Le emerite teste di c***o che guidano guardando il cellulare

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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MauroPS

Biker acciaccatus
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Personalmente continuo ad odiare i ciclisti che viaggiano appaiati in strada (anche i fila per tre), il fatto che abbia cominciato ad andare in bici non me li ha fatti vedere in un'ottica diversa.
Secondo me questi quando vanno in auto passano il tempo a messaggiare, perché quando uno è scemo è scemo sempre.
 

Minitrek

Biker meravigliosus
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Però è strano...
Quando guido in auto, mi sembra di vedere solo pedoni cazzoni e ciclisti balordi...
Quando pedalo, noto solo automobilisti deficienti e pedoni imprudenti...
Quando passeggio, invece, li odio tutti!! :-) :-)

Sarò mica io il problema?!? ;-)
non sei solo tu, io aprirei un sondaggio e vedere in quanti siamo!
sicuramente sono il primo
 

marco

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Personalmente continuo ad odiare i ciclisti che viaggiano appaiati in strada (anche i fila per tre), il fatto che abbia cominciato ad andare in bici non me li ha fatti vedere in un'ottica diversa.
Secondo me questi quando vanno in auto passano il tempo a messaggiare, perché quando uno è scemo è scemo sempre.

È sempre la stessa questione: egoismo e menefreghismo nei confronti di chi ci sta intorno. Solo che bisogna distinguere fra un atteggiamento pericoloso come quello del cellofono in macchina, da uno solo fastidioso (e arrogante, chiaro) come quello dei ciclisti appaiati.
 

motobimbo

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Cimino
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È sempre la stessa questione: egoismo e menefreghismo nei confronti di chi ci sta intorno. Solo che bisogna distinguere fra un atteggiamento pericoloso come quello del cellofono in macchina, da uno solo fastidioso (e arrogante, chiaro) come quello dei ciclisti appaiati.

io una volta ne ho visto uno che oltre ad essere appaiato stava anche telefonando....
 

spiri

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Danixele

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Una bici robusta e una vetusta.

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Biker nirvanensus
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Come tentavo di spiegare con il precedente commento: attenzione a non cadere nel tranello di sentirsi quello dalla parte giusta, se non si è capace di analizzare e correggere i propri comportamenti, prima di criticare (giustamente) quelli degli altri.
Ognuno di noi è a sua volta automobilista, ciclista e pedone... i peggio :smile:anche motociclisti :loll: . Non è facile riuscire ad essere impeccabili in ognuna di queste situazioni
 
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Skywalker67

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Sono passato al lato oscuro della forza ...
È sempre la stessa questione: egoismo e menefreghismo nei confronti di chi ci sta intorno. Solo che bisogna distinguere fra un atteggiamento pericoloso come quello del cellofono in macchina, da uno solo fastidioso (e arrogante, chiaro) come quello dei ciclisti appaiati.

Beh, io sono automobilista (120Km al giorno per andare e tornare dal lavoro), motociclista e biker.
Ogni volta che guido uno dei sopracitati mezzi mi accorgo che sui restanti mezzi ci sono in giro una marea di idioti, i cui comportamenti sono ben oltre la soglia di pericolo.

In auto: mi è capitato di trovare in autostrada (trafficata!) uomini che mentre guidavano si radevano la barba col rasoio elettrico guardandosi nel retrovisore, donne che si truccavano (sempre guardandosi nel retrovisore), gente che con una mano teneva il telefono e con l'altra fumava, e così via, ma anche ciclisti che ignorano bellamente semafori, strisce pedonali, segnali di stop/precedenza, tutto perchè perdere 0,1Km/h di velocità o (sacrilegio!) sganciare un pedale per mettere un piede a terra e fermarsi è un'onta insopportabile.

In MTB: nei trasferimenti su asfalto, mi accorgo che per gli automobilisti io non esisto: mi passando accanto sfiorandomi, mi stringono contro i muri od il ciglio della strada quando svoltano, pensano che agli incroci le bici non abbiano diritto di precedenza sulle auto, ed in generale ragionano secondo il metro "tanto io sono più grosso e pesante, è lui che deve temermi e stare alla larga".

