia interpretazione.
Poco male alle 07.30 e con soli 4 gradi io e @cer-mtb partiamo, in sella delle nostre bike, da Palù del Fersina.
In circa un'oretta percorriamo la Val Cava e imbocchiamo la forestale alta dei Prati Imperiali.
Superata Malga Stoana in breve tempo guadagniamo la bella sella prativa de La Bassa fra la Panarotta e il Monte Fravort.
Seguito ora il sentiero della prima guerra mondiale, in direzione nord, si apre finalmente lo scenario...ambiente d'alta montagna.
(foto di @cer-mtb)
Giunti al bivio sotto Forcella Fravort la raggiungiamo "spallando" per circa quindici minuti.
(foto di @cer-mtb)
Siamo ora in quota sulla direttrice per Passo della Portela...la giornata è stupenda e il traverso è, come sempre, una favola.
(foto di @cer-mtb)
Da Passo della Portela alla Forcella del Lago si pedala meno ma il paesaggio è strabiliante, diversi passaggi sono da cartolina
...attenzione ai tratti esposti.
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
Forcella del Lago.
La prima vera discesa della lunga giornata ha inizio...
...il Lago d'Erdemolo, o quel che ne resta, ci attende lì sotto...con buona tecnica, nonostante il fondo, si riesce a stare in sella pressoché per l'intera discesa.
Dopo una rapida sosta riprendiamo la nostra cavalcata andando ad innestarci sul sentiero - traverso segnavia 324...con diversi tratti a spinta ma molto interessante per i veri estimatori dell'all-mountain.
Bel successivo tratto in discesa fino al bivio per il Rifugio Sette Selle dove imbocchiamo per qualche metro il sentiero delle miniere.
Sulla destra si stacca una traccia di sentiero che taglia la valletta sotto il rifugio e, rimanendo in quota, si collega con un altro bel traverso alla comoda forestale per Passo Palù.
... e qui la bella sorpresa della giornata
...il velociraptor @dcorradini salito nel pomeriggio da Palù, ci sta aspettando su un tornante della forestale dopo aver raggiunto anzitempo il passo omonimo ed essere ridisceso per un tratto lungo il sentiero 370 in attesa del nostro ricongiungimento.
(foto di @cer-mtb)
...fine prima manche.
Ultima modifica:
GRAN TRAVERSATA PER I MONTI DELLA VAL DEI MOCHENI
(CATENA DEL LAGORAI)
Giovedì 21 Settembre 2017
seconda manche...
Si forma così un terzetto per la seconda parte...quella esplorativa del giro progettato.
Dopo la bella forestale che sale verso Passo Palù l'ultimo tratto è un ottimo traverso su sentiero ben pedalabile.
(foto di @cer-mtb)
Guadagnato il valico di Passo Palù teniamo la sx iniziando a salire "spallando" sotto Cima di Palù.
(foto di @cer-mtb)
Circa 150 metri di dislivello e siamo su un bel traverso ciclabile sotto il Monte Conca.
(foto di @cer-mtb)
È veramente un piacere e una sorpresa riuscire a pedalare a queste quote immersi in un paesaggio che lascia a bocca aperta.
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
Scesi ad una selletta si spalla ancora per un breve tratto e poi inizia un altro stupendo traverso fino a raggiungere Passo Cagnon di Sopra.
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
Al passo ci sarebbe la possibilità di rientrare direttamente a Palù in men che non si dica, ma abbiamo ancora tempo e decidiamo di proseguire per completare quello che avevamo "fantasticato"...la curiosità del tratto in cresta sul crinale del Monte Ruioch è troppo alta per voler rimandare il tutto.
E allora avanti a testa bassa...fra Passo Cagnon e il vicino Passo di Val Mattio si spalla per buona parte ma si riesce in qualche tratto anche a "pedalucchiare".
(foto di @cer-mtb)
Siamo ora sotto un versante selvaggio, all'ombra del Monte Ruioch...non si intravvede nemmeno dove potrebbe passare il sentiero.
Non resta che armarsi di santa pazienza e seguire i flebili segnavia biancorossi...anche in questa occasione siamo noi che portiamo la bike e non viceversa.
200 metri di dislivello e conquistiamo il crinale finale del Ruioch.
La ciclabilità qui non è di casa...fra la cima dello Schliverai Spitz e l'Uomo Vecchio si pedala ben poco...anzi è difficile anche solo camminare fra queste pietraie.
(foto di @cer-mtb)
La croce del Ruioch a 2414 m di quota.
(foto di @cer-mtb)
Nelle foto i pochi tratti ciclabili...
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
A fatica si riesce a pedalare anche poco sopra Passo Polpen...mentre, dal passo fino all'arrivo a Palù, si scende decisamente in sella anche se il sentiero non è proprio estasiante...forse siamo abituati troppo bene.
