Sondaggio Lasci mai la tua comfort zone?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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am2005

Biker ultra
5/10/05
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Baone (PD)
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leona3- Specy enduro 27,5
giro quasi sempre da solo, e questo aumenta di grosso le conseguenze di una brutta caduta.
Spesso però mi trovo comunque a dirmi: "se vai per terra adesso ti raccolgono col cucchiaio..." seguito dall'altro pensiero "guarda che a casa ti stanno aspettando....intero".
Purtroppo ad una certa età (57) i casini di un infortunio e post infortunio sono così tanti che ti inducono a non rischiare oltre un limite ragionevole.
Comunque non rinuncio a percorsi difficili, solo che magari se non me la sento....scendo e faccio a piedi senza nessuna vergogna, solo un pò di rammarico per non aver potuto/voluto osare.
 
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Robigrop

Biker novus
26/6/11
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Valmorea
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...visto la grande tecnica acquisita in anni in mtb...gia da quando entro in garage sono fuori dalla mia "confort zone"...mia moglie e i miei figli mi salutano come se non ci fosse un domani...ppppaura
 

delobo

Biker superis
24/6/15
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Bolzano
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Norcocattiva + YT ciuesss + un rimedio
Molto spesso!
E' l'essenza stessa delle discipline gravity: anche da solo, ti riprometti di scendere tranquillo...alla seconda curva, il tasso d'adrenalina supera i pochi pensieri, tutto diventa automatico e...ti diverti come mai.

Molto spesso arrivi in fondo che te la ridi come un matto o batti il pugno al socio, qualche volta arrivi ammaccato.
"Appoggio" in pieno!!!!
 

marpa

Biker dantescus
29/12/08
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Poirino (TO) Piemonte
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TYEE CF 29
.. mi piace trovare il limite cercandon di migliorare .. X me andare oltre la confort zone è quello stato mentale che ti fa dire a te stesso “ no problem si può fare” ma quando quella vocina sussurra bisognerebbe sempre evitare di pensare di essere onnipotenti
 

bepo7310

biker tradizionalis
9/3/15
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Vicenza
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Habit
La comfort zone è uno stato della nostra mente, anche in salita abbiamo la nostra zona in cui ci sentiamo più tranquilli, molto spesso molti di noi non vogliono strafare né in salita e né in discesa. Tutto lì. Ma se vogliamo migliorare DOBBIAMO strafare, sia in salita e sia in discesa. Tutto il resto è noia...
 

bgcarlo

Biker ciceronis
9/11/13
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Io sto imparando a seguire una sorta di "istinto" che, devo essere sincero, è stato presente fin da subito.
E' come se sentissi prima se una determinata cosa un giorno me la posso permettere o meno. Capita infatti che lo stesso passaggio, al limite delle mie possibilità, dei giorni lo faccio in scioltezza, altri con qualche difficoltà, altri non lo faccio proprio, perchè quella vocetta dentro mi dice che oggi non è il caso.
E so che funziona perchè le veolte che ho deciso di ignorare questa sensazione non è mai andata bene... oppure è andata, ma per pura fortuna, senza nessun controllo.

Capita esattamente la stessa cosa anche a me


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pilade66

Biker extra
11/11/12
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In salita in curva
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Bel quesito. Ho risposto “mai” pensando alla discesa, ma invece in generale esco spesso dalla confort zone: e mi trovo a superare dei limiti che non erano previsti...es. parto per fare un giro e lo allungo...non vorrei fare una determinata salita e la faccio...oggi sono stanco e faccio una corsetta ed invece corro per 20 km...insomma tutte le classiche stupidaggini che chi fa sport “avventurosi” si trova a fare. Saluti sportivi.
 

AlBike72

Biker cesareus
23/11/13
1.704
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Succede ogni tanto, ma lo capisco sempre dopo quando e successo. Se mai intuisco prima cosa sto per fare ... semplicemente inchiodo e resto del mio caldo comfort zone. Purtroppo con l'eta succede piu spesso la seconda che la prima.

ps: Il 90% delle uscite con un piccolo gruppo di amici.
 

fafnir

Biker meravigliosus
9/11/13
15.202
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Padova
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Warden, Hightower, Venge
Io invece mi disintegro solo quando vado tranquillo (o quando sono molto stanco), non mi è mai successo di rischiare quando cerco di andare forte.
Probabilmente ho seri problemi coi cali di concentrazione, che sono molto frequenti quando vado piano e rilassato.
 

Daste71

Biker superioris
18/5/17
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Cantù
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Norco Optic A9.1
mi piace prendere qualche rischio, mi piace il gusto dell'adrenalina e mi piace arrivare al limite delle mie capacità.
purtroppo tutto questo lo faccio, nella maggior parte dei casi, quando sono da solo. so che è sbagliato ma quando la compagnia non vuole problemi o incidenti nelle uscite, è cosi.
 

valium64

Biker superioris
30/5/16
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Massa
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Norco Aurum A7.2 2016 custom - Norco Sight C7.1 2016 - Focus Sam² 6.8 2019
Io l'unica volta che mi sono fatto male è successo appunto in un tratti flow dove non stavo azzardando nulla ma ero concentrato a pensare al tratto seguente dove volevo provare dei passaggi che solitamente evitavo anzi che quello che stavo percorrevo, mi don fatto portare dalla bici anzi che condurla e mi ha scaricato malamente a terra.
 