In moto: giusto lo scorso weekend, ero su una rotonda ampia a tre corsie, sulla corsia di destra perchè appena immesso dovevo subito uscire alla prima uscita, e dove a causa del traffico rallentato si viaggiava ai 20Km/h in coda con le auto; al momento di imboccare l'uscita a destra ho avuto (per fortuna!) il riflesso di girare la testa e dare un'occhiata: un treno di una quindicina di ciclisti mi ha bellamente sorpassato sulla destra, tirando dritto sulla rotonda. Stavo per passare sopra a due cicliste donna e rimetterci io stesso l'osso del collo. Non contenti di ciò, questi emeriti idioti non si sono fermati , ma hanno tirato tutti dritto impedendomi di girare (a meno di fare una strage).

Diciamocelo chiaro e tondo: non sono i ciclisti, gli automobilisti, i motociclisti che sono teste di caxxo, sono gli imbecilli che pretendono (qualunque mezzo guidino) di farsi bellamente i cavoli propri alla faccia di chi gli sta intorno, che bisognerebbe cancellare dalla strada.
 

valium64

Biker superioris
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Norco Aurum A7.2 2016 custom - Norco Sight C7.1 2016 - Focus Sam² 6.8 2019
È sempre la stessa questione: egoismo e menefreghismo nei confronti di chi ci sta intorno. Solo che bisogna distinguere fra un atteggiamento pericoloso come quello del cellofono in macchina, da uno solo fastidioso (e arrogante, chiaro) come quello dei ciclisti appaiati.

In realtà anche il gruppo di ciclisti che va appaiato (unico caso consentito se non di intralcio al traffico ed in specifici casi) se non peggio (vedi i GS o comunque i grupponni amatoriali) è altrettanto pericoloso, perché comunque crea una situazione di intralcio al traffico che da CdS è comunque ben regolamentata e costringe gli altri mezzi a far manovre pericolose per non intralciare anch'essi il traffico.

Art. 182. Circolazione dei velocipedi.
1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.

1-bis Nelle strade o nelle zone all’interno dei centri abitati nelle quali il limite massimo di velocità è uguale o inferiore a 30 km/h, può essere consentita, se espressamente prevista con ordinanza, la circolazione dei ciclisti anche in senso opposto a quello di marcia di tutti gli altri veicoli.

2. I ciclisti devono avere libero l'uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la massima libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.

3. Ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.

4. I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza.

5. È vietato trasportare altre persone sul velocipede a meno che lo stesso non sia appositamente costruito e attrezzato.È consentito tuttavia al conducente maggiorenne il trasporto di un bambino fino a otto anni di età, opportunamente assicurato con le attrezzature, di cui all'articolo 68, comma 5.

6. I velocipedi appositamente costruiti ed omologati per il trasporto di altre persone oltre al conducente devono essere condotti, se a più di due ruote simmetriche, solo da quest'ultimo.

7. Sui veicoli di cui al comma 6 non si possono trasportare più di quattro persone adulte compresi i conducenti; è consentito anche il trasporto contemporaneo di due bambini fino a dieci anni di età.

8. Per il trasporto di oggetti e di animali si applica l'art. 170.

9. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento.

9-bis. Il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilita', di cui al comma 4-ter dell'articolo 162. (1)

10. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99 (2). La sanzione è da euro 41 a euro 168 quando si tratta di velocipedi di cui al comma 6.

Dai quali si deduce che il ciclista salvo transitare nei centri urbani con limiti di velocità inferiori a 30 Km/h dove è permesso viaggiare in massimo due entità affiancate o essere un maggiorenne che accompagna un minore con meno di 10 anni i ciclisti devono tutti viaggiare in fila indiana sempre e comunque, che se ci sono delle piste ciclabili bisogna transitare su di esse e che se si può creare pericolo per i pedoni bisogna scendere e spingere la bicicletta.