Alla fine della lunga cavalcata durata ben 12 ore esatte, dalle 07.30 del mattino alle 19.30 della sera, i km sono 48 e il dislivello la bellezza di 2530 m...record stagionale per il sottoscritto.
Ottima come sempre la compagnia di Stefano e Denis in questo mega giro nel cuore del Lagorai mocheno.
Relive: https://www.relive.cc/view/1195695091
(CATENA DEL LAGORAI)
Giovedì 21 Settembre 2017
seconda manche...
Si forma così un terzetto per la seconda parte...quella esplorativa del giro progettato.
Dopo la bella forestale che sale verso Passo Palù l'ultimo tratto è un ottimo traverso su sentiero ben pedalabile.
(foto di @cer-mtb)
Guadagnato il valico di Passo Palù teniamo la sx iniziando a salire "spallando" sotto Cima di Palù.
(foto di @cer-mtb)
Circa 150 metri di dislivello e siamo su un bel traverso ciclabile sotto il Monte Conca.
(foto di @cer-mtb)
È veramente un piacere e una sorpresa riuscire a pedalare a queste quote immersi in un paesaggio che lascia a bocca aperta.
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
Scesi ad una selletta si spalla ancora per un breve tratto e poi inizia un altro stupendo traverso fino a raggiungere Passo Cagnon di Sopra.
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
Al passo ci sarebbe la possibilità di rientrare direttamente a Palù in men che non si dica, ma abbiamo ancora tempo e decidiamo di proseguire per completare quello che avevamo "fantasticato"...la curiosità del tratto in cresta sul crinale del Monte Ruioch è troppo alta per voler rimandare il tutto.
E allora avanti a testa bassa...fra Passo Cagnon e il vicino Passo di Val Mattio si spalla per buona parte ma si riesce in qualche tratto anche a "pedalucchiare".
(foto di @cer-mtb)
Siamo ora sotto un versante selvaggio, all'ombra del Monte Ruioch...non si intravvede nemmeno dove potrebbe passare il sentiero.
Non resta che armarsi di santa pazienza e seguire i flebili segnavia biancorossi...anche in questa occasione siamo noi che portiamo la bike e non viceversa.
200 metri di dislivello e conquistiamo il crinale finale del Ruioch.
La ciclabilità qui non è di casa...fra la cima dello Schliverai Spitz e l'Uomo Vecchio si pedala ben poco...anzi è difficile anche solo camminare fra queste pietraie.
(foto di @cer-mtb)
La croce del Ruioch a 2414 m di quota.
(foto di @cer-mtb)
Nelle foto i pochi tratti ciclabili...
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
(foto di @cer-mtb)
A fatica si riesce a pedalare anche poco sopra Passo Polpen...mentre, dal passo fino all'arrivo a Palù, si scende decisamente in sella anche se il sentiero non è proprio estasiante...forse siamo abituati troppo bene.
Alla fine della lunga cavalcata durata ben 12 ore esatte, dalle 07.30 del mattino alle 19.30 della sera, i km sono 48 e il dislivello la bellezza di 2530 m...record stagionale per il sottoscritto.
Ottima come sempre la compagnia di Stefano e Denis in questo mega giro nel cuore del Lagorai mocheno.
Relive: https://www.relive.cc/view/1195695091
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Come sempre bellissimo report @SID65 fai sempre rivivere i bellissimi momenti di fatica e divertimento sulle nostre amate montagne.
Devo dire che anche la "seconda manche" è stata piuttosto dura per un pomeriggio circa 1700 mD+ visto che per aspettarvi sono salito 2 volte al Passo Palù...
Se posso aggiungere una cosa la discesa dal Rujoch dopo il primo tratto impossibile per me è stata una bella discesa tecnica, sassosa e disastrata dove l'unica via è lasciare che la bici faccia la sua strada...forse voi un pò più stanchi dall'intensa giornata avete desistito di più-... tutto ciò solo per incoraggiare chi vorrà provare a fare quella discesa
lonebiker
Biker grossissimus
- 19/4/07
- 5.451
- 147
- 0
- 58
- Bike
- Salsa Beargrease, Commencal Meta V3, Stevens Prestige CX, Trekking Konig
GRAN TRAVERSATA PER I MONTI DELLA VAL DEI MOCHENI
(CATENA DEL LAGORAI)
Giovedì 21 Settembre 2017
seconda manche...
Relive: https://www.relive.cc/view/1195695091
Bello ragazzi, è tanto che ho in programma quasi lo stesso giro, ma scendendo al Redebus e risalendo il Costalta anziché il Ruioch.
