complimenti per l'articolo!! veramente interessante.
una domanda sulle open bath, per la manitou tower pro la casa madre dichiara 16 cc di
olio per stelo, non è troppo poco? come è possibile una quantità d'olio cosi piccola per una forcella open bath? grazie
16cc mi fa pensare che non sia open bath, troppo poco olio. In genere quantitativi del genere sono solo per la lubrificazione. Neanche Fox nelle cartucce FIT riesce a scendere sotto i 35cc.
Attenzione che nel paragrafo "chi le usa" ho solo indicato a grandi linee quali sono i produttori che adottano i vari sistemi. Spesso infatti lo stesso produttore propone diverse tipologie di idrauliche.
ottimo articolo, come sempre del resto!!!
ma una domandina mi sorge spontanea: tutti i modelli in teoria, possono essere applicati alle varie categorie di "giri" (dh,xc,freeride...) quale tipo di forcella per esempio è meglio per un uso allmountain a parità di escursione? mi spiego meglio: i dh prediligono le open bath o le sigillate?
Non c'è un tipo di idraulica da preferire alle altre... Diciamo che nell'XC le cartucce sigillate, essendo più leggere, possono dare vantaggi, visto anche che sulle corte escursioni difficilmente si va a variare la progressività.
Sulle lunghe escursioni la facilità di manutenzione e la possibilità di personalizzare i volumi d'olio, mi fanno preferire le idrauliche semi-open, che rispetto alle open bath assicurano una miglior protezione dai contaminanti.
Tuttavia bisogna sottolineare che ci sono ottime cartucce sigillate, leggere e dal funzionamento impeccabile, pensate apposta per le lunghe escursioni. Penso ad esempio alla cartuccia Fox FIT RC2, che secondo me è una delle idrauliche migliori in circolazione.
Interessane.
Io ho una fox float 34 CTD, come faccio a sapere se è sigillata o ha altre opzioni?
grazie!
Di solito è scritto "FIT" sotto il raschiapolvere DX, in genere su un adesivo
@
Danybiker88: nel primo disegno la scritta riferita al tappo inferiore dello stelo è inutile.
Inoltre penso che nei sistemi OB la compressione della sacca d'aria avvenga in parte per le pareti dello stelo che scendono nel fodero e quindi fanno salire il livello dell'olio, in parte per l'abbassamento dello stelo stesso e quindi la riduzione di spazio "libero" fra il pelo superiore dell'olio e il tappo superiore dello stelo.
Hai ragione, ho dimenticato di cancellarlo!
Si, la riduzione di volume in realtà è pari al volume totale della porzione di stelo che entra nel fodero (pareti più cavità interna). Non a caso nelle O/B c'è sempre un volume d'aria abbondante.
ciao Dany, grazie per l'articolo, una domanda, le bomber 66 del 2010 sono open bath o semi? l'ho smontata e ho cambiato gli olii ma non mi ricordo assolutamente se l'olio è libero o meno di passare dagli steli ai foderi. Nel caso fosse semi-open allora deduco di non aver messo l'olio destinato alla lubrificazione interna dei foderi. Diamine non mi ricordo e non ho fatto foto...
Sia RC3 che RCV sono open bath
schematico e chiaro, come il solito!
una domanda: nel disegno di quelle a cartuccia sigillata, non c'è la didascalia di dove è l'aria; è - come sembra dal disegno - tutta attorno alla cartuccia, sia nello stelo che nel fodero?
Esattamente, dove non vedi il tratteggio viola significa che c'è aria.
Nelle FIT qual'è l'aria che fa da molla? E da cosa viene compressa?
L'elemento elastico (molla o aria) è di solito posizionata nello stelo opposto a quello dell'idraulica. In genere si mette l'idraulica a DX e l'elemento elastico a SX. Ci sono però le eccezioni, soprattutto in casa
Marzocchi (doppio elemento elastico, oppure idraulica a SX ed elemento elastico a DX)
Tirà la carèta;6313432 ha scritto:
Dubbio,
la scelta di passare alle cartucce, può essere dettata dal voler limitare le emulsioni aria/olio che con altri sistemi, pur additivando i lubrificanti con opportuni inibitori, sono presenti, anche se magari poco influenti.
Sicuramente l'assenza di aria riduce il rischio di emulsione e di formazione di schiuma. Soprattutto se l'olio è in pressione questi fenomeni si riducono.
Questo è un aspetto molto importante se si vuole ridurre il quantitativo d'olio: su una forcella O/B o semi-open un po' di schiuma non crea problemi visto che va in superficie, ma sulle risicate quantità d'olio di una cartuccia si potrebbero avere problemi di malfunzionamento. Non a caso quando entra aria in una cartuccia sigillata si hanno notevoli malfunzionamenti...
il polmone serve a compensare il volume occupato dall'asta che spinge il pistone man mano che comprimendosi la forca entra nel fodero della cartoccia
Nei sistemi Fit etc., come in quasi tutte le forcelle,l'aria o molla, insomma l'elemento elastico, è nell'altra gamba. Qui non 'entra nulla...
Esattamente
Ottimo articolo generale. andando nello specifico, nella forcella "open bath" il setting rebound su cosa agisce fisicamente??
thanks!
Il ritorno agisce sul piattello rosso. La rotellina regola le dimensioni dei forellini attraverso cui fluisce l'olio: più i fori sono grandi, maggiore è la velocità di ritorno.
In genere la compressione è posizionata in alto, poco sotto il livello di pelo libero. L'olio, fluendo verso l'alto, attraversa le valvole di compressione che sono fissate solidalmente al tappo.
Nel disegno non ho rappresentato la compressione per non complicare troppo le cose.
Articolo esauriente ed utilissimo quando si deve scegliere una forcella.
Io questi sistemi li ho sperimentati tutti, avendo avuto una Manitou R7 (bagno aperto), una
Rock Shox Reba ed una
Magura Durin (bagno semi aperto) ed una Fox Float (cartuccia sigillata FIT).
Con la Manitou ho avuto problemi legati ai contaminanti (l'olio tendeva ad emulsionarsi) ed al funzionamento dopo tot chilometri. Praticamnte mi capitava di partire con un sag di 1,5 - 2 cm e di avere un sag al rientro di 0,5 - 1 cm, con la forcella notevolmente indurita. Il comportamento risentiva anche della temperatura esterna.
Un problema simile me lo ha dato anche la Magura Durin: ottima per i primi 25 - 30 km per poi degradare progressivamente diventando dura, legnosa ed in ritardo sugli ostacoli. Anche in questo caso la sensazione era che l'olio si emulsionasse.
Stranamente la Reba, pur usando lo stesso sistema a bagno semi aperto della Durin, funziona veramente bene e non degrada coi chilometri.
La Fox, invece è la Fox, al momento non riesco a trovargli un solo difetto che non sia il peso elevato. Assorbe tutto, non degrada minimamente con l'uso e con le temperature. Un gradino sopra tutte le altre.
Penso che i tuoi problemi, più che legati alla tipologia di idraulica, siano dovuti alla qualità delle sospensioni. Ci sono infatti ottime idrauliche O/B e semi-open che funzionano alla perfezione.