Art. 182-Bis. Circolazione dei velocipedi.
"Ciclista in assetto da gara: chi conduce il velocipede in assetto da gara, per le finalità e secondo le modalità previste all'art. 182-bis: come tale, non gode delle particolari tutele previste per gli utenti deboli Codice della strada di cui al n. 53-bis"

I ciclisti professionisti o comunque in assetto sportivo devono quindi non solo circolare obbligatoriamente con un documento di riconoscimento, ma rispettare il CdS sotto la stessa forma prevista per gli altri veicoli circolanti senza poter usufruire delle speciali normative che normano e tutelano invece i ciclisti ordinari.
 
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tylerdurden71

Biker tremendus
16/9/11
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Oggi, esco in bici. Ho davvero poco asfalto da fare, ma non faccio neanche in tempo a scaldarmi che, in discesa, mi si affianca una macchina alla mia stessa velocità. In curva. Guardo verso il guidatore, e lo vedo bello intento a leggere il suo telefono. Notare che:
1. ci trovavamo presso una scuola elementare in orario di entrata.
2. Poco più avanti c'è una fermata del bus con strisce pedonali. Se ne era appena fermato uno, di bus, con i pedoni che volevano attraversare.

Questo finalmente mi supera, dopodiché va oltre la linea di mezzeria perché intento a fare i ca**i suoi, fa appena in tempo a frenare per i pedoni, e si ferma al semaforo appena sotto.

Arrivo anche io e gli dico "O guidi o guardi il telefono". Piccatissimo, comincia a tirare scuse che io ero in mezzo alla strada (cosa non vera) e che se mi ha fatto il pelo non è colpa sua e che se mi tira sotto è colpa mia, ecc.

Roba da andare lì e ficcargli il telefono su per dove non splede mai il sole, ma non sono un tipo manesco. Rifletto però su questo malcostume incredibile. Gente che vive fregandosene altamente degli altri, poi si legge "vola fuori di strada, incidente inspiegabile" o "non vede la coda e si schianta sull'ultima auto in fila".

Vi dico solo che secondo me questa è una piaga incredibile. Roba da togliere la patente a chi viene beccato a scrivere cazzo di messaggini inutili al mondo.

Con queste teste di cazzo non serve la gentilezza, in una situazione simile alla tua quando lo raggiunto fermo al semaforo mi sono limitato a tirare un pugno sul tetto dell'auto: i c......e è scappato passando con il rosso. Non è stata detta nessuna parola.
 

Benty

Biker popularis
24/4/10
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Varese
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Specialized Stumpjumper FSR 2017 & Specialized Stumpjumper HT
Concordo in pieno con tutto quello che hai scritto. Ho smesso di usare la BCD perchè era più lo stress da maleducati in strada (non solo auto ma anche moto e scooter) che il divertimento di una uscita in bici.
Sostengo da tempo che la nostra società è diventata estremamente maleducata e irrispettosa delle persone che ci circondano. Basterebbe questa "piccola" cosa (l'educazione intendo) per capire, senza bisogno di ritiro patenti o altro, che usare il cellulare in auto, mettere le frecce quando si svolta, usare gli specchiaetti non solo per pettnarsi, ecc renderebbero le strade molto più sicure di quello che oggi NON sono.
 
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step90

Biker superis
8/3/17
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Catanzaro
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Vitus sentier vr+ 27
A mio parere, se la gente si bevesse una tazza di Thè prima di uscire di casa, farebbe un favore a tutto ciò che li circonda.
Purtroppo non è il telefono il problema, ma sono le persone stesse a essere il problema.
Se si pensa poi alla sfiducia continua e alla avversità innata contro le leggi stesse che sta dilagando in questo Paese, vien da se che le persone sono stufe di rispettare regole e leggi anche quelle salvavita perchè le Istituzioni che promulgano le leggi sono le prime a non rispettarle, e questo diffonde il menefreghismo a macchia d'olio.
Questo perchè certe teste di XXXXX sono finite nelle Istituzioni stesse e le appestano dando il cattivo esempio usando la regola dei 2 pesi e 2 misure. È tutto un circolo vizioso ormai..