Grandi
esatto è ciò che ho detto a @SID65, pensa: partire dalla Panarotta ed arrivare in Costalta sarebbe la completa circumnavigazione AM della MocchenTal, in effetti il Rujoch è ostico e fa perdere molto tempo
Eh, eh col Ruioch eravamo in explo...la prossima volta da Passo di Val Mattio si va a destra e vedremo cosa salta fuori.
DOSSO DI COSTALTA ESTROVERSO
Mercoledì 11 Ottobre 2017
Altro pomeriggio in Val dei Mocheni per questo giro con partenza ed arrivo da S.Orsola Terme in compagnia di Denis @dcorradini.
Obbiettivo di giornata il Dosso di Costalta e alcuni traversi che siamo curiosi di esplorare.
Prima su bitume superiamo Maso Cavècia contornati da favolosi colori autunnali.
Quindi su sterrato conquistiamo Bassa di Costalta...
...superiamo Masi Stefani e Doss dei Pini...
...per immetterci sul primo traverso explo della mulattiera militare e di un sentiero di collegamento che risultano però poco ciclabili.
In direzione nord sbuchiamo dopo circa venti minuti su un tornante della forestale che sale da Miola di Pinè.
Oltrepassata la Baracca "La Casara" di proprietà dell'ASUC di Miola iniziamo a pedalare sul sentiero che a zig zag sale sotto la cima di Dosso Costalta.
In portage raggiungiamo dopo cinque minuti la croce di vetta a 1955 m di quota.
Lungo il crinale scendiamo ora dal segnavia 404 in direzione sud fino al Croz de le Scalete dove una comoda forestale ci riporta sulla forestale di Miola.
Rifatto il percorso di salita precedente per Dosso di Costalta, a circa 1820 m si stacca il secondo traverso explo...el Sinter dei Russi.
Completamente ciclabile, se si eccettua un breve tratto sassoso, il traverso risulta bello filante con qualche tratto in contropendenza.
Aggirato il versante nord del Costalta superiamo Malga Cambroncoi e con bel sentiero boschivo transitiamo da Malga Pez al tramontare del sole.
Poco sotto la malga inizia il terzo traverso del pomeriggio per maso Boller...molto interessante se fosse un pò più pulito ma in ogni caso ben guidabile e divertente.
Il rientro, facile a questo punto, per S.Orsola dopo 28 km e 1480 m di D+
Relive: https://www.relive.cc/view/1226932084
Traccia: http://tc.mtb-mag.com/traccia.php?id=433892
Ultima modifica:
Bravi bel report da leggere per chi fra settimana lavora
Grazie Paolo, d'ora in poi ti prometto che faremo i bravi, col cambio dell'ora e la neve certi giri li faremo l'anno prossimo...stagione finita...
Monte Grappa - 156 - 152 (sentiero del Monte Meatte) - 151
Sabato 11 Novembre 2017
Dai sentieri della grande guerra del Lagorai ai sentieri militari del Monte Grappa...Sabato 11 Novembre scendiamo dalla Valsugana nel bassanese, io e @Scrat59.
A Crespano del Grappa ad attenderci ci sono ben tre veronesi, @cer-mtb, @Marc.81 e Gianni..."Verona batte Trento 3-2".
"Fischio d'inizio"
dal centro del paese in direzione del Santuario della Beata Vergine del Covolo dove s'inerpica la bella e comoda ex militare, segnavia 105, che con numerosi tornanti "arrampica" fino a Malga Ardosetta.
(foto di @Marc.81)
Qui si esce allo scoperto e qualche chiazza di neve ci accompagna fino al Rifugio Bassano presso il quale ci concediamo un bel piatto di pasta calda e una rigenerante birra media.
(foto di @cer-mtb)
Di seguito ci dirigiamo sul bel traverso 156 per la Croce dei Lebi dal quale possiamo ammirare il "mare"...anzi un mare...di nuvole.
(foto di @cer-mtb)
All'impluvio della Croce dei Lebi andiamo in controtendenza e, invece che scendere dalla classica traccia verso Cason Val de Melin e la provinciale 141 del Grappa, proseguiamo sempre lungo il segnavia 156 e il crinale del Monte Casonet.
Il sentiero, con grande sorpresa, si rivela ben pedalabile e quasi completamente ciclabile.
(foto di @Marc.81)
Nel punto dove la dorsale cambia repentinamente pendenza, un comodo e divertente sentiero scende sulla nostra destra zigzagando nei prati sottostanti.
(foto di @cer-mtb)
Sbucati sulla provinciale 141, più o meno all'altezza del Laghetto di Val delle Mure, imbocchiamo la carrareccia sterrata per Malga Camparoneta.
Da qui, con inversione di direzione, andiamo in explo, prendiamo a dx una traccia nei prati che, con enorme soddisfazione, ci regala un traverso completamente pedalabile fin nei pressi di Malga Vedetta e all'inizio del famoso sentiero del Monte Meatte.