Frankie_r

Biker superis
10/9/11
336
41
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Marche
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Racconto la mia esperienza personale. Non sono un fenomeno, quando ho iniziato avevo molta paura e ne ho ancora, ma facendo le cose per gradi sono riuscito a migliorare velocità e tecnica di guida; per dare un riscontro "oggettivo", sui sentieri enduro di casa (quindi percorsi molte volte) nei Personal Record migliori riesco a essere nel primo 20% della classifica.
Uscire dalla comfort zone è fondamentale per migliorare, e per uscire dalla comfort zone io intendo: percorrere il sentiero che non avevamo il coraggio di percorrere, affrontare il passaggio che non avevamo il coraggio di fare, lasciar scorrere la bici dove ci attaccavamo ai freni come degli ossessi, tentare quel salto (saltino, per ora) a cui normalmente giriamo intorno. Tutte queste cose, se fatte nella maniera giusta (riposati, concentrati, determinati), quando riescono danno un'iniezione di fiducia incredibile e ti portano a migliorare. E' chiaro però che dentro di te deve esserci il desiderio di voler affrontare quelle difficoltà, perché altrimenti è solo violenza che stai facendo a te stesso e che ha un elevato rischio di finire male!
 

tagnin

Biker popularis
22/9/12
56
1
0
Pavia
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la lascio meno di quanto vorrei

magari semplicemente per rifare un filo più veloce il passaggio cazzuto dove mi sono piantato mille volte

è una sensazione bellissima, specialmente dopo, e, se non picchi la faccia, è l'unica cosa che ti fa veramente andare avanti
 

Ziocross

Biker popularis
22/6/06
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Cesano Maderno
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Transition spire
una volta sono uscito dalla mia confort zone mentre giravo da solo: mi sono portato a casa rottura dello sterno e di tutte le costole lato destro, e facendomi 8 km di discesa a piedi da solo nel bosco... dopo essermi preso del Pirla da tutto il mondo, tranne ovviamente gli amici di bevuta che mi hanno decantato, ho messo in pratica la regola di non uscirne mai dalla mia confort Zone se non in compagnia, e con armatura protettiva.
 

montagnoso

Biker serius
26/11/13
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Hightower LT
Io cerco il piu' possibile di girare su trail e posti nuovi o poco conosciuti, oppure di variare e fare ad esempio in front quello che faccio abitualmente con la full, ma non so se questo vuol dire automaticamente uscire dalla confort zone, anche perche' in genere sono piu' prudente sul nuovo che sul consciuto. Comunque mi capita sesso di cominciare un trail piu preoccupato e teso e poi rilassarmi, quindi piu che uscire dalla CZ io ci entro andando...... quando va bene!
 

Biky

Biker novus
Secondo me, uscire dalla propria zona di comfort non significa guidare al limite, ma significa mettersi in una situazione che non si è soliti affrontare. Sempre secondo me, decidere di affrontare un percorso o discesa che non conosco, o in particolari condizioni del terreno, è già uscire dalla propria zona di comfort.

Vi giuro che ho provato la sensazione di uscire dalla propria zona di comfort anche in salita. Mi è successo in un periodo in qui avevo deciso di allenarmi con dei semi atleti, dove per stargli dietro in salita dovevo veramente sputare pallini. Una volta ho addirittura vomitato per lo sforzo.

In ogni caso uscire dalla propria zona di comfort equivale a migliorarsi.

Secondo me l'espressione di guidare al limite rispecchia più una situazione di gara, dove si guida al limite proprio per cercare di vincerla e lì sempre secondo me chi vince non esce proprio dalla zona di comfort perchè sono sensazioni che provano di continuo.
 

picca

Biker dantescus
24/6/14
4.630
4.913
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Frontino basco
Secondo me, uscire dalla propria zona di comfort non significa guidare al limite, ma significa mettersi in una situazione che non si è soliti affrontare. Sempre secondo me, decidere di affrontare un percorso o discesa che non conosco, o in particolari condizioni del terreno, è già uscire dalla propria zona di comfort.

Vi giuro che ho provato la sensazione di uscire dalla propria zona di comfort anche in salita. Mi è successo in un periodo in qui avevo deciso di allenarmi con dei semi atleti, dove per stargli dietro in salita dovevo veramente sputare pallini. Una volta ho addirittura vomitato per lo sforzo.

In ogni caso uscire dalla propria zona di comfort equivale a migliorarsi.

Secondo me l'espressione di guidare al limite rispecchia più una situazione di gara, dove si guida al limite proprio per cercare di vincerla e lì sempre secondo me chi vince non esce proprio dalla zona di comfort perchè sono sensazioni che provano di continuo.

Eh si...son d'accordo.
Per chi, come me, fa (qualcosa che vagamente somiglia a) xc, dalla comfort zone si può uscire anche in salita.
A volte succede di eccedere un pò, soprattutto per stare dietro a chi ne ha di più. Per chi come me non si allena con tabelle e programmi vari, a volte può servire per migliorarsi, a volte può portare al non godersi l'uscita.

Diciamo che se lo si fa, sarebbe giusto farlo nell'intento di spostare un pò più in là i propri limiti...

in discesa invece...avviene anche lì, seppur con le bici da xc, di uscire dalla comfort zone, ma quando, raramente, mi succede, va sempre a finire che porto in qualche modo la pellaccia a casa.
E' molto più pericoloso secondo me, quando si pensa di essere ancora nella propria comfort zone, perchè siamo convinti di averla spostata un pò più in là. A me è successo. Scendevo come non mai (per me), pensavo di aver veramente fatto quello step...tempo di esser felice che ero già per terra. E che botta. Un mese senza bici.

Da allora la mia comfort zone "discesistica" di step ne ha fatti almeno un paio, ma indietro.
 

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