Non generalizzate comunque sul fatto che i ciclisti siano tutti automobilisti, perchè così non tenete conto nemmeno dei tanti minorenni che vanno in bici, anche se devo dire che nell'ultimo decennio si stanno riducendo sempre di più.
Comunque tornando a quanto detto sopra, il problema sono le persone, qualsiasi veste indossano.
I primi a violarle sono le stesse forze dell'ordine quando non sono in servizio e spesso anche quando sono in servizio... A partire dai limiti di velocità e a finire con l'uso dello smartphone alla guida.. Trasudando arroganza e menefreghismo come se tutto fosse concesso perchè indossano una divisa...

Gli incidenti avvengono lo stesso che si usi o meno il telefono, perchè la gente è costantemente distratta dai propri stessi pensieri che con la società iperattiva che si è creata superano di gran lunga la calma che c'era in passato nell'andare in giro. Oggi è tutto uno stress continuo...
Un incidente lo si può avere anche solo guardando il cielo per mezzo secondo..
E le auto a guida automatizzata sarebbero molto utili ma ora come ora non sono la soluzione, non finchè ci saranno ignoranti al volante che fanno ciò che gli pare, perchè andrebbe implementato l'algoritmo con cui è sviluppato il software con delle funzioni che permettano di agire anche quando ci si trova circondati da cxxxxxxxi, e per ora quelle auto sono limitate a seguire la strada, fermarsi agli incroci, rispettare la segnaletica ed evitare di mettere sotto i pedoni, ma non hanno la capacità di evitare gli stolti...
 
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l.j.silver

Biker delirius tremens
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mordor
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fatti miei
Oggi, esco in bici. Ho davvero poco asfalto da fare, ma non faccio neanche in tempo a scaldarmi che, in discesa, mi si affianca una macchina alla mia stessa velocità. In curva. Guardo verso il guidatore, e lo vedo bello intento a leggere il suo telefono. Notare che:
1. ci trovavamo presso una scuola elementare in orario di entrata.
2. Poco più avanti c'è una fermata del bus con strisce pedonali. Se ne era appena fermato uno, di bus, con i pedoni che volevano attraversare.

Questo finalmente mi supera, dopodiché va oltre la linea di mezzeria perché intento a fare i ca**i suoi, fa appena in tempo a frenare per i pedoni, e si ferma al semaforo appena sotto.

Arrivo anche io e gli dico "O guidi o guardi il telefono". Piccatissimo, comincia a tirare scuse che io ero in mezzo alla strada (cosa non vera) e che se mi ha fatto il pelo non è colpa sua e che se mi tira sotto è colpa mia, ecc.

Roba da andare lì e ficcargli il telefono su per dove non splede mai il sole, ma non sono un tipo manesco. Rifletto però su questo malcostume incredibile. Gente che vive fregandosene altamente degli altri, poi si legge "vola fuori di strada, incidente inspiegabile" o "non vede la coda e si schianta sull'ultima auto in fila".

Vi dico solo che secondo me questa è una piaga incredibile. Roba da togliere la patente a chi viene beccato a scrivere cazzo di messaggini inutili al mondo.

io abito a Milano ed uso la bici per recarmi nei vari luoghi dove lavoro, spesso distanti tra loro , quello che vedo quotidianamente e' di una incivilta' molto elevata.
la pratica dello scrivere messaggini mentre si guida e' pericolisissima ma quello che ancora piu,' inquieta sono le reazioni se fai notare la cosa ad un automobulista, si rischia di passare alle vie di fatto ,non solo perche' nessuno riconosce di avere torto, ma per l' aggressivita' delle risposte, spesso accompagnate da minacce.
trionfa il peggiore degli individualismi purtroppo.
 
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Danixele

Biker forumensus
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Una bici robusta e una vetusta.
se fai notare la cosa ad un automobulista, si rischia di passare alle vie di fatto ,non solo perche' nessuno riconosce di avere torto, ma per l' aggressivita' delle risposte, spesso accompagnate da minacce.
trionfa il peggiore degli individualismi purtroppo.