Il segnavia 152 ex militare delle Meatte è straordinariamente fantastico...il mare di nuvole è ora sulla nostra sinistra e, nonostante la nebbia che oscura, le foto parlano da "sole"...
(foto di @cer-mtb)
Bisogna comunque prestare attenzione per via dei ripidi pendìì esposti.
(foto di @cer-mtb)
Nel tratto terminale, dove le alti pareti rocciose, subentrano alle scoscese rampe prative, occorre aumentare il livello di concentrazione per la presenza di diversi tratti espostissimi.
Gran finale con la super discesa a tornanti del sentiero - mulattiera 151 che con innumerevoli svolte, alcune anche abbastanza esposte, porta nella bella Valle di San Liberale e al punto di partenza dell'abitato di Crespano.
Come spesso succede ultimamente, gran bel giro sul Grappa, spesso erroneamente trascurato e che con le sue numerose stradine e sentieri militari consente di pedalare su molteplici e disparati percorsi eccezionalmente divertenti.
Se poi ci aggiungiamo alle uscite la goliardica presenza della nostra solita combriccola, il gioco è fatto...37 km e 1870 m di D+.
Relive: https://www.relive.cc/view/1271184508
Traccia: http://tc.mtb-mag.com/traccia.php?id=437631
Sabato 11 Novembre 2017
Dai sentieri della grande guerra del Lagorai ai sentieri militari del Monte Grappa...Sabato 11 Novembre scendiamo dalla Valsugana nel bassanese, io e @Scrat59.
A Crespano del Grappa ad attenderci ci sono ben tre veronesi, @cer-mtb, @Marc.81 e Gianni..."Verona batte Trento 3-2".
"Fischio d'inizio"
dal centro del paese in direzione del Santuario della Beata Vergine del Covolo dove s'inerpica la bella e comoda ex militare, segnavia 105, che con numerosi tornanti "arrampica" fino a Malga Ardosetta.
(foto di @Marc.81)
Qui si esce allo scoperto e qualche chiazza di neve ci accompagna fino al Rifugio Bassano presso il quale ci concediamo un bel piatto di pasta calda e una rigenerante birra media.
(foto di @cer-mtb)
Di seguito ci dirigiamo sul bel traverso 156 per la Croce dei Lebi dal quale possiamo ammirare il "mare"...anzi un mare...di nuvole.
(foto di @cer-mtb)
All'impluvio della Croce dei Lebi andiamo in controtendenza e, invece che scendere dalla classica traccia verso Cason Val de Melin e la provinciale 141 del Grappa, proseguiamo sempre lungo il segnavia 156 e il crinale del Monte Casonet.
Il sentiero, con grande sorpresa, si rivela ben pedalabile e quasi completamente ciclabile.
(foto di @Marc.81)
Nel punto dove la dorsale cambia repentinamente pendenza, un comodo e divertente sentiero scende sulla nostra destra zigzagando nei prati sottostanti.
(foto di @cer-mtb)
Sbucati sulla provinciale 141, più o meno all'altezza del Laghetto di Val delle Mure, imbocchiamo la carrareccia sterrata per Malga Camparoneta.
Da qui, con inversione di direzione, andiamo in explo, prendiamo a dx una traccia nei prati che, con enorme soddisfazione, ci regala un traverso completamente pedalabile fin nei pressi di Malga Vedetta e all'inizio del famoso sentiero del Monte Meatte.
Il segnavia 152 ex militare delle Meatte è straordinariamente fantastico...il mare di nuvole è ora sulla nostra sinistra e, nonostante la nebbia che oscura, le foto parlano da "sole"...
(foto di @cer-mtb)
Bisogna comunque prestare attenzione per via dei ripidi pendìì esposti.
(foto di @cer-mtb)
Nel tratto terminale, dove le alti pareti rocciose, subentrano alle scoscese rampe prative, occorre aumentare il livello di concentrazione per la presenza di diversi tratti espostissimi.
Gran finale con la super discesa a tornanti del sentiero - mulattiera 151 che con innumerevoli svolte, alcune anche abbastanza esposte, porta nella bella Valle di San Liberale e al punto di partenza dell'abitato di Crespano.
Come spesso succede ultimamente, gran bel giro sul Grappa, spesso erroneamente trascurato e che con le sue numerose stradine e sentieri militari consente di pedalare su molteplici e disparati percorsi eccezionalmente divertenti.
Se poi ci aggiungiamo alle uscite la goliardica presenza della nostra solita combriccola, il gioco è fatto...37 km e 1870 m di D+.
Relive: https://www.relive.cc/view/1271184508
Traccia: http://tc.mtb-mag.com/traccia.php?id=437631
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