Del resto se al governo/parlamento abbiamo continuamente dei buzzurri e cafoni (per non aggiungere altro) è perchè il popolo è buzzurro e cafone (per non aggiungere altro). Ne più ne meno.
 
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l.j.silver

Biker delirius tremens
7/10/03
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fatti miei
In realtà anche il gruppo di ciclisti che va appaiato (unico caso consentito se non di intralcio al traffico ed in specifici casi) se non peggio (vedi i GS o comunque i grupponni amatoriali) è altrettanto pericoloso, perché comunque crea una situazione di intralcio al traffico che da CdS è comunque ben regolamentata e costringe gli altri mezzi a far manovre pericolose per non intralciare anch'essi il traffico.

Art. 182. Circolazione dei velocipedi.
1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.

1-bis Nelle strade o nelle zone all’interno dei centri abitati nelle quali il limite massimo di velocità è uguale o inferiore a 30 km/h, può essere consentita, se espressamente prevista con ordinanza, la circolazione dei ciclisti anche in senso opposto a quello di marcia di tutti gli altri veicoli.

2. I ciclisti devono avere libero l'uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la massima libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.

3. Ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.

4. I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza.

5. È vietato trasportare altre persone sul velocipede a meno che lo stesso non sia appositamente costruito e attrezzato.È consentito tuttavia al conducente maggiorenne il trasporto di un bambino fino a otto anni di età, opportunamente assicurato con le attrezzature, di cui all'articolo 68, comma 5.

6. I velocipedi appositamente costruiti ed omologati per il trasporto di altre persone oltre al conducente devono essere condotti, se a più di due ruote simmetriche, solo da quest'ultimo.

7. Sui veicoli di cui al comma 6 non si possono trasportare più di quattro persone adulte compresi i conducenti; è consentito anche il trasporto contemporaneo di due bambini fino a dieci anni di età.

8. Per il trasporto di oggetti e di animali si applica l'art. 170.

9. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento.

9-bis. Il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilita', di cui al comma 4-ter dell'articolo 162. (1)

10. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99 (2). La sanzione è da euro 41 a euro 168 quando si tratta di velocipedi di cui al comma 6.

Dai quali si deduce che il ciclista salvo transitare nei centri urbani con limiti di velocità inferiori a 30 Km/h dove è permesso viaggiare in massimo due entità affiancate o essere un maggiorenne che accompagna un minore con meno di 10 anni i ciclisti devono tutti viaggiare in fila indiana sempre e comunque, che se ci sono delle piste ciclabili bisogna transitare su di esse e che se si può creare pericolo per i pedoni bisogna scendere e spingere la bicicletta.


Art. 182-Bis. Circolazione dei velocipedi.
"Ciclista in assetto da gara: chi conduce il velocipede in assetto da gara, per le finalità e secondo le modalità previste all'art. 182-bis: come tale, non gode delle particolari tutele previste per gli utenti deboli Codice della strada di cui al n. 53-bis"

I ciclisti professionisti o comunque in assetto sportivo devono quindi non solo circolare obbligatoriamente con un documento di riconoscimento, ma rispettare il CdS sotto la stessa forma prevista per gli altri veicoli circolanti senza poter usufruire delle speciali normative che normano e tutelano invece i ciclisti ordinari.
si parlava di automobilisti e cellulari, cosa c' entrano i ciclisti appaiati?
anche il benaltrismo e' una pratica giustificatoria riprovevole e sinceramente antipatica

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Danixele

Biker forumensus
29/7/15
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Una bici robusta e una vetusta.
Fa tutto parte del brodo primordiale dell'italiano medio... Incoscienza, stupidità, menefreghismo, egoismo, ignoranza e tanto analfabetismo funzionale... In queste cose siamo al top in Europa..

All'inizio lo pensavo anche io o meglio speravo fosse solo un caso italiano ma, confermato anche dagli utlimi casi esteri, è una situazione più o meno comune.
 

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